FANFIC

Nessun Problema

Meggie87


'Come? Non riuscirò mai a dirglielo… e poi se lo facessi, prima mi ammazzerebbe e poi riderebbe di me per il resto della sua vita… no, no… assolutamente.
Ma non posso più andare avanti così! Cazzo! Non faccio altro che farle domande stupide… in fondo non è difficile… "Melissa tu mi piaci"… oddio che merda, sembra la dichiarazione di un bambino delle elementari. Se fossi sicuro di amarla le farei una dichiarazione con i fiocchi… ma visto che non ne sono convinto, non posso…
Accidenti! Sono o non sono un ex modello? Cadrà ai miei piedi! DEVE cadere ai miei piedi…"
Kurz era nella sua cabina che pensava e ripensava… quella situazione lo stava facendo diventare matto. Era da un po’ che si era accorto che verso quella che lui, fino a poco tempo prima, considerava sua sorella, aveva iniziato a provare qualcosa di più che una semplice amicizia.
Amore? Kurz lo escludeva, ma non del tutto…
Di una cosa però il ragazzo era sicuro: Melissa gli piaceva… era attratto da lei, forse solo fisicamente… ma più di una volta si era ritrovato a pensare di poterla avere tra le braccia…
Il fatto che lei fosse più grande di ben sei anni non gli interessava. Il problema era che lei sembrava considerarlo, appunto, solo come un fratello minore…
Così il ragazzo, per indagare, tartassava Melissa con domande private, per scoprire se usciva con qualcuno.

"Dai perché non me lo dici?"
"Perché non ne ho voglia…"
"Ma avanti! Io ti racconto sempre tutto…"
La ragazza si fermò di scatto, avvicinò il viso a quello del ragazzo (che avvampò) e disse:
"Ti ho mai chiesto di farlo?"
Il ragazzo la guardò sconvolto:
"Ch-Che cosa?"
"Idiota che cosa stai pensando! Intendevo se ti ho mai chiesto di raccontarmi tutto…"
"Ah…" il ragazzo non riuscì a fare a meno di sospirare… quella situazione diventava sempre più difficile…
'E va bene… d'accordo… il metodo del bravo ragazzo non funziona con lei… è ora di sfoggiare le mie armi segrete… da questo momento mi comporterò nel mio classico modo di conquista: il seduttore… non potrà resistermi, nessuna ci è mai riuscita e non ci riuscirà neanche lei…"
Melissa e Kurz stavano discutendo tra i corridoi del De Danaan. Tessa li aveva chiamati, probabilmente li aspettava una nuova missione.
Continuando a discutere, entrarono nell'ufficio di Tessa:
"Buongiorno Melissa, buongiorno sergente Kurz Weber!"
"buongiorno!"
"Vi ho fatti chiamare per informarvi di alcuni fatti poco chiari che si stanno verificando… a capo di tutto questo supponiamo che ci sia Gauron."
"Ancora lui…" Kurz non riuscì a trattenersi quel commento…
"Esatto, ancora lui. Temiamo per la sicurezza di Kaname Chidori… sembra infatti che Gauron abbia ripreso il suo antico progetto dei Whispered… dovrete ricostituire la scorta della signorina Kaname."
"D'acordo… e Sagara?"
"Verrà informato anche lui… partirete tra tre ore."
"Si signore!"
I due soldati uscirono dalla stanza e si diressero a preparare i bagagli…
Kurz guardò al ragazza davanti a lui, soffermandosi su ogni particolare del suo corpo…
'oddio… vi prego non svegliatemi… perché questo è un sogno…anzi no, è un incubo… perché è esattamente davanti a me e non posso neanche sfiorarla… oddio… questa è un'agonia…
ragazzi… che culo! Il suo fondoschiena è in assoluto il migliore che io abbia mai visto… niente di così perfetto… assolutamente…'
"Kurz che diavolo stai facendo lì impalato a fissarmi il culo?"
Kurz sussultò… 'merda! Mi ero incantato e lei se n'è accorta!'… il ragazzo la fissava senza sapere che cosa dire…
Melissa continuò:
"Se ti ribecco un'altra volta a guardarmi al di sotto del bacino giuro che ti uccido… questo non è di tua proprietà"
Il ragazzo sembrava finalmente reagire alle parole di Melissa…
"lo so, non scaldarti troppo… e poi ammettilo che ti piace essere guardata…"
"Come no… da te poi… è il mio passatempo preferito, non lo sapevi?"
"Davvero?? Allora significa che contraccambi…"
"Ma piantala! Sono un tuo superiore, ricordatelo!"
I due si fermarono davanti all'entrata dell'ascensore…
Una volta all'interno i ragazzo riprese a parlare:
"Secondo me ti sei innamorata di me ma non vuoi ammetterlo…"
"Che hai detto?"
"Che ti sei innamorata di me…"
"Kurz sei sicuro di stare bene… prima mi sembravi solo un po’ fuori di testa, ma a questo punto penso che tu abbia la febbre…"
"Si, si… scherza pure! Avanti… che faresti se ti baciassi?"
"Non ti conviene farlo… ma soprattutto non ti conviene sapere cosa farei dopo…"
Kurz si avvicinò a lei e la guardò… quella era la sua tattica migliore… l'avrebbe baciata… e lei non sarebbe riuscita a dirgli di no…
Velocemente appoggiò le mani sulle spalle di lei e la spinse contro la parete dell'ascensore. Senza darle neanche il tempo di parlare, appoggiò la bocca contro quella della ragazza.
Melissa si irrigidì e tentò di divincolarsi, ma era inutile: Kurz era più alto e, purtroppo, più forte di lei… dopo alcuni istanti si rilassò e schiuse le labbra, facendo diventare il bacio più profondo.
Il ragazzo non aspettava altro… ormai era sua, si stava abbandonando a lui, sentiva il suo corpo contro il suo, le sue labbra…
Fu un bacio lungo e passionale, e si staccarono solo quando entrambi restarono privi di fiato.
Melissa lo guardò negli occhi… come aveva potuto cedere? Dov'era andato a finire il suo autocontrollo? Per un attimo, che sembrò infinito, si guardarono… poi, lentamente, la ragione e la rabbia per essere stata sfruttata in quel modo presero il sopravvento e la ragazza tirò un potente calcio nelle parti basse di Kurz.
Il ragazzo si inginocchiò, dolorante, e l'ascensore si aprì.
Melissa uscì e fece per andarsene, ma poi, senza neanche girarsi, disse:
"Ti avevo avvertito che non ti conveniva sapere come avrei reagito…"
Detto questo, se ne andò, lasciando il ragazzo nell'ascensore…

