FANFIC Ghost CAPITOLI
DIECI Misty rimane in silenzio, mordendosi le labbra. «Rispondimi, Misty.» ripete Lily, terribilmente seria «Con chi parlavi?» “Con il fantasma del mio migliore amico.” Tormenta un lembo della trapunta, cercando di prendere tempo. «Io… stavo dormendo.» mente «Mi sono svegliata un attimo fa. Forse sognavo, cioè… parlavo nel sonno.» Lily scuote la testa. «Misty, ti ho sentita. Stavi parlando con… Ash.» «F-forse l’ho sognato.» mormora la ragazza, rendendosi perfettamente conto di non poter apparire meno convincente di così. Lily entra nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle; e va a sedersi sul letto di fianco a Misty. Sembra terribilmente a disagio, continua a tormentarsi le dita delle mani. «Lo so che tutto questo è terribile per te, sorellina.» afferma scuotendo piano la testa «Ma Misty… devi renderti conto che tutta questa storia di Ash è una follia. Lui è morto, lo sai bene.» Misty non risponde. Lily sospira. «Dimmi la verità, Misty. Tu sei davvero convinta che Ash sia ancora qui con te?» Prima di potersi fermare, Misty annuisce. «Oh mio Dio.» mormora Lily «Misty ascoltami… qualsiasi cosa tu creda di vedere o sentire, non è reale. Non può esserlo, capisci? Sono soltanto illusioni.» Misty scuote la testa. «Io non sono pazza, Lily.» mormora, con un filo di voce. Ma sta iniziando a dubitare di se stessa. Forse fino ad ora non ha fatto altro che parlare da sola, permettendo alla sua mente di lasciarle credere che fosse Ash a risponderle. «Io non sono pazza!» ripete a voce più alta, cercando più che altro di convincere se stressa. «Tesoro, no.» Lily la abbraccia «Sei soltanto stanca e sconvolta. È tutto a posto.» Misty si irrigidisce, poi scoppia a piangere. Spinge via la sorella, liberandosi del suo abbraccio, e corre via. Spalanca la porta della stanza e percorre il corridoio, esce in strada. Non si ferma. Il vento le sferza il viso. Cerca di asciugarsi le lacrime, tira su col naso, ma non può fermarsi. Non può smettere di correre. È questo quello che ha fatto? Nient’altro che parlare con un’ombra creata dalla sua fantasia? Ash è morto. Morto, morto, morto. Non ha veramente sentito la sua voce, non ha veramente parlato con lui. Fa male. Fa troppo male. Non può continuare, non così. Corre, le sue gambe sembrano aver acquistato una volontà distinta da quella della sua mente. Le lacrime la accecano. Sente una macchina, corre in strada… Uno stridio di freni, un grido, il suo… Ma ci sono braccia che la circondano, mani che affondano nelle sue spalle, nei suoi vestiti, nei suoi capelli, che la tirano indietro. Sul marciapiede. In salvo. Il guidatore urla degli insulti e passa oltre. «Che gentiluomo.» commenta Ash, con voce leggermente tremante «Tutto bene?» Misty non risponde. Continua a fissare la strada con sguardo assente. Trascorrono una manciata di secondi prima che riesca ad annuire. «Mi hai salvata.» sussurra con un filo di voce, senza distogliere lo sguardo dall’asfalto grigio. Sente Ash che la abbraccia da dietro, con dolcezza. «Misty, non credere a quello che ti ha detto Lily.» mormora «Tu non sei pazza. Sono qui davvero.» La ragazza si morde le labbra, poi si volta. E spalanca gli occhi. «Oh mio Dio!» Ash sembra confuso. «Che cosa c’è?» Misty resta in silenzio per qualche istante. I suoi occhi si inumidiscono, scintillano di lacrime sul punto di cadere. «Posso vederti, Ash.» «Eh?» lui si guarda le mani. Sembra più sorpreso di lei. Si guarda le spalle. «Oddio!» esclama, scoppiando a ridere. Un’unica lacrima cade sulla guancia di Misty. «Sei… sei un angelo.» sussurra. «A quanto pare.» Ash la guarda per un istante, poi la prende fra le braccia e la tiene stretta, forte. «Devo andare, Misty.» sussurra. Lei nasconde il viso contro il suo petto. «Ti voglio bene, Ash.» sussurra, con voce sottile e tremante. Ash la bacia fra i capelli. «Lo so.» Misty spalanca gli occhi, alzando il volto solcato di lacrime. «Lo sai?» «L’ho sempre saputo.» Ash le sorride «Anch’io ti voglio bene, Misty.» Lei si morde le labbra. «Devi andare via?» «Temo di sì.» sussurra lui scuotendo la testa. Le rivolge un altro sorriso. «Misty… ce la puoi fare, lo so. Puoi essere forte.» Misty resta in silenzio per qualche istante. Poi, con le lacrime che ancora le scorrono sulle guance, sorride. Sorride come se avesse dimenticato come si fa. «Sì hai ragione ce la posso fare.» sussurra «Posso andare avanti.» «Questa è la ragazza forte che conosco.» sussurra Ash. La abbraccia di nuovo. «Non è un addio, Misty.» Lei scuote la testa, senza riuscire a parlare. Ash la tiene stretta ancora per qualche istante. Poi apre le sue grandi ali bianche, e vola via. FINE |
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