FANFIC City lights CAPITOLI
«Posso entrare un attimo?» Ash alza lo sguardo dal libro che stava leggendo, La lista dei desideri di Eoin Colfer, per rivolgerlo verso la porta. Misty è in piedi sulla soglia, si morde le labbra lievemente imbarazzata. «Sì, certo. Vieni pure.» Misty entra nella stanza chiudendosi la porta alle spalle. Ash intuisce che il suo “un attimo” si preannuncia molto lungo. Abbandona il libro sulla trapunta grigia del letto, piegandone prima l’angolo di una pagina a mo’ di segnalibro. La ragazza resta in piedi sulla porta, senza parlare e senza accennare ad avvicinarsi. «Dai, che cosa fai lì in piedi.» la esorta Ash «Vieni a sederti.» «Oh… okay.» a disagio, Misty lo raggiunge e si siede di fianco a lui sulla trapunta, facendo attenzione a lasciare fra di loro almeno una trentina di centimetri. «Ti piace Viv?» chiede dopo alcuni istanti, giocherellando con la copertina del libro. «Mi piace in che senso?» chiede Ash, aggrottando le sopracciglia. «Voglio dire,» inizia Misty «credi che… dovremmo fidarci di lei?» «E perché no?» chiede Ash. Misty si libera delle scarpe con un calcio e appoggia i piedi sulla trapunta, stringendo le ginocchia al petto. «Non so.» mormora «C’è qualcosa di strano in lei, non trovi?» Ash la guarda. «Che vuoi dire?» La ragazza si morde le labbra. «Non so. È come se… ci stesse nascondendo qualcosa.» Ash si passa nervosamente la mano fra i capelli. «Intendi che potrebbe non essere la santarellina che cerca di sembrare? Sì, anch’io ho avuto questa impressione.» «Hai visto anche tu come ha reagito quando Broke le ha chiesto com’è uscita dalla banda di Craig.» continua Misty, inarcando le sopracciglia e guardandolo dritto negli occhi «Ha dovuto fare qualcosa di brutto per uscirne e chissà perché ho il sospetto che non si sia trattato di srotolare carta igienica nei giardini.» Ash le lancia un’occhiata interrogativa. Un’espressione di assoluta incredulità si dipinge sul volto di Misty «Non dirmi che non hai capito!» esclama «Dio, Ash, sei davvero un bambino.» «Aspetta un attimo.» annaspa Ash «Vuoi dire…» Misty alza un sopracciglio. «Non bisogna essere dei geni per capirlo… eh…» «Vuoi dire…» ripete Ash lentamente «…che Craig l’ha lasciata uscire dalla banda in cambio di una scopata?!» «Ma che genio.» borbotta Misty «Comunque non credo fosse solo Craig… altrimenti non vedo dove sta il problema…» Ash la guarda incredulo. «Eh?» «Svegliati!» Misty gli agita una mano davanti agli occhi «Chi credi che sia Viv, la santa vergine? Scommetto che non aveva nemmeno dodici anni la prima volta che si è scopata qualcuno.» «Quindi vuoi dire…» Ash la guarda ancora come se la ritenesse completamente fuori di testa «…che Craig e gli altri l’hanno lasciata andare solo dopo essersela scopata tutti quanti?» Misty inarca eloquentemente le sopracciglia. «Che bravo.» taglia corto «Ma c’era qualcos’altro.» «Qualcos’altro in che senso?» Misty sospira. «Viv nasconde qualcos’altro. Ne sono sicura.» Ash fa scorrere lo sguardo sulle spoglie pareti della stanza. «Craig?» chiede dopo qualche istante «Credi che il Pokèmon Center sia una copertura, e che stia ancora con la sua banda.» «No.» Misty scuote la testa «No, Craig non c’entra. Ma c’era qualcosa in lei… non so… come se… non so… avesse un segreto.» «E tu come lo sai?» chiede Ash, lanciandole un’altra occhiata interrogativa. Misty si stringe nelle spalle. «Boh, chiamala intuizione.» concede. «Come vuoi.» Ash alza un sopracciglio. «Intuizione?» Lei gli rivolge un sorrisetto malizioso. «Intuito femminile.» Il ragazzo sospira. «D’accordo, Miss Intuito Femminile.» concede «Quale sarebbe questo segreto? «E che