'Ma guarda questo! Come diavolo si è permesso… chi si crede di essere per poter fare quello che vuole con me... con ME?? Stiamo scherzando? È solo un idiota… ma gliela faccio passare io la voglia di scherzare… se si azzarda ancora giuro che non rispondo più delle mie azioni'…
Melissa era nella sua cabina che stava facendo la valigia, e intanto ripensava a Kurz…
'Lui è un idiota… ma anch'io sono una stupida. Non avrei dovuto provocarlo… gli piace fare il donnaiolo e lo so… accidenti a me! Cavolo ha sei anni in meno di me, è un ragazzino…'
A Melissa il fatto accaduto nell'ascensore proprio non era andato giù… e non faceva altro che ripensarci…
'Cazzo!… però per essere un ragazzino bacia veramente da dio… no, ma che sto dicendo? Per favore… non può piacermi Kurz… è un mio diretto subordinato, è più piccolo di me, è un idiota ed è anche… terribilmente sensuale. È inutile che mi prenda in giro, il bacio mi è piaciuto eccome… altrimenti non avrei corrisposto… e il calcio… beh l'ho fatto proprio per non fargli vedere quanto mi era piaciuto il suo bacio… oddio… non posso… non posso farlo… devo togliermi Kurz dalla testa… assolutamente…'

Intanto Kurz, nella sua cabina, non era certo messo meglio di Melissa… la sua testa era un vortice di pensieri e il centro di tutto questo era proprio la bella soldatessa…
'Complimenti… veramente… ottimo lavoro! Invece di far cadere lei ai tuoi piedi sei caduto tu ai suoi… non c'è che dire un lavoro coi fiocchi! Cavolo c'è mancato poco… mi stava castrando quella stronza… ma come fa a non accorgersi di come mi fa stare? Se se ne accorge… beh allora è veramente bastarda… cavolo… io le muoio dietro e lei mi prende a calci! Comunque il bacio è stato una bomba… peccato per com'è finita… ha anche risposto al bacio! Oddio… pensavo di morire in quel momento…'
Il ragazzo chiuse la cerniera del borsone e uscì dalla stanza. Dopo pochi passi si trovò davanti proprio lei, Melissa… non appena la vide abbassò gli occhi, cosa avrebbe potuto dire adesso?
Era nel panico più totale, quando fu proprio lei a parlare per prima:
"Senti… sono ancora piuttosto incazzata per prima, ma facciamo finta di niente ok? non mi va di discutere…"
"D'accordo…"
"Bene… e adesso andiamo! Abbiamo una persona da proteggere…"
… … … … …


"Kaname è pericoloso!"
"Sagara!! Non è pericoloso è solamente umano! Non mi farò rovinare gli ultimi giorni di vacanza! Te lo puoi scordare! Io voglio andare al mare, ok? e se questo ti crea problemi… beh risolveteli!"
"Ho avuto una comunicazione dal De Danaan… Gauron potrebbe cercare di rapirti nuovamente…"
"Non è che questo tizio si è innamorato di me? Sembra che il suo massimo passatempo sia rapirmi… e comunque non voglio sentire storie! Io andrò al mare con i miei amici… e se tu sei preoccupato, beh puoi venire anche tu…"
"Ci saranno anche Kurz e Melissa"
"D'accordo, d'accordo… basta che non mi create problemi… e poi quello che crede di essere sempre in guerra sei tu…"
Kaname stava discutendo, come di consueto, con Sagara.
I fulcro della discussione era, questa volta, le vacanze al mare che Kaname voleva assolutamente fare, ma che Sagara riteneva troppo pericolosa, soprattutto dopo la nuova comunicazione dal De Danaan… ma come Sagara sapeva bene era inutile discutere con quella ragazza… alla fine, in un modo o nell'altro, l'aveva sempre vinta lei. E così fu anche quella volta.

Dopo alcuni giorni erano sull'aereo… Chidori, Sagara, le sue amiche, Melissa e Kurz…
Kurz si alzò e andò a sedersi vicino a Chidori, che fissava fuori dal finestrino:
"Heilà bellezza! Come va?"
"Benissimo Kurz…" rispose lei, quasi in un sussurro.
"Beh immagino che sarebbe stato molto più bello per te passare una settimana in compagnia di Sousuke, ma avanti! Prendi il lato positivo delle cose… almeno non c'è Tessa, la tua diretta rivale!"
"La mia diretta rivale?"
"Ma si… lo sai che con me ti puoi confidare…"
"Tu hai bevuto… comunque cambiamo discorso che è meglio… a te, come va?"
"Insomma…"
"Mi aspettavo una risposta del tipo: 'tutto ok dolcezza'… che succede?"
"Mah… ho fatto una cosa… una stronzata… e visto come si sono messe le cose… beh non è stata una grande idea, ma non mi va di parlarne…"
La ragazza osservò gli occhi di Kurz diventare improvvisamente tristi e decise di non indagare oltre… era evidente che qualcosa, di cui non era a conoscenza, turbava il ragazzo.

"Siamo al mare!! Non sei felice Kana-Chan?"
"Tantissimo… era ora! Un po’ di svago finalmente!"
L'amica si avvicinò e le sussurrò all'orecchio: "Già… e poi se c'è Sousuke è tutto più bello, non è vero?"
"ma piantala! Che vuoi che me ne importi di quello stupido fissato di roba militare!"
Si diressero subito in albergo, per depositare i bagagli e dopo andarono diretti in spiaggia…
Kaname stava ascoltando distrattamente i discorsi delle sue amiche.
'Mi sa che non è stata una grande idea… non dovevo indossare questo costume… perché mi sono lasciata convincere?? "lo conquisterai sicuramente" mi ha detto… ma io ci credo ben poco… dovevo indossare il mio costume, non questa roba. Oddio che vergogna…'
Il motivo della sua preoccupazione era appunto il costume che le sue amiche l'aveva costretta ad indossare, dichiarando che "Sousuke non sarebbe rimasto indifferente"… e lei… beh lei ci sperava, ma sapeva che era una possibilità molto remota e non voleva farsi illusioni… Sousuke sembrava non accorgersi minimamente dei suoi sentimenti, era inutile girarci intorno.
Arrivati alla spiaggia appoggiarono la loro roba e si tolsero i vestiti. Kaname cercò di essere il più disinvolta possibile, come se indossasse un costume qualsiasi…
"Hei Kaname! Ma dove l'hai trovato quello?" come sempre a Kurz, il donnaiolo per eccellenza, non era passato inosservato il suo bikini blu notte…
Melissa le evitò un ulteriore imbarazzo rispondendo lei al posto di Kaname: "Piantala Kurz!".
Sagara per tutta la durata della scena era rimasto in disparte… ma non sembrava proprio indifferente. Per alcuni istanti i suoi occhi si erano soffermati sul corpo di Kaname, coperto da quel minuscolo bikini blu, che lasciava ben poco all'immaginazione.
'Datti una calmata…' Sousuke si impose di distogliere lo sguardo… che diavolo gli stava succedendo?

