FANFIC

Il colore del cielo

Chiara Ishida 88




CAPITOLI



(5) < Una notte e una mattina di fatti strani…ed avvenimenti >



……………………………………………………25 marzo 2003……………………………………………



MIHO (basita) : - Ah…Ky…Kyo?!

KYO (sta prendendo fiato) : - Ah…ah…sì…ecco.

TAKASHI: - Questo…è stato un fatto straordinario!!



Per Kagura potevano accadere fatti paranormali, mostrarsi spettri, sfasciarsi le montagne, aprirsi crepe in terra: restava assonnata lo stesso, passato lo sconcerto iniziale



KAGURA: - Dite quello che volete…sono shockata, ma continuo ad avere sonno…VI PREGO…!

TAI: - Kagura ha ragione, andate

AYUMI: - “Andate”?! E tu?

MATT (capendo al volo) : - Io, Sora e Taichi restiamo qui un altro po’

AYUMI: - A far che???



Kagura fu un aiuto inconsapevole ai tre:



KAGURA (trascinando Kyo e Takashi con una mano e Miho e Ayumi con l’altra sempre con aria un po’ persa nel vuoto dal sonno) : - Su, raga, lasciateli ho un sonno incredibile, lasciateli pure giocare agli agenti di x-files, per quanto riguarda noi…!

SORA: - Sì, ma vi raggiungiamo subito!!!!!!!



Appena le tre ragazze e i due ragazzi scomparirono dalla loro visuale, Taichi si rivolse ai due con aria seria



TAI: - Sapete benissimo perché siamo rimasti qui. Ma non abbiamo molto tempo

SORA: - A dire il vero io vi ho solo assecondato; che cosa avete in mente?

MATT: - Solamente il dato che di fatto noi conosciamo fatti paranormali di una sola natura…

SORA (sobbalzando) : - Digimon!!!

TAI: - Insomma, non è sicuro ma se questa leggenda a qualche cosa a che fare con Digiworld, dopo tutti i guai che abbiamo passato ho proprio voglia di levarmela!!

MATT: - Ti capisco…



I tre erano ancora sulle rive del lago. Taichi guardò le sue cupe acque con aria seria



TAI: - Mi senti?



Si voltò e si rivolse totalmente alle acque del lago



TAI: - Se sei un digimon, vieni fuori! Siamo tre dei primi otto digiprescelti che erano all’inizio! Che poi sono diventati poi dodici, poi infiniti nel mondo. Gennai ha cancellato la memoria di tutti, ma noi dodici siamo rimasti i DODICI digiprescelti di Digiworld! Sono il Coraggio, l’Amicizia e l’Amore che ti parlano!!!!



Le acque si mossero alle parole di Taichi e dopo poco con sorpresa dei tre, un digimon apparve a loro, emergendo dall’acqua. Aveva l’aspetto di un dragone blu e turchese, ma era di medie dimensioni. Almeno quanto Taichi, diciamo. Aveva un sorriso benevolo e degli occhi gentili



DIGIMON: - Buonasera a voi, Taichi, Sora e Yamato

SORA: - Allora sei proprio un digimon!

DIGIMON: - Non voglio fare del male a nessuno. Sono un digimon di tipo antivirus, e mi chiamo Pearlmon

MATT: - Pearlmon…dico bene? Che cosa ci fai sulla Terra?! Dopo tutti i guai che avete passato, una buona volta che Digiworld è al sicuro…!

PEARLMON (scuote la testa) : - Purtroppo mi sono perso. Ma mi sono accorto di una cosa.

SORA: - E che cosa?

PEARLMON (sorridendo molto gentilmente) : - Che la gente della Terra ha bisogno di sognare

MATT (sorridendo) : – Già

PEARLMON: - Questo lago è il mio habitat ideale. I pesci e le creature lacustri mi fanno compagnia, non sono mai solo. E poi c’è la leggenda. Quando l’ho sentita ho deciso di farla avverare: ho particolari poteri psichici che mi consentono di leggere le immagini nella mente delle persone. Così, rispettando la leggenda, se una persona sento che fissa le acque per più di un minuto da mezzanotte mi adopero per vedere con i miei poteri la persona che in quel momento amano più di ogni altra e posso mostrarla sotto forma di acqua

TAI: - Ma noi abbiamo visto solo una figura di acqua

PEARLMON: - Ma il vostro amico…Kyo, giusto…? Ha visto anche le fattezze del suo viso



Taichi si mostrava visibilmente scettico. Pearlmon fece un sorriso gentile e l’acqua si allungò sotto i loro occhi stagliando un profilo femminile davanti al suo volto. Sora e Yamato lo fissavano allibiti. Taichi osservava quello che per loro era il viso, in cui lui, anche se non lo avrebbe mai ammesso, vedeva il dolce volto di Sora Takenouchi; né Yamato né Sora vedevano le fattezze del suo volto. Taichi allungò la mano verso la figura, ma quella tornò acqua quale era.



PEARLMON: - Beh, Taichi? È la persona a cui vuoi più bene?

TAI (ancora allibito) : - Sì…

PEARLMON: - Io vi chiedo solamente di lasciarmi qui, amici

MATT: - Certamente. Volevamo solo chiarire le tue intenzioni!

PEARLMON: - Vi capisco benissimo, digiprescelti. Vi ringrazio – fece per ritirarsi

SORA: - Grazie a te per il modo in cui tieni sveglia la nostra fantasia!!!!



Poi lo scroscio d’acqua, ed il silenzio. I tre ragazzi salutarono mentalmente Pearlmon, incamminandosi a passo lento verso l’albergo. Fu Yamato a rompere il silenzio



MATT: - …voi due…avete fatto pace?

TAI; SORA (sorridendo) : - Sì!

MATT (sospirando) : - Meno male. Così posso parlare liberamente senza rivolgermi a tutti e due a intervalli: volevo dire…insomma…la persona a cui vuole più bene Kyo…cioè…la figura che abbiamo scorto…aveva qualche cosa di…come dirlo…ecco…STRANO!

TAI (sobbalzando) : - Allora non era una sensazione solo mia!

SORA: - Anche io! È qualche cosa di…come dire…insolito…ma, accidenti…!

TAI: - …non so dire cos’è!!

MATT (quasi urlando) : - Esattamente!!!!!! Chissà cos’è…

SORA: - Anche perché con la figura di Taichi non è successo. Non c’era questo particolare “strano”

TAI (arrossendo come un peperone) : - VOI avete VISTO chi È?!!?

MATT: - No, solo la, diciamo, “silhouette” (come sono colto), come la persona che ama Kyo. Sapete, più ci penso e più non mi viene in mente che cosa c’era che non quadrava. È un rompicapo



Chiacchierando e discutendo, arrivarono alla loro camera. Aperta la porta, videro tutte e tre le ragazze più i due ragazzi che facevano comodamente salotto in camera di Taichi e Yamato. La televisione era accesa e tutti ridacchiavano e chiacchieravano, meno Kagura che era mezza seduta sul letto e stava per addormentarsi sul serio



MATT: - Mamma mia Kagura che faccia

TAI: - OKAY, un po’ di casino e poi filati a dormire!

KYO; MIHO; AYUMI; TAKASHI: - Sììì…!

KAGURA (mormorando) : - …voglio dormire…

SORA: - Dai, Kagu-chan! Unisciti al casino!



Tutti fecero baldoria per un po’, meno Kagura che proprio non veniva. A un certo punto si voltarono per capirne il motivo, e con sorpresa la videro stesa sul letto a dormire come un angelo. E bella come un angelo era.



TAI: - Oooh…s’è addormentata!!

MATT (con una goccia in testa) : - Come una pera cotta



Kyo si avvicinò lentamente, poi incrociò le braccia sul letto e posandovi la testa sopra, sorrise



KYO: - Che carina!!

MATT (con aria annoiata) : - Quella melanzana?

TAKASHI (tirando un cuscino in testa a Yamato, ridendo) : - Piantala, Yamato, sei l’unico che lo dici!!!!!!!

MATT: - E lo ripeterò anche fino alla morte!!!!!!

TAI: - Dai, scemi, che la svegliate

SORA: - Che si fa?

MIHO (sospirando) : - Già mi ci vedo a portarla di là di peso

AYUMI: - Allora svegliamola! HEY, PIGRON…!

TUTTI: - Zitta!!!!!



Le saltarono addosso tappandole la bocca



AYUMI (malandata) : - Ohi, state calmi…! È l’unica maniera…!

MIHO: – Ma dai, scema!!!!

SORA: - Poveretta!!! Lasciala dormire!

AYUMI: - Va bene, se preferite la facciamo portare di peso da Tai e Yamato, penzoloni per le braccia e le gambe!

SORA (goccia in testa) : - Nemmeno questa è una grandissima idea



Sul volto di Taichi comparve senza contegno alcuno un vero e proprio spasmo di SATANISMO. Cioè intendo proprio allo stato puro.



TAI: - IO ho la soluzione

MATT: - Sentiamo



Ed è qui che Taichi partì per la sua maratona (di cui vi offrirò la cronaca in diretta) :



TAI: “Tre…due…uno…VIA!”



