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Il colore del cielo

Chiara Ishida 88




CAPITOLI



(8) < Tutta la verità…nient’altro che la verità >

……………………………………………………7 aprile 2003……………………………………………


T.K. (con il cuore che batte fortissimo) : - Beh…sono qui! Se hai qualcosa da dirmi io sono qui, Kari, sono qui!!





Quasi esclamò. Hikari alzò lo sguardo e lo fissò





T.K.: - Credimi quando dico che voglio ascoltare le tue parole…


KARI: - Sì…!





Hikari capì in quel momento che tentare non costa nulla, Takero era un ragazzo così sensibile e serio, e sapeva che se anche non avesse ricambiato il suo sentimento non l’avrebbe né denigrata né disprezzata ma gliel’avrebbe fatto capire dolcemente, senza farglielo pesare. E in ogni caso sarebbe andata come sarebbe andata; l’amicizia, a quel punto, non le bastava più.


Hikari dopo aver pensato questo vide solo le sue mani che circondavano quelle del ragazzo e lei a testa bassa che esclamava:





KARI: - … T.K.…Takero tu MI PIACI!!!





Takero spalancò gli occhi incredulo.


Il silenzio calò, interrotto solamente dai rumori che entravano dalla finestra semichiusa. La ragazza aveva il volto basso e in fiamme, e aspettava…una risposta qualsiasi…il silenzio le avrebbe solo rotto il cuore…! Ma il silenzio non durò molto…





TAI (spalancando la porta della camera) : - ECCOMI QUI! Ti sei annoiata sorellina, pensa che io ho fatto ben…


KARI; T.K.: - Tai!


TAI: - Oh, salve T.K., sei venuto a tenere compagnia a Hika?? Molto gentile da parte tua e…





La ragazza era sull’orlo del pianto. Aveva interrotto ogni cosa, e probabilmente non avrebbe saputo mai…ehm…scusate…? Solo in quel momento si accorse che le mani di Takero non erano più nelle sue. Alzò lo sguardo





T.K. (che sta cacciando Taichi fuori dalla porta a spintoni) : - Fuori! FUORI!!!


TAI: - Ma questa è camera mia!!!!


T.K.: - Taichi smamma immediatamente da qui!! Te lo ORDINO!!


KARI (assiste allibita con una goccia in testa)


T.K.: - Groar, questa è l’ultima interruzione che ricevo sono stato chiaro???


TAI (aggrappandosi agli stipiti) : - Ma io VIVO QUI! Non puoi sfrattarmi!


T.K.: - VATTI A BERE UN BUON SUCCO DI RAPA!!! ADIEU!


TAI: - C’è solo del frullato di spina…





SBAMM, Takero gli chiuse la porta in faccia per poi prendere fiato con aria indignata. Hikari era lì a guardarlo con gocce disperse in testa condite di mezzi punti interrogativi…poi lo guardò intensamente…e se fosse che…ma prima che riuscisse a finire il pensiero vide solo il ragazzo dirigersi verso di lei, e due braccia che la stringevano fortissimo…e i suoi occhi si riempirono di lacrime felici…





KARI: - T.K.…oh…non vorrei aver rovinato tutto…!


T.K.: - Tu non hai rovinato niente, hai segnato l’inizio di un periodo felicissimo per me…dove saremo…insieme…me lo prometti?


KARI (spalancando gli occhi) : - Takero!! Ma allora tu…


T.K.: - …ti voglio bene, Hikari, ti amo…ti amo da tanto…


KARI: - Anche io ti amo, Takero!!





La ragazza lo abbracciò stringendolo forte. In quel momento realizzarono dei loro visi, così vicini…





TAI (entra quasi sfondando la porta) : - HEY!! Takero ho un conto aperto per te, questa è la mia camera e non abbandonerò il fronte finché…! Ehi…sto interrompendo qualcosa?





Takero e Hikari lo stavano fissando con uno sguardo a metà via fra il compatimento e il “Proprio-adesso-dovevi?!!”





KARI (sospira rassegnata) : - …solo il momento più bello della mia vita…cosa vuoi che sia…


TAI: - Ah, beh…I’m sorry…ma non si può prevedere tutto nella vita…! ^_^”


T.K. (gli lancia in faccia il cuscino di Kari, ridendo) : - Ooh, vai al diavolo!


TAI: - EHI! Non esagerare altrimenti neanche a te do la mano di mia sorella capito???


KARI (indignata) : - Ma se continui così finirò zitella!!


TAI: - Non mi importa proprio niente, io faccio che mi pare e se T.K. continua a insultarmi non lo sposi di sicu…


T.K.: - Ma chi ti ha detto che chiederò il TUO consenso??


KARI: - E se scappassimo insieme?


T.K.: - E celebrassimo il matrimonio ai Caraibi???


TAI: - IN QUESTO CASO MI INVITERESTE giusto????





SDENG!!!





T.K.: - Okay, ci penseremo





Poi, tutti e tre si misero a ridere come matti, non accorgendosi che erano arrivate le sette di sera, e fuori faceva già buio. Nel frattempo, a casa Inachimoto…





SIG.RA INACHIMOTO: - Kagura! Kagura!! Non ceni neanche?


KAGURA: - No…





La donna aprì la porta della camera della ragazza, e nemmeno la vide: appena era arrivata la sera dopo un pomeriggio con un’espressione assente si era rintanata sotto le coperte e non voleva saperne di uscire. L’alta signora scostò una ciocca dei leggeri e lunghi capelli castano chiari e socchiuse i begli occhi azzurrissimi





SIG.RA INACHIMOTO: - Kagura, non è che hai pianto, vero…?


KAGURA: - NO!! No…io? È solo che non mi sento bene. E non ho fame. Davvero…passerà


SIG.RA INACHIMOTO (chiudendo la porta lentamente) : - Passerà…speriamo che passi… - la fissò tristemente – …passerà





Kagura anche dopo che la porta fu chiusa non si levò le coperte di dosso. Fuori il temporale scuoteva gli alberi di ciliegio, e lei pensava a Yamato, e non si riconosceva più. Perché l’aveva tanto sconvolta?! Eppure l’aveva segnata così tanto che dopo un pomeriggio passato quasi in trance appena rifugiatasi sotto le coperte era scoppiata a piangere. Anche durante la visita della madre aveva gli occhi rossi socchiusi e qualche lacrima non ancora asciutta sul volto. Non capiva più niente. Riusciva a pensare solo a Yamato, e il suo viso non se ne andava più dai suoi pensieri. Fuori un tuono scosse l’aria. Kagura socchiuse ancora gli occhi, pensando ai ciliegi e al loro profumo, e a lui…che l’aveva lasciata così. La ragazza si drizzò sul letto





KAGURA: “In ogni caso non sarebbe una cosa da piangerci sopra. E non so nemmeno bene perché ho pianto. So solo che quando gli penso mi sento girare la testa, e mi batte il cuore fortissimo, e non capisco…perché…e che cosa può essere”





Un altro tuono rimbombò nell’aria, la falciò, la face vibrare. Kagura aveva lo sguardo perso ricordando il ragazzo che fissandola così le diceva “Io ti amo, Kagura”…la ragazza scosse la testa e si rituffò sotto le coperte





KAGURA: “Questo non è stato che una cosa in più”





Pensò improvvisamente…ed infatti provò a scorrere le immagini della sua memoria fino a ripercorrere i piccoli litigi, le discussioni, ai loro momenti insieme…e c’era una sensazione di tenerezza e di beatitudine, ma soprattutto tenerezza, pensare a lui era così bello, stare con lui, era bello…e lei non sapeva che cosa pensare. Il rumore di un altro tuono trapassò i vetri della finestra, e Kagura ripensò alla notte trascorsa al suo fianco…e lì sì che era stato di una tenerezza infinita, e lei aveva provato semplicemente il desiderio di stare così…per sempre…il bacio che le aveva dato era stato qualche cosa di particolare, che l’aveva fatta quasi tremare. Anche se questo non l’avrebbe mai detto a nessuno…forse. Un altro tuono scosse l’aria, e Kagura spalancò gli occhi: in quel momento si accorse che nonostante tutti i tuoni che erano rimbombati fuori lei non vi aveva fatto caso; si rese conto in quell’istante che oramai non collegava più il rumore dei tuoni con il fulmine che aveva visto da piccola…ma alla notte passata insieme a Yamato…





KAGURA: - Oh, Yamato…





La ragazza fissò le foto scattate al lago con suoi amici che aveva appeso, e una del ragazzo da solo vicino al lago blu, con la sua espressione quasi arrogante, ma era solo arroganza finta, e lo contraddistingueva…e lo fissò…





KAGURA: - …che cosa sei tu per me?!





Poi un tuono rimbombò. E lei, spaventatissima, come avrebbe fatto tempo prima si rifugiò sotto le coltri, angosciata dal suono potente che trapassava l’aria





… QUATTRO GIORNI DOPO; A SCUOLA …





JOE: - …e fai te se non era la ZIA di Iori!! Ma non è una coincidenza buffissima??


IZZY: - Già…non capita tutti i giorni che la ragazza che ami sia zia di un tuo carissimo amico…


JOE: - Già, la ragazza che am…EEEEHI, come ti permetti??





Jiou arrossì da capo a piedi con aria indignata e saltò addosso a Koushiro. I due erano davanti al cancello della grande scuola; in quel momento sopraggiunse Mimi, e vide la scena





JOE (strozzando Izzy) : - COME DIAVOLO TI SALTA IN MENTE FATTI GLI AFFARACCI TUOI MI SONO SPIEGATO CHI TI HA DETTO CHE MI PIACE KAHO HIDAAA???


IZZY: - Eh…ga…ah…aiuto…


MIMI (disappunto più totale) : - Ehm…


JOE: - IZZY SE PROVI A RIPETERE UNA COSA DEL GENERE IO…


MIMI: - Ahem, ma che atmosfera gaia e gioiosa…


IZZY: - …argh…Mi…Mimi…salvami…


MIMI: - JOE MOLLALOOOO!


JOE: - Uh?! Cosa?! Ah, ciao Mimi! Non mi permetti neanche di strozzarlo??


MIMI: - No.


JOE (supplicante) : - PER FAVORE!!


MIMI (incavolata) : - Non se ne parla neanche, molla subito il mio Izzuccio!!!





BLOCC, la scena si ferma. Sul volto di Jiou apparve un’espressione maliziosa mentre Mimi e Koushiro avvampavano in contemporanea





JOE: - Il tuo IZZUCCIO, eh?? Voi due mi nascondete qualcosa!





