FANFIC
Non Oltre la Pelle
“For DarkSelene,
HikariKanna & Kari89.
Perché non si dimentichino della
vera amicizia.
E quella vera non finisce…”
Che strano pensare che questa
sarà l’ultima notte in cui dormirò in questa stanza. Sarà difficile abituarsi all’idea di non addormentarsi più con
il suono cristallino della voce di Hikari che mi da la buonanotte. Dopo il trasloco ormai imminente. Perché domani è un giorno importante.
Domani
Mi
Sposo
“Bella fregatura, eh?” mi dice
sorridente Yamato mentre mi gratto imbarazzato la grande fratta castana che
mi ritrovo. Che poi che si parla lui? È sposato con Sora, e da diversi mesi.
Sora…
Il mio migliore amico, con la mia migliore amica. Quanti cazzotti ci siamo
dati durante la nostra vita? Probabilmente se facessimo la media, sarebbero una
decina al giorno. Rido guadagnandomi uno strano
sguardo da parte biondo che esce portando in macchina uno degli scatoloni
pieni, lasciandomi solo a riempirne uno nuovo. Di foto, vecchie come il
cucco.
E allora eccomi qui, adesso resto per un po’ da solo
“meglio così”
io per il mondo oggi non ci sono
e voglio restare con me stesso a
pensare
se solo adesso mi fermo ancora mi
sembra di sognare
“una foto coi miei”
attrae il mio sguardo in quello
scatolone
“ricordo sai”
era la mia prima comunione.
un caldo infernale, un pranzo con
poche persone
quel vestito nuovo rotto poi
giocando a pallone.
Ma quanti anni ha questa foto? Gli anni delle
elementari… bei tempi quelli. Rido da solo,
come uno sciocco. A quella festa sono venuti proprio tutti! Ehi,
ma questa foto…? Io, Sora e Yamato, impolverati come non mai, dopo la partita a calcio.
Due mani strette l’una nell’altra, la mia e quella della
dolce ragazza dai capelli ramati. Ed un sorriso
divertito. Quello di Yamato. Come sono cambiate le
cose…
“e ancora eccole qui”
tra mille foto impolverate
“vedo così”
le mie emozioni immortalate
troppi ricordi momenti incancellabili
mentre una lacrima disegna un solco
“tra i miei brividi”
“Taichi…”
Una voce che riconoscerei tra mille,
mi volto e incontro i suoi occhi. Gli occhi della mia migliore amica.
“Prepari l’ultimo scatolone?” le
rispondo con un sorriso e le indico uno scatolone
pieno di magliette, quello più leggero, lo prende e raggiunge poi il marito di
sotto.
Non riesco a credere a quante foto ci
siano di me con Sora. Passavamo
così tanto tempo insieme? Beh, non sarebbe diventata la mia migliore amica
altrimenti.
guarda mio padre coi baffi siamo nei settanta
quel pancione mia madre lo porta assai contenta
le foto alle elementari
in bianco e nero e a colori
guarda questa non ci credo,
a me lo sai sembra ieri...
Hikari… da quando è nata non ho desiderato altro che rimanere al suo
fianco per proteggerla dai pericoli del mondo. Piccola, dolce, indifesa.
Forse questo mica tanto! Se l’è cavata benissimo anche senza di me una volta tornata a Digiworld. Aveva al fianco il suo grande amore e se
c’è qualcuno che ha trovato la metà perfetta, quelli sono
Hikari e Takeru. Forse
l’avevo trovata anche io… forse… forse…
Cerco su ogni volto un ricordo
e sembra che il tempo non sia mai trascorso
e un brivido chiude lo stomaco
rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono
mai...
“… ma forse me la sono fatta
scappare…”
“Vedo
gente con noi”
persa lungo questo mio cammino
“giuro che mai”
avrei riconosciuto quel bambino
e che cambiamenti tra gli amici e parenti
con le mie pettinature quando stavo sui venti
In quella testa da bambino, se
possibile, la mia capigliatura sembra ancora più folta. Ma
come faccio ad avere così tanti capelli?
