FANFIC

Vita dopo la Morte

Yu Aizawa




Fanfic partecipante alla prima edizione del Contest
Le parole in grassetto sono quelle richieste dal contest

***


Una figura oscura, tutta nera precipitava. Continuava a cadere nel
buio, inglobata dalle tenebre. Dalla sua bocca non uscì nemmeno un rumore, era
svenuta. In un attimo il suo destino si avverò.
Aveva toccato terra e immediatamente vi fu un mare di sangue; non un respiro ne
un rumore in quel momento rompevano il silenzio.

VITA DOPO LA MORTE

Si risvegliò di soprassalto, lui David, aveva nuovamente fatto quel sogno. Quel
sogno che lo tormentava da oltre una settimana. Continuava a rivedere la morte
di quell’ombra e ogni volta si risvegliava, sudava e aveva freddo finché non si
calmava. Non capiva chi potesse essere, tanto meno se potesse avere qualche
significato. Ci pensò ancora e poi si rimise a dormire in attesa del giorno
successivo.
L’alba, il sole che compariva dall’orizzonte annunciava l’arrivo del nuovo
giorno, un giorno importante per tutti i coordinatori.
Era arrivato in città da due giorni per disputare una gara, una gara che li
avrebbe permesso di vincere un ulteriore fiocco e poi, di qualificarsi al Gran
Festival per decretare il miglior coordinatore dell’anno. Ma lui, nonostante la
grande passione e l’impegno che ci metteva, durante le gare era triste e non
sapeva il perché.. che avesse dimenticato qualcosa? O magari aveva perso
qualcosa? Non lo sapeva e non aveva nemmeno tempo di pensarci, aveva poco tempo
prima dell’inizio della gara e doveva essere pronto.
Si vestì con i migliori vestiti che possedesse convinto che sarebbe stata una
giornata particolare, i suoi capelli castani svolazzavano a causa del vento che
entrava dalla finestra. Si affacciò a quest’ultima per contemplare il paesaggio
mentre il sole gli batteva sugli occhi scuri. Era ora, non poteva più perdere
tempo… mancava poco all’inizio della gara e lui doveva essere presente. Decise
che durante il tragitto si sarebbe fermato dal gelataio per rinfrescarsi con un
gelato e poi per tutto il tragitto non face che pensare alla gara, mancava
poco, doveva solamente svoltare all’angolo e… si fermò. All’angolo stava una
ragazza col capo chinato.
“Tu sei…” disse inconsapevolmente come se non fosse lui a parlare mentre la
ragazza alzò lo sguardo, non la conosceva, ma allora perché istintivamente le
aveva rivolto la parola? Non la conosceva eppure gli ricordava qualcuno.
“Scusa.. forse ho sbagliato..” disse incerto mentre il suo gelato cominciò a
sciogliersi
“Partecipi anche tu alla gara, vero? Buona fortuna” gli disse la ragazza. Poi
si diresse verso lo stadio delle gare Pokèmon. La guardò finché il suo sguardo
si posò sull’immensa costruzione che ospitava le gare. Era una torre altissima
e quasi non se ne vedeva la fine. Si ricordò del sogno e un brivido lo assalì;
che in verità quell’ombra che cadeva fosse lui? Che fosse un sogno premonitore?
Che lui sarebbe morto veramente su quella torre? Era impossibile… magari era un
sogno legato a qualcos’altro.. non ci pensò più e si ricordò del suo gelato...
ormai era immangiabile.. lo gettò e si diresse anche lui verso lo stadio.
Ormai tutti i partecipanti erano arrivati, si stavano preparando per
l’imminente sfida e anche lui si stava preparando mentalmente. Ogni volta che
partecipava a una gara provava un grande senso di nostalgia ma nemmeno lui ne
conosceva il motivo. Poi rivide la ragazza incontrata precedentemente, a
differenza di tutti i partecipanti era tranquilla… probabilmente doveva avere
una grande esperienza in fatto di gare.
A turno i coordinatori si esibivano, ogni Pokèmon dava il meglio di se nella
sua esibizione. Alla fine ne restarono solamente 4. E anche lei era li, era
felice; ora voleva conoscerla, voleva sapere perché gli sembrava di conoscerla.
Nelle semifinali doveva scontrarsi contro Michelle.. una coordinatrice molto
esperta mentre la ragazza dell’angolo un ragazzo che partecipava per la prima
volta… doveva vincere a tutti i costi, voleva conoscerla. Si impegnò a fondo
