FANFIC
Quando l'oro incontrò il verde
Francesca Akira89
Prego perché nessun fan di TMM e soprattutto delle sue coppie
tradizionali venga ad uccidermi nel sonno (e neppure da sveglia, s’intende)!
^^;
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Me ne vado.
Le aveva detto solo questo.
Torno a casa.
Aveva sempre saputo che sarebbe successo, allora perché faceva così male?
Mi dispiace.
Di cosa gli dispiaceva? Non si erano mai scambiati nessuna promessa. In
effetti, tra loro non era mai stato accennato nessun argomento di QUEL tipo…
Forse intendeva dire che gli sarebbe mancata.
L’ acqua limpida del laghetto ai suoi piedi le restituì la sua immagine
infelice.
Beh, anche lui le sarebbe mancato. Eccome.
L’ aver posticipato di qualche giorno la partenza per rendere meno scioccante
il distacco non era servito a molto…
Ichigo l’aveva guardata in cagnesco (o forse, viste le circostanze, era meglio
dire in GATTESCO), quando aveva timidamente avanzato la sua richiesta, ma in
fondo gliene importava poco; aveva poco da lamentarsi, lei che aveva tutto, con
ben tre ragazzi che le correvano dietro! Lei invece non riusciva a tenersene
stretto uno neanche per due settimane. Che depressione...
Scosse la testa. Era proprio crudele! Non poteva prendersela con la sua cara
amica.. Anche se era l’unica ad avere un ragazzo fisso… Anche se ne aveva altri
due che le morivano dietro… Anche se uno di questi era la sua precedente, oltre
che prima e subito soffocata, cotta perduta…
Ryo, Ryo… Che aveva mai fatto di male per prendersi quest’ultima batosta, dopo
tutto quello che era già accaduto con lui?
Del resto anche lui, così assennato e intelligente, andava a innamorarsi di
Ichigo neko-chan quando c’erano già Aoyama e…
- Midorikawa!
Per poco non le prese un colpo.
Si voltò, e dilatò così tanto gli occhi che per poco non le scivolarono gli
occhiali, ritrovandosi davanti due occhi dorati uniti a tutto il resto di un
giovane alieno futtluante.
- Kisshu..?- balbettò perplessa. Aveva evitato di chiamarlo “Ikitashi”, perché
solo il pronunciare quel nome le faceva un male infinito.“Certo che quando
parli del diavolo…”, pensò quasi contemporaneamente- Che ci fai qui?
**
- Che ci fai qui?
Ecco. Bella domanda.
Era corso (ehm, volato) a cercarla senza nemmeno rifletterci, per cui era ovvio
che a sentirsi rivolgere quel quesito rimanesse a corto di idee…
Non aveva una vera risposta da dare, nemmeno a se stesso, ad essere sinceri.
Non sapeva perché fosse andato da lei. Sapeva solo che in quel momento era
troppo arrabbiato… Il dialogo con il suo tanto logico fratellone l’aveva
davvero fatto infuriare…
Pai era sempre il solito, intelligente, rigoroso, sciocco ghiacciolo da
strapazzo!
Quella sua tendenza a scappare da ciò che lo spaventava, o anche solo agitava..
da ciò che metteva in pericolo il suo essere freddo e quindi lo faceva sentire
più debole non era passata…
Sapeva che il motivo principale per cui aveva lavorato notte e giorno per
andarsene al più presto era proprio quello.
Ma stavolta non si trattava solo di lui, accidenti! C’era un’altra persona in
ballo, per l’esattezza una ragazza innamorata, e avrebbe dovuto pensare anche a
lei! Lui che aveva avuto la fortuna di essere riuscito a…
Oh, lasciamo perdere!
Midorikawa gli faceva pena, ecco tutto! Non si meritava di vedersela con
quell’idiota senza tatto di suo fratello.
Senza contare, che a quanto aveva sentito dire (aveva origliato solo un po’
dalla finestra del MewMew Caffè, che c’è di male?..), aveva già avuto un bel
colpo con quell’altro cretino biondo che andava appresso alla sua micina… Come
si chiamava..? Ah, Ryo…
Magari si fosse messo con lei, avrebbe avuto un avversario in meno e non un
fratello in crisi esistenziale (non che si notasse, ma lui lo conosceva bene
V.V Il modo in cui si rifugiava nelle cose che gli erano più familiari era un
chiaro indice di crollo delle certezze passate) (in effetti, per quanto
meticoloso fosse Pai, persino a Taruto era parso strana il suo improvviso
interesse per la necessità di tenere divise in ordine alfabetico le armi
dell’astronave).
In un certo senso, Retasu Midorikawa gli assomigliava, anche se lui era molto
ma molto più affascinante, ovviamente!
Un’ improvvisa schiaffata d’acqua in pieno volto lo fece tornare alla realtà,
boccheggiante. Sgranò gli occhi in maniera sbigottita e li fissò sulla ragazza
di fronte a sé, ancora con le mani protese in avanti a coppa, nell’atto di
lanciare l’acqua:
- Sembravi caduto in trance, ho pensato che forse ti eri avvicinato troppo al
sole volando e…- s’interruppe. Ma che idiozie diceva?!, pensò Kisshu ancora di
stucco.
Prima che potesse ribattere, la giovane mewmew riabbassò le braccia e sillabò:
- Comunque ti avevo chiesto: ti ha mandato Pai?
Ancora stordito, scosse la testa, facendo prendere a Retasu un’aria quantomai
avvilita.