Ed ecco che è partito!!!! Partito, Yagami partito dallo stacco della partenza, in 2 secondi e 4 decimi raggiunge il letto, alza il cuscino e prende il suo pigiama a velocità impressionante, in 3 secondi e 1 decimo raggiunge la camera delle ragazze attraverso la porta comunicante, in 2 secondi e 8 decimi è di nuovo nella stanza, ed ecco che con una mano afferra Anabajia, Takenouchi e Sugugi, con l’altra Kobayashi e Obaji il tutto in 1 secondo e 4 decimi, ed ecco che il secondo giro parte, Yagami, Yagami ai 500 km/h sempre con il suo carico raggiunge la stanza attigua delle ragazze, chiude la porta e in 0 secondi e 6 decimi fa scattare la serratura, ed ecco sempre Yagami! È lì, alla settima tappa: corridoio raggiunto in 1 secondo e 0 decimi, chiude la porta della camera Yagami/Ishida e fa scattare la serratura!!!! Il traguardo!!!!!!!!!!!!

Tempo totale: 11 secondi e 3 decimi (fate pure il calcolo se avete tempo da perdere)

Ovviamente Yamato era giustamente allibito e ci impiegò circa una quindicina di secondi per assestarsi e assimilare le ultime otto operazioni. Poi iniziò a capire, i canini si allungarono, gli occhi si strinsero a triangolo e i suoi capelli presero la forma a mo’ di diavolo



MATT: - EHY!!!



Si sentì la voce sfocata di Sora:



SORA: - EEEEEEH?!?



Le altre due dovevano essere sconvolte all’incirca come lei, a giudicare dalle scuse rivolte al plurale che Yamato sentì mugugnare attraverso la porta da Taichi



TAI: - Calme, calme, ho il mio letto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Yamato mio, rassegnati. È tuo dovere sorvegliare una damigella indifesa!



Yamato con tutta la cavalleria di cui disponeva si scagliò sulla porta comunicante urlando (scusate tanto se non userò mezzi termini ma è molto più divertente sentire i termini interi ^ ^ dopo questo intermezzo giuro che censurerò ma questa lasciatemela!) :



MATT: - GRANDISSIMO BASTARDO FIGLIO DI CHI SO IO, BRUTTO IDIOTA CHE NON SEI ALTRO, SEI UNO STRONZO DI PRIMISSIMA CATEGORIA, CHE CAZZO FRULLA NELLA TUA TESTA DA DEFICIENTE, APRI QUESTA PORTA BASTARDO CHE NON SEI ALTRO!!!!!!!!!

KAGURA (si svegliò bruscamente) : - AH! Che succede?!!

MATT: - ECCO! S’È SVEGLIATA!!!!!!!!!! ADESSO APRI!!



Taichi non ci pensava neanche, manco a dirlo. Anzi, spostando la scena di là…



TAI: - Non sono per niente turbato. Non vi do fastidio, vero?!



Le ragazze sospirarono con infinite gocce in testa. Come se avesse chiesto il permesso…



TAI: - Beh, io vado in bagno a mettermi il pigiama. Poi busserò alla porta per segnare che sto uscendo, chi è svestita parli allora o taccia per sempre. A dopo!



Tutto allegro, si diresse verso il minuscolo bagno nella stanza. Dopo un attimo di riflessione, la sua testa sbucò dalla porta



TAI: - …a nessuno dà fastidio il mio pigiama di Mickey Mouse, vero?



STONK!!!



MIHO (quasi urlando) : - Ti credevo un po’ più maturo!!!!!!!!

AYUMI (scrollando la testa, rassegnata allo stato massimo) : - Ormai…! A questo punto qualunque cosa tanto vale!

SORA (con gocce varie in testa più simboli di depressione) : “Oh, mio dio. Sinceramente non so che pensare”

TAI (con gli occhi chiusi e l’aria adorabile) : - Eh eh eh, stavo scherzando!!!! A dopo! Ah, Kyo, Takashi…allora buonanotte! Ci vediamo domani!



I due ragazzi fino ad allora erano rimasti in una angolo della stanza domandandosi se quello lì fosse uno studente delle superiori o un pazzo squilibrato fuggito dal manicomio, circolante sotto mentite spoglie



KYO: - …s…sì. Sì. Ciao.

TAKASHI (giustamente shockato quanto Kyo) : - A domani

KYO: - Buona notte

TAKASHI: - ‘notte

AYUMI: “Sbaglio o Kyo nel chiudere la porta m’è sembrato avesse i nervi a fior di pelle? Probabilmente è per l’apparizione di stasera. Ma che cosa sarà stato, poi?! Adoro questi fatti paranormali!!! Magari si è trattato di allucinazione collettiva dovuto al suggestionamento (esiste un termine simile?!) dal racconto, alimentato poi dall’atmosfera e poi…!”



Mentre Ayumi si spogliava e faceva congetture su i suoi episodi misteriosi, Sora si infilava il pigiama che peraltro era piuttosto…come dire…? Il pigiama è un indumento intimo, e si sarebbe sentita molto…in imbarazzo. Miho si era già cambiata, una camicia da notte lilla, larga e bordata oro, con un paio di alette sulla schiena. Molto semplice. Sora la vide per la prima volta con i capelli sciolti. Poi tornò a concentrarsi sul suo. Aveva già messo la maglia larga celeste scura, con un mazzetto di tulipani rosa di raso sul seno sinistro, se così si può dire. I bordi delle maniche molto corte (poco dopo la spalla) e della stoffa in fondo erano di cotone bianco a sottili linee verde acqua. Era il suo pigiama preferito! Arraffò i pantaloni, che erano lunghi e vaporosi, comodi, normalmente dello stesso colore della maglietta, con gli stessi bordi in fondo. La ragazza gettò un’occhiata ad Ayumi, i pantaloni larghi bianchi a righe gialle, rosse e arancio già infilati e la camicia con tanto di colletto (uguale ai pantaloni) disturbata dall’intrusione della testa della ragazza, che riuscì ad infilarsela dopo un po’ che gli si era impigliata, mentre borbottava ancora di tutti i fenomeni paranormali. Due colpi alla porta. A Sora iniziarono già ad accelerare i battiti del cuore



MIHO; AYUMI: - Vieni pure!





SORA: - Ahhh! Ah, oh, io, stavo, ecco…buonanotte!!



Arrossì come un peperone e balzò nel suo letto, tirandosi le coperte praticamente fin sopra il naso



TAI (che sul momento era rimasto fermo immobile senza il tempo di replicare alcunché) : – Mh…oh…vabbè. Buonanotte a tutte…ah…mi dispiace di disturbarvi ma è stato più forte di me!!!!!!!!

MIHO (allegramente) : - Figurati!!!

AYUMI (lo stesso) : - Che vuoi che sia!

SORA (mormorando, sempre rossa con la coperta fin sopra il naso) : - …mh…

…già…’notte!



La ragazza cadde (letteralmente) distesa, lasciandosi scivolare giù. Sapeva già praticamente che non avrebbe dormito con Taichi nella stessa stanza



TAI: - Beh, dunque…io sono…ecco. Kagura è qui.



Sora si irrigidì come attraversata da una scossa elettrica definitivamente. Stessa stanza?! Altro che stessa stanza! Direttamente il letto più vicino al suo, quello di Kagura! Quello che praticamente se si voltava da una parte che non era il muro vedeva solamente Taichi…che avrebbe dormito…il suo viso…CHE RAZZA DI TORTURA ERA?! Le luci si spensero.



SORA (sospira) : “Calma. Solo per questa notte. Dominati.”



So che dovrei essere più precisa. Ecco. Ta-tan! Vi do la posizione dei letti etc. così capite di più

[Chiara Ishida aveva fatto una cartina che per motivi vari non posso pubblicare; se volete vederla, potete richiederla direttamente a lei! Scusate! NdMarghe]


Scusate per il lavoretto abbozzato ^ ^



… E NELL’ALTRA CAMERA? …



KAGURA: - COSA?!!?

MATT (sbuffando, incavolato nero) : - Non è colpa mia

KAGURA: - Lo so



Non vi ho descritto tutto il litigio, vi basti dire che durante tutta la scena nell’altra camera volavano per aria gli oggetti, ma i muri erano abbastanza spessi e gli altri non avevano sentito la sfuriata ^ ^



MATT: - Va bene. Amen. Muta rassegnazione

KAGURA: - Pare di sì. Amen. E allora dormirò qui, pace a voi. Ma accidenti, dovevate tenere proprio il letto matrimoniale?!!



Eh eh eh. Ricordate vero???



MATT: - Non è colpa mia, bimba

KAGURA (quasi urlando) : - YAMATO!

MATT: - Eh. Che c’è.

KAGURA: - La mia camicia da notte…cioè…è…

MATT: - Sì?

KAGURA: - Di là.



Silenzio profondo



MATT: - Ah.

KAGURA: - “Ah”?! “AH”?! Ma quale “ah”!!! Svegliati Matt!!

MATT: - Che vuoi che ti dica?!! Se potessi aprire quella porta ti ricordo che l’avrei già fatto!!!!!!!!!!!

KAGURA: - E ora che faccio? Scusami, ma la domanda è legittima

MATT (titubante) : - Beh…una soluzione ci sarebbe…ma…

KAGURA: - ?

MATT (arrossisce violentemente e china la testa) : - …ecco…!



Kagura stava per insospettirsi nel peggiore dei modi quando lui iniziò a spiegare:



MATT: - …ecco…vedi…quando…quando mia madre andò…andò via dalla casa dove vivevamo tutti assieme…ecco…ha dimenticato una cosa…ecco…è una camicia da notte e…insomma…è…l’unico ricordo che ho di lei, di quando era ancora proprio la mia…la mia MAMMA, nel vero senso della parola, non perché ora non lo sia, ma perché…cioè, hai capito…io ci tengo molto e…me la porto sempre dietro….perché…sì, ci sono affezionato e…ce l’ho anche qui…!