Oramai Jiou sapeva che Koushiro aveva superato la fase Akira = Mimi, e poteva permettersi di scherzare sul rapporto Mimi - Izzy (cosa che si apprestava a fare con molta gioia)





JOE: - Mimi e Izzy non me la contano giusta, non è che è scoppiato un amore segreto e io non se sapevo nulla vero?? Izzy, sono uno dei tuoi migliori amici!!!!!


IZZY (facendosi gigantesco in mezzo alle fiamme) : - JOE KIDO TIENI QUEL TUO NASACCIO SEMPRE FICCATO NEI LIBRI LONTANO DAI MIEI AFFARI PERSONALI CHIAROOO???


JOE (un po’ intimorito) : - Ma allora di affari personali ce ne sono…


IZZY: - GROAR! NO! VATTI A STUDIARE MATEMATICA CHE ANCHE SE CE NE FOSSERO NON STAREI QUI A DIRLI A TE!!!


JOE: - Cattivo…Mimi non è che tu mi diresti qualche cosa del tuo amore per Izz…


IZZY: - GROAR E STRAGROAR!!!


JOE: - Come non detto me ne vado in classe!!!! Au revoire!


MIMI: - Ehm…Izzy… °_°”””


IZZY: - Ahm, sì?


MIMI (pronta alla fuga) : - Ehm, non è che tu hai una doppia personalità tipo Dott. Jeckill e Mr. Hide, non è vero?!?


IZZY (con l’aria più normale del mondo) : - Io???? Assolutissimamente NO, perché?


MIMI: - Posso stare tranquilla?


IZZY: - Sì, sì. Faccio così solo quando si ficca il naso nelle MIE faccende





I due ragazzi si incamminarono con gioia e letizia verso l’aula e fino alla seconda ora nulla di nuovo sconvolse gli scolari delle medie (a parte il pensiero di Mimi sull’evento, cosa che la sollecitava a stare attenta in futuro). Però alla seconda ora, in corridoio…





KEN: - Mamma mia che palle scienze, che palle scienze…ora mi faccio una passeggiatina


YOLEI: - Uh? Ken? Ma non hai lezione??


KEN (arrossisce immediatamente un poco) : - Io?! Ciao! Sì! Cioè…sì, abbiamo scienze, ma mi sono rotto altamente le palle e ho chiesto di uscire con il migliore dei miei visi angelici





Ken guardò Miyako perplesso mentre quella si piegava in due dalle risate





KEN: - …che ho detto…?


YOLEI: - Pff…no! Niente! Però sei comico! Ti giuro che mi hai fatto ridere!


KEN (sorridendo) : - …beh…!


YOLEI: - Sul serio! - sorridendo – E il bello è che non lo fai apposta!


KEN: - Bene. Mi sento rincuorato. E tu che ci fai qui in corridoio? Visita di piacere?


YOLEI: - No, avevamo l’ora buca! Tutte le mie compagne e compagni sono sparsi per la scuola, io ti ho visto e ti ho immediatamente individuato e classificato sotto “Ichijouji masochista”, ed ECCOMI QUI! - tutta allegra


KEN: - Ma che bella reputazione che ti sei fatta di me -__-”


YOLEI: - Ops…scusa, ma è vero! ^_^”


KEN: - Sì, lo so, non avevi intenzione di offendermi…lo so.


YOLEI: - Per piacere, adesso non sbattere la testa contro il muro…!


KEN (che stava giustappunto valutando l’idea) : - Oh, no, no! Non preoccuparti!


YOLEI: - Fiù, meglio così, sennò a forza di capocciate finisce che ti ammacchi la tes…





Miyako non riuscì a finire la parola che un buio improvviso calò sui ragazzi e su tutto l’edificio delle medie. I due ragazzi spalancarono gli occhi, trovando solo nero. Le persiane erano chiuse nelle aule e nel corridoio e i due erano nell’ombra più totale. Ed oltre loro due, le classi delle medie…





MIMI: - Oddio!!! Che è successo, che è successo??


SANA: - Un corto circuito…


MIMI (piagnucolando) : - Ma io ho paura!


IZZY (che è di fianco a lei): - Mimi, stai calma


SORA: - ODDIO! Il buio!


TAI: - Calmati, Sora, è solo un guasto


AYUMI: - Ma…il buio…


MIHO: - Hai paura?


AYUMI: - Sì…


SORA: - Anche io…


TAI: - Va tutto bene, va tutto bene!


MIHO: - Kagura? Ci sei?


KAGURA: - Certo…il buio…ma non ho paura…


MATT (borbottando) : - Meglio così…


KAGURA (con le lacrime agli occhi, forse per commozione) “Se vicino a me c’è Matt…io non ho mai paura…”


YOLEI: - KEN! Ken, che cos’è successo??


KEN: - Stai calma, Yolei, è stato un corto circuito! Dev’essere stato un problema tecnico, non saprei dirti! È andata solo via la luce, ci penseranno i tecnici!


YOLEI: - Ah…che paura…


KEN: - Tu hai paura del buio?


YOLEI (con voce tremante) : - …tu no?!


KEN: - Io…io no, io sono il buio


YOLEI: - Ma come fai?! Tu non sei il buio, io ho PAURA del buio!!





Miyako aveva la voce rotta, e Ken si mosse a tastoni per cercarla





KEN: - Miya-chan?! Dove sei, non ti vedo!!


YOLEI: - Ken?! Ken?!!





Il ragazzo sentì il braccio di Miyako sfiorarlo, e capì che era quello sinistro. Lo afferrò e senza pensarci lo tirò verso destra, sapendo di averla di fronte





YOLEI: - Ken, ho paura…





L’aveva di fronte. Ken le girò attorno fino ad essere dietro la sua schiena. Poi la circondò con le braccia e la strinse in un abbraccio caldo. Sentì Miyako che si scioglieva, senza resistere affatto alla sua stretta





YOLEI: - Ken…


KEN: - Sì?


YOLEI: - Tu sei il buio??





Ci fu silenzio. Ken aveva due lacrime che gli rigavano il volto, ma lei non poteva vederlo. Piangeva perché lui ERA il buio, e lei era spaventata dal buio. Non avrebbe mai funzionato.





KEN: - …sì…io sono il buio, Miyako


YOLEI: - Ma tu non puoi essere il buio, Ken. Io ho paura del buio…





La ragazza si strinse a lui





YOLEI: - …ma…io con te non ho mai paura





Ken sentì il caldo invadergli il cuore. La ragazza si voltò verso di lui e gli poggiò la testa sulla spalla e sul petto





YOLEI: - Ken…


KEN: - Oh, Miyako. Non avere paura del buio.


YOLEI: - …


KEN: - Ascolta. Sono i battiti del mio cuore…


YOLEI (arrossendo) : - Beh, sono un po’ veloci


KEN: - Sì…cosa ti ha permesso di capirlo? Se isoli la vista, il resto si concentra. Il buio concentra, ti fa capire, ti aiuta a concentrarti, hai tutti i sensi all’erta, nel buio. Il buio ti aiuta, ti aiuta a capire, Miya-chan…ascolta il buio…





Ci fu silenzio. Miyako sentiva il cuore del ragazzo che batteva velocissimo, e forse era perché…perché…





YOLEI: - Ma…Ken-kun…il tuo cuore…va velocissimo…


KEN: - Sì…e lo sai…perché…?





Miyako restò in silenzio, assaporando quel momento secondo per secondo, con il buio, con Ken Ichijouji, e si rese conto di amarlo più di sé stessa. in quel momento sentì due labbra calde sul suo viso, e dopo un secondo i due si stavano baciando sulla bocca, non pensando ad altro che a loro…





… CLASSE SECONDA SEZIONE 2 …





MIMI: - Oddio! È andata via la luce!


IZZY: - Stai calma, Mimi, non è niente di che!


MIMI: - Sana…Sana?!?


IZZY: - Non c’è…è andata dalle sue amiche, le sento là in fondo…


MIMI: - Ooh…ma io ho paura…


IZZY: - Non devi avere paura, Mimi! Non devi…


MIMI: - Koushiro…





Mimi sfiorò la mano del ragazzo. E la strinse. Koushiro ricambiò la stretta, stringendole la mano forte, per non lasciarla andare via…mai più…





MIMI (con un filo di voce) : - …Izzy…


IZZY: - …non devi avere paura…stai calma. La luce torna sempre


MIMI (abbassando la testa) : “…io mi sto innamorando di te…eppure…”


IZZY: - Mi hai capito?!


MIMI: - …Sì. Grazie.





… CLASSE TERZA SEZIONE 4 …





TAI: - Sora?! Ci sei?!


SORA: - Sì! Sì, ci sono, sono qui…


TAI (prendendole la mano) : - Hai paura?! Guarda che se hai paura…!





Sora si portò fino all’orecchio del ragazzo e gli sussurrò:





SORA: - Tai…con te non ho paura…con te…non sto mai male…con te…oh, non con te, Taichi!!!





La ragazza era in piedi. Taichi si alzò e abbracciò di slancio la ragazza, che si abbandonò alla sua stretta. Yamato sentì Kagura sfiorarlo, e il solo sentirla, anche dopo quattro giorni, lo faceva stare bene e male...non capiva più bene...bene...e male...





KAGURA (con un filo di voce) : - Yamato…?


MATT: - … perché non Matt…?


KAGURA: - …perché sì. O perché no. Non ti so dire.





La ragazza chinò il volto





KAGURA: - Non so davvero più cosa dire


MATT: - Non importa…





Kagura sentì la mano di Yamato che sfiorava la sua





MATT: - …davvero. Per adesso non importa


KAGURA (in un soffio) : - Grazie, Matt





… TORNIAMO IN CORRIDOIO? MA SÌ! …





Un secondo. E la luce tornò. La luce calda, ma un po’ falsa delle lampade nel corridoio della scuola media. Miyako e Ken spalancarono gli occhi e si staccarono l’uno dall’altra. Ken aprì bocca, incredulo, ma prima di poter esprimere tutto quello che provava per la ragazza, la vide. Lo guardava stranita e sembrava quasi spersa. Il ragazzo abbassò lo sguardo, amaro. Lei non aveva voluto (no, no, NO!!! Scemo integrale!!! Non hai capito un TUBO!) Ken alzò lo sguardo, per poi abbassarlo al pavimento con aria di circostanza.