"Dai Kaname vieni in acqua!" tutta la compagnia era in mare che si divertiva tra gli spruzzi d'acqua… beh in effetti non erano proprio tutti…
"Vengo tra un po’!" Kaname volse lo sguardo verso la figura poco distante da lei:
"Guarda che puoi benissimo entrare in acqua… non c'è bisogno che tu mi segua dappertutto… puoi anche controllarmi da laggiù…"
"Non c'è nessun problema per me nel rimanere fuori"
"Immaginavo che avresti risposto così… uffa… che barba… senti io vado a fare un giro, tu fai quello che vuoi…"
"Ti accompagno!"
"No… voglio fare un giro da sola!"
"potrebbe essere pericoloso"
"Immagino che anche se ti dicessi di rimanere qui, tu mi seguiresti di nascosto vero?"
"Affermativo!"
"In questo caso allora vieni… avanti…"
I due ragazzi si alzarono da terra e si diressero verso il bordo del mare, in direzione opposta rispetto a dove si trovavano gli altri.
Kaname aveva saggiamente deciso di infilarsi il copricostume… non voleva rimanere in imbarazzo per tutta la passeggiata a causa delle dimensioni ridotte del suo costume…
Camminarono per alcuni minuti, ma nessuno dei due disse niente… entrambi però pensavano… inutile dire che le loro attenzioni erano rivolte alla persona che aveva accanto…
'Il mare, la spiaggia, il sole… io e lui da soli… per la prima volta è tutto perfetto… niente terroristi in giro che vogliono rapirmi, niente pazzi criminali, niente cose pericolose… oddio mi sembra un sogno…'
Kaname distolse lo sguardo dal mare per gettare una fugace occhiata al ragazzo accanto a lei.
'Accidenti a lui… ma io dico: si può rimanere in maglietta al mare? D'accordo che non è ancora entrato in acqua e quindi non c'è motivo per toglierla però… uffa. Passerò io per quella malata ma quella maglietta deve sparire… è un soldato, no? Avrà pur un bel fisico… oddio sto impazzendo…
Ma guarda te se dovevo innamorarmi proprio di questo qua!'
Passeggiarono a lungo, fino al tramonto, e dopo alcuni minuti passati ne più totale silenzio parlarono molto… per una volta tra di loro non c'erano né terroristi, né altri pericoli…

Ormai erano passati alcuni giorni… Kaname era stata accontentata: il secondo giorno era entrata in acqua e Sousuke l'aveva seguita, togliendosi, finalmente, quella maglietta bianca che Kaname iniziava a detestare…
Mancavano ancora due giorni e la vacanza sarebbe finita… e tutto, purtroppo, sarebbe ritornato alla normalità.
Chidori e Sousuke, come d'abitudine, erano sotto l'ombrellone, mentre tutti gli altri erano in acqua.
"Senti Sousuke io vado a prendere un gelato… vuoi qualcosa?"
"No… ma aspetta, vengo con te…"
"No… tu rimani lì seduto, chiaro? Ti prometto che andrò solo a prendere un gelato, e non fuggirò, d'accordo? Vado a 50 metri di distanza, non mi succederà niente…"
"D'accordo… ma fai in fretta e non parlare con sconosciuti…"
"Si, si… agli ordini…"
Kaname si alzò dallo sdraio… decise di non mettersi il copricostume, ormai aveva superato l'imbarazzo iniziale, e poi doveva solo fare pochi metri… non si doveva vergognare più di tanto…
Era quasi arrivata al baracchino dei gelati, quando un tizio le si parò davanti.
"Buongiorno signorina"
"Ehm… buongiorno"
"Che ne direbbe di seguirmi?"
"Io… veramente…"
"Andiamo…" l'uomo le afferrò con violenza un braccio…
"NO!!!" Kaname urlò con tutto il fiato che aveva in gola… Sousuke era poco distante, avrebbe sicuramente sentito…

Sousuke sussultò… 'Kaname'… si alzò di scatto e si girò in direzione del baracchino dei gelati: c'era un tizio che stava trascinando Kaname…
Iniziò a correre, ma quello fu più veloce di lui: il ragazzo infatti non si accorse che poco distante era parcheggiato un furgoncino nero…
'Bastardo!' iniziò a correre più velocemente ma Kaname era già stata spinta nel retro del furgone, che si era messo in moto... con un ultimo disperato tentativo cercò di afferrare la maniglia del portellone posteriore… la mano mancò la presa, ma all'improvviso senti qualcosa cingergli il polso… qualcuno dal furgone l'aveva afferrato e l'aveva fatto salire.
L'ultima cosa prima del vuoto fu il viso sconvolto di Chidori…
… … …


"Sousuke… Sousuke… svegliati… ti prego… svegliati…"

Aprì lentamente gli occhi. C'era qualcuno che lo stava chiamando? Dov'era? Non si ricordava niente… e quel mal di testa che aveva, di certo non lo aiutava.
Era sdraiato. Volse lentamente il viso e poi la vide. Vicino a lui. Chidori.
In un secondo, come un flash, si ricordò tutto.
"Kaname!" si alzò e si volse verso la ragazza… "Che cosa ti hanno fatto?"
"Niente… ma avevo paura… stupido! Pensavo fossi morto all'inizio… la botta che hai preso era fortissima…"
Sousuke si guardò intorno… erano in una stanza, il cui massimo dell'arredamento era un letto, poco distante da loro. Non c'era nient'altro. Anzi c'era. Una telecamera.
Sousuke si volse nuovamente verso la ragazza: indossava ancora solo il costume… e lui non era certamente messo meglio con i boxer e la maglietta.
Immaginava che dietro tutto quello ci fosse Gauron, ma non poteva esserne sicuro. Doveva scoprire qualcosa… ma soprattutto doveva assolutamente mettersi in contatto con il De Danaan… in breve tempo sarebbero venuti a prenderli e tutto si sarebbe risolto.
Rimasero per alcuni minuti seduti per terra, con la schiena contro il muro, in un rigoroso silenzio.
"Ci verranno a prendere vero?"
"Si"
"… lo sanno vero? Sanno che siamo qui…"
"Temo di no…"
"E come ci troveranno…"
"Ancora non lo so… ma lo faranno…"
Kaname guardò il ragazzo acanto a lei… neanche lui sembrava troppo convinto di ciò che aveva appena detto, ma non continuò oltre il discorso…
Dopo alcuni istanti sentirono la serratura della porta scattare:
"Avanti metteteli dentro con gli altri…"
Vi erano due uomini, con un fucile… e poco dopo comparvero Kurz e Melissa, che vennero chiusi insieme agli altri…
Kaname e Sousuke li guardarono… fu quest'ultimo però a parlare:
"Che cosa ci fate qui?"
"Ehm… beh… io e Melissa ti abbiamo visto correre via, così siamo usciti dall'acqua e abbiamo visto tutto… vi abbiamo seguito, ma senza gli M9 non potevamo fare molto… ci hanno visto e ci hanno presi… ed eccoci qui…"
"Il De Danaan lo sa?"
"Li abbiamo avvisati del rapimento, ma non sanno dove siamo in questo momento… solo la zona… ci hanno interrotto la comunicazione prima di riuscire a riferire tutto…voi state bene?"
"Si…"
"Ehi Kaname… non hai freddo? Potrei scaldarti io se vuoi!"
Melissa afferrò al volo il braccio di Kurz e disse:
"Stai fermo e non rompere…"
E Kurz sembrò, stranamente, obbedire…
Si sedettero anche loro due per terra…
Melissa in quel momento stava veramente ringraziando il signore che si fosse vestita sulla macchina… con Kurz accanto a lei non si sentiva affatto tranquilla… aveva tentato di baciarla più volte (addirittura appena conosciuti!) e una ci era anche riuscito… non voleva ripetere l'esperienza…

