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Dietro un velo di ghiaccio

Francesca Akira89




CAPITOLI



-Capitolo 15-


Bene, ce l’ aveva fatta!
Aveva finalmente preso la sua decisione!
Gli avvenimenti della sera prima gli avevano chiarito le idee…
Se voleva trovare un qualunque modo per uscire da quel casino, doveva parlarne
con Ralph.
Nonostante si fosse messo a fare il perfettino con Rei, rimaneva comunque il
suo migliore amico.
Era la persona su cui si era confidato sin dai primi anni della sua vita. E poi
era Ralph!
Il “professore”, il primo della classe, quello che ha sempre una risposta per
tutto, insomma..!
Avrebbe avuto una risposta anche per quello!
Con in testa questi pensieri, deciso e fiducioso, Andrew uscì dalla sua stanza,
diretto a quella del tedesco.
Sennonché, mentre stava attraversando il corridoio, ben munito d’ampie vetrate
che davano sul giardino, lo sguardo gli cadde fuori da queste…
Sgranò gli occhi…
Due figure furtive si stavano allontanando inoltrandosi tra gli alberi
ricoperti di neve…
Anche se li aveva visti solo di spalle, non ci mise un attimo a capire chi
fossero; uno perché lo conosceva da quando era bambino, l’ altro perché… Bè,
era ovvio… è///é
Fortunatamente proprio lì accanto c’ era una porta-finestra che dava
direttamente su quel boschetto. Impiegò un po’ a sbloccarla; evidentemente non
veniva usata da un bel po’…
Alla fine il ghiaccio che la saldava allo stipite si spaccò, facendolo rotolare
letteralmente fuori…
Solo al gelido contatto con la neve e l’aria ghiacciata si rese conto di non
avere indosso alcuna giacca.
Rimase lì fermo per qualche secondo, indeciso se correre direttamente dietro ai
due ragazzi oppure rientrare in casa a infilarsi il cappotto…
Guardò qualche attimo la porta finestra spalancata che sbatteva violentemente
contro il muro a causa del vento violento, poi scosse la testa: li aveva già
persi di vista, se avesse perduto anche dell’ altro tempo a rientrare non li
avrebbe più trovati…
Si mise quindi a correre verso il boschetto, seguendo le tracce sulla neve,
senza accorgersi che anche qualcun’ altro aveva notato quelle manovre e gli
stava andando dietro…

*****

Si appoggiò ad un albero, con il fiato grosso.
Non aveva rallentato il passo un attimo, un po’ per paura di perderli, un po’
per riscaldarsi.
Ma a quel punto sembrava proprio si dovessero essere fermati: le impronte
finivano lì.
Facendo ben attenzione a non fare rumore, sporse di qualche centimetro la testa
fuori dal suo “nascondiglio”, e li vide…
Rei e Ralph erano a pochi metri da lui, in piedi, l’ uno di fronte l’ altro…
Erano vicini… Anche troppo…
Sembrava si stessero persino tenendo le mani..
Anzi, no…
Aguzzò la vista e mosse qualche passo avanti. Le loro mani erano vicine, con i
palmi rivolti gli uni verso gli altri, ma non si toccavano… Per la precisione,
si teneva a distanza appena appena, di qualche centimetro…
Ehi, un attimo…
Ma che diavolo…?!
Spalancò occhi e bocca, incredulo: i palmi di entrambi i ragazzi avevano preso
a brillare!
Rei muoveva impercettibilmente le labbra, gli occhi assorti fissi sul baluginio
che andava facendosi sempre più intenso.. Ralph invece gli dava le spalle, ma
era quasi sicuro stesse facendo la medesima cosa…
Il bagliore aumentava gradualmente, trasformandosi in un gioco di luci diverse,
scintille che ruotavano, giocavano tra di loro, per poi andare a posarsi dai
palmi di uno a quelli dell’ altro…

- BASTA!!!

Trasalì, al suono di quella voce infuriata. Sentì qualcuno battergli contro la
spalla, passando in tutta velocità, e alzando lo sguardo si rese conto che era…

- Kei!- l’ esclamazione non venne da lui, ma da Rei, che fissò il fratellastro
con un misto di paura ed irritazione.

Andrew sussultò. Aveva un’ espressione che non gli aveva mai visto, e che non
gli piaceva affatto.
La faccia di uno che non ha più nulla da perdere.

- Smettila immediatamente!!- urlò Kei.

- Non metterti in mezzo!- ribattè Rei, con un tono affatto più calmo.

