FANFIC City lights CAPITOLI
5. Litigi e scuse Il mattino seguente, è una serie di esclamazioni concitate provenienti dal corridoio a svegliare Misty. Imprecando fra sé per il sogno interrotto, la ragazza si volta per controllare la sveglia: sono le sei e cinque del mattino. Chi diavolo può essere tanto idiota da mettersi a fare tutto questo casino ad un’ora del genere? Ora che ascolta meglio, le sembra di riconoscere la voce di Ash. Non riesce a capire cosa stia dicendo, ma il tono è decisamente alterato. C’è anche Viv, che balbetta qualche parola con voce sottile. Stropicciandosi gli occhi, si alza in piedi e raggiunge la porta. Solo dopo aver ruotato inutilmente la maniglia un paio di volte si ricorda di aver chiuso a chiave la sera precedente. Ruota due volte la chiave nella serratura, poi apre la porta, affacciandosi nel corridoio. Ci sono Ash, Viv e Broke, nel mezzo di quella che sembra una discussione piuttosto accesa, davanti all’armadio spalancato. «Ma tu avevi detto che era sicuro!» esclama Ash, praticamente aggredendo Viv a parole «L’avevi detto!» Viv solleva le mani come per difendersi. «È quello che pensavo!» afferma «Nessuno era mai riuscito a rompere quel lucchetto fino ad ora!» «C’è sempre una prima volta.» taglia corto Ash «Sapevo che avremmo dovuto portare le nostre cose in camera!» «Ma io non potevo saperlo!» cerca di giustificarsi la bionda, scandendo bene le parole come se fosse la quarta o la quinta volta che le ripete «Per chi mi hai preso, per una preveggente? Come cazzo facevo a sapere che stanotte qualcuno avrebbe deciso di scassinare l’armadio?» Misty si schiarisce la voce. «Ragazzi…» tenta. Nessuno sembra far caso a lei. «Beh, non c’è un antifurto in questo posto?!» continua a ruggire Ash «State in una città dove ogni giorno vengono svaligiate dieci case e non avete un antifurto?» «Sarebbe del tutto inutile.» afferma Viv «Datti una calmata! Non è colpa mia!» «Ragazzi!» ripete Misty, con un volume di voce molto più alto «Ehi!» Finalmente la sentono. Tutti e tre si voltano verso di lei. «Che avete da urlare?» Misty avanza di un passo nel corridoio, accostando la porta alle proprie spalle «Si può sapere che diavolo succede?» Ash la guarda con rabbia. «Te lo dico io che succede.» sbotta «Succede che stanotte qualcuno si è fregato il mio zaino.» «Cosa?» Misty alza un sopracciglio «Non doveva essere al sicuro in quell’armadio?» «È quello che dico anch’io.» ringhia Ash, rivolgendo a Viv uno sguardo infuocato. La bionda sospira. «La vuoi piantare?» esclama «Non è colpa mia!» Ash digrigna i denti. «No, è colpa della fata turchina. Ce l’ha detto lei che quell’armadio era sicuro.» «Piantala Ash.» afferma Misty, decisa «Viv ha ragione.» «Eh?» Ash si volta a guardarla «Misty, c’era tutto quello che avevo in quello zaino!» Lei incrocia le braccia. «Ma non è colpa di Viv!» ripete «Non è stata lei a rubarlo!» Qualcosa nello sguardo di Ash le fa capire che lui non la pensa allo stesso modo. Viv se ne accorge. «Ah così adesso pensi che sia stata io?!» esclama quasi urlando «Ma ti ha dato di volta il cervello? Io non sono una ladra!» «No?» Ash la guarda fissa «Tu stavi in una banda, se non mi ricordo male. Chi mi assicura che sei veramente cambiata?» «Ma non la puoi accusare!» protesta Misty quasi urlando. Ash si volta di nuovo verso di lei. «Come fai ad esserne sicura?» «Ash! Piantala!» Misty lo guarda allibita, quasi senza riuscire a credere che Ash possa formulare un’accusa tanto pesante nei confronti di qualcuno. «Tu non puoi dirmi di piantarla!» ruggisce Ash, quasi fuori di sé: venire attaccato contemporaneamente sia da Misty che da Viv non ha fatto che aumentare la sua rabbia. Broke, fino a quel momento rimasto in silenzio, afferra l’anta dell’armadio e la sbatte con forza. Il botto risuona nel corridoio con la violenza di un colpo di pistola, ammutolendo all’istante i tre litiganti. «Piantatela tutti e tre!» urla Broke «Mi spiegate che cazzo pensate di ottenere a scannarvi in questo modo? No Viv sta’ zitta e non interrompermi.» intima, accortosi che la bionda stava per dire qualcosa. «Tu, Ash, che accidenti di motivo hai per accusare Viv? Hai per caso una prova che sia stata lei? Avanti! Fammi capire! L’hai vista mentre ti rubava lo zaino?» Ash si morde le labbra. «No ma…» «E tu.» Broke si rivolge a Viv, interrompendo bruscamente qualunque cosa il ragazzo stesse per dire «Anche tu, non puoi fare a meno di urlare? Risolvete questa storia da persone civili, che