"Avanti uscite tutti da lì, e tenete le mani bene in vista…"
Kaname, così come tutti gli altri, si alzò e andò verso la porta…
'Chissà dove ci portano adesso… non ne posso più… sono stanca… e ho paura… e poi sto andando in giro mezza svestita… accidenti a me…'…
Kaname era molto preoccupata: quei tizi sembravano molto pericolosi.
Entrarono in una stanza, ma a quel punto vennero divisi: Melissa e Kaname avrebbero proseguito insieme, mentre gli altri due avrebbero dovuto aspettare…
A Kurz non sfuggì l'occasione per commentare:
"Sicuramente è un uomo… il rapitore, intendo… si è preso le ragazze mentre a noi ci ha lasciati qui… comunque… tu a chi pensi?"
"Lo sai"
"Si… Gauron… anch'io… e non mi piace per niente…"
Intanto le ragazze erano state portate in un'altra stanza…
Inutile dire che i sospetti di Kurz e Sousuke erano fondati… in quella stanza c'era Gauron.
"Oh… che piacere rivederti Kaname!"
"Non posso dire la stessa cosa!"
"Ma come siamo suscettibili! Comunque… ormai ci conosciamo, è inutile che ti spiego perché TU ti trovi qui… ma oltre alla nostra vecchia storia, c'è qualcosa di nuovo, che mi è venuta in mente quando tutte queste gentili persone si sono unite a te…"
"Che cosa vuoi fare un lavoro di gruppo per caso?"
"Perché no? Comunque con tutti questi ospiti aggiunti… mi sono detto: perché non farli 'lavorare' un po’? sapete ho molte conoscenze… e ho un amico, chiamiamolo così, che ha un traffico di filmati veramente notevole…"
Melissa non riuscì più a rimanere zitta: "Filmati? Intendi filmati porno immagino!"
"Si, ma non solo… si occupa anche di pedofilia…"
"Bastardo! Mi fai schifo! Mi fai schifo tu e il tuo amico!"
"Oh basta con i complimenti! Comunque… questo mio amico paga molto bene… soprattutto se la merce è ottima… e scommetto che con voi due non avrà niente da ridire…"
"Bastardo non farò mai niente di ciò che mi chiedi! E non mi venderai come se fossi un oggetto…"
"Venderti? Ah ah ah ah … non ho nessuna intenzione di venderti! Farete tutto qui, in queste mura… l'unica cosa che venderò sarà il filmato… è molto semplice sapete? Un ragazzo… una ragazza… chissà cosa succede… e dopo potrò occuparmi di Kaname…"
"Bastardo!"
"Adesso basta! La cosa è molto semplice: o accettate, oppure morite… voi non mi servite in fondo… solo Kaname… comunque se non volete con quei due… beh il filmato lo farete, ma con uno dei miei uomini…"
"Mai!"
"Beh pensaci… intanto verrete divisi in due: tu e Kassim, mentre Kaname con il biondino…"
Melissa si voltò per osservare la faccia di Chidori: era sconvolta, soprattutto dopo la divisione…
Melissa decise di aiutarla… in fondo lei era una civile, aveva la priorità:
"Visto i tuoi progetti, vorrei stare io con il biondino…"
"Oh… per caso c'è maggiore sintonia?"
"E anche se fosse?"
"Niente, niente… comunque fai come vuoi…"
Le due ragazze vennero condotte fuori. Kaname appoggiò la mano sul braccio di Melissa e le disse:
"Grazie"
"Figurati… immaginavo che volessi stare tu con Sousuke… che hai intenzione di fare?"
"Eh? No, no… non se ne parla… perché tu…?"
"Sei matta? No… non mi abbasserò a tanto…"
"Ma non voglio che vi capiti qualcosa…"
"Non importa… comunque visto che non sapevo la tua scelta ho immaginato che nel peggiore dei casi avresti voluto Sagara con te…"
Kaname abbassò il viso e arrossì violentemente… "Quello stupido…" sussurrò…
"Già è uno stupido… però ti piace…"
"NO! Assolutamente…"

I ragazzi intanto erano stati informati di ciò che li aspettavi da uno che lavorava per Gauron.
Kurz anche se cercava di contenersi, non gli dispiaceva poi molto l'idea di doverlo fare con Kaname (non sapevano ancora dello scambio)… era una ragazza veramente bellissima… ma doveva ammettere che gli sarebbe piaciuto restare con Melissa… magari poteva essere la sua grande ocasione.
La reazione di Sousuke era stata invece più moderata… ma la cosa non lo allettava per niente… non si sarebbe abbassato a tanto… e poi Melissa aveva praticamente 10 anni in più di lui… no, assolutamente. La cosa che gli faceva più rabbia, ma che non avrebbe mai ammesso, era il pensiero di Kaname tra le braccia di Kurz… no, era decisamente troppo. Non poteva succedere… Kaname non poteva… non con Kurz… magari con lui… ma non con Kurz… non con un altro…
I due ragazzi vennero divisi e portati in due diverse stanze… Sousuke era seduto per terra e aspettava che quella porta si aprisse… e in fondo ci sperava… aveva ancora la speranza che entrasse Chidori…
Kurz era seduto per terra e aspettava che quella porta si aprisse… e in fondo ci sperava… aveva ancora la speranza che entrasse Melissa…