Moriva dalla voglia di dirle che la amava più di ogni altra cosa, quando si trattenne, e sentì dirsi con aria di circostanza:





KEN: - …scusami Yolei. È stato solo uno sbaglio.





Se prima Miyako era arrabbiata, adesso allora che cos’era?!





YOLEI: - COOOME?!! UNO SBAGLIO?!!?
KEN: - Ahm…beh…sì…! Non ho parole per scusarmi, è stato solamente uno sbaglio e…


Poi si accorse delle lacrime della ragazza




YOLEI: - Uno…sbaglio…sì…uno…SBAGLIO!!





Scoppiò a singhiozzare. Ken ci capiva sempre meno





CHIARA ISHIDA: - GROARR, I MASCHI SONO TUTTI DEGLI INSENSIBILI E STRANO MA VERO COME AL SOLITO NON CI CAPISCONO UN #####! MA CHE NOVITÀ!


YOLEI (singhiozzando) : - Grazie ma per piacere, Chiara-chan, sono già abbastanza scossa…


CHIARA (si incolla alla faccia di Ken con espressione minacciosa) : - Tu. Sei. Un. IMBECILLE!!!





Detto questo tornò davanti al computer a scrivere





KEN: - …ma se quella ragazza vuole che smetta di darmi dell’idiota, come può ottenerlo se me lo rinfaccia lei stessa…?! °_° ?





Poi tornò alla realtà: Miyako che piangeva fissandolo con sguardo truce





KEN: - Ma…
YOLEI: - Ma certo! Uno sbaglio!! Cosa sennò?!


KEN: - Yolei?! ma se…


YOLEI: - IO SPERAVO PROPRIO CHE NON LO FOSSE, UNO SBAGLIO! PERCHÈ IO, IO…!


KEN: - …tu…?


YOLEI: - IO TI VOGLIO BENE, ICHIJOUJI!!! Tu…sei il ragazzo che mi piace! TU MI PIACI, KEN! … È stato un sogno, un bellissimo, meraviglioso sogno baciarti! Ma…MA PER TE È STATO UNO SBAGLIO!!! Addio!





La ragazza si incamminò velocemente lontano, e Ken la raggiunse in poco, con il cuore in gola…





KEN: - MIYAKO! Miyako, scusa per quello che ho detto, non è stato uno sbaglio, non lo è stato per niente! È stata la cosa…più bella della mia vita!!


YOLEI: - Sì…e hai detto che è stato uno sbaglio.


KEN (angosciato) : - L’ho detto perché temevo che tu…che TU non l’avessi voluto, e così…ho tentato di rassicurarti…


YOLEI (calmandosi) : - Beh, ci sei proprio riuscito!!!!!!!!!!!!!!!!


KEN: - Scusa…Miya-chan…Miyako…vuoi ripartire daccapo…?


YOLEI: - Daccapo dove?!? Tu non sai…non sei capace…non sei capace di dirmi niente! E questo mi farà solo stare male, e andrà avanti così…


KEN: - Ma io…


YOLEI: - …è così. … Tu non…


KEN: - IO TI AMO!


YOLEI (a bocca aperta) : - TU…anche…tu…?!!


KEN: - Sì!


YOLEI: - Ken…


KEN: - …sì…?


YOLEI: - Scusati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


KEN: - Perché?! -__-”


YOLEI: - PERCHÈ SÌ SEI STATO CATTIVO MI HAI FATTA SOFFRIRE!!! >__<


KEN: - Ohssignore…


YOLEI: - TU, TI DIVERTI A GIOCARE COI SENTIMENTI DELLE DONN…!


KEN: - No, no, no, no, piantala con le scene mi dispiace un casino hai ragione tu, perdonami Yolei, io ti amo, ti amo tantissimo e non avrei mai voluto…perdonami…











KEN: - Allora?!! T_T


YOLEI: - Sì…! … Oh, Ken…





I due si strinsero in un abbraccio. E poi un’altra volta le loro labbra si unirono, questa volta fu meno magico, ma più elettrizzante, perché sapevano di amarsi, che l’altro l’amava, che il loro sentimento era forte…ed esisteva!





CHIARA ISHIDA: - BBBUUUUUUUUUUUUUUUUUUHHH! Come mi commuovo!!!!! Sniff, chi ha un fazzoletto???? BUUUH…


VALE YAGAMI: - Tieni, Chiara…!


CHIARA: - Grazie, Vale, sei un’amica…ehy…VALE CHE CAVOLO CI FAI NELLA MIA FIC??


VALE: - Mah, mi ero stufata di scrivere la mia e così mi sono fatta una passeggiatina nei dintorni…


CHIARA: - No ma dico siamo matti?? Vattene subito!!!! Il fatto che tu sia la mia migliore amica non ti autorizza a venire quando ti pare e piace!


VALE: - Grazie che fanciulla gentile e delicata!!!! Ci emme qu: dovrò pur trovare qualche povera cretina (ovvero te) di cui sfruttare la fic per fare pubblicità alla mia, no?? Leggete la fic di Vale Yaga…


CHIARA (le tappa la bocca) : - OOOH, ma questa è pubblicità occulta vuoi farci cacciare tutte???


JULIA ISHIDA: - E leggete anche “Digiselected’s story”, di Julia Ishida…!





La situazione sta sfuggendo di mano all’autrice





CHIARA: - ORA BASTA e tu che ci fai qui Giulia???????????


JULIA: - Beh, c’è lei cosa vuoi che non venga anche io? A proposito, che stai facendo succedere di bello?!


KEN: - Ehm…


YOLEI: - Scusate…


CHIARA: - Non è colpa mia! Di solito sono sempre e solo io a entrare ogni tanto!


VALE: - Non sei l’unica nel mondo, sai?


KEN: - Non per essere rompiscatole, ma qui ci sono solamente due adolescenti che si stanno scambiando il loro primo bacio, momento magico e unico, ma immagino che a voi non ve ne freghi niente giusto??? -_-”””


JULIA: - AAAAAAAAAHH, un bel bacio già all’ottavo capitolo, eeeeh???!!! Forza, raccontami tutto nei dettagl…


YOLEI (assatanata) : - INSOMMA VOI TRE SLOGGIATE DI QUIII!!!





L’autrice ha cacciato fuori a calci nel sedere le sue amiche sclerate. Scusate. Ogni tanto qua si infiltra strana gente





… RICREAZIONE …





YOLEI: - …e poi a un certo punto mi sono saltate fuori l’autrice e sue due amiche mezze pazze quanto lei!! Ma ti sembra possibile?!


KEN (arrivato in quel momento) : - Scusate, Miyako, Kari-chan, di che state parlando…?!


YOLEI: - Le stavo raccontando del nostro primo bacio. E poi alla fine se ne sono andate comunque, era ora, anche perché…!





DOOON! Ken cascò a terra sconcertato. Miyako narrava, commossa, con i lucciconi agli occhi e Hikari assisteva, emozionata, come se stesse guardando un film romantico melenso all’ennesima potenza (ci mancava solo la scatola di fazzolettini di carta in mano) . Takero fece la sua comparsa sulla scena





T.K.: - Ho sentito dire che c’è stato un corto circuito…!


KARI: - E poi??


YOLEI: - E poi, in quel momento, avvinti dall’atmosfera…


T.K.: - Scusate…


KEN: - NON ASCOLTARE TU!


T.K.: - Che ho fatto?!?


YOLEI: - …finalmente, un bacio tanto sperato, tanto atteso, che unì le nostre menti e i nostri corpi in una promessa d’amore, forse eterna, chi può dirlo…


T.K.: - Ehm… °__°” …qualcuno mi ascolta?





Intanto Ken si era sotterrato a circa qualche chilometro sotto la superficie terrestre





T.K.: - Posso interrompere o…? Di che kaiser state parlando???


KARI: - Zitto tu! Il primo bacio di Ken e Miya-chan!!!!!!


T.K.: - Ah sì?


KEN (arrossendo furiosamente) : - EHI!!!


YOLEI: - Ma che senso ha nasconderlo?!! E poi, in quell’istante…


KEN (sigh, sob) : - …ma perché… -___-”””””””””


T.K.: - Potremmo cambiare argomento?? Certo, sono felicissimo per voi due, yuppi, yuppi, evviva gli sposi, ma mi potreste spiegare del corto circuito se ha compreso tutte le medie, o…


KARI: - T.K. SEI COSÌ POCO ROMANTICO!!


T.K. (sbigottito) : - IO??????


KARI: - Sigh! Continua, Miyako! Come puoi capire come l’amore è…bla, bla, bla…in ogni caso…oh, nemmeno mi hai chiesto se noi due potremmo stare insieme…sei così poco romantico…oh, l’amore, è…





Takero arrossì, per poi accorgersi che Hikari era in pieno attacco di romanticismo acuto e non vi dette peso. In quel momento arrivarono gli altri, sconcertati, vedendo i tre (Ken era sottoterra)





TAI: - Ahem! Scusi il disturbo madame! Ma…


KARI: - SIGH!


DAVIS: - Che è successo?!!! Karinuccia ti ricordi della promessa che mi hai fatto vero??? Ti ha fatta piangere quel deficiente di T.K.?! Non corrisponde al tuo amore???? Se sì aspetto una tua parola e poi gli do un cazzotto, lo sai!!!!


KARI (arrossendo da capo a piedi) : - EEEEEEEEEEEEEEH, DAVIS cosa ti salta in mente!!!!!


DAVIS (povero piccolo innocente!!!) : - Ma me l’hai detto te che ti piace T.K.!


T.K. (con una goccia in testa) : - Effettivamente è quel che hai detto anche a me…


DAVIS: - Ecco, visto, lo dice pure Tike…TIIKEEEIII! ALLORA KARI SI È DICHIARATA!!! E TU???


T.K. (arrossendo) : - A me Hikari…piace…


TUTTI: - OOOOOOOOOOOOOOHHHHHH!!!!!!!!!!!!


FUKA: - ALLORA È UN’AMORE CORRISPOSTO!! COME SONO FELICE!!!!





Fuka si lanciò ai piedi di Hikari





FUKE: - PER PIACERE, posso fare da damigella d’onore al tuo matrimonio????


TAI: - Come corre, la ragazza ^__^”


KARI: - EEEEH, Fuka-chan, ma cosa ti salta in testa, manca un bel po’, e poi…





La ragazza fissò Takero un secondo per poi distogliere lo sguardo arrossendo





KARI: - …non stiamo nemmeno insieme…


FUKA: - MA VOI VI AMATE! E il primo passo sarà il fidanzamento no?? E poi al matrimonio…oh, posso essere la damigella?? Posso???? Posso??????