Lo sguardo di Kagura s’intenerì di colpo e gli prese le mani tra le sue giungendole



KAGURA: - Oh, Yamato, quanto sei tenero…! Non lo credevo…

MATT (divincolandosi all’istante, imbarazzato perché si gioca la reputazione di Uomo Duro) : - HEY! Chi ti ha detto che…?!!

KAGURA: - …grazie…

MATT (con i canini in rilievo) : - Chi t’ha dato il permesso?!!!?



Kagura per tutta risposta chiuse gli occhi sorridendo allegramente



MATT (sospira) : - Uff…è nella mia valigia…

KAGURA: - Grazie mille! Sei veramente gentile!!



La ragazza si mise a frugare senza alcun problema!



KAGURA: - Calzini, calzini, calzini…sei monotono, accidenti! Hey! Una maglietta! Non calzini?! Dio sia lodato! Cos’è questo? Bah! Sconosciuto. Eeek! Una canottiera! Lungi da me!!!!! Ah…eccola qui!!!!!!!!!!!

MATT: - LA MIA ROBA KAGURAAA!

KAGURA: - Che bella…

MATT: - Fila in bagno, che mi cambio anche io

KAGURA: - Perché devo andarci scusa?!

MATT: - Beh, vuoi spogliarti qui forse?!? March!

KAGURA: - Non ci penso neanche, ma perché IO?! Scusa, sono una ragazza! (che c’entra?) Io mi cambio in camera

MATT: - Tu qui SEI l’intrusa. Io resto qua

KAGURA: - Stai dicendo che in bagno tu non ci vai a cambiarti?!!

MATT: - Yes, my darling. Fa pure come ti pare. IO sto qua

KAGURA: - ALLORA hai il coraggio di dire che vuoi stare qui mentre mi cambio?!! Avrai mica intenzione di stare a guardarmi, pervertito!!!!

MATT (i denti si acuminano) : - NON HO MAI DETTO NIENTE DEL GENERE!

KAGURA: - Non vorrai guardarmi mentre mi cambio, spero! E VA BENE, ALLORA ME NE VADO IN BAGNO!



Detto questo prese camicia da notte e se ne andò sbattendo la porta del bagno, sbuffando fumo. Yamato restò in piedi in mezzo alla stanza con il simboletto dell’incavolatura e una mano sulla testa, a pensare che quella era arteriosclerotica dal profondo. Cinque minuti dopo Yamato indossava i pantaloni ampi e lunghi di cotone azzurro quasi bianco, e aveva in mano la camicia del pigiama più classico che esista completa di colletto (non quello che ti strozza ma uno agibile), sempre ovviamente dello stesso colore dei pantaloni. Per adesso indossava solo la canottiera, immerso in chissà quali pensieri. La porta del bagno scricchiolò, aprendosi. Lui ficcò la testa nella maglia e se la infilò in fretta e furia prima che entrasse Kagura, ma ripresosi dallo shock dell’indossare la maglia, così affrettato che gli aveva scompigliato la sua bella capigliatura, ne dovette affrontare un altro: Kagura con quella camicia, che a lui piaceva così tanto, la adorava e aveva pensato le stesse da schifo e invece…rimase bloccato



MATT (seduto a gambe incrociate in mezzo al letto) : - Beh…



Kagura si fece avanti con discrezione, piano piano. Aveva un’espressione tra l’imbronciato e l’intimorito



MATT: - Ecco…non stai male.

KAGURA: - EH?! (si aspettava un bell’insulto originale)

MATT (distogliendo lo sguardo) : - Sì…sei…perfino carina, addirittura



Kagura si mise a ridere, tra la contentezza e le risate vere dovute alla situazione esilarante



KAGURA (ridendo) : - Beh, se lo dici TU allora devo essere come minimo bellissima!!!!!

KAGURA (sorride) : - Sì!



Kagura, come dire…? Planò! Ecco, planò proprio verso di lui, sembrava volasse con quella camicia. Le stava d’incanto. Sì. Un angelo. E bella proprio come un angelo. Secondo voi Yamato lo stava pensando facendo finta di non pensare? Esatto.





KAGURA 4 THIS NIGHT


MATT (borbottando) : - Sì, sì. Se permetti, io DORMIREI



Il ragazzo, sempre con espressione quasi imbronciata (traduzione: è irritato per A; situazione piuttosto intima, B; pensieri spontanei che dovrebbero essere per lui inconcepibili e C; il fatto che Kagura sia DAVVERO molto bella) alzò le coperte e ci si rintanò dentro, nel lato destro, rincantucciandosi nell’angolo più remoto del letto. Kagura lo fissò per un po’ perplessa. Poteva quasi vedere gli sbuffi di fumo irritati uscirgli dalla testa (della serie: SGRUNT, SGRUNT, situazione in cui non padroneggio, doppio SGRUNT). Poi si distese sul lato sinistro tirando su le coperte con la schiena rivolta verso quella di lui (anche lei tenendosi a distanza)



KAGURA: - Guarda che non penso nemmeno a SFIORARTI

MATT: - Ci mancherebbe

KAGURA: - Buonanotte



E senza tanti complimenti allungò il braccio verso l’interruttore…per poi drizzarsi a sedere di colpo (infarto multiplo per Yamato)



MATT (accelerazione dei battiti causa movimento brusco improvviso: circa 290 km/h) : - Che…che diavolo c’è ora?!

KAGURA: - NON MI HAI FATTO IL REGALO ORA CHE CI PENSO!

MATT (tirandosi su le coperte seppellendosi fin dopo la testa) : - Aaah, dormi e non pensarci

KAGURA (assonnatissima) : - Vabbè…ho quindici anni e mi sento buona



E quindi, crollò a dormire. Yamato, dopo un paio di gocce in testa, si disseppellì. La guardò un istante. E dopo la tensione, comprensibile, per qualche minuto, si rilassò. E poi, si addormentò.



… SONO LE DUE DI NOTTE, E TUTTO VA BENE…! …



KAGURA: - …mh?



Kagura aprì piano gli occhi. Era stato un rumore attutito ma chiaro a svegliarla. Un rumore dall’esterno. Ma non ricordava davvero cosa avrebbe potuto essere. Sempre con gli occhi socchiusi si sentiva infinitamente bene dentro le coperte. Ce l’avete presente quella sensazione di infinito benessere di quando ve ne state dentro al letto, magari mentre fuori piove e potete dormire ancora per un mucchio di tempo?? Ecco…credo che capiate. La ragazza si stirò un poco inarcando la schiena, senza muovere braccia o gambe. Poi stirò le braccia…e fu il suo braccio destro a urtare delicatamente contro la schiena di Yamato. La ragazza si voltò verso di lui di scatto



KAGURA: “Ma non era dall’altra parte del le…ah…!”



No, non più. Era a circa UN centimetro da lei. Nel dormire, si erano mossi un poco, e ancora un poco, e ancora un poco fino a trovarsi praticamente quasi schiena contro schiena, al centro del letto. Kagura sbuffò, rivoltandosi e tirandosi su le coperte con aria imbronciata. E poi, un tuono.



KAGURA: - Ah…!!!



Ecco cos’era stato. Era stato un altro tuono a svegliarla. Si rannicchiò più stretta che poteva su sé stessa, cercando il poco conforto che poteva offrirsi da sola. Lei aveva una paura dei temporali…! Cioè…la pioggia le piaceva, ma quello che la spaventava erano i tuoni. Le davano sempre la sensazione che un fulmine cadeva lì vicino



MATT: - …sei sveglia?

KAGURA: - Uh?! Sì…anche tu?

MATT: - Mh…sì…! – inarcò la schiena stendendo le braccia

KAGURA: - Ah. Ti ho svegliato io?

MATT: - Sì. Con il tuo colpetto aggraziato…fa attenzione quando ti stiri!



Avevano entrambi una voce assonnata, condita da mugugni vari (io appena sveglia non faccio altro che mugugnare)



KAGURA: - Scusa…uhm…che ora è?



Yamato diede un colpaccio al comodino al suo fianco, riuscendo a centrare il pulsante che illuminava il quadrante della sveglia (a casa ne aveva una identica e si era esercitato ANNI per questa tecnica ^ ^ )



MATT: - …sono solo le due. Perché ti sei svegliata?

KAGURA: - Per i tuoni

MATT: - A me conciliano il sonno

KAGURA: - A me no.



Kagura e Yamato stavano pensando la stessa cosa: era una situazione estremamente STRANA, la loro. Dormivano nello stesso letto, a poca distanza, e ora conversavano un po’ assonnati…faceva come un certo effetto.



MATT: - Come mai? Bimba piccola che ha paura del temporale…?!

KAGURA: - Smettila…! …no…è che…senti che tuoni forti?! Mi danno sempre l’impressione che cadano qua vicino…! E ho paura…!

MATT (sfregandosi gli occhi, sempre con voce assonnata) : - Non capisco. Non sei una tipetta da aver paura dei fulmini. Tu sei così a posto con te stessa, così…sicura di te…

KAGURA: “Non pensavo che Yamato mi vedesse così…forse è solo perché non ragiona e ha sonno. Sicuramente”

MATT: - …ma…non fare caso a quello che dico…sono mezzo addormentato

KAGURA (sorridendo con una goccia in testa) : “Ah, ecco. Ora va meglio”



BROOOM…! Un altro tuono, parecchio forte. Kagura strinse gli occhi più forte che poteva e Yamato si accorse che stringeva convulsamente i pugni. In quell’istante sentì una voglia tremenda di stringerla tra le sue braccia…poi si mise a scuotere la testa forsennatamente



MATT: “BASTAAA! Sono veramente troppo stanco. Mi AUTO-PROIBISCO di pensare cose simili!!!!!!!”