Quando Sousuke vide entrare Kaname per un secondo (ma solo per un secondo), ammise con se stesso che ne era felice… significava non doverla immaginare tra le braccia di Kurz… significava poterla avere accanto a se… LUI… era lui… lui doveva stare con lei…
Kaname non disse niente e si sedette semplicemente accanto a Sousuke… e rimasero così, per molte ore, semplicemente seduti uno accanto all'altro, senza mai dire niente…

"Melissa??"
"Ciao Kurz… non puoi immaginare la mia felicità in questo momento…"
"ma…"
"Se ti aspettavi Kaname mi spiace… sai com'è… ho preferito cederle il posto"
"Ah… è con Sousuke… ma… tanto è inutile… secondo me non combinano niente…"
"Chi può saperlo?"
"Andiamo… ammettilo che l'hai fatto per stare con me…"
"Certo, certo… tu, avvicinati a meno di un metro da me e giuro che non ne uscirai vivo, e sai che non scherzo!"
"Si, si d'accordo…"
… … …

'Quanto tempo sarà passato? 4 o 5 ore probabilmente… e non una parola… cazzo se è difficile… ma non posso iniziare io a parlare… cose le dico? No… è fuori discussione…
Devo piantarla di prendermi in giro… ecco quello che devo fare… col cazzo che è tutto a posto… è qui, a pochi centimetri da me, bellissima, come sempre… per lei ho fatto la più grande stronzata di tutta la mia carriera militare… per lei mi sono lasciato prendere dalle emozioni quando Gaurdon tempo fa… cazzo… e ora è qui… e non mi parla neanche…
Stronzate… ecco cosa sono tutte quelle storie sul sangue freddo in tutte le situazioni… d'accordo… sarò anche un sergente, ma… sono un uomo… e… non ci riesco… non ci riesco… ci ho provato, ma non posso prendermi in giro… io non riesco a non pensare a lei… non ci riesco…'
Sousuke si alzò e senza dire niente si tolse la maglietta bianca che indossava… nel voltarsi verso la ragazza incontrò i suoi occhi sconcertati e si affrettò a dire:
"Ehm… no… non è come pensi… pensavo solo che avessi freddo… volevo solo darti la mia maglietta…"
"Ah… ehm… beh… grazie…"
la indossò velocemente… almeno non era più in costume…
Il ragazzo si sedette di nuovo accanto a lei, ma subito dopo la porta si aprì, e due uomini portarono via Kaname…
'giuro che se le fanno qualcosa io… io… li ammazzo… giuro che io li ammazzo…'
… … …