- Piantala, ho detto!- il giapponese si tuffò fra i due, tentando di
interrompere il contatto, le mani protese in avanti…

Le mani…?
Le sue mani…!
Anche le mani di Kei emanavano lo stesso bagliore!
Andrew sbarrò gli occhi, sentendosi mozzare il fiato.
Gli sembrava di stare per svenire…

- Stanne fuori, Kei!- la voce di Rei era un urlo disperato- Non farlo…! E’
troppo…

Le scintille persero il loro controllo, vibrando fra di loro…

- …tardi…

Un’ esplosione di luce.
Il londinese si nascose gli occhi fra le mani, per ripararsi dalla luce
accecante, ma dopo neanche due secondi non resistette più e sbirciò nuovamente
fra le dita.
E per poco non svenne per davvero, stavolta.
Il pendaglio di Rei che oscillava a mezz’aria, luccicante come il sole…
E una tigre… Una tigre che sembrava fatta di luce… Che veniva fuori a poco a
poco da lì…
La sfera baluginante di luce e scintille continuava a muoversi incontrollata,
lanciando sprazzi di luce…
La tigre ruggì, inseguendola…
A quel punto smise di guardare, anche se non prima di vedere Rei chiamare l’
animale di luce a sé e fargli un cenno veloce in direzione del tedesco…
Si appoggiò con la schiena all’ albero e si lasciò scivolare a terra…
Era troppo, semplicemente, dopo tutto quello che aveva passato fino a quel
momento…
Nella sua mente si presentarono immagini confuse…
Rei.. Ralph.. Kei.. Dov’erano tutti..?
Ci avrebbe pensato dopo…
Rimase semplicemente lì fermo, con la testa nascosta fra le braccia, ad
aspettare che tutto quello finisse da solo…

*****

Ralph non si era fatto neanche un graffio.
E neanche lui, se era per quello.
Ma lui non era stato esposto direttamente all’ esplosione… (Alla.. magia…?)
Ralph invece sì. Ma lui aveva visto benissimo Rei fare cenno alla tigre di luce
di pararglisi davanti per proteggerlo… Ecco perché non si era fatto niente…
Il cinese e Kei invece erano stati colpiti in pieno da quella scarica d’
energia, o qualunque cosa fosse, e ne erano usciti entrambi piuttosto malconci…
O almeno, così gli sembrava, mentre se ne stava lì in piedi, ad osservare il
volto addormentato di Kei Hiwatari, ben adagiato sul letto della sua stanza,
con il respiro affannato e le guance arrossate tipiche di chi ha la febbre
alta…
Ralph gli stava silenziosamente a fianco, ma non aveva alcuna intenzione di
rivolgergli la parola…
Non sapeva neppure lui perché si trovava lì e non nella camera di Rei, come
sarebbe stato più logico, ma gli era sembrato che il cinese volesse restare da
solo mentre la Swarosky lo interrogava e gli prestava le cure necessarie...

Non appena estinta la deflagrazione, lui e Ralph si erano preoccupati di
caricarsi Kei e Rei – entrambi svenuti e febbricitanti – sulle spalle e di
trasportarli di nuovo alla villa, dove erano stati accolti e curati da una
decina di domestici quanto mai sbigottiti.
Rei – che al contrario del fratellastro aveva da poco ripreso conoscenza – era
insieme alla Swarosky, mentre Hector, dopo aver dato un’ ultima occhiata ad uno
svenuto Kei, se ne era appena andato…

Rimase zitto.
La sua mente continuava a svolgere le precedenti scene come in un film al
replay, con i fotogrammi accelerati, però…
Rei e Ralph che facevano quello strano “incantesimo”…
Kei, che sembrava avere il medesimo potere…
Una tigre di luce che usciva dal ciondolo di Rei…
C’ era qualcosa… Qualcosa che gli sfuggiva… (solo qualcosa? Bè, facciamo
progressi.. -.-“ nda)
Aveva la netta impressione, che se avesse recuperato quell’ ultimo frammento,
tutti i tasselli sarebbero andati al loro posto…
Tanti interrogativi gli si agitavano nella mente…
Un secondo prima che diventasse pazzo, un sommesso mugolio lo distolse dai suoi
pensieri…
Guardò il giapponese, che aveva preso a lamentarsi nel sonno, e che alla fine
aprì gli occhi, socchiudendoli e sbattendo più volte le ciglia…
Si avvicinò maggiormente al letto e sentì Ralph fare lo stesso.
Kei corrugò le sopracciglia, tossì e alla fine volse leggermente il viso verso
di loro:

- C..cosa…

- Sei nella tua camera…- lo rassicurò in fretta il tedesco- E’ tutto a posto…

Il giapponese socchiuse gli occhi:

- R.. Rei..?- chiese, con voce fievole.

Andrew si accigliò, mentre l’ altro rispondeva:

- E nella stanza a fianco…

- …Come sta?

- Non mi è mai sembrato te ne importasse granché… (orrore!!! OoO alla fine è
riuscita a copiarsi da sola! ndCody_di_RD) (lo faccio spesso, a dire la
verità.. ^///^ nda) (poveri noi… -__-”” ndpersonaggi_delle_mie_fic)- disse
Andrew, con un tono più sprezzante e tagliente di quanto non volesse- A questo
punto immagino che sarai contento!

