FANFIC

Quando la luna sorge...

Francesca / JunJun




§QUANDO LA LUNA SORGE...§
- Capitolo Unico -



Credevo che con la tua fine si sarebbero conclusi anche i miei problemi, ma non
è stato così.
C’è una maledizione, su di me.
Anna non capisce, nessuno dei miei amici capisce.
Del resto non potrebbero mai…
Non potrebbero mai capire perché mi sento così male… Perché, nonostante mi dia
un tremendo senso di oppressione, una notte al mese io non possa fare a meno di
uscire, sedermi e osservare la luna.
La luna piena e splendente, così come lo era quella notte...

*

A quell’ora avrebbe dovuto essere a dormire. Anna gli avrebbe di sicuro fatto
una lavata di capo, se se ne fosse accorta. Il giorno dopo aveva la finale,
avrebbe dovuto riposare…
Si sentiva nervoso… non sapeva spiegarselo, ma lo era… Non nel senso solito…
Era un nervosismo strano, di quelli appena percettibili, che si infilavano
sottopelle.. Senza permetterti di provare sonno, né altre sensazioni, a parte
quel formicolio strano…

- Yoh…

Una voce alle sue spalle gli fece fare un balzo. Non che ci volesse così poco a
spaventarlo, no, ma il problema era che conosceva PERFETTAMENTE quella VOCE…
Si voltò, e i suoi sospetti furono confermati:

- HAO!- urlò, girandosi completamente di scatto, pronto a richiamare a sé
Amidamaru.

Il gemello alzò la mano, bloccando il suo gesto. Aveva sulle labbra il suo
solito irritante sorriso pacato:

- Non temere. Non è mia intenzione farti niente.. Non sono un tipo a cui piace
portarsi avanti con il lavoro, lo scontro è previsto per domani, dopotutto…

Yoh si sciolse dalla sua posizione di difesa, ma continuo a fissare con sguardo
truce il ragazzo, i nervi tesi:

- E allora che cosa vuoi?

Hao non rispose, ma avanzò tranquillamente fino a lui, fermandoglisi accanto.

- Sai.. E’ davvero meravigliosa…- mormorò, tenendo lo sguardo alto nel cielo.

- E..h?!- fece lui, perplesso.

- Parlo della luna.. E’ bellissima… A volte si da scontato che sorga, non
pensi…?- rispose. I suoi occhi scuri brillavano della luce lunare, come
ipnotizzati.

Yoh inarcò le sopracciglia:

- Sei venuto qui nel bel mezzo della notte solo per filosofeggiare su un
satellite di cui si potrebbe tranquillamente fare a meno?

Finalmente, Hao spostò lo sguardo su di lui:

- Non se ne potrebbe mai fare a meno.. Così come non si potrebbe fare a meno
del sole… Sono due opposti.. Simili ma diversi.. Necessari l’uno all’altro e
alla vita…

Yoh sbattè le palpebre e portò anche lui gli occhi sul pallido chiarore lunare
di cui erano spruzzate le nubi scure. Forse quella mattina avrebbe piovuto. In
quel caso, sarebbe stato un punto a suo favore contro il fratello, visto che
lui utilizzava lo Spirit del fuoco.
Ehi.. un attimo.. Aveva davvero pensato quella parola?!
No, no, no! Hao non era suo fratello, non nel vero senso del termine, almeno!
Se Anna fosse stata nella sua testa in quel momento le sarebbero venute le
convulsioni!

- A quanto pare ci siamo…- la voce pacata di Hao lo riscosse dai suoi pensieri.

Lo fissò, e non potè fare a meno di notare che il solito sorriso sornione era
svanito dal suo volto.

- Domani è il grande giorno, eh? O tu, o io…

Si strinse nelle spalle. Non c’era niente da dire, dopotutto.

- Ho aspettato questo giorno a lungo.. Ma forse.. Adesso che ci siamo avrei
preferito un altro po’ di tempo per pensarci su…- quest’ultima frase venne
sibilata piano, quasi come se facesse fatica a scivolare fuori dalle sue
labbra.

Yoh lo fissò con un’aria incredula e scettica che diceva tutto:

- Ma smettila, perfavore!- esclamò stizzito- Scommetto che non vedi l’ora di
uccidermi!- straordinario come a lui invece quella frase fosse venuta fuori con
tanta naturalezza e disinvoltura, eh?