"Chidori!! Che cosa ti hanno fatto??"
Era passato molto tempo da quando Chidori era stata portata via… e ora… era di nuovo lì, con lui, ma… la sua maglietta… era strappata…
"Chidori ti prego rispondi!"
"Niente…"
"Niente? E questa?"
"Volevano… ma… no…"
'Non posso dirglielo… non ci riesco… perché? Perché sono stata così stupida da dire quelle cose? Io non posso farlo… io non VOGLIO… ma in alternativa… no, non voglio neanche pensare all'alternativa… ma Sousuke… no… non così… non in questo modo…'
"Kaname?"
"Uhm… è tutto a posto…"
"Sicura?"
"Si…"
'Cazzo! No che non è tutto a posto! Che cosa mi è saltato in mente? Cazzo, cazzo, cazzo… se non glielo dico non ci sbrigheremo mai… e ciò significa che domani… no… assolutamente… non posso… non posso.."
Chidori scoppiò a piangere e si sedette pesantemente a terra, seguita poi da ragazzo…
"Che cosa ti hanno fatto? Per favore dimmelo!"
'Devo dirglielo… devo… io devo dirglielo…'
"… hanno visto che non 'abbiamo combinato niente'… in tutte queste ore…"
"Combinato niente??"
"Sono parole loro… e mi hanno detto… beh… di sbrigarmi… altrimenti domani… domani io…"
"domani?"
"Gauron mi ha fatto avvicinare a degli uomini… e hanno cercato di mettermi le mani addosso… ha detto che quello sarà ciò che aspetta a me… mentre a voi… ha detto che vi ucciderà…" e riprese a piangere…
'Perfetto… cioè… adesso io che cazzo le dico? "Nessun problema, per me la cosa si può fare!"??… cazzo… cazzo… ok… respira… Sousuke respira e sangue freddo… lei non ha detto di aver accettato… lei ha solo riferito le loro parole… già… idiota… secondo te potrebbe accettare di farsi mettere le mani addosso da quelli? No… è fuori discussione… e d'accordo… in fondo è quello che voglio no? Cioè… si… in fondo si… cazzo non giriamoci intorno… lo voglio e basta… ma così… è squallido… è orribile… cazzo… in fondo è anche per lei… non voglio che vada con quelli, non deve… non può…'
"Se vuoi…"
"Se vuoi…" dissero contemporaneamente…
I loro occhi si incontrarono e arrossirono… poi Kaname distolse lo sguardo: si sentiva terribilmente in imbarazzo... ma nel peggiore dei casi voleva lui... proprio come aveva detto Melissa…
"Vuoi?" disse nuovamente la ragazza… cercando di non far trasparire l'agitazione…
Sousuke abbassò il viso…
"Nessun problema" sussurrò… ma Kaname lo sentì comunque… e le bastò per far accelerare il battito del suo cuore all'impazzata… certo non era come l'aveva sempre sognato… si immaginava una cosa molto romantica, in camera sua, con il ragazzo che amava… 'in fondo manca solo la mia camera…' pensò per sdrammatizzare… e poi, a lei piaceva Sousuke… le piaceva tanto… e sperava di non essergli del tutto indifferente… e dopo quella sua affermazione, beh ci sperava ancora di più…
Sousuke si alzò in piedi, seguito poi da Chidori. La situazione non era semplice… uno di fronte all'altra evitavano di guardarsi… per evitare un ulteriore imbarazzo.
Kaname si mosse lentamente e si avvicinò a lui… quante volte aveva sognato di baciarlo? Quasi ogni sera nell'ultimo periodo… e spesso i sogni andavano ben oltre ad un semplice e casto bacio… perché poi il bacio diventava più profondo, le sue mani, prima insicure, poi sempre più certe, esploravano il suo corpo… il suo respiro… era tutto come nei sui sogni… o quasi.
Fece un ulteriore passo avanti: ora erano a pochi centimetri di distanza, ma Sousuke si ostinava ancora a non guardarla in faccia… era più forte di lui… evidentemente la prima mossa sarebbe stata di Kaname.
Lentamente la ragazza appoggiò le labbra su quelle del ragazzo, solo per qualche secondo… non ebbe neanche il tempo di assaporare il suo sapore…
Sousuke si volse finalmente a guardarla… quel bacio l'aveva colto abbastanza di sorpresa… d'accordo da qualcosa si doveva pur iniziare, però… per lui, era abbastanza imbarazzante come situazione…
'Mi ha baciato… ok… calmo… guardala… ok… è bellissima… questo lo so… ok… forse adesso dovrei fare qualcosa io… del tipo… già del tipo? Ok… calma… in fondo è naturale, no? Devo solo sbloccarmi… in fondo è quello che voglio… certo che lo voglio…'
Con enorme sorpresa di Chidori, il secondo bacio fu di Sousuke… prima si limitò ad appoggiare le sue labbra su quelle di lei, proprio come pochi secondi prima… ma quando Kaname socchiuse la bocca non se lo fece ripetere due volte e fece diventare il bacio molto più profondo. Una volta tolto l'imbarazzo iniziale, i due diedero inizio a una vera e propria lotta a colpi di baci…
Kaname intanto faceva scorrere le sue mani sulla schiena di lui, mentre Sousuke malediva il momento in cui le aveva dato la sua maglietta…
Si staccarono giusto il tempo di riprendersi… Kaname si tolse velocemente la maglietta e poi tornò a baciarlo…
Sousuke la spinse contro il muro, ormai non riusciva più a controllarsi… e Chidori poteva sentire chiaramente l'eccitazione del ragazzo contro la sua gamba…
Lentamente arrivarono al letto… Sousuke la fece sdraiare e poi si coricò sopra di lei… la guardò negli occhi e iniziò a slacciarle il costume dietro il collo, mentre l'altra mano aveva iniziato una lenta e sensuale carezza sul ventre di lei…
Le tolse il reggiseno e gli slip e si fermò per un momento ad osservarla… bellissima… come aveva sempre immaginato… come l'aveva sognata…
Kaname distolse lo sguardo… si sentiva piuttosto imbarazzata… e sussurrò "la telecamera…"
Il ragazzo la sentì e le disse semplicemente "lasciala perdere", ma questo bastò per tranquillizzare la ragazza, che in pochi secondi ribaltò le posizioni, andando a finire lei sopra al ragazzo.
Fece scorrere le sue mani sul torace di lui, fino a raggiungere il bordo dei boxer, che, lentamente, iniziò a sfilare...
Quando furono entrambi nudi la ragazza si coricò sopra Sousuke e riprese a baciarlo dappertutto… sul collo, sulle spalle, sul petto… voleva imprimersi nella mente il suo corpo… voleva ricordarsi ogni suo singolo centimetro di pelle… avrebbe reso ancora più reali tutti i suoi sogni… che in quei momenti stavano prendendo forma…
Kaname sorrise, quando riuscì a strappare dalla bocca del ragazzo un gemito di piacere… non pensava di riuscire a far crollare in quel modo quel Sousuke… sempre così fermo e controllato… si stava dimostrando tutto al di fuori del freddo e compassato sergente…
La ragazza si ritrovò nuovamente con le spalle sul materasso… il ragazzo le baciò tutto il corpo… la stava facendo impazzire… Chidori non rispondeva più delle sue azioni, e finì addirittura per implorarlo…
"Ti … prego…"
Lui le chiuse la bocca con un bacio e intanto si posizionò meglio sopra di lei… Kaname lo tirò a sé e lui cercò di penetrare il più dolcemente possibile in lei… non voleva farle male… non poteva…
Proseguirono per molto tempo, fino a quando Sousuke, esausto, crollò sopra di lei…
Chidori poteva sentire il suo respiro affannato sul collo… il suo corpo perfettamente schiacciato contro il suo… le sue mani che le stringevano i polsi… semplicemente Sousuke dentro di lei…
Quando il ragazzo si fu ripreso si coricò accanto a lei e con la mano recuperò la sua maglietta, per terra e per fortuna poco distante, e cercò di coprire come meglio poté sé stesso e la ragazza… quando i loro respiri divennero regolari si addormentarono… uno acanto all'altro… insieme…

Kaname si girò lentamente… accanto a lei c'era Sousuke profondamente addormentato. Sorrise, al pensiero di poche ore prima… ma poi si ricordò della telecamera, di Gauron e di tutto il resto…
Avvicinò lentamente il suo viso a quello del ragazzo e lo baciò, per svegliarlo… pochi secondi dopo si ritrovò a fissare gli occhi del ragazzo.
Sousuke, senza dire una parola, si alzò e cercò di recuperare i boxer… poi prese il reggiseno e gli slip di Kaname e glieli portò… non voleva che quella maledetta telecamera la riprendesse nuda più del necessario… ma naturalmente non disse niente, anche se la ragazza lo intuì…
Chidori prese il costume dalle mani del ragazzo e si rivestì, poi si rimise la maglietta di Sousuke…
… … …

La porta si spalancò all'improvviso… dei militari armati entrarono nella stanza e si rivolsero ai due:
"Siamo agenti della Mithril… siamo venuti a prendervi!"
'E così Tessa ci ha trovato… beh era logico…'
I due seguirono i militari… ma ad un certo punto Sousuke si fermò… farfugliò qualcosa e corse in direzione opposta…
'Se trovano quella cassetta… no… non possono trovarla… ok… sono dentro… cazzo! Ci sono decine di cassette… quale sarà quella giusta? Aspetta… questa… ok… deve essere questa… anzi… era questa…' e pensando questo tiro il nastro della cassetta… certo, se l'avessero visto distruggere delle prove la punizione sarebbe stata maggiore che se avessero visto la cassetta… ma doveva rischiare… e fortunatamente, nessuno entrò…

"Sousuke! Ma dov'eri finito?"
"Niente… dovevo solo vedere una cosa…"
"Ehi!! Vedo che voi avete combinato!"
"Piantala Kurz… le ho semplicemente dato la mia maglietta… tutto qui…"
"Si, si… tu non me la racconti giusta!!"
Kurz continuò ad indagare con Sousuke, mentre poco distante Melissa parlava con Kaname…
"Allora?"
"Allora cosa?"
"Come cosa?? Com'è andata…"
"Oh… niente…"
"Bugiarda… te lo si legge in faccia…"
"Non è assolutamente vero!"
"Oh si invece! Sprizzi felicità da tutti i pori!"
"No…"
"Andiamo… non lo dirò a Kurz… e neanche a Tessa, stai tranquilla…"
"Lei vedrà comunque la cassetta… e lo saprà comunque…"
"Non so perché… ma penso che quella cassetta non la vedrà…"
"Cosa intendi?"
"Non so… ma penso che ci abbia pensato Sousuke…"
"Veramente?"
"Si… penso proprio di si… oh, dobbiamo andare! KURZ, SOUSUKE, DOBBIAMO ANDARE!" e detto questo si avviarono sull'elicottero che era venuto a recuperarli…