KARI (con una goccia in testa) : - Ma sì…!


FUKA: - AAAAAAAAAAAH, che bello!! Chi è bravo a disegnare?!





I ragazzi della terza media indicarono a un solo gesto Ayumi





AYUMI (della serie: mi-stanno-tirando-in-ballo?!!) : - Hey! Co…?!!


MIHO: - È la più brava della classe


SORA: - Disegna manga tutto il tempo


FUKA: - DEVI SUBITO FARMI UN BOZZETTO DELL’ABITO!!!! Ho un paio di idee stratosferiche!





Detto questo la prese per mano correndo verso l’aula della terza media sezione quattro mentre Ayumi la “seguiva” a mo’ di panno steso trascinato





TUTTI (con una goccia in testa) : - …buona fortuna…


T.K.: - Kari…


KARI: - ! Sì?!


T.K. (prendendo coraggio) : - Tu…


KARI: - Mh?!!


T.K.: - …vuoi essere la mia ragazza?!!?


KARI: - EEEH?! Ah! Sì, certo che…sì…!


T.K. (con un sorriso radioso) : - Sì?! Hika…sono contento…io…quanto ti voglio bene…!!


TUTTI: - BRAVIII!


T.K.: - Ops, mi ero scordato degli altri -_-”


Kari: - Come non notarli, scusa tanto?! ^_^”





Hikari abbracciò il ragazzo. E in quel momento sentirono di essere una cosa…una cosa sola! Amore per sempre. Trovarsi, dopo tanto amarsi…finalmente!





DAVIS: - BUUUUUUUUUUUUUUH!


CHIARA ISHIDA: - Come volevasi dimostrare tutti vissero felici e contenti!


DAVIS: - Chiara?!


CHIARA: - Sì?


DAVIS: - Vai a quel paese!!!!


CHIARA: - Eheheheh! Scusa Dai-kun! Non preoccuparti! Sapessi cos’ho in mente!


YOLEI: - TU VATTENE SUBITO ALL’ISTANTE PRIMA CHE ARRIVI TUTTA LA TUA CLASSE!!


CHIARA: - Tutta la prima O del Marconi linguistico di Parma?? Sei impazzita??


ANIKO: - Ehy, salve gente! Come va la vita!


CHIARA: - ANIKO! Che ci fai QUI?!


YOLEI: - Lo dicevo io…


LUISA: - Ehi quanta bella gente


ALE: - Ma dove caspita siamo?!


LAURA: - Chiara? Che ci fai versione manga?!


CHIARA: - Guarda che anche tu lo sei ora come ora -__-”””


ALLE: - È permesso?!


VALE YAGAMI: - CHIARA! Santo Dio, prima eravamo solo noi a entrare qui! Cosa ci fa la nostra classe?!!


CHIARA: - Almeno ci sei tu VALE AMORE MIO FAI USCIRE QUESTI SQUINTERNATI!


ALESSANDRO: - Ehy stai calmina!


ANIKO: - MA QUELLO È QUEL FIGO DI MATT!!!





Yamato si nasconde dietro Taichi





KIA: - Figo quello? Ah sì! L’ho visto anch’io!!!!


MONIA: - Kia contieniti!


ANIKO: - E QUELLO È TAI! È UN GRANDE!


TAI: - Modestia a parte… “Ma chi è questa?” ^__^”


ANIKO: - Ma Yamato è il più bello del cosmo è…


CHIARA: - EHY EHY EHY QUELLO È MIO TE L’HO DETTO PIÙ DI UNA VOLTA DI SIAMO SPIEGATE???


ANIKO: - E chi te l’ha detto???


MATT: - Scusate… -_-”””


CHIARA: - VALE! Butta fuori queste qui!


MARCO; FRANCESCO; ALESSANDRO: - Queste?!! Siamo MASCHI noi tre!


CHIARA: - NON ANDIAMO PER IL SOTTILE! FUORI! FUORI!
TUTTI: - Ehy! Vale! Non spingere…!




Il silenzio





VALE: - Ringraziami, va’. – esce di scena dopo aver fatto da buttafuori


CHIARA: - Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!


IZZY: - Scusa Chiara, ma cos’hai mangiato ieri sera?!


CHIARA: - Uh?! Scusate tanto! Il mio equilibrio psichico non è dei migliori


TUTTI: - Ma va’?


CHIARA: - Scusate tanto me ne vado!


KAGURA: - Ma no!! Resta ancora un po’! dopotutto sei tu che mi hai creata, senza di te non esisterei…


CHIARA: - COME sei gentile, ma mi dispiace. Devo farvi fare un salto in avanti di qualche giorno… - si allontana


JOE: - Un momento!! Ma quando?!
CHIARA: - Domani! Al momento della verità…siete pronti…per la verità? – la ragazza scompare




… IL GIORNO DOPO, AL PARCO. POMERIGGIO INOLTRATO …





TAI: - …


T.K.: - Mah. Di solito Mariko è una persona puntuale! Arriverà a momenti


TAI (con un filo di voce) : - Sarà…


SORA: - Che bello, è tanto che non vedo Mariko! È bello che sia tornata a Tokyo, anche se solo per una settimana!


MATT: - Si è fatta viva per messaggi…


JOE: - Ma chi è, insomma?!


IZZY: - È una nostra vecchia amica, era in classe con Tai-kun in prima media


TAI: - …sì…


KARI: - Beh, non l’ho mai conosciuta ma mi avete detto che è simpatica


MATT: - Beh…diciamo particolare


KAGURA: - Come, non ti sta simpatica??


MATT: - Ma sì…è una vecchia amica…ma non è che avevamo un rapporto particolare come per esempio quello che abbiamo noi; noi siamo un gruppo molto, molto unito


KAGURA: - Capisco…!


TAI (borbottando, nervoso) : - …ma quanto ci mette…


IZZY: - Dai, Tai! vedrai che arriverà!!


TAI: - PER QUANTO RIGUARDA ME potrebbe non tornare MAI! MAI PIÙ!!!





Silenzio tombale





IZZY: - …Tai?!


TAI: - Sc…scusate!!!!





Taichi si voltò rispetto agli amici, sul volto un’espressione indecifrabile. La ferita era scoperta, e bruciava ancora. Ora come ora, vedendo gli occhi di Sora che lo fissavano spalancati, sorpresi e quasi interrogativi, sentiva che non l’avrebbe mai perdonata…Mariko…mai. Mai!





MARIKO: - Scusate…!





Tutti si voltarono simultaneamente verso la figura che correva verso di loro, in controluce. Era lei. Come dimenticarla. Mariko…





MARIKO (si ferma) : - Ah…! – si china a riprendere fiato – Salve a tutti! Ci sono dei vecchi amici…ma a quanto pare anche delle nuove conoscenze


IZZY; T.K.; MATT; SORA: - Ciao Mariko!!!





Taichi era muto. La fissava e basta. Con un’espressione non certo amichevole
Mariko Iigizawa







Nata il 20 aprile 1988

Segno zodiacale: Toro _


4 aggettivi per descrivere il suo carattere:


Misterioso, enigmatico, razionale, distaccato


Colore preferito: Blu scuro


Fiore preferito: Tulipano





DISEGNO DELL’AUTRICE; BY Chiara Ishida


Takero, Koushiro, Yamato e Sora si diressero verso di lei e la abbracciarono, trattandola con cordialità. Taichi era sempre lì, immobile, di pietra, con sguardo truce. Ad un certo punto i ragazzi si accorsero della situazione, compresi i quattro che salutavano la ragazza, e si fecero un poco da parte per inquadrare l’insolita situazione…e quello sguardo truce del ragazzo…il silenzio piombò, interrogativo e stranito

MARIKO (sospira) : - …ciao…ciao Tai.

Silenzio. Taichi sembrò fremere. La rabbia che era nel suo corpo non vuole saperne di dissolversi, la ferita è aperta e brucia, nonostante i due anni, nonostante tutto…

SORA: - …?! Tai…?!!
TAI (non sentendola) : - …

Mariko sospirò. Poi, guardandolo fisso disse, laconicamente:

MARIKO: - Non ce l’avrai ancora con me, vero?!

La rabbia esplose in quel momento. Come si permetteva?!! Sotto gli sguardi dei ragazzi le vene di Taichi si contrassero e lui esplose con espressione irata e sguardo furioso:

TAI: - CERTO CHE CE L’HO CON TE!!! OSI ANCORA DOMANDARMELO?!! COME TI PERMETTI DI RITORNARE DAVANTI AI MIEI OCCHI?! PERCHÈ SEI TORNATA A SCONVOLGERE LA MIA VITA?! VATTENE!!!!
SORA (con un filo di voce, interrogativa e sgomenta) : - Tai?!!
MARIKO: - Tai…
TAI (a Mariko) : - COSA C’È?! Vuoi spiegarti?!! FALLO!!!
MARIKO: - NON RITENGO DI DOVERMI SCUSARE!!!

ZIIIT

TAI: - COME?! COME OSI?!! COME NON RITIENI DI DOVERTI…SCUSARE?!! VATTENE DI QUI! VATTENE VIA! TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE MI HAI FATTO?!
MARIKO (con sguardo altero) : - Non ritengo di averti distrutto!
TAI (voltandosi per un attimo) : - Avevi ragione tu, Daisuke, poteva essere cambiata. Hai ragione: È PEGGIORATA! MA SENTILA!
MARIKO: - Te la sei presa, Taichi?! Se sei un tipo permaloso, per prendertela per così poco…prova a guardarti allo specchio! Sei patetico, a ritenere una questione di Stato uno stupido ba…
TAI: - IO AMAVO UN’ALTRA, GRANDISSIMA TESTA DI C###O!!! TE LO VUOI FICCARE IN QUELLA TESTA?!
MARIKO: - DATTI UNA CALMATA!!!
TAI: - COME POTREI?!!
SORA (sull’orlo delle lacrime, con un filo di voce) : - …ragazzi…!
TAI (incapace di dominarsi, ormai gettato nella furia dello sfogo della sua rabbia) : - SAPEVI ALLA PERFEZIONE DI QUANTO ERO INNAMORATO DI LEI, E NONOSTANTE CIÒ MI HAI BACIATO CONTRO LA MIA VOLONTÀ! TI AVEVO ESPRESSAMENTE DETTO DI NON FARLO E MI HAI BLOCCATO CON LA FORZA, TU, STUPIDA…! NON SAI CHE COSA ABBIA VOLUTO DIRE PER ME, IO CHE AMAVO SORA CON TUTTO ME STESSO!!!

