FANFIC

Bright Hearts

Francesca Akira89




CAPITOLI



Capitolo 4


- Dove… Dove mi trovo? Qualcuno mi sente?

Henry si guardò disperatamente intorno, mentre correva alla cieca per quel
posto buio e grigio…
Sentiva le pietre scricchiolare sotto i suoi passi… Forti correnti d’ aria
calda lo colpivano di tanto in tanto… Era strano, stava sudando, eppure aveva i
brividi…
Non capiva dove si trovasse, sapeva solo che era arrivato lì seguendo una
richiesta d’aiuto…
AIUTO… AIUTO… AIUTO…
Quella voce disperata continuava a risuonargli nella testa…
Da dietro le sue spalle venne un gemito. Si voltò di scatto: stesa sul freddo
pavimento di pietra, vi era una figuretta esile, i capelli rossi le ricadevano
disordinati sul viso… I suoi occhi si aprirono per un istante, lasciando
intravedere da sotto le palpebre semicalate due iridi ambrate.

Henry spalancò la bocca e gridò:

- Jeri!!!

Si rizzò di colpo a sedere sul suo letto, ansimante e cosparso di sudore
freddo.
Stupidi letti di Sefiro, pensò, massaggiandosi la schiena. Erano duri come il
cemento e altrettanto scomodi.
Gettò un’ occhiata ai due letti accanto al suo. A quanto pare Ryo e Takato si
erano già alzati. Doveva aver dormito proprio tanto…
Dopo essersi ricomposto, uscì dal dormitorio e andò dritto filato nell’ ala
destra dello stabilimento; era lì, infatti, che i Tamers e i ricercatori di
Sefiro svolgevano l’ allenamento ai loro nuovi poteri.
I rumori di cose infrante lo condussero fino a una saletta laterale, dove, come
previsto, Henry trovò tutti e tre i suoi amici.

- Ehi, Henry!- esclamò Takato, allegro- Guarda cosa riesco a fare!

Una scarica azzurra parti dalla sua mano mandando in frantumi una vaso e un
monitor da computer.

- Congratulazioni! Non ho mai visto nulla di più stupido!- commentò Rika,
disgustata.

- Sei invidiosa!- ribattè Takato, limitandosi a sorriderle.

- Sì… Credo di aver capito…- mormorò Reika Ootori, osservando i tabulati del
suo computer- E’ una specie di scarica d’ energia! Senti, Takato…

- Sì?- chiese lui.

- Prova ad abbassare la potenza del tuo raggio, e a toccare quel computer!

- Uh? D’ accordo…- Takato si concentrò e obbedì. Il computer si accese.

- Uao! Incredibile!- esclamò Megumi, eccitata- Funziona senza che la spina sia
attaccata!

- Come pensavo…- disse Reika, sorridendo- Il raggio fornisce al computer l’
energia elettrica necessaria a funzionare…

- Complimenti, Takato! Hai un futuro come batteria!- commentò Rika, scoppiando
a ridere.

- Oh, sta zitta!- sbottò Takato. Il computer aumentò ancora di più la luce sul
suo monitor e dopo un po’ esplose- Ops…

- Ti sei fatto male?- chiese Ryo, correndo da lui.

- No, no…! Sto benissimo!- Takato si alzò e si scrollò di dosso i frammenti di
vetro e di fili elettrici.

- Chissà cosa succederebbe se quel raggio colpisse un essere vivente…- disse
uno dei ricercatori, pensieroso.

- Vuoi provare tu?- chiese Megumi, sorridendo tranquilla.

- Oh, lasciami stare, Rika! Non è divertente!- sbottò Takato, mentre la ragazza
lo faceva levitare al di sopra della sua testa.

- Questo lo dici tu!- rispose lei- E poi, ora tocca a me esercitarmi, no?

- Io non ho usato i miei poteri con te!- replicò lui.

- E dai, Rika! Lascialo stare!- intervenne Henry. Un attimo dopo, si sentì
attraversare la testa da un pensiero non suo: “Guarda come si lamenta! Vorrei
esserci io, al suo posto!”

Henry guardò perplesso Ryo, che gli stava accanto e osservava come lui Rika e
Takato che litigavano.

- Scusa, hai detto qualcosa?- gli chiese.

- Io? Proprio niente, Henry! Stavo solo pensando! – “Vorrei sapere quando si
deciderà Henry a mostrare i suoi poteri… Finora ognuno di noi ne ha scoperto
almeno uno, ma lui no!”

“E’ pazzesco!” pensò Henry “Questa è la voce di Ryo, ma lui non sta parlando!
E’ come se sentissi i suoi pensieri!” fu colpito da un’ illuminazione “Che sia
questo il mio potere?”