KAGURA (aprendo un occhio) : - Scusa… - tornò più o meno normale - …sono una scema, vero?

MATT: - In casi normali ti direi di sì ma…dai…! – sorrise – Non è vero! tu non sei una scema, anzi, e lo sai bene.

KAGURA: - Hai la febbre?!!

MATT: - Molto spiritosa. Lo sai che non ti odio? O credi davvero che ti voglia morta?!

KAGURA: - Ma neanche tu mi stai antipatico, Matt.

MATT (sbuffando) : - Come no.

KAGURA (sbattendo le palpebre) : - …come prego?

MATT (si volta verso il soffitto) : - Non fai altro che litigare con me, non ti fai scrupolo a picchiarmi e va bene, ma senza esagerare, mentre tutte mi vengono dietro tu litighi apertamente con me…ma fin qua va benissimo…solo che…quando parli con me…! Quando ti rivolgi a me, quando attacchi briga…!! Ho la nettissima sensazione di starti antipatico!!!!!!!

KAGURA (sinceramente perplessa) : - Cosa?!

MATT: - E non dirmi che non è vero. Si vede da come mi parli, da come attacchi a litigare, insomma, te l’ho detto. Mi dai proprio la sensazione di starti antipatico a morte. E probabilmente è così. anzi, È così. E io sono qua come uno scemo a parlartene!



Yamato si voltò dandole la schiena. Kagura, genuinamente stupita, si mise a dargli colpetti sulla schiena



KAGURA: - Matt?! Yamato?!!? Ma stai dicendo sul serio, non scherzi?!!

MATT: - Taci, va’!! È meglio!!!!

KAGURA (letteralmente sbalordita) : - YAMATO?! Non sarai così STUPIDO da auto convincerti di queste scemenze non è vero?!!

MATT: - No, guarda, solo un po’…tanto per cominciare mi dai dello stupido e rafforzi la mia teoria, poi…ma lasciami stare, dai, torna a dormire!!



Kagura si spaventò quasi. Ma era stupido o cosa?!! Non le era antipatico affatto!! Che razza di teoria masochista era?!?



KAGURA (scrollandogli la schiena) : - YAMATO?!!

MATT: - …mh…guarda che non riesco a dormire…

KAGURA: - Non è vero!! Non è vero, non volevo darti questa sensazione! Yamato, mi stai ad ascoltare?! Non è vero quello che hai detto, tu non mi stai antipatico

MATT (sempre voltato, fissa il cuscino) : - …mh…



Kagura si sentì quasi sull’orlo di piangere. Ma perché?!! PIANGERE?! Perché avrebbe dovuto?!? Eppure…tra la sensazione quasi di angoscia, si alzò di più, gli prese il braccio destro e lo tirò, costringendolo a voltarsi



MATT (fissandola stupito) : - Ma che…?!

KAGURA (con gli occhi chiusi e quasi urlando) : - Non è una bugia!!!! Tu mi piaci! Mi piaci davvero!!! Come persona, come modo di fare, tu mi piaci! Non mi stai antipatico! È vero, ti stuzzico un po’ troppo, non dovrei, ma lo faccio solo con te, lo hai notato o no? Insomma…io lo faccio perché mi stai simpatico…lo so che è uno strano modo di manifestarlo, ma tu mi stai simpatico! Veramente tanto! Non ti sto dicendo che ti amo, ovviamente, perché tieni bene a mente una cosa: io considero il “ti amo” come “ti amo”…il “mi piaci” è un’altra cosa! Taichi mi piace, Sora mi piace, tuo fratello mi piace, Daisuke mi piace, Ayumi mi piace…e ANCHE TU mi piaci! DAVVERO!

MATT (con gli occhi spalancati) : - Io?

KAGURA: - NO! Tuo nonno!!!!!!!!!!!

MATT: - Shhh, zitta, zitta, zitta…ho capito…scusa…



Le mise una mano sulla testa. Lei si fermò; e poi gliela prese tra le sue



KAGURA: - Dico sul serio…

MATT: - Ho capito, ho capito. Hai ragione.

KAGURA (con gli occhioni stile Bambi) : - E io non ti piaccio?



Yamato si pietrificò sull’istante e ci mancò poco all’arrossire, cosa in cui si contenne



MATT: - …mh… “ULTIMAMENTE NON FACCIO ALTRO CHE ARROSSIRE DAVANTI A LEI, MA PERCHÉ, ACCIDENTI!!!”

KAGURA: - ?

MATT: - Ma sì…



Con fatica suprema la guardò negli occhi, con una buffa espressione



MATT: - Sì… - e poi sorrise – anche tu mi piaci, Kagura



Kagura cambiò totalmente espressione. Si sciolse in un largo sorriso, e poi chiuse gli occhi



KAGURA: - Sì?!?

MATT (arrossendo) : – MA SÌ-ÌÌÌ!

KAGURA: - …grazie…

KAGURA: - Come?!

MATT: - Hai le lacrime agli occhi

KAGURA (piccata) : - Non è vero!

MATT: - Stavi per piangere come un vitello!!!!!!!!!

KAGURA (sfregandosi gli occhi effettivamente con le lacrime agli occhi) : - Non è assolutamente vero, figuriamoci se piango per uno come…uno stupido come…te…oh, sei uno scemo!

MATT: - Già detto. Devi inventarti qualche cosa d’altro



BROOOM! Un altro tuono, ancora più forte. Kagura si morse il labbro, cercando di non dare a vedere che era spaventata a morte. Inutile. Yamato se ne accorse



MATT: - …hai paura?

KAGURA: - ………sì.

MATT: - Beh…è naturale…

KAGURA (avvicinandosi di poco a lui) : - Qualche anno fa vidi un fulmine cadere proprio un centinaio di metri lontano a me…ero in campagna…una paura tremenda!

MATT (esclamando) : - Ma è comprensibile!



Silenzio



KAGURA: - Senti Matt…so che dopo le cose che ti ho detto può ESSERE EQUIVOCATO ma…ecco…insomma…io…ho…voglio dire…ecco…

MATT (dopo dieci secondi di silenzio perplesso) : - …vuoi? Che ti protegga, giusto?

KAGURA (abbassa la testa e arrossisce) : - Cioè! Sì! Ma! Non vorrei…!

MATT: - Guarda che non mi faccio problemi…

KAGURA: - Ovvero ne approfitti palesemente????



Kagura lo incenerì con lo sguardo. Yamato si ritrasse con il simboletto dell’incavolatura in testa



MATT: - CHE HAI CAPITO?! NO!!!

KAGURA: - …allora…se…grazie.



E allora si lasciò scivolare tra le sue braccia. Entrambi ancora assonnati, prima di potere in qualche modo connettere, si addormentarono lentamente, prima di potersi stupire o imbarazzare. Così, contemporaneamente. E così dormirono ancora.



… NELLO STESSO MOMENTO …



TAI: - MMMMGGH…!



Taichi, seduto sul suo letto, si stese un poco. Si alzò e nella penombra della stanza illuminata dalla luna fece qualche passo al buio. Lo sguardo gli cadde sulla figura stesa nel letto di fronte al suo. Sora…era bellissima. E dormiva. Stesse lì davanti per un minuto buono, se non di più. Fece un passo verso di lei, voleva forse farle una carezza, una sola, dato solo che di solito non può…però si bloccò. Era strano…sembrava avesse gli occhi aperti!! Taichi si bloccò. No. Un istante. No…era stata la sua immaginazione. Comunque, lasciò perdere e aprì la porta, uscendo nel corridoio. Immediatamente dopo che la porta fu chiusa, Sora si drizzò a sedere. Certo che era sveglia. Era sveglia anche da prima di Taichi. Si era svegliata poco prima di lui, ma ora era sveglia come un grillo e neanche un po’ assopita. Aveva tutti i sensi all’erta e il cuore le batteva in petto furiosamente, morendo dalla voglia di uscire, raggiungerlo…magari baciarlo…scosse la testa forsennatamente. No, l’ultima opzione era tecnicamente irrealizzabile, anche se l’avrebbe fatto volentieri. Però…raggiungerlo…dirgli che non aveva sonno e si era svegliata giusto adesso…parlargli…perché no? In pigiama?! La ragazza arrossì. Poi si riprese. Sì. In pigiama.



SORA: “Che male c’è?!”



Allora si alzò, e premette la maniglia ancora incerta. Poi quella scivolò verso il basso aprendo la porta ben oliata, e la sua scelta fu compiuta! Sporse la testa. Neanche l’ombra. Dove avrebbe potuto essere Taichi…?

La ragazza si incamminò per il corridoio, senza fare alcun rumore. I lampi e i tuoni non la spaventavano, anzi. Si incamminò un altro poco…fino a che scorse una figura familiare all’entrata. Lui era seduto sul gradino principale, e guardava il giardino bagnato dall’acqua giovane (scusate se interrompo il momento poetico, ma come non riconoscerlo con la capigliatura che si ritrova?!!? Potrebbero farci il nido quattro o cinque famiglie di pettirossi)

(TAI: - E la pianti di insultare???)

(CHIARA ISHIDA: - NO! E adesso, torna nella fic!!!!!)



SORA (prendendo coraggio) : - …Taichi?



Taichi si voltò, sorpreso



TAI: - Oh…ciao! Non riesci a dormire?