Sora spalancò gli occhi atterrita. Si voltò lentamente verso la ragazza dai capelli viola, che aveva un’espressione di ghiaccio

SORA: - …tu…? …hai…?
MARIKO: - Io?! Io l’ho…l’ho baciato! Beh?!!
SORA (con appena un filo di voce) : - Co…COSA…?!!?
TAI: - MARIKO, SEI UNA S#####A! NON TE L’HO DETTO ALLORA TE LO DICO ADESSO! MI HAI SEGNATO QUELLA VOLTA! E TU NON SEI PENTITA AFFATTO! IO NON SONO CAPACE DI PERDONARTI NÈ LO FARÒ MAI!!!!!

Il ragazzo si voltò irato volgendo le spalle alla ragazza impietrita. A farlo rivoltare furono i singhiozzi incontrollati di una voce femminile, che non era quella di Mariko…

TAI: - SORA!

La ragazza dai capelli arancioni, scompigliati dal vento, stava correndo lontano da loro, verso la strada. Taichi, senza pensarci un attimo, le corse dietro, sorpassando tutti. La ragazza aveva già attraversato l’incrocio ed era scomparsa. Taichi la inseguì, gridando disperatamente il suo nome, scomparendo anch’egli dalla visuale dei ragazzi. L’atmosfera era di gelo e sdegno. Tutti fissavano il punto in cui erano scomparsi

MARIKO: - Beh…accidenti. Che ci posso fare, quante storie per un bac…

Secco. E preciso. Il rumore di uno schiaffo echeggiò tra i presenti. Tutti si voltarono sbigottiti verso Kagura, con il volto chinato e gli occhi nascosti, che aveva appena colpito Mariko, la quale aveva un’espressione stupita e indignata. Senza un suono.

MATT (con voce strozzata) : - …Kagura…!
KAGURA: - Io…

La ragazza alzò il viso, furibonda

KAGURA: - …io non so chi sei. Ma io so di avere una particolarità. Mi hanno detto che tu sei una specie di sensitiva, hai questa particolarità. Io di particolarità ne ho un’altra: non riesco mai a prendere posizione. Perché riesco a capire tutti i punti di vista di due parti che litigano. Ma ora…ORA! – la ragazza fissò Mariko furiosa – ORA il TUO punto di vista non ha alcun SENSO! Come ti permetti di entrare nella vita di Taichi e rubare il suo primo bacio senza chiedergli né prego ne scusa?!! Lui non era innamorato di te! E TU, non avevi alcun DIRITTO di farlo! La libertà di ognuno finisce con la libertà dell’altro! E io, per quello che hai fatto…TI DISPREZZO!

Mariko spalancò gli occhi indignata

KAGURA: - Guarda come hai ridotto due persone che si amano!! E tutto…per il tuo MALEDETTO EGOISMO!
MARIKO: - CHE NE PUOI SAPERE DI QUELLO CHE PROVAVA LUI!
KAGURA: - PERCHÈ IO…! – la ragazza si calmò un poco… - …io so cosa vuol dire essere innamorata…!

Yamato spalancò gli occhi. Non voleva dire niente. Eppure forse era qualcosa. Sentì solo suo fratello sibilare a Mariko:



T.K.: - …vattene.



La ragazza dai lunghi capelli viola scostò Takero con un gesto bruco e se ne andò stizzita, a scatti. Tutti ebbero l’impressione che l’avrebbero rivista. Ma per il momento, e per un bel po’ di tempo, vedevano Mariko Iigizawa uscire dalla loro vita. Dopo qualche minuto di silenzio…

KARI: - È…è…roba da matti!!!
MIHO: - Ahm…siamo tutti sconvolti…ma…quello che ha fatto!! Quella…!
KEN: - N-non ho parole!! Quella…quella…!
YOLEI: - Mio Dio…quella…!
KARI: - Qu…quella…
MIMI (furiosa) : - …quella…QUELLA BRUTTA TROIA!!

SDENG! I ragazzi non poterono fare a meno di cadere

IZZY: - Grazie per il commento chiaro e preciso Mimi. Ci voleva proprio
JOE: - Direi!
CODY: - Mimi ha ragione, magari espresso in termini più fini
DAVIS: - E adesso???
AYUMI: - ADESSO ANDIAMO DA LEI E LE DIAMO UN PUGNO SUL NASO PRIMA CHE CI SCAPPI UN’ALTRA VOLTA!!
CODY: - Ottimo piano ^__^”””
DAVIS: - Sono d’accordissimo!! Ayumi io ti seguo!
FUKA: - Come…come…COME HA OSATO QUELLA STREGA! IL PRIMO BACIO!! DEV’ESSERE UNA COSA SPECIALE E ROMANTICA CON LA PERSONA CHE SI AMA E LEI GLIEL’HA RUBATO CONTRO LA SUA VOLONTÀ, E ORA DUE INNAMORATI…!
DAVIS: - Sì, Fuka…! -__-”
FUKA: - MA È VERO!!!
DAVIS: - MA TI STO DANDO RAGIONE! HAI RAGIONE!!
FUKA (attaccandoglisi al braccio) : - AAAAAAAAH, il mio Dai-kun condivide il mio punto di vista…!

STONK! Caduta collettiva

DAVIS: - Urgh, dov’è finito il tuo spirito combattivo di poco prima davanti a un’ingiustizia in amore???
MATT: - Io vado a cercarle quei due col motorino prima che qualcuno li tiri sotto in macchina, ecco cosa faccio!

Il ragazzo biondo si diresse verso un motorino grigio metallizzato posteggiato lì vicino, mentre tutti lo fissavano perplessi

DAVIS: - Ma…a…tu…u…hai il motorino??
MATT: - Sì, perché? Ho quindici anni e sono in grado di ragionare
KAGURA: - Ma non ne ha quattordici?

SDEEENG! I ragazzi la indicarono con dito puntato per poi tirarle in testa un martello di gomma in sincrono

TUTTI: - Ignoranteee!
KAGURA: - AHI! Che ho detto?!
MATT (con una goccia in testa) : - È che Tai le ha detto che compio gli anni l’undici novembre e le ci ha creduto
KAGURA: - Ma allora li compi l’undici gennaio!
MATT (con aria tra l’annoiato e il ma-questa-è-scema) : - Nooo. Sai che non ti reputavo così intelligente?
KAGURA: - GROAR…!
T.K. (trattenendo Kagura prima che gli sbrani il suo unico fratello) : - Yamato, vai a cercarli subito!
MATT: - Vado, capo! – il ragazzo si mise il casco
KAGURA: - Yamato…ma da quando ce l’hai questa carriola?

GROAR! Il ragazzo sentendosi denigrare il motorino e si voltò incavolato

MATT: - CARRIOLA A CHE COSA?!
KAGURA: - Sì, vabbè, scusa, la moto, la vespetta, quello che ti pare
MATT (con una mano sulla fronte, sospirando) : - Da qualche mese…più o meno!
KAGURA: - Ma…
TUTTI: - ?
KAGURA: - …perché…continui a venire in bici con me…?

ZIIIT. I ragazzi stanno per partire all’attacco quando nel loro apice della stupidità si trovarono a dire, con sinceri punti interrogativi in testa:

TUTTI (perplessità massima) : - Già, come mai?? (Oh, ma siete proprio scemi)

Kagura e Yamato continuarono a fissarsi. Poi si voltarono di scatto ognuno verso la parte opposta, fissando terra (classico)

MATT: - PER…PER NON CONSUMARE LA BENZINA, NO?! Con i prezzi che aumentano, al giorno d’oggi…!!!

DENG! Ora è tutto chiaro (sì, certo.)

1000 Thanks a Julia Ishida per avermi suggerito la battuta di Yamato! Smack smack, TVB gemellina! ^.^

… PASSIAMO A SCENARI PIÙ SERI!!!! …

TAI: - Sora!!! SORA!!!

La ragazza correva, sempre piangendo. Taichi non aveva la minima idea di cosa le avrebbe detto una volta che l’avrebbe raggiunta, ma in quel momento voleva solamente stare lì! Raggiungerla, fermarla, e asciugare quelle lacrime dal suo bel viso, e spiegarle tutto lo sdegno che aveva provato nell’essere baciato da quella ragazza che non amava, e di come aveva amato LEI, e di come la amava adesso… (ma allora altro che non sapeva cosa dire, ci sarebbero volute le ferie per dirle tutto quanto!!)

TAI: - SORA!

Il ragazzo riuscì finalmente a bloccarla per un braccio. Erano in mezzo alla strada, stavano attraversando. Ma si fermarono lì, così. la strada era deserta perché non era l’ora di punta e lì, in mezzo alla strada Sora si voltò verso di lui ed iniziarono a discutere, in mezzo alla strada, iniziarono a parlare…

TAI: - SORA! Sora, perché, perché…perché piangi…

Silenzio

TAI: “Evvai, il genio ha iniziato con una bella domanda idiota! Via alle danze!!”
SORA: - Io…perché…?!
TAI: - NO! No, scusa, non…volevo chiedertelo…è…che…sì.

Il ragazzo abbassò la testa

TAI: - Sì. Lo voglio sapere. Perché piangi…
SORA: - Io…perché. Piango! Piango perché… - dopo un lungo silenzio - perché mi hai distrutta…!!!
TAI: - IO?!
SORA: - Tu! Cioè! Non…non tu…ma in questo momento ci sto così male, oh, Tai, ci sono rimasta COSÌ MALE, che…! CHE NON CAPISCO PIÙ CON CHI CE L’HO!!
TAI: - Sora, Sora te la stai prendendo con la persona sbagliata. Non mi hai visto come mi sono scagliato contro Mariko?! Ti prego, ascolta…non so se ti sei accorta quanto l’ho odiata per quello che ha fatto…!

La ragazza si liberò dalla presa di Taichi, ma senza rancore. Si circondò con le braccia e disse con voce rotta:

SORA: - …tu non mi hai mai detto…del tuo primo bacio…!
TAI: - SORA! Sora mia, ma io non l’ho mai considerato così…! perché io non…non l’amavo! Io amavo un’altra persona in prima media, io amavo…amavo te. Cioè. È che…non ho mai baciato una ragazza che amavo. Difatti non ho mi baciato nessuna, IO, prima d’ora. È stata lei a bloccarmi, è stata lei a prenderselo con la forza e io…anche se mi sono liberato poco dopo sul momento ero così sorpreso che in un attimo…le sue labbra erano sulle mie! E poi quel che era successo era successo, e certo non potevo tornare indietro!! Ma perdonare….quello mai.