*Sono per compensare la mancanza di cervello*
Disse Yamato
il giorno che Sora mi presentò Chiharu,
la sua compagna di università. La mia futura moglie. Lo rincorsi imbarazzato per tutto il parco sotto le risate
divertite delle due. La prima foto di noi due. Con me che
guardo fisso negli occhi dolci di lei con
un sorriso. Ancora perso in lei.
“Sora”
“mi fermo un attimo qui”
o meglio mi si ferma il cuore
“quando a un tratto così”
ritrovo il primo grande amore
resto senza parole
lo sai che eri bellissima
guardando dietro c’è un cuore due frecce ed una
dedica:
*Staremo insieme per sempre
tu sei la mia vita*
“Taichi, baka!”
Il ricordo del primo bacio ancora brucia in me.
Quella litigata.
“Non mi piacciono i tuoi capelli?
Cazzate!
Mi piace tutto di te!
AMO TUTTO DI TE!”
Non le era bastata la
Mail imbarazzante che le avevo mandato. O forse
era una scusa… voleva di più. E anche io volevo di
più. Volevo lei.
Una storia limpida, pura. Era così la
nostra. Di due bambini di prima media, che credono nell’amore vero. Di non poter
fare a meno l’uno dell’altra.
“e un sorriso innocente”
per poi com’è andata
troppo distanti ma troppo simili
sono i tuoi occhi a suggerirmelo qui non hai alibi
Ma io sono davvero uno stupido. Il mio orgoglio e il mio spirito infantile hanno messo davanti altre cose.
Calcio
Hikari
Calcio
Calcio
Calcio!
L’ ho lasciata andare via. Ma era lei la mia metà perfetta. Dopo esserci lasciati, si è
avvicinata sempre di più a Yamato. E voglio vedere
chi non si innamorerebbe di Sora
Takenouchi. Ma è meglio così:
siamo entrambi più felici. Ed è comunque al mio
fianco…
“Ritrovo serenità”
quando rivivo quei momenti
“E in tutta sincerità”
anni rivisti in pochi istanti
guarda questa è l’arena
ero a vedere Vasco la metto sul comodino
accompagnerà questo mio testo e...
Quanti momenti passati insieme.
Possibile? Nessuno di noi ha anteposto qualcosa alla nostra amicizia. Neanche
l’amore è stato messo al primo posto.
*Andiamo oltre l’amore…
Andiamo oltre l’amicizia*
Ma qui com’è conciato qui il
biondastro?! Era sempre pronto a mettersi in mostra,
durante i concerti.
Altra foto di noi tre. Ma è possibile? Perché è sempre
stato così? E perché continua ad esserlo? E perché non posso fare a meno di sorridere?
Cerco su ogni volto un ricordo
e sembra che il tempo non sia mai trascorso
e un brivido chiude lo stomaco
rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono
mai…
“… perché nessuno ha il nostro rapporto...”
“E non so
se sorridere io, non so
cosa può succedere
so che voglio vivere
fermando il tempo e
guardarlo in un fotoricordo...”
La nostra amicizia è unica. Niente è riuscito a spezzarla, è incredibile. E
nessuno ci riuscirà in futuro.
*Stupidi ragazzini! L’amicizia non esiste!*
Chi è stato a dirlo? Non ricordo, ma
mi piacerebbe da morire andare da lui e sfoggiargli con orgoglio queste foto e
le nostre figure di oggi, in carne ed ossa. Uniti come sempre, nel giorno prima del giorno più importante della
mia vita ad aiutarmi nel trasloco. E domani…
domani saranno entrambi al mio fianco.
“Cosa guardi Taichi?”
La voce di Yamato
mi risveglia dai pensieri mentre lui e la moglie si siedono ai miei lati.
E in sottofondo mettere buona musica
questa la voglio me la stacco dalla pagina
è la più vecchia c’è tutta la comitiva
sembra persino che anche il sole sorrida
“Oh, mio Dio… non ci credo!”