per sconfiggere la sua avversaria e vinse l’incontro, anche se con fatica.
Finalmente erano faccia a faccia, finalmente aveva saputo il suo nome: Susanne.
Ma non gli diceva nulla.. non ricordava dove l’avesse vista.. l’incontro era
cominciato. Per la prima volta in una gara non provava nostalgia ma
divertimento, si stava divertendo e anche lei. Il loro incontro sembrava quasi
un gioco tra due vecchi amici, una corsa verso il podio, l’uno prevedeva le
mosse dell’altro e nessuno dei due passava in vantaggio, nessuno dei due era
intenzionato a perdere. Era una sensazione famigliare per David.. gli sembrava
di aver combattuto contro quella persona da sempre.. molto tempo fa. Non
ricordava ma sapeva di conoscere quella persona molto bene, si divertiva e non
gli importava null’altro. Quello era l’incontro che aspettava da una vita, che
aspettava in quella vita.
Il pubblico ammirava la sfida.. lo stadio era in silenzio.. nessuno parlava e
tutti seguivano l’incontro ansiosi di vedere chi sarebbe risultato il
vincitore.
Nessuno se lo sarebbe immaginato che alla fine avrebbe vinto Susanne.. David si
accasciò a terra.. aveva perso nonostante il magnifico incontro.. ma non era
dispiaciuto ma sorrideva…
La giuria si avvicinò a Susanne per consegnarle il suo fiocco ma lei lo
rifiutò..
“Mi dispiace ma non lo posso accettare.. quello è di David..” nessuno capiva la
scelta e mentre la giuria si stava dirigendo verso David lei se ne stava
andando.
Lei gli aveva fatto riaffiorare in mente un ricordo.. non era un suo ricordo
ma finalmente aveva capito tutto. Si rialzò e corse da lei, la chiamò, la prese
per mano, la portò a se e l'abbracciò
“Perdonami.. è tutta colpa mia.. scusami Aiko…” disse David
Continuava ad abbracciarla mentre le lacrime gli scendevano sul viso, lei
invece fece un debole sorriso
“No.. non è colpa tua.. è lo sai..” gli rispose la ragazza
“Finalmente ho capito che cos’era quel sogno… finalmente ho ricordato tutto..
io ho rivisto la tua morte! E mi sono dimenticato di te.. tu.. che eri la cosa
più importante per me!”
“Tu non mi hai dimenticata.. l’anima delle persone mantiene i ricordi di tutte
le sue vite passate ma.. quando prendono un nuovo corpo perdono tutto quello
che sapevano di se stessi.. conservandoli nella loro anima.. un ingiustizia
subita, una tortura o l’uccisione senza una motivazione restano nella mente e
l’immagine rimane sospesa nel tempo.. “
“Non capisco” rispose David..
“Tu ti ricordi di quell’episodio perché quello è stato il tuo trauma più grande
nella tua vita passata.. e adesso hai recuperato la tua memoria conservata
nella tua anima..”
“Un ricordo della mia vita passata?”
“Quando moriamo.. restiamo in questo mondo sotto forma di anime che vagano
ricordandosi chi erano, cos’avevano fatto e come sono morte.. e queste ultime
cercano disperatamente un'altra occasione..”
“L’occasione per cosa?”
“Per una altra vita.. ma anche questa nuova vita rimane sospesa continuamente
tra la vita e la morte.. un ciclo continuo che non ha avuto inizio e non ha
fine..”
“Ma il mondo è nato… “ replicò David
“Esisteva qualcos’altro prima di esso.. molti altri pianeti, molte altre
creature..” si staccò dal suo abbracciò “Ora devo andare” lo baciò ma lui la
trattenne a se
“Non andartene.. ora che ci siamo ritrovati non voglio perderti nuovamente…”
“Io sono già morta.”
David restò senza parole.. era vero.. aveva assistito alla sua morte nella sua
vita precedente.. non aveva potuto salvarla.. ma il suo sentimento era
rimasto.. lui continuava ad amarla nonostante fossero passati anni.. vite su
vite.. ma quel sentimento aveva superato tutte le barriere..
“Lo so.. ma io continuo ad amarti.. e tu lo sai..”
“Ne sono felice… e sono felice che tu ti sia ricordato di me.. nella nostra
prossima vita.. staremo insieme.. è una promessa.. va bene?”
“Si..”
Lei se ne andò… sapeva che in quella vita non l’avrebbe più rivista ma era
sicuro che nella prossima finalmente sarebbero rimasti assieme perché nel
futuro anche se inconsapevolmente si sarebbero rivisti e avrebbero finalmente
coronato il loro amore.
FINE