diamine! È chiedere troppo?» Misty stringe i pugni. «Ma Ash la stava accusando!» esclama, intervenendo in difesa di Viv «Stava dicendo che è stata lei a rubare il suo zaino!» «Parlavo anche con te quando ho detto di piantarla!» ruggisce Broke «Non ti sei accorta che intromettendoti non hai fatto altro che peggiorare la situazione?» La ragazza tace, non trovando niente da replicare. Tace anche Broke. Esaurita la sua furia, ansima come se avesse appena corso e li guarda tutti e tre con odio. Misty non l’aveva mai visto così fuori di sé. È Viv la prima a parlare, dopo almeno due o tre minuti di gelido silenzio. «Okay, diamoci una calmata tutti quanti.» afferma «Va bene, è stato stupido dire che quell’armadio fosse sicuro dato che nessuno ha mai provato a scassinarlo, ma non ho rubato io quello zaino. Lo giuro su Dio.» Ash la guarda scettico. «Tu credi in Dio?» La bionda fa una smorfia. «Non sono quel genere di persona, eh?» mormora «No, non credo in Dio, volevo solo dire qualcosa che facesse effetto. Comunque non sono stata io. Posso giurarlo su quello che vuoi.» Ash sospira. «Okay.» mormora «Okay, scusa. Non avrei dovuto prendermela con te… e accusarti di essere una ladra è stato davvero una stronzata. Scusami.» «Scuse accettate.» sospira Viv, alzando lo sguardo verso il soffitto. Misty si morde le labbra. «Scusami Ash.» riesce a dire dopo qualche istante «Non avrei dovuto attaccarti in quel modo.» «Sei scusata.» taglia corto Ash «Avevi ragione tu. Come sempre.» Il tono di voce con cui il ragazzo pronuncia le ultime due parole non è esattamente amichevole. Misty si acciglia. «Che vuoi dire?» chiede, guardandolo storto. Ash fa un cenno vago con la mano. «Niente, lascia stare.» «No, perché?» Misty aggrotta le sopracciglia «Volevi dire che io pretendo di aver ragione sempre? È questo che volevi dire?» «Basta così.» si intromette Viv «Non litighiamo di nuovo, per favore.» Broke posa affettuosamente una mano sulla spalla della bionda. «Viv ha ragione, Misty.» afferma, serio «Ash non voleva dire niente di male. Non è vero?» «Infatti.» Ash fa una smorfia «Non volevo dire nulla.» Misty sospira. «Va bene, va bene.» concede «Lasciamo stare. Piuttosto, fatemi capire che cosa è successo. Qualcuno ha scassinato l’armadio stanotte e…?» «E si è preso lo zaino di Ash.» completa Broke «Senza neanche toccare i nostri.» «Davvero?» Misty guarda l’armadio, insospettita «Strano.» Ash la guarda. «Pensi che l’abbia fatto apposta, chiunque sia stato?» chiede «Cioè, pensi che volesse proprio il mio per qualche motivo?» La ragazza scuote la testa. «No, non penso. Non conosciamo nessuno qui a Mean City, perché mai qualcuno dovrebbe avercela con te?» «Sì hai ragione.» mormora Ash con un sospiro «Allora che senso ha?» Viv si stringe nelle spalle. «Boh, probabilmente il ladro, chiunque fosse, ha sentito qualcosa e ha pensato di essere stato scoperto… ed è scappato via portandosi dietro solo il tuo zaino…» Ash riflette per qualche attimo sulle parole della ragazza. Annuisce. «Sì può darsi. Sì, probabilmente è andata così.» si morde le labbra «Ma Viv, là dentro c’erano tutti i miei soldi… per non parlare di tutta l’altra roba… non è che hai un’idea di come posso fare per riaverlo?» Viv sospira. «Non credo proprio…» mormora. Ma poi si interrompe, resta in silenzio per qualche istante come se stesse riflettendo «Uhmm, a meno che…» «A meno che che cosa?» Ash la guarda negli occhi «Parla, Viv.» Lei scuote la testa. «No, lascia stare. È un’idea stupida. E poi è troppo pericoloso. No, no, meglio lasciar perdere.» «Viv!» esclama Ash, impaziente «Non puoi! Adesso lo devi dire!» La bionda sospira di nuovo. «Stavo per dire che potresti rivolgerti alla banda di Craig.» afferma «Ma è una stupidaggine. Non lo puoi fare.» «Perché no?» chiede Ash. «Vorrei non aver mai detto niente.» geme Viv «Okay, andiamo nella hall. Lì parleremo meglio, senza contare che io dovrei stare al banco.» Misty agita una mano per richiamare la sua attenzione. «Ahemm, ragazzi, voi andate pure. Io mi vesto e arrivo.» Ash si volta verso di lei, rendendosi conto solo adesso che la ragazza indossa soltanto una camicia da notte azzurra. Sotto la quale, si vede bene, non porta il reggiseno. Ash si affretta a distogliere lo sguardo, sentendosi il volto in fiamme. La ragazza gli lancia un’occhiata strana. Poi si volta per tornare nella propria stanza, mentre gli altri la precedono nella hall. |
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