La ragazza stette in silenzio, assimilando il concetto delle parole. Poi si voltò lentamente verso di lui e gli disse:

SORA: - Raccontami tutta la verità, per favore, Tai…

Silenzio. E mentre Taichi prendeva a raccontare, il flashback invadeva la scena…

… DUE ANNI PRIMA …

MARIKO: - E così sei proprio cotto, eh??

Due ragazzi erano seduti su di un muretto basso, sotto una cascata di petali rosa. Il ragazzo scostava i petali dalla folta chioma castana, ondeggiando le gambe con espressione quasi persa, e la ragazza dai lunghi capelli scuri lo fissava, la voce non traspariva ansietà, lo diceva con il tono di una constatazione, semplicemente, così. Non c’era nessun altro.

TAI: - Beh…direi proprio di sì!

TAI: - Sì, credo proprio. Non saprei dirti se a dodici anni si può dire di amare, beh, io…dico di sì.
MARIKO: - Ma perché Sora?!!
TAI: - Mariko! Cosa vuoi che ne sappia?! Dei motivi che ci sono nella testa dell’essere umano, che spingono esso a innamorarsi di una persona, non ne conosco nessuno! Come nemmeno te, credo…! Come nessuno di noi.
MARIKO (con una goccia in testa) : - Accidenti, come sei profondo ^_^””
TAI: - Ehe! Sarà la primavera!
MARIKO: - O sarà l’amore…
TAI: - …chissà…

Silenzio. L’atmosfera però era leggera, e lui aveva uno sguardo dolce e perso, nei pensieri, nell’amore, nel pensare alla persona che amava…

MARIKO: - …Tai…

Il ragazzo si voltò verso Mariko. Lei non lo fissava, guardava la strada lastricata e aveva la voce ansiosa

MARIKO: - È che tu…

Taichi la fissava, perplesso, e aspettava

MARIKO: - …è che tu mi piaci…!

Ci fu silenzio. Taichi assunse un’espressione addolorata e insieme sorpresa, gli dispiaceva, ma non sapeva come dirglielo…!

TAI: - Mariko…! Oh, Mariko, come mi dispiace…! Davvero, cioè…mi dispiace tanto, ma io…beh lo sai…! Sul serio, ma io proprio…

La ragazza abbandonò l’aspetto ansioso che aveva poco prima. Sembrava quasi calma e decisa, anche se i sui occhi allungati erano in ombra, e Taichi non li vedeva.

TAI: - Mariko…?

E poi, vide solo il viso di lei verso di lui. Le labbra protese e gli occhi chiusi, e in meno di una frazione di secondo Taichi capì quello che la ragazza intendeva fare. Fu questione di riflessi pronti e quasi istintivi: la bloccò, la prese per un braccio e la allontanò per quanto poteva

TAI: - Sei pazza…! Ma cosa credi di fare?!!
MARIKO (con gli occhi serrati) : - Lasciami…!
TAI (tirandola più indietro) : - Non ti permettere! Come puoi fare una cosa si…
MARIKO (con gli occhi sempre serrati, stretti e un’espressione quasi sofferente ed esasperata) : - TAI…!
TAI: - Piantala, Mariko!


MARIKO: - Tai! Tai, oh, Tai…!



Si sporse di colpo, mettendogli la mano dietro la nuca e sporgendosi improvvisamente verso di lui, chiudendo gli occhi finalmente nel suo sogno. Lui si rese conto in un istante brevissimo di quello che stava succedendo, ed era colpito, stupefatto, con gli occhi spalancati e quasi spaventati, e dopo un solo secondo la rabbia montò nelle vene, e il ragazzo si alzò e la spinse a terra con tutta la forza di cui era capace

MARIKO: - Ah…AAH ahia!
TAI: - TU! COS’HAI…FATTO!!

Il ragazzo si passò una manica sulla bocca, esterrefatto e indignato. L’espressione del suo volto era irritata e irata, insieme al profondo sgomento



MARIKO: - Tai…!


TAI: - Tu…TU! COME…COME HAI…COME HAI OSATO! SEI UNA STUPIDA, UNA SCEMA, UNA CRETINA! NON HO PAROLE!
MARIKO: - Ma Tai, io…!
TAI: - IO NON TI AMO, DANNAZIONE!
MARIKO: - Appunto per questo!

ZIIIT

TAI: - Co…come…?!!
MARIKO: - A…appunto…per una volta…una volta…
TAI: - Ma nessuno…NESSUNO ti aveva dato il permesso!! Io…IO…!
MARIKO: - Ma Tai…io…io ti a…
TAI: - IO NO! DEFICIENTE! TESTA VUOTA! TI ODIO! ODIO QUELLO CHE HAI FATTO! E ODIO TE! TI ODIO!!
MARIKO: - MA SE…!!!
TAI: - PICCOLA EGOISTA!
MARIKO (quasi tremando) : - MA! Taichi, è…è stato solo…
TAI: - È stato il…il mio primo bacio…stupida…io…tu…
MARIKO: - È perché ho sempre voluto…e…io…!
TAI: - Mi fai schifo! SCHIFO!!! CHIARO?!!?

Il ragazzo si mise a correre, più lontano possibile da lei. Non le avrebbe più parlato, mai più. O solamente una volta ancora, ma ancora non lo sapeva. E ancora non sapeva tutto quello che l’avrebbe portato…fin qua…

… RITORNO AL PRESENTE …

E quel ragazzo è lì, a testa china, che ha appena raccontato tutto ad una ragazza, alla ragazza che ama, e non sa assolutamente quello che succederà. Aspetta. Così, e basta

SORA: - …perché?
TAI: - Eh?!
SORA: - …perché non mi hai raccontato…tutto. Prima.
TAI: - Io…avevo…paura!
SORA: - Paura di che…
TAI: - È scemo. Ma. Paura che tu avresti reagito…come… - il ragazzo accennò un buffo sorriso - …come stai reagendo ora!
SORA: - Tai…!
TAI: - Sì?!
SORA: - Beh…è che ci sono rimasta male. Malissimo! Si vede! Lo so! Ma ora…cioè…so quello che hai fatto e che ruolo hai avuto, e non ce l’ho con te, davvero! Però…ci sono rimasta male lo stesso.
TAI: - Sì, lo sarei…anch’io.
SORA: - MA CHE NE SAI, TU?!
TAI: - NE SO! Sora, dimmi una cosa!
SORA: - Che cosa?
TAI: - Qual è il colore del cielo?!

Il silenzio scese. Sora pareva stupita dalla domanda. Poi replicò, quasi brusca

SORA: - Che domande!! Il cielo è azzurro! E nient’altro!
TAI: - Risposta sbagliata!!
SORA: - Sì…come no! E allora qual è il colore del cielo, scusami??
TAI: - Se vuoi…potrei dimostrartelo.
SORA: - Che non è l’azzurro il colore del cielo?
TAI: - Sì. Se vorrai stare con me…io te lo farò capire…perché, Sora…

Silenzio. I due si fissavano negli occhi, erano a un metro di distanza l’uno dall’altra

TAI: - Sora?
SORA (dopo un singhiozzo soffocato) : - Mh! Sì?
TAI: - Posso farti una domanda?
SORA: - Sì
TAI: - …perché ci sei rimasta male? Io…che cosa…sono…per te…cioè… - alzò il viso – Il fatto che tu abbia reagito in questa maniera mi fa pensare una cosa. E la domanda che vorrei porti è una. Tu…che cosa provi per me, insomma?!?

Silenzio. Ma questa volta denso di significati. Finalmente Taichi ha esclamato quella domanda che aspettavano tutti e due!! Solo che Sora…Sora…i suoi occhi si riempirono di lacrime, e mancò poco che ricominciasse a singhiozzare. Taichi se ne accorse

TAI: - Che…oddio. Che c’è?! Cosa, forse non…che so…forse non dovevo…scusa…!
SORA: - No…no! Non…non è per…dovevi, invece. È tuo diritto. E poi…dovrei dirtelo, no?

La ragazza si calmò e fissò la strada, malinconicamente. E malinconicamente e in attesa, prese coraggio e glielo disse. In mezzo a una strada, fissando per terra, timidamente, glielo disse:

SORA: - Io…ti voglio bene… - silenzio. Lei pianse, ma sorridendo, sorridendo dolcemente, sempre fissando la strada - Ti voglio bene, Tai…

E allora alzò lo sguardo verso di lui, incredulo, e sentì di dirglielo veramente, tutta la verità…nient’altro che la verità, perché verità la era…

SORA: - Ti amo…ti amo, Taichi…!

Il ragazzo la fissava, sentendosi quasi mancare



TAI: - T…tu…!
SORA (abbassando lo sguardo) : - …sì…!
TAI: - Sora…è…bellissimo…ma…bellissimo è dir poco, ma non trovo un’altra parola…

La ragazza lo fissò con gli occhi sgranati. Possibile…che…?!

TAI: - Anch’io ti amo! Ti amo, Sora Takenouchi! Ti voglio bene da un’infinità di tempo! – il ragazzo arrossì ma proseguì, esclamando – E non permetterò a nessuno, men che meno a quella stordita dell’Iigizawa di ostacolarmi adesso che…adesso che ti ho trovata…!!!

Tutti e due si fissavano meravigliati. Sora sorrise, traboccando d’amore e di felicità, e di sollievo, e di infinita dolcezza…e di un mucchio di cose che non si possono descrivere! Taichi si avvicinò a lei, e le mise le mani sulle spalle, fissandola negli occhi, rosso ma deciso:

TAI: - Sora…io…se vuoi…
SORA: - Tai?!
TAI: - Il mio primo bacio…ricevuto l’ho ricevuto…però non l’ho mai dato a nessuna!
SORA: - Tai…oh, Taichi…
TAI: - Percui…se tu lo vuoi…! Il mio primo bacio…sarà solo con te…!
SORA (sorridendo felice, tra le lacrime) : - Oh, Taichi…!

