FANFIC Dietro un velo di ghiaccio CAPITOLI
-Capitolo 14- - Adesso basta! La sua voce scattò secca come quella di una trappola per topi. - Perché mi hai fatto venire qui? In risposta ebbe solo il silenzio. Il ragazzo di fronte a lui lo scrutava attentamente, come alla ricerca di qualcosa. - Te l’ ho già spiegato…- si decise poi a rispondere. - Ma è pazzesco..!- sbottò l’ altro- Se pensi che creda a queste assurdità… - Qualunque cosa tu ne possa pensare, il potere è dentro di te… Ed io ne ho bisogno… E’ l’ unica cosa che può liberarmi, e se vuoi, tu puoi farlo… Lui lo fissò senza dire nulla, senza riuscire a dare una valida ragione all’ irritazione e al nervosismo che stavano crescendo sempre più dentro di lui. Poi gli voltò le spalle, quasi a fatica: - Tu hai qualche problema, amico… Fatti vedere da qualcuno… Stava per andarsene, quando la voce tranquilla dell’ altro ragazzo lo bloccò: - Se non ci credi, prova! Solitamente lui era un tipo piuttosto controllato, ma davanti a quell’ ennesima frase enigmatica la sua rabbia irrazionale esplose del tutto, sebbene all’ apparenza non ci fosse una valida ragione: - ORA MI HAI DAVVERO STANCATO! PROVARE A FARE CHE…?!- urlò, al limite. Ma il grido gli morì sulle labbra. Nello stesso istante in cui stringeva i pugni, nel cielo limpido esplose il fragore di un tuono impossibile. - Qualcosa di questo tipo, ad esempio…- l’ altro si scostò dal viso le ciocche di capelli già inumiditi dalle gocce che avevano preso a scendere dal cielo sereno, fissando impassibile il ragazzo allibito di fronte a sé. ***** Si sollevò dal letto, gettando un’ occhiata depressa fuori dalla finestra: sembrava una così bella giornata, e invece si era messo a piovere! Sbuffò e si decise ad alzarsi e ad uscire dalla stanza: si stava annoiando a morte! Non c’era niente da fare lì, e da quando i loro genitori se ne erano andati non avevano neanche altre “gite” alla Borg e all’ azienda da fare… In altri tempi avrebbe tirato un sospiro di sollievo, ma si era reso conto che quei “viaggetti” erano sempre meglio che restare tappati in casa com’ era costretto a fare da quando erano partiti… Partiti… Già… Mancava così poco, alla loro partenza… Eppure, allo stesso tempo, sembrava che quei pochi giorni non dovessero finire mai… Era rimasto da solo per quasi due giorni: non aveva più parlato molto né con Rei, né con Ralph… Di Kei poi era meglio non parlarne, altro che parlarci… In quel periodo aveva avuto modo di osservarlo più da vicino, e non poteva fare a meno di notare che il suo comportamento era ancora più bizzarro di quanto lui non avesse pensato in un primo momento: aveva sempre l’ aria di uno che sta seduto su una bomba ad orologeria, per intenderci, e non riusciva a spiegarsene il perché. Anche Rei se n’era tenuto alla larga, in quegli ultimi giorni, ma in compenso sembrava molto più vicino a Ralph, ed anche se il tedesco non ne pareva troppo entusiasta, sembrava – per contro – ricambiare con un profondo interesse tutto ciò che il cinese gli diceva. Non era mai stato particolarmente ricettivo, ma non ci voleva un grande intuito per capire che quel viaggio aveva cambiato tutti loro… L’ unica cosa da chiedersi era chi avesse ricevuto il cambiamento maggiore… Veramente, ripensandoci, prima di quello veniva COSA avesse provocato quel cambiamento, ma per qualche ragione era più interessato al primo quesito… Probabilmente era lui stesso, ad essere cambiato ancora più degli altri. Mentre pensava queste cose, aprì la porta della biblioteca e vi entrò. Fu una piccola sorpresa trovare lì Ralph. “Piccola” perché era abbastanza normale trovare l’ amico in una stanza piena di libri. Ralph stava attentamente passando in rassegna tutti i volumi dello scaffale superiore, facendo correre le dita pallide sui vari dorsi nuovi e consumati, classificati da titoli a lettere d’ oro. Sebbene il tappeto avesse attutito i suoi passi, l’ altro ragazzo si volse verso di lui, come se avesse percepito la sua presenza. (questa scena non vi ricorda niente? ^^ nda) - Ciao!