Le labbra e gli occhi di Kei si strinsero con rabbia:

- Tu non hai capito un cazzo..!- sibilò, a fatica, crollando di nuovo con la
testa sul cuscino e chiudendo gli occhi.

Andrew stava per ribattere quando sentì la pressione della mano di Ralph sulla
sua spalla.
Non disse nulla, ma si scostò bruscamente.
Come osava toccarlo, dopo tutto quello che era successo!

Aveva appena finito di formulare questo pensiero, che la porta della stanza si
aprì:

- Rei!- esclamò il londinese, correndo da lui- Che ci fai qui? Dovresti essere
a letto!

- Sto bene… Non ho più febbre, guarda…- il ragazzo gli prese la mano e se la
posò sulla fronte, come a dargli una prova delle sue parole.

Andrew rimase basito per il gesto, quanto per il fatto che effettivamente la
fronte di Rei era fresca quanto la sua… Si era ripreso sorprendentemente in
fretta…
Non ebbe molto tempo per arrovellarsi su quel mistero, dato che al nome di Rei
Kei aveva aperto nuovamente gli occhi:

- R..Rei…- balbettò il ragazzo, tendendo una mano.

Dopo un secondo di esitazione, Rei si accostò al letto e gliela strinse,
fissandolo interrogativo e apparentemente preoccupato.
Lui si avvicinò tendendo le orecchie…
Kei inghiottì e mormorò:

- Jo sojhaisin...

Cosa?!..
Non aveva capito, e a giudicare dalla sua espressione, neanche Rei…

- E.. di che?..- chiese il cinese.

Kei balbettò qualche altra parola nella stessa lingua di prima, e Rei scosse la
testa:

- Non avresti dovuto intrometterti, è vero, ma non per me.. Per te stesso… Come
vedi non ci sono steso io su questo letto, Kei…- risistemò il braccio del
fratellastro sotto le coperte- Il richiamo d’ energia era troppo potente.. E tu
non hai ancora la piena padronanza del tuo potere, avendolo usato così poco…

Il giapponese mormorò qualcos’altro nella medesima lingua…
Avrebbe dato qualsiasi cosa per sapere cosa stava dicendo…
Qualunque cosa fosse, l’ espressione di Rei si raddolcì:

- Ora pensa a guarire… Avremo tempo per questo.. dopo…

Si sentì gentilmente trascinare fuori, e non fece resistenza. Dopotutto non se
la sentiva proprio di assistere oltre a quella scena. Ma non appena furono nel
corridoio liberò il braccio dalla presa di Ralph:

- Mi hai mentito…- sibilò, senza guardarlo.

- Avrei voluto dirtelo ieri sera…- disse Ralph- Ma poi non ce l’ ho fatta…

Andrew non disse niente, limitandosi a fissare astiosamente il pavimento.

- E’ stata una cosa improvvisa, ha colto di sprovvista anche me…

- Mi hai mentito…- ripeté Andrew- Eri la persona di cui più mi fidavo al mondo,
Ralph.. Come hai potuto… Tacere su una cosa così importante…- non riusciva a
mantenere ferma quella stupida voce, e con suo grande orrore si accorse anche
che i suoi occhi si stavano inumidendo.

- Io.. Anch’ io ho avuto paura…

Andrew si voltò, dirigendosi verso la sua camera, lasciandosi alla spalle
Ralph, Kei, Rei.. tutti! Che andassero al diavolo, tutti quanti!

E mentre girava la maniglia della porta della sua stanza, si rese amaramente
conto che almeno una risposta ad un interrogativo l’ aveva trovata…
Chi era il più cambiato…
In un primo momento aveva pensato a se stesso, ma adesso non aveva dubbi sul
fatto che fosse Ralph, quello che ne era uscito più cambiato.


Note dell’ autrice:

Piaciuto il colpo di scena? ^^ (quale..? o.O” ndlettori_scioccati) (tutti! ^O^)
Yuppidu!!! Finalmente siamo arrivati alla grande svolta!
Nel prossimo capitolo verrà finalmente svelata la storia di Rei (nonché tutto
il resto)!
Oops! Ho fatto spoiler! Bè, pazienza!
Ne faccio un altro per dirvi che dovrebbe essere il capitolo più bello e più
lungo di DVDG!!!! ^O^
Ciao!!! (chiedo scusa a coloro che leggono RD… Lo so che non l’ aggiorno dal 7,
ma finché devo aggiornare questa… Comunque mancano pochi cap, resistete!)
Ri-ciao!!!! ^O^

Ps. “Jo sojhaisin” dovrebbe voler dire “Mi dispiace” in russo, ma non sono
troppo sicura della sua correttezza ortografica perché me lo sono fatto dire
dalla badante ucraina dei miei nonni, e loro hanno un alfabeto diverso dal
nostro! ^^”


 

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