I due stavano per promettersi un milione di cose, in un bacio che avevano tanto atteso da entrambe le parti. Erano vicinissimi, occhi negli occhi socchiusi, quando OVVIAMENTE le cose belle non possono durare…! Sentirono prima un rombo, e poi una moto tentò praticamente di investirli!!!
I due si scostarono freneticamente al margine della strada, atterriti; Taichi si mise a urlare, arrabbiatissimo a dir poco:

TAI: - EHI TU VECCHIO BACUCCO, CI STAVI QUASI PER INVESTIRE!!! MA VAI A…!
MOTOCICLISTA: - VECCHIO BACUCCO?!!

Il ragazzo si fermò a una decina di metri da loro, si voltò e si levò il casco, e una cascata di capelli dorati gli ricaddero sugli occhi e sul collo.

MATT (ai due, con aria terribilmente realistica anche se stava solo facendo lo scemo) : - Parlate per voi!! Eh, questi giovani d’oggi! Sempre a sbaciucchiarsi per la strada, non c’è più ritegno!!!
TAI (bloccandosi) : - Ma…Ma…Matt!
MATT: - Non c’è più dignità! Aspetti che lo dico ai ragazzi! Al giorno d’oggi questi giovani non hanno più ritegno! U__U
SORA: - Matt…?! °__°
TAI: - Ehm…! °__°

Yamato, sempre borbottando chissà cosa sulla gioventù moderna, ripartì a tutta velocità verso il parco. Taichi si mise a inseguirlo vanamente, con tanto di braccia e gambe che ondeggiavano furiosamente a mo’ di mulinello, anche se ovviamente non riuscì a raggiungerlo. Poi si voltò verso Sora…ma Sora era sparita. Era andata a casa.

… LA SERA …

KYO: - Ci siamo…ora o mai più

Il campanello di casa Obaji suonò. La madre rispose al citofono, e dopo pochi minuti Takashi scendeva, evitando di fissarlo negli occhi. Sul portone di casa Kyo era lì fuori, fiero e a testa alta. Voleva mettere in chiaro tutto, e una volta per tutte.

TAKASHI (fissando terra) : - …ciao…


KYO: - Ciao, Takashi.



Silenzio (più che ovvio)

KYO: - Takashi…
TAKASHI: - Cosa vuoi, si può sapere?
KYO: - …chiederti scusa…!
TAKASHI: - Vorrei ben vedere!
KYO: - Guardami, Takashi!

Takashi si decise a guardarlo negli occhi. Erano seri e decisi

KYO: - Mi dispiace. Mi dispiace veramente tanto. So che non avrei voluto, ma è stato più forte di me…capisco che…sono stato un cretino, un pezzo d’idiota, ma ti prego perdonami!! Perché almeno voglio tornare ad essere tuo amico…!
TAKASHI: - Dopo che mi hai baciato!
KYO: - …beh…sì…!!
TAKASHI (con voce stridula) : - Eh, no! Io a queste cose do peso! …non puoi…!
KYO: - Takashi, scusami!! So che magari ti avrà fatto solo schifo, perché io sono un ragazzo come te e…
TAKASHI: - Ma non è per il fatto che tu sia un ragazzo!!
KYO (dopo una pausa) : - …co…come prego?
TAKASHI: - Beh! Non è per il fatto che tu sia un maschio come me…è che…
KYO (punti interrogativi in testa, con tanto di scritte: WHAT? WHAT?)
TAKASHI (parte in quarta) : - …È che tu mi hai rubato il mio primo bacio, e ci tenevo tanto, e volevo che fosse una cosa romantica e invece è successo tutto così in fretta che non ho fatto nemmeno in tempo a dichiararmi, e volevo che prima ci dichiarassimo il nostro amore e poi, in un’atmosfera romantica lì…!

DEEENG!! Kyo cascò in terra formando una voragine di proporzioni continentali

KYO: - E…e tu…E PER QUESTO STUPIDISSIMO MOTIVO MI HAI FATTO STARE IN PENA SFRANGIANDOMI NELL’ANIMA E NEL CORPO PER UNA SETTIMANA E MEZZO??
TAKASHI: - Beh, non è così tanto…
KYO (esasperato, con i simboli dell’incavolatura in testa) : - Oddio, che pazienza…!
TAKASHI (con tono da bambina piccina picciò) : - …e poi nemmeno mi hai detto se mi ami o meno!
KYO: - MI PAREVA FOSSE ALQUANTO SOTTINTESO!
TAKASHI: - Beh, non lo era!


KYO: - Okay okay okay: Takashi…!
TAKASHI: - Sì??
KYO: - Io ti amo…

Silenzio

TAKASHI: - Anche io, Kyo…!

SDOOONG!

KYO (con un miliardo di goccioline in testa) : - Qualcuno mi spieghi che problema c’era…
TAKASHI: - Te l’ho detto! Tu…
KYO: - Sì, sì, sì, sì, ho capito…beh…a questo punto… - fece un largo sorriso – sono finalmente…contentissimo…
TAKASHI: - Beh! - sorrise – E ora?!
KYO: - E ora…oh santo cielo, direi che stiamo insieme, ma chiederti se vuoi essere il mio ragazzo è una cosa ridicola…!

I due si fissarono negli occhi. Poi scoppiarono a ridere. Bastava così. Ed ora erano certi che per quanto inusuale, il loro era amore. E lo sarebbe stato ancora per tanto tempo

… CASA TAKENOUCHI …

TAI: - SORA!!! SOOORAAA!

La ragazza, incuriosita dalle grida disumane che stavano svegliando il quartiere, si affacciò alla finestra spalancandola

SORA (sobbalzando) : - Tai?!!
TAI (incavolato) : - OH! Era ora!!! Mi hanno tirato contro una decina di pantofole, per non parlare degli scarponi e perfino uno stivale e un anfibio…!!!
SORA (scoppiando a ridere) : - Oh, Mister Incorreggibile…!
TAI: - Sì, perdonami, ma…Sora, perché diavolo sei scappata a quella maniera, oggi?? Ti ho offesa??? Se sì PERDONAMI! Se ti piaccio per favore, mettiti insieme a me, oggi ti ho fatto una dichiarazione in grande stile e…perché sei scappata?! Ti ho fatto qualcosa vero??? Ti supplico, non posso vivere senza di te, ti prego perdona…
SORA: - Ehi, ehi ehi, ti stai rendendo quasi ridicolo per niente, no, non ce l’ho con te, Taichi Yagami!! sono tornata a casa perché ero già in ritardo!
TAI: - Beh, meglio co…NO?! E allora perché sei scappata senza dirmi né grazie né prego facendomi stare in pena penosa per tutt’oggi?????????

Taichi dimenava braccia e gambe forsennatamente, mentre Sora si sbellicava dal ridere

TAI: - Che fai, ridi anche?!! Soraaa! Sora, amore, tesoro, ti prego, degnami di una risposta altrimenti mi tireranno tutta la scarpiera in testa a forza di urli di questo tipo! – poi, quasi incavolato: - Cosa vuoi, che ti canti anche la serenata???
SORA (ricordandosi che è stonato come una campana) : - EEEEH?! Per carità!!!!!!
TAI: - E allora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
SORA: - Taichi, stai calmo…
TAI (sempre agitando i quattro arti del corpo quasi come una creatura a sé stante) : - Oh, Sora, come cavolo faccio?!! Ti vuoi mettere con me??? Per piacer…!
SORA: - SÌ!!!
TAI: - E allora…! COSA?! COME?! WHAT?! HAI DETTO DI SÌ?!!
SORA: - Ma certo che ho detto di sì, io ti voglio bene, Taichi…!
TAI: - Come…Sora, come sono felice, ma…SCUSA, E ORA COME DIAVOLO FACCIO A BACIARTI?! NON VALE, LE DICHIARAZIONI ALLA FINESTRA SONO DELLE FREGATU…

Non riuscì a finire la frase perché l’ennesima pantofola lo centrò in testa, provocandogli un bernoccolo

VECCHIETTA: – E ALLORA, LA SMETTIAMO CON TUTTO QUESTO CASINO?!!
TAI: - EHI! VOI DONNE VI LAMENTATE DEL POCO ROMANTICISMO DEI RAGAZZI E UNA BUONA VOLTA CHE VENGO QUI SOTTO A FARE UNA DICHIARAZIONE MI SI…!

La vecchina gli lanciò l’altra pantofola perché spaiata si sentiva sola, riuscendo a centrare Taichi precisamente sul bernoccolo

VECCHIETTA (sbraitando) : - DATTI UNA CALMATA, GIOVANOTTO!
TAI: - Ahiahiahia che male… - incavolato nero - SI CONTENGA, VECCHIA CARAMPANA!
VECCHIETTA (sputando fiamme) : - COOOOOOOOOSAAAAA?!!!?
TAI: - E se proprio vuole…ehi…Sora?!

Sora era scomparsa, traduzione: non ce la faceva più a reggersi in piedi e si era accasciata sul pavimento di camera sua per sorreggersi dagli attacchi di riso che la stavano soffocando

SORA: - Ah…uff…! Sì?!
TAI: - Ah, beh, almeno non mi hai piantato in asso! Sono qui a sfidare per il tuo amore quell’avvoltoio di vecchiaccia che è appeso al balcone del sesto piano…!
VECCHIETTA: - EEEEEEEEHHH?!! BRUTTO MALEDUCA…!
SORA: - TAICHI FILA SUBITO A LETTO! PRIMA CHE TI SBRANI!
TAI: - Sì, sì…!

Poi, vedendo che la vecchietta aveva tirato fuori dallo sgabuzzino il giavellotto con cui si allenava nei tempi d’oro (quando era giovane), si affrettò a correre verso casa sua, con un miliardo di goccioline che gli sprizzavano dalla testa. Sora dominandosi per non rimettersi a ridere chiuse la finestra e serrò le tapparelle (non si sa mai che la vecchietta per vendicarsi non si calasse per la grondaia stile Indiana Jones fino alla sua stanza). Per quel giorno, era veramente troppo per i suoi nervi!!!

… POCHE ORE DOPO …

KAGURA: “CALMATI!”

Era scoppiato un terribile temporale, verso le dieci di quella sera. I tuoni fendevano l’aria più forti del solito, i fulmini attraversavano il cielo, e Kagura era in un angolo della sua stanza a tremare. La cosa più drammatica di quel momento per la sua paura, in quel momento la ricordò qualcun altro…

BROOM! Un tuono fortissimo!!!

MATT (alzandosi da tavola facendo cadere un bicchiere) : - OH, NO!!!
MASHARU: - Che succede?!!


MATT: - Ah, no…! È che…forse mi sto sbagliando…!