Una volta giunti sul De Danaan passarono due giorni, prima che Tessa incontrò Kaname per parlare... ma al secondo giorno ci fu una vera e propria svolta nelle vite delle due ragazze…
"Tessa! Volevi vedermi?"
"Si! Vieni… accomodati…"
"Di cosa volevi parlarmi?"
"Beh… prima di tutto… come stai?"
"Bene… ora bene… Gauron non ha fatto in tempo a farmi niente per fortuna…"
"Bene… questo è un bene… ma sono venuta a sapere cosa avrebbe voluto…"
"Utilizzarmi per i suoi scopi…"
"No… so anche il resto…"
"Che cosa intendi?"
"Non fingere! So… so cos'avete fatto tu e Sousuke…"
"Come?"
"Beh… come non ha importanza…"
"Lo puniranno?"
"No… per il semplice motivo che sono l'unica a saperlo…"
"E tu… non hai intenzione di…"
"no… non voglio punirlo… lo sai… si, insomma… Sousuke non mi è del tutto indifferente… anzi… diciamo che ne sono innamorata… ma so riconoscere una sconfitta… e quindi sono qui anche come amica… e ti dico basta… io rinuncio a lui…"
"Che significa?"
"Che d'ora in poi non ci proverò più… ho capito adesso…"
"Beh ma è stato obbligato a farlo…"
"No… se non avrebbe voluto non l'avrebbe fatto… ti vuole bene… e io lo accetto… e mi ritiro… tra di noi ci sarà solo un rapporto formale… niente di più…"
"Tessa…"
"Sei un'ottima persona Chidori… e un'ottima amica…"
"Anche tu… anche tu Tessa…"
… … …

'Di nuovo… da quando tutto è tornato a posto mi vengono sempre questi dubbi… d'accordo siamo stati costretti a passare del tempo insieme… e so perfettamente che lui ne era felice… ma io? continuo a pensarci… ormai è un chiodo fisso… cosa provo per lui? Cazzo però… sono un suo superiore… e ho 6 anni in più… non uno o due… ma sei!… ok… lui è un pervertito e questo lo so perfettamente… ma mi chiedo… cosa provo io?… accidenti a me… perché lui? Io voglio uomini maturi, non un ragazzino… non lui!'…
Melissa non si dava pace. Chiusa nella sua cabina pensava e ripensava alle ore trascorse in quella stanza con Kurz… d'accordo all'inizio lui aveva cerato un approccio… ma poi si era rassegnato… e avevano semplicemente passato le ore a parlare…
Incredibile. Ecco come risultava la scena. In una situazione come quella loro avevano tranquillamente e semplicemente parlato… e non poteva negarlo. Le era piaciuto… le era piaciuto parlare con lui… non sapeva perché… ma le era piaciuto…

"Gauron è stato interrogato più volte… ma come prevedibile non collabora… speriamo solo che non succeda come l'altra volta…"
Tessa stava parlando con Melissa ed era piuttosto preoccupata… aveva paura che si potesse ripete quello che era successo tempo prima… e non poteva permetterlo…
Gauron non avrebbe dovuto prendere il controllo della Toy Box… mai…

Kaname passò una settimana sul De Danaan… i rapporti con Sousuke erano normali… e questo la preoccupava. Dopo quello che era successo tra di loro, lui la trattava come sempre… si, era gentile… ma lei aveva sperato in qualcosa di più… lei gli aveva donato se stessa… e pensava che anche lui… ma evidentemente si sbagliava…
Sousuke… quante volte l'aveva sognato dopo quel giorno? Non c'era notte che non si svegliasse di colpo perché troppo eccitata dai suoi sogni… sempre, continuamente… sentiva il suo respiro affannato addosso… le sue menai sul suo corpo… e non desiderava altro che riprovare dal vivo quelle emozioni… solo quello… e lui… lui non si accorgeva neanche di quanto lei stava male…
… … …

"Melissa?"
"Dimmi"
"Ho paura…"
"Di cosa?"
"Ehm… ecco… io… ho paura di essere incinta…"
"COSA?"
"Che cosa faccio?"
"Aspetta, aspetta! Hai un ritardo?"
"No… ma potrei essere comunque incinta… noi… non abbiamo…"
"Ho capito… tranquilla… senti… ti prenoto una visita ok?"
"Verrai con me?"
"Certo! Tranquilla…"
"Non dire niente a Sousuke…"
"Non una parola…"
"Grazie"

Le due ragazze andarono all'ospedale il giorno successivo, senza essere accompagnate da Sousuke…
Melissa era riuscita a liquidare il ragazzo con la scusa che dovevano andare a fare shopping e che tanto c'era lei a proteggere Kaname, quindi lui non era necessario… e il ragazzo aveva abboccato.
Per tutto il tragitto Chidori non faceva altro che tormentarsi le mani… aveva una paura folle… se fosse successo? No… non poteva essere incinta! Aveva solo 16 anni!
La paura aumentò dopo la visita… mano a mano che i secondi passavano si sentiva sempre peggio… un figlio a 16 anni? No… NO!

"Potete entrare"
La dottoressa chiamò le due ragazze all'interno dell'ufficio…
"Non so se sarai felice o meno di questa notizia… comunque, no… non sei incinta…"
"VERAMENTE?"
"Si"
Chidori guardò sorridendo Melissa, che le disse:
"Hai visto? È tutto a posto!"
"Si… adesso si… oddio grazie!"
"Ti terrorizzava così tanto l'idea?"
"Si… cioè adesso… adesso che ho 16 anni si… ma più avanti sarebbe… perfetto…"
"Chi lo sa? Magari tra qualche anno…"
"Già… ma adesso sono felice così…"
"Bene! Adesso andiamo! Grazie Dottoressa Kowaki, scusi del disturbo…"
"Figuratevi… salve ragazze!"
"Salve!"
Chidori uscì dall'ospedale con il sorriso sul volto… ora era, finalmente tutto a posto… o quasi… rimaneva ancora un problema… Sousuke…
… … …