La voce della testa ramata esprime al
meglio il pensiero di tutti e tre. Una foto che risale
all’estate della nostra terza media, dopo quegli odiosi esami. C’eravamo
proprio tutti!
quanto sembriamo diversi
sempre gli stessi
alcuni si sono persi ma
noi ci siamo ancora e allora scatta subito
così per sempre avremo accanto il nostro
pubblico.
“Siamo così….”
“Diversi…” conclude
la mia frase il biondo. Mimi con i capelli rosa. Koushiro imbarazzato come non mai
per le sue braccia intorno al collo. E pensare che ora
sono loro i prossimi, dopo di me.
“All’epoca non lo voleva proprio ammettere Mimi, eh?” sospira Sora.
“Eh? Di che parli?” nessuno
dei due capisce, ma lei sorride.
Jyou che tiene sulle spalle il piccolo Iori
ed i libri a terra. Che ora
non è più tanto piccolo, a dirla tutta.
“Cavoli, adesso è più alto di me!” dico
Ridiamo a queste affermazioni, prima
di spostare lo sguardo a Daisuke, un sorriso stampato
in faccia, fa il segno di vittoria con le dita, mentre tiene il braccio di Hikari, leggermente rossa in volto.
“Per Daisuke?!” Yamato è incredulo.
“Ma no! Guarda qui!” l’ormai donna guardando i due,
maliziosa.
Sorrido. Le mani di Hikaru e Takeru sono strette l’una
nell’altra, morbide. Ma sembrano come legate da
qualcosa di più che la pelle.
“E’ il destino…” mi guadagno uno
strano sguardo da entrambi.
“Sono l’uno per l’altra” ora
sorridono.
Di fianco a Daisuke, un imbarazzatissimo Ken, con una mano sulla spalla di una raggiante Miyako.
“Erano così imbranati…” ride Yamato
“E adesso hanno un figlio!” lo seguo.
“Guardate che voi non eravate
molto più sicuri, eh?” Scuote leggermente la testa ramata.
L’ultimo gruppetto è al centro. Sora che tiene a braccetto entrambi,
ride felice. Non vuole altro, le basta questo. È
questo che sembra dire il suo sorriso. Yamato ha un
largo sorriso sul volto, raro a quei tempi. Unico quasi… Io all’altro fianco rido con lei. Noi non andiamo al di là
della pelle come Hikari e Takeru.
“Certo che non siamo cambiati poi molto!” il biondo guarda le nostre figure.
“Siamo ancora insieme!” ride lei,
mentre io chiudo lo scatolone.
“Perché noi non andiamo oltre la
pelle…” mi guardano.
Sorrido ad entrambi, mentre Sora ci abbraccia entrambi, costringendoci a ricambiare. In
realtà mi piace quando lo fa, perché almeno posso dire
che abbraccio Yamato per farla felice, quando in
realtà sono contento anch’io di farlo. Lo guardo e so che tutti e tre stiamo pensando alla stessa cosa.
Cerco su ogni volto un ricordo
e sembra che il tempo non sia mai trascorso
e un brivido chiude lo stomaco
rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono
mai.
“Perché non andiamo oltre la
pelle…
Andiamo oltre l’anima!”
Fine! (il testo
viene dalla canzone “Fotoricordo” dei Gemelli DiVersi)
Questa song mi è venuta in mente l’altro giorno ma non sapevo come
svilupparla. L’ho scritta tutta di un fiato e spero che vi piaccia!
Ho voluto sottolineare
l’amicizia che c’è tra i tre e che secondo me non si spezzerà mai! Perché l’amicizia vera non finisce mai.
Per quanto riguarda la frase *Stupidi
ragazzini! L’amicizia non esiste!*
una volta me l’hanno detta davvero! E io mi sono arrabbiata
tantissimo, insieme alla mia compagna di università.
Per me è e sarà sempre il sentimento più importante!
Alle mie tre tesore
^^ leggasi dedica!
Spero che la vi piaccia!
Commentate numerosi!!!