FANFIC

Addio...

Francesca Akira89




Non ce la faceva più…

Perché… Perchè tutto gli si era rivoltato contro?...

I suoi amici, il suo lavoro, la sua vita stessa… Il suo ottimismo che tutto
alla fine sarebbe andato sempre per il meglio era andato a farsi fottere con
tutto il resto, lasciandolo solo nel suo abisso di disperazione…

Se Dio esisteva, voleva dire che evidentemente lo odiava…

Perché?.. Era colpa sua, forse?

…Aveva peccato, commesso qualche azione sporca e ignobile che l’ aveva precluso
per sempre dalla Sua benevolenza…? Il suo animo non era certo quello puro e
innocente di pochi anni prima, ma anche quando si era ritrovato letteralmente
ad insultarLo le cose non gli erano andate così da schifo…

Non era nemmeno colpa sua, alla fine, se era cambiato… Erano stati gli
avvenimenti esterni a farlo diventare così, le parti che componevano i meandri
più oscuri di quel disgustoso mondo…

Un anno intero nella depressione più nera, poi due a litigare con Dio e con la
vita, sempre nervoso, sempre pronto a riprendere in mano gli argomenti che lo
gettavano in crisi e poi giù a piangersi addosso, a diventare insopportabile a
se stesso e agli altri… Eppure, anche in quei momenti, la sua certezza che
tutto alla fine andava come doveva andare era rimasta… Era convinto di avere
ancora un posto in Paradiso…

E adesso.. Adesso che si ammazzava di fatica, s’ impegnava fino a farsi venire
l’ esaurimento nervoso, per quanto si sforzasse, qualcosa che andava storto
c’era sempre… La sfortuna lo metteva nei guai, malgrado tutto, malgrado gli
sforzi che facesse…

Non c’ era più niente da fare…

Non ce la faceva più a stare al passo con gli allenamenti, tentava in ogni modo
di migliorare, ma non ci riusciva… E Hitoshi a lanciargli sguardi di fuoco, ad
umiliarlo, a trattarlo come se fosse un perdigiorno, come se il suo destino
fosse già segnato, a rinfacciargli le poche ore di riposo che si concedeva per
impedirsi di impazzire, anche se neanche quelle funzionavano più, mentre lui
tentava disperatamente di recuperare gli ultimi brandelli di vita e speranza
che gli erano rimasti…

I suoi “amici” non lo difendevano, non lo capivano… Anzi, non capivano NIENTE…
Per loro tutto era a posto, come al solito, come se non stesse succedendo
niente… E quando si lamentava di qualcosa lo fissavano stupiti… Ma ce li
avevano gli occhi?!

E adesso anche Lai ce l’ aveva con lui… Non perdeva occasione per
punzecchiarlo, per dargli dello stupido, per bearsi delle sue sofferenze… Ma
perché…?

Era geloso?

Probabilmente.

Ma che colpa ne aveva se la Tigre Bianca aveva scelto lui..? Non lo capiva,
Lai, che era insensato prendersela con lui? Non lo capiva quanto il suo
atteggiamento lo facesse soffrire, dato che lo considerava quasi come un
fratello? C’ era sempre stata quella sottile invidia, tra di loro, ma in quei
giorni, per qualche motivo, era diventato ancora più insopportabile…

E Mao con lui era tutta uno zuccherino, non sentiva una parola delle cose
orribili e degli insulti che gli diceva, ma le sue risposte invece le sentiva,
e lo rimproverava anche! Maledetta lei e tutti gli altri! Era come tutti gli
altri!

Non sopportava più loro due, non sopportava più Hitoshi, non sopportava nemmeno
le poche persone che ancora si preoccupavano per lui…

Non sopportava più vedere lo sguardo deluso del presidente Daitenji di fronte
ai suoi fallimenti…

Forse un motivo valido per morire non ce l’ aveva, c’era gente in condizioni
peggiori delle sue, dopotutto…

Ma non aveva neanche un buon motivo per vivere, ormai…

E questo era molto peggio che odiare la vita.