SORA: - Mi sono svegliata ora e ho visto che non c’eri

TAI: - …sì? Davvero?

SORA (un po’ imbarazzata parlando a scatti) : - Sì. Ecco. Ma. Non. C’entra. È. Che. Non. Dormivo. E. Allora. Ho. Pensato…!

TAI (scostandosi più a destra) : - Vieni pure qui

SORA: - …sì?? Grazie.



La ragazza si sedette accanto a lui e per un po’ guardarono solo la pioggia. Sora OSÒ avvicinarsi di qualche centimetro, sperando che lui non se ne accorgesse



TAI (dopo cinque minuti di silenzio tombale fu scosso da risolini isterici) : - Ih… …ih…ih…IH IH IH IH IH!



Sora si scostò con una faccia tra il terrorizzato e il MA-QUESTO-È-SQUILIBRATO



SORA: - Ta-tai?! Tu-tutto bene…?

TAI: - Sì? Oh, scusa…pensavo a Kagura e Matt… - con espressione posseduta - IH IH IH IH IH!!!!!

SORA (con varie gocce in testa) : - Sei incorreggibile

TAI: - Sì, scusa…è solo che… - con espressione tipo la madre di Sana Kurata, la signora Misako – per chi non ha letto IL GIOCATTOLO DEI BAMBINI, è la signora Smith, la mamma di Rossana - – OH! OH! OH! OH!

SORA (goccia gigante in testa) : - Su di te ci sarebbero un mucchio di “I”

TAI (perplessità più totale) : - ?

TAI (scuotendo la testa sconsolato) : - Lo so, c’est la vie

SORA (partita in quarta) : - …evitando le “I” sei anche cocciuto, testardo, estremamente bambino, non vuoi impegnarti, rompi le scatole fino all’esasperazione…!

TAI (fissando terra con un braccio dietro la testa) : - …sì? E tu…mi sopporti?



Sora si bloccò, fissandolo in silenzio. Lui aveva uno sguardo serio…



SORA (sorride) : - Sì!!!



Taichi alzò la testa per guardare Sora, e la vide con aria allegra , gli occhi chiusi e un sorriso dolce ma allegro. In quel momento, gli suonarono con eco infinito alla mente le parole di Mariko…Mariko…e sentì la sua voce senza vederla, sentì solo la voce della ragazza, la voce di Mariko nei suoi ricordi che parlava sulla scena bloccata, lui con il braccio alzato guardando Sora con espressione stupita e lei che sorrideva allegramente ma dolcemente…



“Ci sarà un giorno la persona che s’innamorerà…di te…”



E in quel preciso istante, Taichi arrossì violentemente, sempre con espressione stupita, cercando di contenersi…e Sora aprì gli occhi, vedendolo lì, rosso…e…



SORA: - …sei arrossito…ti senti bene, vero?

TAI (arrossendo ancora più di prima) : - SÌ!!!! MI SENTO BENISSIMO!!!!!!! PERCHÈ ME LO CHIEDI????????

SORA (arrossendo un poco) : - Scusa… “Se fosse arrossito…per…per me? Non posso dirlo con certezza. Ma perché…?! Oh, Tai quanto vorrei fosse vero!!”



Un lampo illuminò il cielo



TAI: - È solo che…lascia perdere ok?!

SORA: - Certo



BROOOM! Un tuono fendette l’aria



SORA: - Oh! Kagura…Kagura avrà paura

TAI: - ?

SORA: - Mi ha raccontato che da piccola ha visto un fulmine cadere a qualche centinaio di metri da lei, e da allora ha una paura tremenda dei tuoni

TAI: - Ah

SORA: - Avrà molta paura…

TAI (tornando diabolico) : - BEH?! Tanto c’è Matt a consolarla, la stringerà forte forte fra le braccia…! Eheheheheh!!!!!!!!!
SORA (goccia) : – Taichi…!

TAI: - Sì?

SORA: - Sei incorreggibile



Erano fianco contro fianco



TAI: - Sì? Beh…già detto…

SORA: - Ma questa volta è un complimento!



Sora raccogliendo tutto il coraggio che aveva si lasciò andare, appoggiò la testa sulla sua spalla sinistra. E lì si rilassò totalmente, era così bello…Taichi era rilassato più o meno quanto una sbarra di ferro. Poi…poi la sua mano senza che lui ci pensasse scivolò fino al braccio sinistro della ragazza circondandole le spalle. Ed era bellissimo…Sora sobbalzò e Taichi sentì il braccio della ragazza tremare



TAI (con un filo di voce) : – Hai freddo…?

SORA: - …no.



Taichi prima di rendersi conto di qualunque cosa (cosa che fece la sua fortuna prima) vide solamente la sua mano scivolare su, verso la sua spalla. E lì la strinse un poco verso di sé. Ora fu il turno di Sora, che per l’emozione si irrigidì della durezza del diamante, all’incirca. In mezzo secondo si alzò in piedi arrossendo da capo a piedi. Taichi era rimasto seduto a fissarla sconcertata mentre esclamava a voce altissima:



SORA: - EHM! BENE! ADESSO CHE HO PRESO UN PO’ D’ARIA FRESCA MI SENTO BENISSIMO! MI SA CHE ME NE TORNO A DORMIRE!

TAI: - …okay…vengo con te…

SORA: - MA NO…! Non c’è bisogno davvero sta pure qui a guardare la pioggia è uno spettacolo molto romantico CIOÈ VOLEVO DIRE SUGGESTIVO e…ci vediamo buonanotte ^////^



E a passi veloci e a scatti stile robot, imbarazzatissima, tornò nella sua stanza in circa 1 secondo e 1 decimo. Taichi rimase lì, sconcertato. La sua mano era ancora calda…aaaah…che bella sensazione l’aveva attraversato…



SORA (ficcandosi a letto) : “STUPIDA STUPIDA STUPIDA di primissima categoria” (ha preso lezioni da Ken?!) “Adesso penserà che mi è dispiaciuto!!! Invece…oh, invece…”



E si perse a sognare. Ma Taichi non pensava affatto questo. si era visto lontano un miglio l’imbarazzo della ragazza…e tutto questo faceva il quadretto ancora più tenero e…diceva che forse…Taichi rimase a guardare la pioggia: era bellissima. Bellissima come lei.



… SETTE DEL MATTINO!!! UN PO’ PRESTINO EH? …



KAGURA: - …mh…



La luce tiepida del mattino filtrava dalla finestra con le persiane spalancate. Era una giornata stupenda e la luce era di quella che ti sembra proprio d’oro, calda e sognante, che ti faceva svegliare con una sensazione di beatitudine…Kagura aprì gli occhi. E lo spettacolo non era dei più usuali: era abbracciata a Yamato, che ancora dormiva, e i loro visi erano a circa…ehm…NOVE centimetri di distanza (provate a prendere un righello; io come minimo al posto di Kagura sarei svenuta). Kagura spalancò gli occhi, tra l’imbarazzato e il terrore allo stato puro. Poi il terrore lasciò il posto all’imbarazzo più totale e poi…! E poi…e poi…e poi il suo profilo liscio, i capelli dorati che gli cadevano sul viso, gli occhi chiusi, l’espressione del suo viso, la sua pelle liscia e… (aaaaah, io SVENGO, BASTA, PERCHÈ devo stare qui a scrivere voglio andare al posto di Kagura BUUUUUU!) …e la sua bocca a una distanza…cortissima… (leggasi la parentesi precedente…sigh, sob T___T) . Il primo impulso che attraversò il corpo della ragazza come una scossa elettrica fu quello FORTISSIMO di coprirgli il viso di baci, e vi assicuro che dovette trattenersi con un’ENORME forza di volontà. Poi distolse lo sguardo girando la testa verso sinistra, rivolta al soffitto



KAGURA: “KAGURA BASTAAA! Cosa che cosa che cosa CHE CAVOLO pensi di fare?!!? Scema, scema…su…riprenditi…non è una gran vista una trota svenuta sul cuscino…KAGURAAA!!!”



Niente da fare. Le sensazioni sono sempre e di gran lunga più forti della razionalità. Si possono dominare ma non reprimere. E stava solo di fatto che lui era bellissimo, era stupendo e lei aveva una voglia tremenda di guardarlo di nuovo e…



KAGURA: “Va bene. Largo spazio alle sensazioni. I miei scrupoli che vadano a quel paese e fine” (Brava. BRAVISSIMA.)



Pensato questo, gli mise le braccia al collo e poggiò la sua guancia destra e il suo viso sul petto del ragazzo. Scrupoli di alcun tipo? Che vadano al diavolo! (EVVAIII!! Così si fa!!!)



KAGURA (presa da una sensazione di benessere bellissima) : “E che male c’è…per una volta sola…”

MATT: - …mh…

KAGURA: “Ohmmamma si sta svegliando che bellezza…che faccio?! Bah…e chissenefrega. Vediamo cosa fa. Intanto io sto qui, buona buona…non si spreca nulla…!” (La sua filosofia mi piace molto)

MATT: - …mh…che or’è…? Kagu…ra?!



Il bell’addormentato si accorse della situazione. Kagura non aveva la minima intenzione di scollarsi di lì spontaneamente e d’altra parte lei stava pensando che per quanto riguarda lui, che pensi pure che stava dormendo (ehehehehe)

Yamato arrossì da capo a piedi del colore del rosso intenso delle fragole mature, emettendo fin sbuffi di vapore



MATT: - Kagu…ra?!!