- esclamò Andrew, con un sorriso, sentendosi stranamente sereno. Solo in quel momento capì quanto avesse sentito la mancanza del suo migliore amico, in quei pochi e grigi giorni. Chi lo sa, gli venne da pensare, con una fitta di speranza, forse quando se ne sarebbero andati sarebbe tornato tutto come prima. Era improbabile, ma non impossibile, tentò in ogni modo di autoconvincersi. Ralph ci mise un po’ di più a ricambiare il sorriso: - Ciao…- mormorò, tornando ad occuparsi dei suoi libri. Andrew lo scrutò attentamente; per qualche motivo, gli sembrava che la sua carnagione chiara fosse ancora più pallida del solito. “E’ solo immaginazione, la mia…” si disse, seccamente, e si lasciò cadere su una delle poltrone. Le sue mani vagarono sul tavolino a fianco a lui, e presero quasi automaticamente uno dei tomi che Ralph aveva tirato fuori. Era pesante. Molto pesante e doppio, e per di più la carta con cui era stato stampato era così sottile da sembrare carta velina, ed i caratteri con cui era scritto erano così minuscoli da confondersi con un ambiguo disegno a catena. Mentre lo esaminava, gli sorse spontanea una domanda: - Ma come accidenti fai a leggere libri del genere?! Non c’è nemmeno una foto, o una figura! E per di più è scritto in modo così piccolo e stretto da far venire il mal di testa! (se, vabbè… Se adesso ti metti anche a pseudo-copiare le frasi di “Alice nel paese delle meraviglie”… -__-””” ndlettori) - Solo perché è un po’ prolisso non significa che non sia bello… Lì ci sono un sacco di verità che ci aiutano a capire la vita di oggi, ancora più di quante non ne trovi in un libro di scuola, quindi cerca di portargli un po’ di rispetto!- disse Ralph, col perfetto tono del professore-alunno assennato. Andrew sbuffò, cercando di decifrare le strette frasi di quel libro. Mentre lo faceva, gli tornò in mente una conversazione avuta poco tempo prima… Una risata leggera… Una voce triste ed allegra allo stesso tempo… “- Buona idea! Magari si trova scritto in un libro, o forse…” Scacciò quel ricordo dalla sua testa, e guardò il suo migliore amico, che gli dava di nuovo le spalle: - Secondo te esiste il destino?- chiese, distrattamente, ripensando suo malgrado alla domanda di Rei. Ralph tremò impercettibilmente: - ..Perché mi chiedi questo?- chiese, a voce bassa. - Ah, non so…- replicò lui, senza accorgersi dell’ effetto delle sue parole- Mi è venuto così…- diede un’ ultima sfogliata al pesante libro e poi lo gettò di nuovo sul tavolino:- Ma mi spieghi a che serve sapere tutta quella roba?!.. Uno vive e basta, che importa del resto! Posso capire le cose fondamentali, ma un tale casino di che utilità può essere…?!- a dispetto delle sue parole stizzite, si sentiva piacevolmente tranquillo. In un certo senso, era confortante tornare alle loro vecchie discussioni. - Ma i tuoi insegnanti non ti spiegano nulla?- ribatté il tedesco- I libri e lo studio ci aiutano a comprendere il passato ed il presente… e forse ci aiutano anche a capire come sarà il mondo che ci aspetta, come sarà il futuro… E magari a capire chi siamo, perché esistiamo e cose di questo tipo…- spiegò, col tono di uno che ripete una lezione imparata a memoria. Andrew si stiracchiò, fissandolo svogliatamente: - A me non interessa affatto sapere chi siamo, perché esistiamo e cosa faremo in futuro…- sbuffò, scettico. Ralph alzò un sopracciglio: - Ah, no?.. - Perché scusa, a te interessa sapere chi sei? Non lo sai? L’ amico non rispose. Per un attimo, le sue dita si strinsero forte attorno al ripiano della libreria: - Ecco…- mormorò, a fatica- Proprio a proposito di questo… Io.. dovrei parlarti… Andrew si raddrizzò fissandolo incuriosito, ma proprio in quel momento la porta si spalancò: - Scusate…- mormorò Hector, il maggiordomo, inchinandosi- Volevo solo avvisarvi che la cena è servita… - D’ accordo…- Andrew si alzò e fece un cenno a Ralph- Dai, andiamo…- disse, uscendo. Ralph strinse le labbra, afflitto, ma lo seguì. Nota dell’ autrice: Alè-ohoo! Finito anche questo! *Whew* Non credevo che ce l’ avrei fatta!! ^^ Ehm… Considerato che Rika88 e Sora89 mi smaschererebbero comunque, faccio presente che per l’ ultima parte del dialogo di Ralph ed Andrew mi sono ispirata alla puntata (credo) 1.5 di Digimon… ^^” Ciao e alla prossima! Perfavore, fatemi raggiungere 100 recensioni! *.* Ho fatto un paio di conti x capire quale delle mie fic era più commentata; dividendo il numero delle recensioni per quello dei capitoli, ho raggiunto questa percentuale di classifica: 1) Al primo posto c’ è “La Regina dei Digimon” con 32 recensioni per 4 capitoli (e devo dire che sono proprio lieta di vedere che dopotutto c’è giustizia a questo mondo! ^.^) 2) Al secondo posto “Dietro un velo di ghiaccio” con 91 recensioni per 12 capitoli (adesso 14, ma fa niente) 3) Al terzo posto “Bright Hearts” con 49 recensioni per 9 capitoli 4) Al quarto posto “The Digistory” con 85 recensioni per 31 capitoli Questo ovviamente se non si contano le one-shot! ^^ Probabilmente a nessuno frega niente della mia classifica, ma mi andava di mettervi a parte della mia gioia! ^O^;;; Ciao! =^.^= |
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