In un momento di disperazione pura, quando Hitoshi lo aveva di nuovo trattato
da schifo, di fronte ai suoi insuccessi, l’ aveva minacciato di andarsene…

“Vattene, che staremo tutti meglio!”

Quelle parole di risposta gli riecheggiavano ancora nella mente…

Bene, se ne sarebbe andato.

Per sempre.

Tanto per lui vita o morte era lo stesso…

Gli avrebbe dimostrato che non scherzava; a lui tanto non cambiava nulla…

Ci voleva pochissimo… Il mezzo più semplice e indolore era proprio lì, davanti
a lui…

Beh, magari non era proprio il più semplice e indolore, ma era l’ unico che gli
andasse di usare… Ed era anche l’unico che gli impedisse di cambiare idea…

Bastava solo passare la gamba sopra la sbarra, salirvi su e poi lasciarsi
andare…

Ci voleva così poco… Era così facile…

Ecco…

Era seduto… La ringhiera era un po’ scomoda, così stretta e piatta… Se avesse
avuto meno senso dell’ equilibrio probabilmente sarebbe già scivolato di sotto…

Invece lui, forse, avrebbe potuto anche voltarsi e ritornare al sicuro sul
balcone…

No, non era il momento dei ripensamenti.

Così Hitoshi avrebbe imparato cosa si ottiene parlando a quel modo!

Non che sperasse sul serio che capisse, e che si sentisse in colpa…

Cercò di immaginarsi la reazione sua e degli altri compagni di squadra, quando
avessero saputo ciò che era successo…

Probabilmente avrebbero detto che era impazzito, e avrebbero trovato qualcun
altro che lo rimpiazzasse nella squadra…

Forse avrebbero litigato su di chi fosse la colpa della sua decisione…

Sorrise leggermente, immaginandosi la scena.

I suoi piedi ondeggiavano nel vuoto al soffio del vento…

Tutto quello gli ricordava quando era piccolo, e si arrampicava sulla testiera
del letto e poi si lasciava cadere sul materasso…

Ecco! Sì, quello era perfetto per dimenticare la vaga paura che ancora frenava
quel suo ultimo atto…

Chiuse gli occhi.

Ecco che non era più lì, non era più lui…

Era piccolo… Si arrampicava sulla spalliera di legno del lettino, con gli altri
bambini che lo guardavano da sotto… Era seduto… Rideva, guardava giù… Si
lasciava cadere…

Sentì le sue dita abbandonare il metallo freddo e solido della ringhiera…

Il vuoto…

I capelli che galleggiavano, schiaffeggiandolo…

E il vento in faccia…



…Addio.





Nota dell’ autrice:



Chiedo scusa se forse non capirete, perché questa one-shot si riferisce a
questioni personali…

Come ho già detto, più che una vera fanfic su Beyblade questi sono più i miei
pensieri di quest’ ultimo periodo, che si sta svolgendo in maniera piuttosto
difficile per me (ma niente paura! Non ho alcuna intenzione di suicidarmi!
^^””)… Devo dire che adesso che mi sono sfogata sto un po’ meglio… ^__^ (bello
sfogo…! Farmi suicidare! ç.ç Nelle tue fic passo sempre per complessato! ndRei)
(^^””” nda)

Sono stata un po’ indecisa se utilizzare Rei come al solito, invece che una
ragazza, ma purtroppo in Beyblade non ci sono molte femmine; le uniche che
conosco un po’ meglio (avendo seguito solo la 1° serie e le ultime puntate
della 3°) sono Mao e Hilary, ma entrambe non mi sembrano godere di grande
popolarità tra le lettrici, quindi ho pensato che se utilizzavo loro nessuno
avrebbe letto la fic… ^^”

Per lo stesso motivo, non ho inserito la fic tra le “Originali” come sarebbe
stato più logico…

Beh, spero che, nonostante l’ argomento trattato sia un po’ deprimente, la mia
fic vi piaccia!

Perfavore, commentatela!!!! *.* (ß sguardo languido)

Ciao! ^.^