Diresse lo sguardo verso Rika, e in un secondo si sentì soffocare da un
sentimento di imbarazzo: “Ma che cos’ avrà Ryo da guardarmi così?!”

Distolse lo sguardo da lei e gettò un’ occhiata a Takato: “Ma perché devo
sempre fare queste figuracce? Giuro che se questa matta non mi mette subito a
terra…!”

Ormai completamente assorbito, si voltò e si concentrò prima su Reika e poi su
Megumi:

“Questi ragazzi non si rendono conto del potere che hanno tra le mani, o non
sarebbero così tranquilli! E’ una cosa sconvolgente, inspiegabile! Del resto a
Digiworld non ci sono schemi, tutto è possibile! Ma non si dovrebbe lasciare a
dei ragazzini una responsabilità simile!”

“Dove accidenti avrò messo gli occhiali? Li perdo sempre!…”

Henry ebbe il sussulto di una risata mal repressa, e Ryo, Rika e Takato lo
guardarono in modo strano:

- Ma… Che cos’ hai?

Henry esitò un secondo, poi sorrise:

- Credo di aver appena scoperto qual’ è il mio potere!

- Ah, sì?- chiese Ryo “Era ora!”

- E quale sarebbe?- chiese Rika “Io non ho visto niente, come ha fatto a
scoprirlo senza fare nulla?”

“ Uhm… Conoscendo Henry, sarà qualcosa di molto particolare…” pensò Takato.

- Sì, hai ragione!- approvò Henry, sorridendo a Takato, che aggrottò la fronte,
confuso. Guardò tranquillo i tre amici, e disse:- Tenetevi forte! La gemma di
Bayhiumon consente di leggere nel pensiero!

- Cosa?!

Rika lasciò cadere a terra Takato.

- AHI!!!- fece lui.

- Scusa..- balbettò Rika, arrossendo.

Anche Ryo arrossì, mentre guardava Henry:

- Ma scusa… In che senso? Vuol dire che tu hai sentito tutti i nostri pensieri?

Henry annuì e Ryo diventò color fuoco.

- Interessante…- commentò Reika Ootori, che a quanto sembra aveva ascoltato le
chiacchiere dei Tamers- Chissà quanto questo potere riesce ad arrivare lontano…

- Riesci a sentire cosa sta pensando tuo padre, in questo momento?- chiese
Takato.

- Aspetta…- mormorò Henry. In realtà non aveva ancora capito come si facesse a
controllare quel potere. Cercò di concentrarsi sull’ immagine di suo padre, e
un attimo dopo sentì dei sussurri soffocati e disconnessi nella sua testa, come
se venissero da una radio non ben sintonizzata. Chiuse gli occhi e prese le
tempie tra le mani. La gemma brillò. Un attimo dopo, la voce di suo padre
risuonò nella sua mente:

“Sono preoccupato per il mio Henry. Perché saranno arrivati questi cuori
iridescenti? Cos’ altro vuole il mondo digitale da noi? Non credo che mia
moglie reggerebbe, se Henry dovesse partire di nuovo! Ma che cosa combinano i
miei compagni? Shibumi, Dolfin e gli altri dovrebbero essere già arrivati da un
pezzo…”

Il contatto si interruppe, e la voce scomparve.
Henry riaprì gli occhi con un sussulto, e vide tutti gli altri – ricercatori e
Tamers – che lo fissavano.

- Eri praticamente in trance!- gli disse Rika- Sembravi così… Così lontano!

- Ho sentito i pensieri di mio padre…- disse Henry, respirando profondamente.
Si sentiva di colpo immensamente stanco- Erano fiebili, però… Come se parlasse
a bassa voce…

- Erano pensieri!- osservò Ryo- Come poteva farli a bassa voce?

- Forse è perché era lontano!- disse Takato.

- Evidentemente questo potere ha dei limiti di distanza!- affermò Reika,
prendendo un appunto- O forse è solo questione di allenamento… Ah, Henry…

- Sì?- chiese lui, spossato.

- Devi farmi la promessa di non usare mai più il tuo potere su di noi!- disse
la signora Ootori.

Il tono della voce era pacato, ma lui notò un certo rossore, sulle sue guance.

- Va bene…- promise Henry.

- E neanche su di noi!- precisò Ryo, accalorato.

- D’ accordo!- Henry sorrise, e l’ amico arrossì.