Yamato si risedette, riprendendo in mano la forchetta. Quel giorno il padre era tornato più tardi, e stavano cenando con un notevole ritardo, perché Yamato era rimasto ad aspettarlo. Eppure il ragazzo non riusciva a tranquillizzarsi…era un sospetto tremendo…poi divenne certezza.

MATT (alzandosi di scatto) : - OH, NO!!!
MASHARU: - Oh, e allora?! Che diavolo c’è??
MATT: - È…è così…! Scusa…scusa, pa’!

Il ragazzo si diresse all’entrata e il padre lo vide infilarsi la giacca e spalancare la porta di ingresso

MASHARU: - YAMATO! Fermati, dove hai intenzione di andare?!! Ma li senti i tuoni e la tempesta?!! È molto violenta, cosa ti salta in te…?!
MATT: - Papà, scusa, ma…accidenti, c’è chi ha più bisogno di me!!

Senza attendere una replica, il ragazzo chiuse in fretta la porta e si precipitò giù per le scale. Con o senza tempesta, doveva arrivare a quella casa poco distante dalla sua…!

MATT: “Accidenti! Proprio oggi! I genitori di Kagura sono entrambi via per lavoro e lei è sola in casa!! Sarà terrorizzata, con la sua fobia potrebbe…dar di matto, o comunque avere degli attacchi fobici! Devo fare assolutamente arrivare da lei…!”

La porta si spalancò e il vento e gli graffiò il viso con la pioggia martellante in tutta la sua violenza

MATT: - Ah…!

Il ragazzo si riparò gli occhi. E incurante, uscì in strada

KAGURA: “Calma…calma…oddio, calmati!!”

Un tuono, un rombo. Squarciò l’aria ad un volume altissimo, la ragazza si tappò le orecchie, spalancando gli occhi, con la pupilla contratta. Appena l’eco se ne fu andato dalla sua mente cacciò via con tutta la sua volontà l’eco di quegli squarci nell’aria che la terrorizzavano

KAGURA: “Calma. Calmati! Pensiamo a qualcos’altro! Ferma. Devi ancora cambiarti, sei ancora vestita!”

Decise di mettersi la camicia da notte. Tremando, cercò di compiere quel gesto quotidiano…in un attimo pensò una cosa sola. Aprì il cassetto. Lì, in fondo a tutte, c’era la camicia azzurra che Yamato le aveva dato…tempo prima…ricordava ancora la scena del penultimo giorno della gita…

… NEI RICORDI DI KAGURA, NELLA STANZA DI MATT ALL’ALBERGO, SONO DA SOLI à_file/image005.gif" v:shapes="_x0000_i1028"> …

MATT: - Ah, Kagura…!
KAGURA (allegramente) : - Sì?!
MATT: - Stavo pensando…
KAGURA: - Dimmi!

Il ragazzo tirò fuori dalla valigia la camicia della madre

MATT: - Non ti sta…male come credevo!
KAGURA: - Aah, che generoso!!!! Ma lo sai che…
MATT: - Pensavo…

La ragazza lo fissò perplessa. Lui, arrossendo, gliela tese. Era imbarazzato, non la fissava

MATT: - Che…puoi…puoi tenerla, se vuoi…!

Silenzio…

KAGURA: - EEEH?! Cosa…cioè! Mi…mi farebbe piacere, certo, ma sei pazzo, cioè…è la cosa più cara che hai, e io non me la sento di…! Voglio dire…
MATT: - Non…non preoccuparti. In fondo…dovrà pur indossarla qualcuno, no??
KAGURA (dopo un minuto di silenzio, strappandogliela dalle mani scherzosamente) : - E di sicuro non tu, giusto???
MATT (sarcastico) : - Ah. Ah. Ah. Molto spiritosa!
KAGURA: - …
MATT (la fissa)
KAGURA (sorridendo) : - …grazie…!
MATT: - Di…! Di niente…sul serio.

… RITORNO AL PRESENTE …

Kagura aveva indosso quella camicia, ripensandoci. Era bella, e l’avrebbe tenuta benissimo, lo sapeva. E forse sapeva perché Yamato aveva accampato un motivo così, per regalargliela. Facendosi coraggio, decise di andare alla finestra

KAGURA: “Su! Così magari scopri che non è come pensi…”

La ragazza si affacciò ai vetri. La pioggia batteva, ma questo non la spaventava. Il suo cuore andava ai mille, poi stava rallentando…quando un tuono e un lampo si manifestarono contemporaneamente, perché il fulmine cadde vicino, vicinissimo! Kagura cadde all’indietro per la luce accecante e per la paura, per poi precipitarsi alla finestra. Nessuno era rimasto coinvolto, a quell’ora e con quel tempo nessuno era in giro, però…

KAGURA (gridando) : - GLI ALBERI DI CILIEGIO!!!

Il fulmine aveva squarciato gli alberi, che lei tanto amava, che tanto le ricordavano…gli occhi le si riempirono di lacrime, mentre ripensava a come erano belli il giorno in cui Yamato…le aveva detto…!
Poi fu questione di un minuto, e si ritrovò giù; non stava nemmeno pensando. Se c’era stato un incendio, la pioggia lo aveva subito spento: lei era lì, di fronte agli alberi squarciati, mentre la pioggia violenta le sferzava il corpo. Non si rendeva conto del rischio che stava correndo. Si diresse verso gli alberi, mentre il freddo l’attanagliava e la pioggia le batteva furiosamente sul corpo, gelandola e facendole quasi male, con addosso solo una camicia da notte di cotone, gridando “Gli alberi, gli alberi di ciliegio, gli alberi di ciliegio…!!!”. La ragazza si accasciò, vinta dalla violenza della tempesta, e un tuono attraversò l’aria, questa volta distante ma sempre intenso…e lei tentò di alzarsi, ma non ci riusciva. Le lacrime scendevano fondendosi con l’acqua del cielo, e lei in mezzo a quell’inferno…incapace di muoversi…

MATT: - KAGURA!!!!

Kagura vice una figura correre verso di lei controvento, un ragazzo dai capelli d’oro che la stringeva a sé, saldamente e con sicurezza…ma con la voce rotta…

MATT: - KAGURA! Cosa ci fai qui, che ti salta in testa…!!
KAGURA (con gli occhi spalancati e le pupille contratte) : - Gli alberi…gli alberi di ciliegio…!!
MATT: - Oh, Kagura!
KAGURA: - I ciliegi, gli alberi di ciliegio…!

Si strinse al petto del ragazzo, piangendo affranta. Le sue dita stringevano la giacca di pelle e lui le circondava poco sotto le spalle con il braccio destro, saldamente, e la mano sinistra alla nuca della ragazza terrorizzata

MATT: - Che…cosa ti salta in testa…perché sei venuta qui…Kagura…stai correndo un rischio enorme…

Kagura non sapeva fare altro se non piangere, e ripetere dei suoi alberi di ciliegio…unica cosa che le era rimasta impressa nel momento della follia nel suo secondo trauma…
Yamato riuscì a convincerla ad alzarsi, e la portò su in casa. Lei tremava, e si stringeva al ragazzo spaurita. Yamato si stese buttandosi sul letto della ragazza, stringendola a sé, finché non sentì il suo corpo riscaldarsi. Stettero così più di mezz’ora, mentre il ragazzo cercava di riprendersi dalla paura che l’aveva attraversato e di convincersi che lei era lì, e non sarebbe successo niente…. Finalmente Kagura, sfinita dalla paura, dal gelo e dallo shock e sicura tra le braccia di Yamato, riuscì ad addormentarsi.

… LA MATTINA …

KAGURA: - Cosa…? Cosa è successo…?
SIG.RA INACHIMOTO: - Kagura? Sveglia! Sono le sette e mezzo, amore
KAGURA: - Mh…? Ma! – la ragazza si sedette sul letto, sveglissima e all’erta, frenetica - La tempesta! E gli alberi! E Yamato?!!
SIG.RA INACHIMOTO (perplessa) : - Di cosa stai parlando? Sì, c’è stato un temporale e gli alberi di ciliegio sono distrutti, ma chi è questo…?
KAGURA: - Io! Sono scesa, gli alberi…e poi è arrivato Yamato, mi ha riportata su, ero sconvolta…!
SIG.RA INACHIMOTO: - Di cosa parli, Kagura?! Ah, Yamato chi è, il tuo compagno di classe che mi dicevi, ma…! Io e tuo padre siamo tornati ieri sera ed eri a letto che dormivi, assolutamente asciutta e sotto le coperte!! Ti sarai sognata tutto! E ora, forza! È ora di andare a scuola! Sei già in ritardo, ti rendi conto quanto ci metti?! Ce la fai in mezz’ora?!
KAGURA: - ODDIO! Hai ragione!!

Eppure, mentre si indossava la divisa, la frenesia era ancora in corpo. Sapeva di non aver sognato!! Se non bastava il suo ricordo vivo, la camicia che aveva indosso non era quella azzurra, ma una pesante: quella azzurra era stesa sulla sedia, come buttata lì, ma alla ragazza bastò toccarla per sentire che era secca come asciugata male. Finalmente fu vestita e afferrò la cartella. Uscì di casa con un biscotto in bocca e la mente che andava ai cento: nonostante tutto il fastidio che aveva dato a Yamato, prima di andarsene l’aveva cambiata, e messa la caldo, e si era preso cura di lei…
Era in ritardo pazzesco. Pregò di arrivare in tempo, doveva andare a scuola dal ragazzo, doveva farcela…

KAGURA: “Yamato!”

Finalmente scorse il cancello della scuola, e corse più forte

KAGURA: “Devo dirtelo! Devo arrivare in tempo, perché devo dirtelo, devo dirtelo oggi!!”

Finalmente era quasi all’entrata

KAGURA (correndo, con i capelli al vento) : “Devo dirtelo assolutamente, Yamato! Devo dirti quello che provo per te!!!”





…………………………………………………………………………………………………………………………………



Fine dell’Ottavo Capitolo







CHIARA ISHIDA PARLA A VANVERA





Macché parlare a vanvera!! Sto andando come un treno! Devo saltare al capitolo nove!!! Uno speciale ringraziamento a tutta la mia classe, specialmente quelli che ho nominato, a Julia Ishida TV1KDB e a Vale Yagami, Valentina sei la mia migliore amica ti voglio un mare di bene, e ad Aniko che legge i miei capitoli! Vi voglio bene! By Chiara Ishida



 

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