Per tutta risposta la ragazza mugugnò dei suoni indistinti stringendosi un poco più a lui (la ragazza si sta facendo furba…)



MATT: “Okay, sto sognando. Un sogno, un sogno…magari un incubo, con la gallina…! Ma chi voglio imbrogliare…sto benissimo…solo che…”



Niente da fare…! Le sue braccia si trovarono a circondare la sua vita, abbracciandola…e la sua guancia strusciare sui suoi capelli…per poi chiudere gli occhi, sentendosi benissimo. Era meraviglioso. Kagura nel frattempo stava per evaporare anche lei (vedete come sono in sintonia?) …pensando:



KAGURA: “Cheffaccio…? Continuando così fingeremmo di dormire per tutta la giornata…”



Per un singolo istante la prospettiva si trovò allettante



KAGURA: “No! Adesso faccio finta di svegliarmi…sì…però non gli tiro dietro niente…poveretto. E poi sono stata solo…meravigliosamente bene”



La ragazza alzò il viso verso di lui, sempre ad occhi chiusi. Il POVERO Yamato si trovò davanti il viso di Kagura a una distanza così corta da far svenire chiunque, ma lui non ne ebbe il tempo perché vide i suoi occhioni azzurri aprirsi



MATT (rosso all’incirca come lo sfondo della pubblicità di TELE 2) : - Ahm… …io…ti…sei svegliata?



Kagura dette l’impressione di connettere. In realtà stava più o meno cercando di riprendersi dallo shock di trovarsi un po’ troppo vicina di come aveva calcolato. Si sedette, lasciando scivolare via le braccia da lui. Si drizzò ben bene sul letto



KAGURA: - Uhm…sì! Mi sono svegliata e mi sento BENE! “Meravigliosamente bene…”

MATT: - Ah. Bene. Scusa se…è che…

KAGURA: - No, non è colpa tua. – mormorando a sé stessa - A parte il fatto che poi dovrei ringraziarti, piuttosto…

MATT (che ha sentito lo stesso) : – CHE COS’HAI DETTO?

KAGURA (facendo un salto di dodici metri, facendo un buco nel soffitto e riattraversandolo ripiombando giù) : - AH! CHE?! NO,NIENTE, PERCHÉ?!?

MATT: - Lascia stare…devo aver sentito male

KAGURA: - Sì! Sì! Probabilmente è così! Senti…

MATT: - Sì?

KAGURA: - Ho un dubbio di calibro esistenziale: cosa mi metto? I miei vestiti di ieri sono così stropicciati che sembra vi sia passata sopra una mandria di bufali del centro Africa

MATT: - Vorrà dire che ti darò qualcosa di mio, nel frattempo. Fino a che Taichi non aprirà la porta e IO provvederò ad ammazzarlo

KAGURA: - Io? Tuoi? Vestiti? Non…ci penso neanche!!!!!!!



Protestò la ragazza dimenando le braccia



MATT: - Sì, forse hai ragione. Dopo me li infetti

KAGURA (agitandosi ancora di più) : - AAAAAAH, smettilaaa!

MATT (facendo un sorriso buffo) : - Pf…! Sì, ho capito…! Scherzavo. Allora resta in camicia da notte, oramai tanto vale…

KAGURA: - Se lo dici tu…

MATT: - Però, nel frattempo che quelli là si sveglino e ci liberino, io vado nel bagno a vestirmi. Devo essere piuttosto agile per catturare Tai e sottoporlo ad una morte lenta e dolorosa…!

KAGURA: - Ah, ah, ah!! Sì! Penso proprio di sì!!



Cinque minuti dopo più o meno, Yamato aprì la porta del bagno uscendo. Indossava una maglietta a maniche corte bianco panna, quasi giallo pallidissimo, con i bordi delle maniche, del girocollo e del bordo in fondo spessi, in verde militare. Indossava dei jeans scuri e le scarpe da ginnastica. Non era niente di speciale, però… (dopotutto a Yamato io sono dell’opinione che qualsiasi cosa gli starebbe bene, lui è così bello che gli starebbe divinamente anche un sacco della spazzatura!!!!!!!!! Ehm, scusate. Potete mettere via i sacchetti per vomitare e proseguire nella lettura). Kagura era davanti al bagno, perché stava aprendo la finestra



Urge un’altra piantina…!

[Chiara Ishida aveva fatto una cartina che per motivi vari non posso pubblicare; se volete vederla, potete richiederla direttamente a lei! Scusate! NdMarghe]


Kagura era davanti alla finestra aperta, ed il vento entrava verso di lei, portandole i capelli e la camicia all’indietro. Poi Kagura si voltò e vide Yamato. I due si fissarono per una decina di secondi praticamente imbambolati, per poi voltarsi ognuno dalla parte opposta arrossendo piano e con espressione indecifrabile.



MATT: - Ah…ieri…



Kagura si voltò verso di lui



MATT: - …non era il tuo compleanno?



Yamato si vide arrivare in testa il ventaglietto di carta spiegato alla massima dimensione; mentre Kagura continuava a colpirlo ripetendo “Brutto maleducato, te l’ho detto diecimila volte” eccetera lui si parava cercando di schivare



MATT: - EHY stai calma…!

KAGURA: - MALEDUCATO CHE NON SEI ALTRO, TE L’HO DETTO TANTE DI QUELLE VOLTE DA CONSUMARE LE CORDE VOCALI E TU…!

MATT: - VA BENE, volevo darti il mio regalo ma fa lo stesso, amen!

KAGURA: - Cooosaa???



La ragazza cambiò totalmente espressione



KAGURA: - YAMATUUUCCIO mio quanto sei dolce e gentile scusa per prima sai, non è che intendevo picchiarti, è solo che ti voglio tanto bene…! Eheheheheh! Lo dai il regalino alla tua Kagura, vero????????

MATT (con una goccia in testa e l’espressione più totale della serie QUESTA-È-SCEMA) : - Ah sì?

KAGURA: - Sììììì!

MATT: - Ruffiana!

KAGURA: - Sono disposta a confermare. Lo AMMETTO!

MATT (chiude la finestra) : – Lascia perdere. Non ti piacerebbe

KAGURA (spuntandogli da dietro – non si arrende - ) : - Perché?



Yamato si fermò, con le mani sulla maniglia e il resto del corpo abbandonato, che si sorreggeva con esse (perché quelle finestre sono quelle collocate piuttosto in alto) . Appoggiò la fronte sulla maniglia



MATT: - …perché sì.



Kagura si accorse che era lievemente arrossito. Incrociò le braccia sulle sue spalle e sporse la testa alla sua destra fino ad essere quasi guancia contro guancia con lui



KAGURA: - Non vedo perché dovrebbe. Che hai, Matt…?

MATT: “Giusto, dannazione: CHE HO? Lo devo ancora capire”



Poi, d’istinto, lasciò la presa con la mando destra, che andò più indietro, sfiorando la guancia destra della ragazza, arrivando fra i suoi capelli dove si fermò. Poi ristrasse la testa in modo che il suo viso fosse contro la guancia sinistra della ragazza. Fu un attimo di trepidazione poi sporse le labbra e la baciò dolcemente sulla guancia, contenendo tutta la passione che fremeva dentro il suo corpo ma riversandola in quel bacio leggero sulla guancia… (aaah, io a scrivere pezzi simili mi SCIOLGOOO! Che bellooo…)

Yamato si scostò bruscamente per dirigersi al lato opposto della stanza, con le spalle veramente opposte alla ragazza, che era puramente sotto SHOCK più totale



MATT (mettendosi una mano sulla fronte chinandola) : “Cosa mi sta succedendo, dannazione, devo ancora capirlo…COSA mi sta succedendo, COSA?!”



Kagura, se avesse potuto sentire i pensieri di Yamato avrebbe risposto “È quello che sto pensando anche io!”. Ma, in quel momento…



… VI LASCIO SOSPESO PER CAMBIARE SCENA: UNA VENTINA DI MINUTI PRIMA, IN CORRIDOIO… …



AYUMI: “…mmmh…! Bene! un po’ d’aria fresca mi ha fatto proprio bene! non ce la facevo più a stare a letto.”



La ragazza era uscita dalla stanza perché era sveglissima, ma non poteva svegliare gli altri, essendo le sette. Poco male, avrebbe aspettato. Nel frattempo si era fatta una passeggiatina in corridoio, e adesso si apprestava ad uscire per prendersi una boccata d’aria. La ragazza si incamminò a passi lievi ma spediti verso l’entrata, inarcò la schiena ed uscì. Aaah! Che bello che era!!! Tutta l’atmosfera luminosissima, e dato il temporale della notte al di sotto del cielo, una leggerissima foschia, quasi invisibile, e la rugiada sull’erba, sulle piante, sui fiori non ancora aperti…l’atmosfera era incantevole



KYO: - Sei tu?

AYUMI: - UH?!?!?



Ayumi fece un salto di qualche metro per poi voltarsi con il cuore sparato ai 140 km/h. Kyo, seduto innocentemente su una panchina appoggiata al muro dell’edificio (in pietra, senza schienale), la fissava



AYUMI (con una faccia sconcertata) : - Ah…ah-ah Kyo se-sei tu…che spavento accide-denti…

KYO (preoccupato, con una goccia in testa) : - Oh, scusa; non volevo…!

AYUMI: - Fa…fa lo stesso tranquillo.

KYO: - Ti va di sederti qui?

AYUMI (annuisce) : – Mmh.



Qualche minuto di silenzio



KYO: - …è veramente bella, non è vero?

AYUMI: - Che cosa? L’atmosfera o MIHO?

KYO (perplesso) : - Miho? Che cosa c’entra?