Stava quasi per dispiacersi per lei, quando lo sgocciolio dell’acqua dal viso
nel collo della sua maglietta gli fece finalmente focalizzare ciò che era
accaduto pochi secondi prima:
- Ma dico, sei pazza?!- strillò, asciugandosi con le mani- Non so cosa mi
trattenga dal farti fare un tuffo!- ruggì, accennando al lago alle sue spalle.
Sul volto di lei, dapprima smarrito, comparve un fugace sorriso lievemente
sornione:
- Non credo ti sarebbe così facile…
Prima di poterle chiedere cosa intendesse, la giovane piegò le gambe e si gettò
all’indietro nell’acqua, causandogli un involontario quanto preoccupato grido.
Possibile che l’abbandono di suo fratello le avesse provocato un tale shock da
mandarle in tilt le funzioni del cervello? Poteva anche darsi.. In fondo era
un’umana…
Stava chiedendosi se fosse il caso di gettarsi nel lago in suo salvataggio,
quando si rese conto che la ragazza non era affatto affondata: nel punto in cui
i suoi piedi poggiavano, elegantemente incrociati tra loro, si era formata una
cupola convessa all’interno, appena increspata da cerchi concentrici. Prima che
avesse il tempo di sorprendesi, la mewmew si portò alle labbra la spilla, e un
alone di luce e arcobaleni causati dal turbinio leggero delle gocce d’acqua la
avvolse.
Kisshu intravide una coda da sirena fluttuare per un breve attimo, subito
sostituita da un bel paio di gambe rivestite fino al ginocchio di un paio di
stivali verde brillante.
In un turbine di bolle e luce osservò il corpo della giovane mutare, i capelli
diventare più chiari e le spalle lasciate nude da un abitino fresco e
leggiadro.
Come lei.
Non si era mai reso conto come la metamorfosi di Midorikawa fosse elegante, né
come lei fosse graziosa una volta trasformata, con quell’espressione sveglia e
curiosa. Forse perché la sua attenzione era sempre stata assorbita totalmente
da Mew Ichigo.
Non che fosse più bella di lei, questo no, ma Mew Retasu aveva un’aria molto
più fresca e allegra… Leggiadra e giovane come l’oceano. Piacevole, davvero!
Come aveva fatto a non accorgersene prima?
Però.. Era un peccato che fosse già impegnata…
Ehi.. un attimo…
Suo fratello era un idiota…
..Per cui Retasu non era affatto impegnata!
Mentre questi pensieri si facevano strada nella sua mente, la voce cristallina
di Mew Retasu lo raggiunse:
- Allora, che mi dici adesso?- chiese, atterrando nuovamente sull’erba e
spostandosi i capelli leggermente bagnati dietro le spalle, incrociando le
gambe nella sua posa di fine trasformazione.
Si riferiva alla sua minaccia di buttarla nel lago, ma in quel momento non se
ne rese conto.
- Io.. sono davvero senza parole…- sussurrò, con un sorriso affascinato.
**
- Io.. sono davvero senza parole…
La sua risposta la lasciò lievemente spiazzata.
Si era trasformata quasi per sfida, per dispetto… In effetti, se l’aveva fatto
era perché per un secondo aveva rivisto Pai al posto di Kisshu, e si era voluta
togliere una qualche soddisfazione dimostrando che non era il tipo di persona a
cui si può fare e dire tutto senza che reagisca.
Naturalmente, appena fosse andato via sarebbe corsa a nascondersi arrossendo
fino al midollo.
Ma la strana espressione di Kisshu la catturò… Mentre lo fissava attentamente,
non potè fare a meno di pensare come fosse strano avere quello sguardo ambrato
su di sé… Quei grandi occhi così espressivi, profondi e rilucenti di luce… Così
diversi da quelli di Pai, che pure sapevano esprimere una tale dolcezza…
Negli occhi di Kisshu invece, per quanto i suoi lineamenti fossero più morbidi
e dolci di quelli del fratello, si poteva leggere più che dolcezza, attrazione
e fascino…
In effetti, erano più simili a quelli di Ryo, per quanto totalmente diversi.
E il suo sorriso, dalla piega morbida… Era così.. così…
Ehi.. un secondo…
Che stava facendo?! Perché adesso si avvicinava?! 0//0
- Ehm..- sussurrò, con il cervello lievemente in pappa, spostando lo sguardo al
grosso orologio pubblico dietro le spalle dell’alieno- ..Mi sono ricordata che
avevo promesso di andare al Caffè Mew Mew dieci minuti fa.. Quindi dovrei
essere già lì, e se tu non fossi arrivato adesso ci sarei…
Kisshu atterrò morbidamente con i piedi a terra, di fronte a lei:
- Allora sono lieto di non essere arrivato in ritardo…- dopodichè si sporse in
avanti e poggiò le labbra sulle sue.
**OWARI**
Ehm… ^^;;;
Beh, eccovi la più improbabile delle coppie! Io la trovo simpatica, per quanto
adori sia le RetasuxPai che le RetasuxRyo, e anche le IchigoxKisshu, sebbene
dopo una certa fic mi siano diventate un po’ antipatiche…
Spero che la fic piaccia, nonostante tutto, e che nessun estimatore delle
coppie sopraelencate nutra il desiderio di uccidermi!
Se commenterete questa mia prima fic su TMM mi farà molto piacere! ^0^; Ciao a
tutti!!!