ne so?» chiede Misty, con un’altra alzata di spalle «Qualcosa di spiacevole.» «Grazie tante.» Ash alza un sopracciglio «Fin lì ci arrivavo anch’io.» Misty gli mostra la lingua. «Sai dov’è Broke?» chiede, cambiando argomento. Porta le braccia sopra la testa, stiracchiandosi, e il maglioncino corto che indossa si solleva lievemente mostrando qualche centimetro di pelle color latte al disopra dell’orlo dei suoi jeans. Un brivido percorre la schiena di Ash. «A-ancora con lei credo.» farfuglia, mentre un’ondata di calore gli sale al volto «Con Viv.» La ragazza gli lancia un’occhiata strana. «Che ti prende?» chiede «Sei arrossito.» «N-nulla.» balbetta Ash «Ho solo… solo… pensato una cosa, ecco.» Sì, pensato una cosa. La scusa più patetica mai formulata nella storia del genere umano. Non è la prima volta che prova qualcosa di simile mentre è vicino a Misty. Nonostante obblighi se stesso a negare di provare per lei qualcosa di più forte dell’affetto, è innegabile che talvolta non possa evitare di sentirsi attratto verso di lei da qualcos’altro… qualcosa di elettrico, di bollente. Stavolta è il turno di Misty di guardarlo come se non lo ritenesse del tutto sano di mente. «Come ti pare.» taglia corto infine. Resta in silenzio per qualche istante, poi chiede: «Credi che lei gli piaccia?» «Uh? Chi?» chiede Ash, guardandola «Viv, vuoi dire? A Broke?» Lei annuisce, appoggiando la schiena contro la parete. «Già. Se come hai detto tu sta ancora con lei, saranno più o meno tre ore che stanno parlando… un po’ parecchio per due che si conoscono appena.» Ash aggrotta le sopracciglia. «Ma Broke con lei non si comporta affatto come con tutte le altre ragazze.» puntualizza. «Lo so.» Misty porta le mani dietro la testa, intrecciando le dita dietro la nuca, e alza lo sguardo al soffitto macchiato «Pensavo solo… che magari questa sarà la volta buona, ecco tutto.» «La volta buona?» ripete Ash «Cioè?» La ragazza si stringe nuovamente nelle spalle. «Magari stavolta Broke si è innamorato sul serio.» «Innamorato sul serio?» Ash trattiene una risata «Broke? Stai scherzando?» Misty si morde le labbra. «Non lo so. Ma c’è qualcosa tra lui e Viv, ne sono sicura.» «Mmm?» Ash la guarda «Dici?» «Forse.» taglia corto lei, lasciando cadere l’argomento «Pensi che la nostra roba sia davvero al sicuro in quell’armadio?» Ash sospira. «Lo spero. Praticamente tutto quello che ho sta nel mio zaino… e non ho nessuna voglia di tornare a Pallet per pregare mia mamma di darmi un po’ di soldi.» «Già. Neppure io sono ansiosa di rivedere le mie sorelle.» Misty abbassa lo sguardo verso la trapunta. Sbadiglia. «Dio, che ore sono? Non mi ero accorta di essere così stanca.» Ash lancia una rapida occhiata all’orologio sulla parete. «Quasi le undici.» «Oh. Wow.» Misty si alza in piedi, stiracchiando le braccia intorpidite «Meglio che torni nella mia stanza. Ancora un po’ e mi addormenterò qui.» «Okay.» Ash le sorride, leggermente deluso che lei voglia andarsene «Buonanotte.» Lei risponde al suo sorriso. «Buonanotte Ash.» sussurra, sfiorandogli appena un braccio con le dita in qualcosa che somiglia ad una carezza, prima di uscire dalla stanza chiudendo dietro di sé la porta. Ash rimane a fissare la porta chiusa per dieci secondi buoni, con l’impressione che una scarica elettrica gli abbia percorso il braccio a partire dal punto in cui le dita di Misty l’hanno sfiorato. Scuote la testa con foga, cercando di riprendere un minimo di controllo di se stesso. È assurdo. Misty è soltanto un’amica, e le vuole bene, ma non prova assolutamente nient’altro per lei, no? O no? |
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