AYUMI: - Ho visto come la guardavi, lo fai da quando l’hai conosciuta!!!!!!!!!



Kyo sorrise dolcemente, per poi fissare di nuovo il bellissimo giardino, serafico



KYO: - Sì, la guardo. Ma non è come pensi. Anzi. – sorrise ancor più dolcemente – Ti sbagli proprio…alla grande!



Ayumi assunse un’aria dispiaciuta



AYUMI: - …uffa…

KYO: - ?

AYUMI: - Forse non dovrei dirtelo, ma tu a lei non sembri indifferente. Secondo me. Forse forse, anzi, hai sciolto l’impassibile Miho all’amooore…!

KYO: - Oh, #####!!! Allora è così, accidenti!!!



Sotto sgomento massimo della ragazza, il ragazzo si piegò, torturandosi i bei capelli castani ramati



KYO: - Perché, PERCHÉ?!!

AYUMI (perplessità elevata alla centesima potenza) : - EH…? Scusa, ma non è una maledizione che tu piaccia ad una ragazza…

KYO (enigmatico) : - Ma lo è per lei

AYUMI: - ?

KYO: - Davvero…!

AYUMI: - ? ?

KYO: - Ogni ragazza non può che soffrire innamorandosi di me, e lo dico per certo. Non c’entra il mio carattere o come la tratterei…ma sarebbe solo un senso unico…

AYUMI: - ? ? ?



Kyo si voltò verso Ayumi, che lo fissava con la bocca a X e i suoi tre bravi colossali punti interrogativi che le volteggiavano intorno come la civetta Edvige con Harry Potter



KYO (con una goccia in testa) : - …forse è meglio che entri nei dettagli…?

AYUMI: - Io manco capisco divieti di sosta o i cartelli stradali che tu mi vieni parlare di sensi unici?!

KYO (la goccia si è sdoppiata in quattro) : - Forse dovrei evitare le metafore…

AYUMI: - Sì

KYO: - Non so se…ma tu mi piaci tanto, Ayumi. A te sento di doverlo dire



Kyo si accorse che Ayumi era diventata del colore del granito



KYO: - No, no, non hai capito, non è che mi piaci tu, intendevo dire che mi ispiri fiducia e…in ogni caso avevo già deciso di dirlo ai miei amici, che poi sareste voi, entro questa gita…

AYUMI: - Va bene. Continua

KYO: - Ecco…da dove cominciare…beh…basterebbero due parole ma…prova a riflettere. Penso che voi non abbiate visto il volto della persona scolpita nell’acqua, anche se io sì. Ma non c’era un particolare strano?

AYUMI: - SÌ!!! Sì che c’era!! Ma è uno di quegli INFIDI, uno di quelli in cui ti accorgi nell’insieme di qualcosa di STORTO, ma inquadrarlo fermamente è impossibile fino a che uno te lo fa notare, e ALLORA, allora diventa visibile e chiaro!

KYO: - Penso di sì. E tu sapresti dirmi qual è…?

AYUMI (sconsolata) : - Te l’ho detto, no…

KYO: - Prova a riflettere.



Silenzio. Ayumi per la concentrazione chiuse gli occhi. Kyo si avvicinò di più a lei perché stava vedendo quasi le meningi spremersi nello sforzo e stava per ridere. In quel momento nessuno dei due se ne accorse…una ragazza che era uscita dalla stanza non vedendo Ayumi…che vedeva la scena in quel momento dalle vetrate…loro due vicini col viso e lei cogli occhi chiusi…un equivoco…una corsa furiosa per tornare nella sua stanza…delle lacrime che luccicavano e dei capelli biondi che ondeggiavano nella corsa…ma nessuno dei due ovviamente aveva visto.



KYO: - …ci sei?

AYUMI: - …mh…



Le immagini nella testa della ragazza scorrevano, scorrevano…e il suo cervello iniziò a inquadrare sempre di più, sempre di più, finché come un lampo fu chiaro all’improvviso!!!



AYUMI: - CE L’HO!!!!!!!!!!!!!!



Kyo comprensibilmente cascò dalla panca per l’urlo



AYUMI: - Ce l’ho, sono un genio l’ho…Kyo?

KYO (riemergendo) : - Sono qui – con una goccia in testa si rimise seduto

AYUMI: - Ho capito cos’è, sul momento nessuno ci faceva caso: aveva i capelli corti!

KYO: - Brava



Il ragazzo la fissò in maniera strana…Ayumi rabbrividì, toccandosi i capelli…tagliati alla maschietto. Probabilmente lasciò trasparire il suo sgomento, perché Kyo si mise a ridere



KYO (ride) : - Sì!! Ma non è solo quello…pensa di più…pensa più FORTE!



Ayumi rimase ferma per qualche istante. Poi mise un braccio dietro la schiena e sorrise, chiudendo gli occhi, un po’ imbarazzata, ridacchiando



AYUMI: - Beh, ehe, sembrava…ecco, aveva le fattezze che sembrava quasi un ragazzo, non è buffo??? E poi…!



Un colpo di mani. E poi un altro, e un altro. Kyo si mise ad applaudire, sorridendo. Ayumi si bloccò, interdetta



KYO: - Esatto! Ottimo!



La ragazza era sempre più confusa. Kyo la guardò, poi smise di applaudire, mise le mani sull’orlo della panca, fece un sorriso incredibilmente gaio ed esclamò con aria allegra:



KYO: - Sono gay!



SBONK, caduta giù dalla panca sul terreno, formazione di un cratere e sprofondamento nel magma terrestre. Ayumi quando riuscì a riprendersi e risalire sulla crosta terrestre e sulla panchina, ansimò con aria totalmente sconvolta:



AYUMI: - C-cioè…ti…TI PIACCIONO I RAGAZZI???

KYO (tutto allegro) : - Sì. Converrai con me che è una buona scelta, no?! Nessuno più di voi ragazze sa meglio di me che bella scelta sia ti pare??

AYUMI (con aria schifata) : - Tu…sei…

KYO: “Eccoci. Lo sapevo. Soliti pregiudizi sugli omosessuali, non dovevo dirlo. Pensavo che i miei amici…e invece! Chissà cosa mi dirà…!”

AYUMI (sospira e gli dà una pacca sulla spalla) : - …una grande, grande, grande, grandissima perdita per l’universo femminile! Accidentaccio! Sei da rifarsi gli occhi e guarda cosa mi tocca sentire…!



Kyo sorrise, infinitamente sollevato. Lo fu meno quando ad Ayumi spuntarono i denti da vampiro e gridò con aria assatanata:



AYUMI: - ADESSO PERÒ NON HAI ALTRA SCELTA CHE DIRMI CHI È CHE TI PIACEEE! SU SPUTA IL ROSPO!!!!!!!!!!

KYO: - NON CI PENSO NEANCHE!!! °////°

AYUMI: - DAAAAI!

KYO (con aria irritata e rossissimo) : - NEANCHE A MORIRE!

AYUMI (cambiando totalmente) : - Okay, fa lo stesso.

KYO (riprendendosi e sviando il discorso) : - Ma perché tu sei qui?

AYUMI: - Ero sveglia e mi annoiavo

KYO: - Ah

AYUMI: - E tu? Voglia di ammirare il paesaggio, insonnia…? Oppure volevi prendere una boccata d’aria?

KYO (con le mani tra i capelli) : - Macché!!! Peggio, peggio!!! Come dannazione potevo fare a dormire a UN METRO DI DISTANZA da lui e non poter fare niente, una tortura orribile, era un inferno, ecco cos’era!!!! Non ho chiuso occhio, un inferno, un…

AYUMI: - MA ALLORA È TAKASHI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

KYO (colto solamente sul fatto) : - COOOSAA?!!!? *////////*

AYUMI: - CONFESSAAAAAAA!

KYO: - COSA DIAVOLO DICI?! Io me ne torno in camera!!!!!!!!!!!!

AYUMI: - DAL TUO TAKASHI EEEEEH?! Puoi sempre incollarlo al muro e schioccargli un bacio a tradime…



Non finì la frase perché Kyo, rosso come un pomodoro, stava tentando di strozzarla. Cinque minuti dopo la scena si era tranquillizzata: Ayumi entrava nella stanza, dove Sora, Miho e Taichi erano vestite/vestito, e Kyo passava a svegliare Takashi per poi andare da loro (povero Kyo, tortura supplementare). Miho aveva un’aria plumbea. Ayumi, canticchiando, si diresse verso il bagno, e appena uscì, vestita, Miho la tirò con violenza verso un angolo della stanza. Ayumi si riprese dalla sorpresa e fissò Miho, incavolata nera come non la aveva mai vista



AYUMI: - Miho?!? Tutto ben…?

MIHO (sibilando) : - Vi siete baciati, tu e Kyo, non è vero?

AYUMI: - EEEEEEEEEEHH? No!!!!! Perché?!

MIHO: - Vi ho visti…eravate l’uno vicino all’altra…tu GLI PIACI, non è così?! state insieme, non è così?!?

AYUMI: - No

MIHO: - AH NO??



Ayumi le prese le spalle e la fissò con dolcezza



AYUMI: - Miho, il tuo dolore non è segnato da me…ma da qualcuno che non ti aspetteresti proprio mai…

MIHO: - Eh?!?



Due colpi alla porta e Kyo, con Takashi, entrò



AYUMI (sorrise e lo indicò col capo) : - Spetterà a lui dirlo. Aspetta solo qualche minuto



Miho stette silenziosa. Non capiva più nulla.