- Bè, ragazzi… Questi poteri sono a dir poco strabilianti!- esclamò Rika- Se ci
sono stati mandati, un motivo ci dev’ essere, e bello grave! Forse è arrivato
davvero un nuovo nemico a Digiwordl, e questo è un modo indiretto dei supremi
per farcelo sapere!

- Se è così, dobbiamo scoprirlo!- disse Ryo, deciso.

- Sì, ma come?- fece Takato- E se anche la scomparsa di Jeri fosse connessa a
questa storia?- aggiunse, guardando gli altri quasi con spavento.

“Jeri?” venne da pensare a Henry “E se…” – Ehi, ragazzi, ascoltate!- esclamò il
cinese- Io stanotte ho fatto uno strano sogno… C’ era una voce che mi chiedeva
aiuto… E ora che ci penso…- aggrottò la fronte- Sembrava davvero la voce di
Jeri!

- Cosa?- disse Ryo- Ma come…

- Ecco, adesso io stavo pensando, bè… Il mio potere è quello di essere
telepatico, no? Bene, e se durante il sonno mi fossi messo involontariamente in
contatto con la mente di Jeri? Potrebbe essere stata davvero lei a chiedere
aiuto!

- E’ possibile…- mormorò Rika scioccata, quasi tra sé.

- Cosa?- Takato corse da lui- E ti ricordi dove ti trovavi?

- Bè… Era un posto buio… Pietroso… Anzi a pensarci…- socchiuse gli occhi-
Poteva anche essere Digiwordl!…

- Allora è vero! C’ è un nuovo nemico! E ha rapito Jeri!- esclamò Takato, in
preda al panico.

- Sta calmo! E’ solo un’ ipotesi!- osservò Ryo, appoggiandogli una mano sulla
spalla.

- Vero…- disse Rika, poco convinta- In fondo… Può anche essere che il sogno di
Henry, fosse solo un… sogno!

- L’ hai detto tu che ci dev’ essere un motivo se i cuori dei supremi sono
arrivati a noi!- sbottò Takato, in crisi nervosa- E mi sembra lecito pensare
che ci sia una connessione, visto che Jeri è scomparsa lo stesso giorno in cui
sono apparse queste stupide gemme!

Ryo tentò un’ altra ipotesi:

- Forse Henry si è sbagliato…- azzardò- Forse il posto dove Henry ha visto Jeri
non era Digiwordl! In fondo questo particolare gli è venuto in mente solo dopo!

- L’ ho visto, Ryo! Era Digiwordl!- rispose Henry, secco- Solo che lì per lì
non ci ho fatto caso! Sai quando si nota una cosa, ma senza farci troppo caso?

- L’ unico modo per toglierci il dubbio, è partire per il Mondo Digitale!-
affermò Takato, convinto.

- E come?

I tre tamers si voltarono verso la signora Ootori. Fino a quel momento era
rimasta in silenzio ad ascoltarli, ma ora non era più riuscita a trattenersi:

- Lo sapete anche voi che il varco si è chiuso! Non c’ è più alcun modo di
entrare a Digiwordl!- disse.

- E’ vero, purtroppo…- mormorò Henry, mordendosi il labbro.

- No, invece!- esclamò Takato.

Tutti si voltarono verso di lui.

- C’ è un varco ancora aperto! Quello sotto il rifugio di Ghilmon!- spiegò-
Sono tornato lì più volte, a controllare! Non si è mai chiuso!

- Cosa? E perché non ce lo hai mai detto?- sbottò Rika- Tutte quelle volte che
siamo andati lì a giocare… Perché non ce ne hai mai parlato?

- Pensavo fosse meglio per tutti che non si sapesse…- mormorò Takato- Ma
adesso…

- Questo vuol dire che abbiamo ancora una carta da giocare!- esclamò Ryo- Vorrà
dire che andremo a Digiwordl a controllare che tutto sia a posto, e se lo è,
chiederemo spiegazioni ai supremi riguardo queste gemme! Tu sei d’ accordo?-
aggiunse, rivolto a Rika.

Lei annuì.

- Lo siamo tutti, a questo punto!- affermò Henry- Bisognerà parlarne con mio
padre e il signor Yamachi, però… Mi scusi, signorina, può chiamarli?

- Ma…- balbettò Reika Ootori, spiazzata- Non so se… Aspettate, adesso vedo…-
premette alcuni tasti su una specie di interfono là vicino e cominciò a
chiedere qui e là del marito, mentre i quattro Tamers la guardavano decisi.


 

Questo è l'Angolo dei Fan di OddishLand. Le fanfic e le altre opere prodotte sono proprietà dei rispettivi autori; non possono essere pubblicate senza il loro consenso in nessun altro sito. Ogni commento ai lavori è molto gradito :)