Hao lo fissò senza dire nulla per un paio di secondi, poi:

- Non si può dire lo stesso di te…- osservò, pacatamente.

Gli occhi dello sciamano di Amidamaru saettarono di scatto in quelli del
gemello; non vi era nessuna nota di derisione o ironia, in questi. Lo
scrutavano tranquilli e attenti come indagandolo.

- Tu hai ucciso i genitori di Lyserg, Lililara e un sacco di altra gente
innocente… Hai fatto del male a chiunque la pensava diversamente da te… Meriti
di morire…- sibilò, fissandolo con i suoi stessi occhi freddi.

Hao inarcò un sopracciglio:

- Beh, non mi è sembrato di averti mai chiesto pietà per domani, Yoh!- osservò,
venendo poi scosso da una risata.

Una risata tremendamente NORMALE, come quella di un bambino, che gli fece
correre un brivido lungo la schiena.
Non durò a lungo. Hao tornò presto serio, ma il sorriso iperscrutabile e
ipocrita che gli incurvava sempre le labbra era tornato sul suo volto:

- Io ho fatto solo ciò che ritenevo giusto, Yoh…

Avrebbe voluto urlargli di smetterla di chiamarlo per nome, ma non lo fece.

- …Così come tu ritieni di fare la cosa giusta tentando di uccidermi domani… O
no?

Non rispose.
Le nubi scure coprirono il chiarore lunare, facendo piombare la notte in un
buio ancora più impenetrabile.
Lo avvertì muoversi al suo fianco, il lieve fruscio del suo poncho coloro
crema, mentre si voltava per andarsene.

- Buona fortuna.. E addio.. fratellino…- quel sussurro distante e appena
percettibile gli fece mozzare il fiato in gola, ma non si voltò finchè non
senti i passi del gemello attutirsi sempre più nell’oscurità della notte.

*

A pensarci adesso, forse mi ero solo immaginato quel sussurro, non lo so.
Ma la questione non cambia.
Meritavi di morire, ne ero certo allora e ne sono certo anche adesso.
Eri un mostro, un demone, se qualcosa di buono c’era in te alla tua nascita,
era di sicuro già svanita quando quella conversazione avvenne…
E allora perché?
Perché quella notte, con le tue parole, hai voluto far nascere in me questo
dubbio che mi rode, il pensiero se non fosse davvero possibile evitare che
accadesse tutto questo..?
Perché hai voluto fare in modo da torturarmi con la tua immagine anche da
morto, facendomi conoscere l’ultimo schiarito pizzico di umanità che forse ti
restava, soffocata dal tuo lato oscuro?
Era una maniera per vendicarti? Impedirmi di essere felice?
Perché tu lo sapevi che sarebbe finita così, non è vero? Ti sentivi ed ERI
tanto superiore da sapere che proprio quello avrebbe segnato la tua fine…
Eppure non hai fatto nulla per impedire che lo scontro non avvenisse.. Non ti
avrei ucciso se non avessi voluto combattere fino alla fine, anche se questo
sarebbe significato attirarmi le ire di Anna, Ren e tutti gli altri…
Anna forse avrebbe capito.. Anche gli altri, con un po’ di tempo… Ma tanto non
ce n’è stato bisogno, no? Sei praticamente venuto incontro alla morte da solo…
Eri un pazzo…
Lo eri sempre stato…
Eri solo un pazzo…
La luna piena si sta schiarendo.. Un’ altra notte del mese è passata…
Mi alzo e mi scuoto da dosso i fili d’erba e il pietrisco, mentre la tua
immagine svanisce insieme alla luna.

'Addio.. fratellino.'


Nota dell’autrice.

Ahem! ^^;;;
Non avevo ancora trovato nessuna fanfic che mettesse a confronto i due gemelli
Asakura, e così! ^_^ Vorrei far presente che il mio patrimonio culturale in
fatto di Shaman King equivale alla visione di tre o quattro puntate e di due
AMV dedicati all’anime, la lettura di tre fanfiction e una puntatina sul sito
http://www.satyrnet.it/shamanking/ per cui spero di non aver fatto troppe gaffe
con la storia originale, perché davvero non ne ho idea… ^^;;;
Spero la fic vi sia piaciuta! Lasciatemi una recensione, please! ^O^