KYO: - Signore e signori, dopo vari ripensamenti…ho un annuncio

TAI: - Più tardi. I due piccioncini vanno liberati

AYUMI: - Sì??? Non potremmo lasciarli lì???

TAI: - Nooo…poveretti…attenti, l’apritura della stanza…è un momento solenne…

KYO: - D’accordo, tanto devo aspettarlo per dirlo anche a loro…!

KAGURA: - Matt? Sento rumori rivelatori là dietro

MATT (erano rimasti al punto in cui avevo interrotto) : - Mh? Oh…

KAGURA: - Dai…



Si avvicinò a lui e lo circondò con le braccia, sorridendo allegra



KAGURA: - Non interpreto niente. Lo giuro! Era il mio regalo di compleanno! Perché sei mio amico! Okay??

MATT (decisamente sollevato) : - Ma certo! È solo che…non sapevo che altro…



Kagura sorrise benevola



KAGURA: - Certo! Ora vieni però…



Infine, i due si appostarono immediatamente dietro la porta, con giusta dose di spirito vendicativo (quanta da 0 a 10? 11!)

La porta si aprì lentamente…



TAI: - Oh, ci siete? O state facendo cose priva…

MATT: - BRUTTO DISGRAZIATO!!!!!!!!



Yamato gli piombò addosso dal nulla, spaventandolo a morte; lo atterrò e iniziò con i tentativi di sbranarlo crudo, mentre Kagura guardava compiaciuta. Poi, con aria superiore la ragazza prese la sua roba, tornò in camera SUA, si riappropriò del letto e andò in bagno a vestirsi. Infine tornò di là, dove gli spettatori assistevano all’incontro come stile Colosseo tra i gladiatori (avete presente gladiatori contro belve feroci? Yamato era un tirannosaurus rex) , e Taichi non era ridotto tanto bene



MATT: - CHE COSA CREDEVI DI FARE?!!!?

TAI: - …m…i…arrendo…SCUSATEMI!

MATT: - Va bene

KAGURA: - Ti è andata bene, ciccio!!! Potevamo fare peggio!!

TAI: - Va bene, va bene.

KYO: - Ora potreste SEDERVI sul letto tutti QUANTI?? Ho un annuncio!!

MATT: - Trovato la ragazza dei tuoi sogni?



Ayumi stava per ridere ma si trattenne



KYO: - Non sai quanto ci sei andato lontano…comunque…SEDETEVI HO DETTO! March!



Tutti e tutte si sedettero, incuriositi. Kyo iniziò completamente calmo e serafico



KYO: - Le ragazze dicono tante cose di me che sono vere. Mi sono reso conto di possedere le qualità che mi dicono! Ma una, l’ultima, l’ho scoperta da me. Volete che le elenchi? Oh, sì…



Sotto gli occhi dei ragazzi si mise ad elencare



KYO: - Kyo Kobayashi è bello, gentile, intelligente, affascinante, cortese, sensibile, carino, simpatico, brillante, disinvolto, comprensivo, magnetico, piacevole, attraente… - e qui terminò, con un esilarante aria allegra e giuliva - …e gay!!!



SBOOM! Caduta generale, meno Ayumi che già era preparate emotivamente. Miho la fissò, senza parole, e lei scrollò le spalle come a dire: “Visto?”



E mentre tutti boccheggiavano come pesci e Kyo se ne stava in piedi soddisfatto e giulivo, noi ci spostiamo di scena da loro, fino al sesto capitolo: perché abbiamo già parlato troppo di loro, e mi sembra ora di mostrarvi qualche cosa che sta accadendo a Tokyo…



… BIBLIOTECA DELLA SCUOLA SUPERIORE …



KAHO: - Eccoti…

JOE (sorridendo) : - Grazie, Kaho. Sei veramente gentile

KAHO: - Per così poco?! Senti, non è che posso aiutarti come le altre volte…?

JOE: - No, grazie mille…! Tu hai smesso lo studio alle medie, vuoi farmi credere di avere più cultura?

KAHO (indispettita) : - BLAAAH! Vuoi rinfacciarmelo?? Non sto dicendo che sono più brava di te, visto che ho la tua stessa identica età!!!!!!

JOE: - Grazie lo stesso, Kaho. Sei veramente competente, come bibliotecaria.

KAHO: - Thank you very much!! Buono studio…

JOE: - Hey, è solo una ricerca! Non rinfacciarmi subito che prima o poi la dovrò studiare…



Kaho rise, e Jiou andò a sedersi in biblioteca, iniziando subito a prendere appunti dal testo. La ragazza lo fissò un poco, per poi fare cadere gli occhi nuovamente sullo schermo del computer. Dopo qualche minuto un ragazzo alto e moro entrò, facendole un cenno di saluto. Lei rispose, per poi andare a scomparire fra gli scaffali per prendere un altro dei libri richiesti da Jiou. Glielo portò con un sorriso, e poi tornò alla sua sedia…e sulla sua scrivania trovò, come di consueto, un bigliettino piegato!!! La ragazza ci si gettò sopra rossa e se lo chiuse nel palmo della mano. Si mise a posto con un po’ di contegno; poi la quindicenne dispiegò il foglio di carta e lesse le parole dalla grafia rotondeggiante e lieve:



Le mie parole forse ti ho già detto

che più di tanto non possono esprimere

Sappi solamente

che il mio cuore già quando ti vede

scalpita, per uscire dalla gabbia che è il mio petto,

e riunirsi al tuo



La ragazza ripiegò il foglietto con le guance in fiamme, e lo mise nel portafoglio come gli altri. Da una quindicina di giorni questi foglietti apparivano misteriosamente…e…erano così belli!!!! L’unica cosa era che le arrivavano sempre dopo l’ingresso di lui. Shigure. Fissò il ragazzo, che era seduto con Jiou e tentava di distoglierlo a forza dallo studio. Alto, moro, pallido di viso, e occhi profondi. Un mucchio di ragazze avrebbero dato chissà cosa…ma, accidenti! Va bene, Kaho era una ragazzina tutto pepe come lui, ma non c’era niente da fare. Leggeva quei biglietti, che la facevano morire dalla dolcezza e la facevano sciogliere…ma il problema…perché sì, ce n’era uno…i due ragazzi si alzarono. Shigure, baldanzoso, in testa e Jiou dietro, rassegnato. Era riuscito a scampare al suo migliore amico per fuggire in biblioteca, ma Shigure l’aveva trovato e l’aveva preso a forza dallo studio. Passarono davanti alla scrivania. Shigure si bloccò a fissare Kaho, con uno sguardo magnetico. Kaho, malgrado le parole dei biglietti facessero eco perenne nella sua testa, non ebbe un fremito. Lo salutò cortesemente. Il ragazzo uscì. Jiou si fermò e lei registrò i dati per il prestito di quattro libroni. Poi lui alzò le spalle e commentò:



JOE: - E anche questa volta pare che mi abbia scovato, eh??

KAHO (ride) : - Sì!!! - scherzando - Ma prima o poi ce la farai!!!!!!

Kaho Hida






Nata il 30 giugno 1987
Segno zodiacale: Leone b

4 aggettivi per descrivere il suo carattere:

Spumeggiante, semplice, disponibile, allegra

Colore preferito: Bianco

Fiore preferito: Rosa



DISEGNO DELL’AUTRICE; BY Chiara Ishida

JOE: - Grazie ancora, Kaho. La prossima volta mi daresti una mano?

KAHO: - Certo! - enfatica – Se la cultura di una semplice studentessa che ha solo il diploma della scuola media inferiore ti può bastare…!

JOE (ride) : - Sì!! Non…te la sei presa, vero?

KAHO (ride) : – No! Non preoccuparti!

JOE: - Grazie anora, Kaho. Ci si vede

KAHO: - A presto, allora – agitando le braccia, perché è già all’uscita – Cerca di non studiare troppo!!!!!!!!!



Jiou le sorrise gentilmente e le fece un cenno di saluto, per poi raggiungere uno spazientito Shigure. La ragazza sospirò e si rimise allo schermo del computer. Sì. Un problema in effetti c’era. Shigure qua, Shigure là…i bigliettini che sembravano fossero suoi…e il problema qual’era?! Sì. Un problema c’era sì…ed era che, per quanto chiunque probabilmente l’avrebbe ritenuto impossibile, lei era innamorata di Jiou Kido.



…………………………………………………………………………………………………………………………………



Fine del Quinto Capitolo




Ciao a tutti ragazzi!!! Ho scannerizzato le immagini e ho deciso che cosa fare più o meno nella sesta. Lo so, lo so, ho incentrato tutto un po’ troppo A, sui ragazzi in gita e B, forse su Yamato e Kagura. I’m sorry. Viva Taiora. È la mia coppia preferita. Chiedo scusa, ma ho già delle idee per Taiora, ovviameeente…eh, eh. Ah! Vi starete chiedendo…CHIARA ISHIDA, MA CHI CAVOLO È QUELLA MARIKO CHE HAI INFILATO A SPROPOSITO PIÙ O MENO ALLA PAGINA 17??? NON PUOI FAR SPUNTARE PERSONAGGI DAPPERTUTTO, ESIGIAMO SPIEGAZIONI!!! Scusate ^ ^” aspettate, no??? E intanto immaginate…e mo’ cuccatevi il sesto capitolo. Con affetto, Chiara Ishida


 

Questo è l'Angolo dei Fan di OddishLand. Le fanfic e le altre opere prodotte sono proprietà dei rispettivi autori; non possono essere pubblicate senza il loro consenso in nessun altro sito. Ogni commento ai lavori è molto gradito :)