Ormai tutto era tornato più o meno alla normalità…
Kaname aveva ripreso la scuola mentre Sousuke, Melissa e Kurz avevano ripreso a proteggerla… era vero, ora Gauron era in una cella, in prigione… ma molti ormai erano a conoscenza del potere della whispered… e così il De Danaan aveva ordinato di continuare la protezione…
Chidori sapeva. Sapeva che quell'ordine era arrivato direttamente da Tessa…
Le due erano diventate molto amiche… soprattutto da quando Kaname si era resa conto di quello che provava veramente per Sousuke…
Non passava giorno che Tessa non trovasse cinque minuti per telefonarle e per sapere come andavano le cose tra di loro… Chidori sperava di dirle, un giorno, 'bene'… ma ormai ci aveva rinunciato… le cose non erano cambiate… sembrava che Sousuke si interessasse a lei… ma solo come amica… e questo le faceva male… e molto…
Era riuscita a parlarne anche con Melissa… quella ragazza era veramente in gamba… forte e dura in apparenza, ma gentile e comprensiva dentro… l'aveva aiutata… le aveva detto che se lui non trovava il coraggio di parlarle doveva farlo lei… era necessario…
Lei aveva semplicemente annuito… comprensiva… poi Melissa aveva cambiato argomento… e ciò che le aveva rivelato le era sembrato un fulmine a ciel sereno:
"Penso di essermi innamorata…"
"Veramente? E di chi?"
"Kurz"
"Eh????? Ma… ma sei sicura?"
"Quasi… so che ti sembrerà strano… faccio fatica io ad accettarlo… ma… sarebbe stupido fingere che tutto sia come prima… perché le cose non sono come prima…"
"Ma nelle ore passate in quella stanza voi…"
"no… non abbiamo fatto niente… anzi si… abbiamo parlato… e mi è piaciuto… non avevamo mai parlato così…"
"Non posso nasconderti che la cosa mi è sembrata strana all'inizio… ma vedendoti così felice… sono contenta per te Melissa… e lui?"
"Lui non lo so… ma non è del tutto disinteressato… ma non voglio forzare le cose… faranno il loro corso naturalmente e vedrò quello che accadrà… e poi adesso dobbiamo occuparci dei tuoi problemi sentimentali!"
"Già… tu pensi che lui… cioè che io…"
"Mi stai chiedendo se secondo me tu gli piaci?"
"Si…"
"Ne sono convinta…"
"Davvero?"
"Si… e sai perché? Sousuke è sempre stato un ottimo soldato, Kaname… freddo e razionale… e mai una volta l'ho visto farsi prendere dalle emozioni… te lo posso giurare… questo prima di iniziare il compito di proteggerti. Da quando ti ha incontrato è cambiato… non sembra neanche lui… l'hai scombussolato parecchio Kaname… e sono più che sicura che non fa altro che pensare a te…"
"Lo dici solo per farmi piacere…"
"Pensi veramente che lo dica per non farti soffrire? Ti sbagli… non dico una cosa per un'altra… e se dico che secondo me lui è cotto… beh devi credermi…"
"lo spero…"
"Su con la vita! Allora per dopo?"
"Non so se sarò pronta psicologicamente…"
"oh lo sarai… devi parlare con lui! Per forza!"
"ok… ok… però è difficile! E poi non è un argomento facile…"
"lo so… ma vedrai che andrà tutto bene…"
"lo spero… lo spero tanto…"

"Melissa! Kaname! Siamo a casa!"
"Ciao Kurz… Sousuke…"
i due ragazzi entrarono in casa… Kurz guardò Melissa seduta sul divano accanto a Kaname… certo… Chidori era indubbiamente bellissima, ma Melissa… lei era… speciale… per lui… se ne rendeva conto ogni giorno che passava… sempre di più…
Chidori prese un respiro profondo e disse:
"Sousuke… dovrei parlarti… hai cinque minuti?"
"Si certo… dimmi…"
"Uhm… no… vieni andiamo sul balcone…"
I due ragazzi si avviarono fuori, mentre Melissa e Kurz si guardarono…
"Dimmelo… è quello che penso io?"
"A che pensi?"
"Che quei due quando rientreranno si potranno definire una coppia…"
"Questo non lo so… ma sono sicura che quando rientreranno non saranno più solo amici…"
"Sono contento per Sousuke… e per Chidori… stanno bene insieme…"
"Già…"
Intanto fuori nessuno dei due iniziava a parlare… così toccò a Kaname farsi coraggio e parlare per prima:
"Senti… è tremendamente difficile… però… insomma… non ne abbiamo mai parlato… ma io voglio sapere se per te è tutto come prima…"
Il ragazzo la guardò… sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato… purtroppo…
"non lo so…"
"Io si invece… per me le cose sono cambiate… eccome… io non ce la faccio Sousuke… non riesco a vederti ogni giorno come se fosse tutto come prima… non è tutto come prima!"
"Mi dispiace…"
"A me no… e anche se è difficile mi sono ripromessa di dirtelo… a me non dispiace di quello che è successo… ne sono quasi felice… felice perché eri tu e non un altro… felice perché in fondo è stato bello… felice perché ti amo…"
Kaname arrossì e abbassò lo sguardo… ecco… l'aveva detto…
Sousuke non sapeva cosa dire… anzi… avrebbe voluto urlare… urlare che l'amava e che pensava sempre e solo a lei ma non ci riusciva… non ci riusciva…
Kaname si riprese e lo guardò… il suo profilo così serio…
"Sousuke… non voglio sapere cosa provi… ma ti prego dimmi solo una cosa: promettimi che tu ci sarai… se io avrò bisogno tu ci sarai…"
"è il mio lavoro…"
"No… non perché è il tuo lavoro… ti prego io devo sentirtelo dire! Dimmi che ci sarai perché sei tu a volerlo!"
"… io… ci sarò…"
Kaname sorrise e non riuscì più a trattenersi: lo abbracciò… e lui ricambiò la stretta…
Sousuke poteva sentire il profumo dei suoi capelli… il calore del suo abbraccio… dio quanto l'amava… e non era neanche riuscito a dirlo… 'ti amo'… pensò…
Lei sollevò la testa ed incontrò i suoi occhi… le sembrava di aver sentito Sousuke dire che l'amava… probabilmente l'aveva sognato… ma forse…
Il ragazzo non resistette più… per tutta la sua vita aveva cercato di controllarsi… ma in quel momento, per una volta, aveva lasciato che l'istinto lo guidasse e l'aveva baciata…

… all'intero della casa Melissa e Kurz li stavano guardando e non riuscirono a trattenere un sorriso… com'erano belli insieme…
Kurz girò il viso verso la ragazza accanto a lui… voleva solo baciarla… ma non poteva… e poi li vide… vide i suoi occhi… e il suo sorriso…
Tra Sousuke e Chidori era nato qualcosa… era palese… ma forse… forse anche il cuore di Kurz non era perduto….