Oramai non era più un bambino... un bambino pieno di sogni e speranze...
partito con un Pikachu verso terre sconosciute, nella speranza di poter
diventare un Pokemon Master… Quel sogno era stato rimpiazzato... già... perché
lui ERA finalmente ciò che sognava fin da ragazzino. Ma non era, tuttavia, questo
il principale cambiamento di Ash Ketchum... Era ventenne. Ventenne ed
innamorato, impalato davanti alla finestra, i capelli corvini e piuttosto
lunghi che crescevano come se fossero raccolti in un codino ondeggiavano a
quella brezza estiva e notturna che portava con sé la fragranza del mare, della
luna e delle stelle che stava osservando... era stata un’ottima idea comprare
quella grande casa in riva al mare, insieme a Brock e Misty...
Misty… Tornò con la mente indietro di un anno, a quando, da
appena un mese, avevano traslocato per vivere insieme. Un mattino come tanti:
lui e la bella capopalestra di Cerulean City stavano litigando, proprio come
due bambini, mentre Brock tentava di separarli. Lui gridava ad occhi chiusi, ma
ad un tratto... ad un tratto aprì gli occhi... e si perse in due perle verde
mare che appartenevano a quella ragazzina...
Non capì cosa diavolo gli stesse succedendo... da quando
Misty era così... diversa, adulta? Dov’era il suo ispido codino che, dal colore
e dalla forma, ricordava la fiamma di un Charizard? Ed il suo solito
abbigliamento piuttosto mascolino? E la sua voce da ragazzina non troppo
cresciuta? Ed il fisico incredibilmente piatto? Chi era quella... donna dai
capelli di seta color arancia che arrivavano alla vita, gli occhi
straordinariamente limpidi e profondi, l’abito di lino azzurro che si adagiava
morbidamente sulle caviglie, il corpo dalle curve davvero mozzafiato e...
<<AVANTI ASH, FINISCILA DI FARE LO GNORRI!>>
... con una voce tanto melodiosa?
<< AH, PIANTALA!!!>> aveva risposto, in preda
ad un imbarazzo… imbarazzante!
Sapeva la risposta...
MISTY...
E se la ripeteva mentre tornava difilato in camera sua.
Aveva ammesso ( almeno a se stesso) qualcosa che in passato avrebbe rinnegato
fino alla morte, ma che era diventata, pian piano, una cosa sempre più forte,
inestinguibile e sempre più difficile da ignorare, che da un tempo immemorabile
l’aveva tormentato senza elargirgli un istante di tregua: l’amore per quella
ragazza il cui nome iniziava per M.
Adesso, immobile davanti a quella finestra, stava
pensando... Pensando che era arrivata l’ora di scrivere la parola ‘ FINE ‘ a
tutte quelle titubanze... prima che qualcuno gli portasse via la SUA
capopalestra preferita.
Uscì dalla sua stanza, sentendo il battito del suo cuore
intraprendere una folle corsa che lo avrebbe portato da lei, che era andata
nella sua camera, la cui porta, in fondo al corridoio, era aperta.
Eccola... eccola là, anche lei davanti alla finestra,
incantata davanti allo spettacolo del cielo diamantato, fasciata in un leggero
abito sbracciato, in lino candido, i capelli raccolti in una lunga treccia.
Dio, com’era bella! Si avvicinò piano piano con passi
felpati, senza emettere il minimo rumore... giunse dietro una Misty
inconsapevole, tanto assorta nello scrutare la volta celeste. Le cinse la vita
con le braccia e sentì la sua voce scandire : << Brock, non provarci o ti
becchi un ceff...>>
<< Brock? Errore...>> sussurrò piano, mentre
sul volto della ragazza si dipingeva un’espressione letteralmente sconvolta,
shockata...
Quella voce apparteneva ad...
<< A-Ash...>> balbettò, realizzando che
quell’abbraccio era opera del suo amore... un amore inconfessato ed
inconfessabile... che portava nel cuore dai suoi tredici anni...
“ E’ incredibile... ogni volta che ti penso spunti davanti
a me come un fungo!” pensò. Sentì il mento del ragazzo sulla sua spalla ed il
modo dolcissimo in cui le stava stringendo la mano, avviluppandola con un solo
braccio... così, senza nemmeno rendersene conto, intrecciò le dita con le sue.
Ash non si era mai sentito così bene… assaporò la fragranza
di mare di quella pelle chiara, confortato dal tepore di quella mano
intersecata alla sua... Ciò significava che lei lo amava?
<< Non è magnifico questo cielo?>> le chiese
<< Ah... sì, il cielo...>>
<< Misty...>> mormorò, dandole un piccolo bacio
sul collo, facendola trasalire
<<... D-dimmi...>> tremò
<<... io...>> azzardò l’allenatore
<< Ash! Misty! Dove siete?>>... Brock...
Un classico. Li trovò insieme, ovvero entrò quando i due,
fulminei, stavano sciogliendo l’abbraccio.
<< Ahem... cosa ho interrotto?>> fu la domanda
( appena udibile) dell’allevatore
<< NIENTENIENTENIENTE!!!!>> esclamarono i suoi
migliori amici, cianotici d’imbarazzo.
“ Pika ( Baka*)” pensò il miglior pokemon/amico del giovane
Ketchum: un Pikachu, il quale era dietro Brock e stava guardando minaccioso il
fondoschiena del ragazzo.
Riluttanti, i due ragazzi andarono a tavola a gustare il
sushi ed i dolcetti di riso cucinati dall’amico [ Rompiscatole!!!!!! ND
Juuhachi Go].
Stesse stelle, sera seguente. A renderla differente dalla
precedente era soprattutto un Ash decisamente più deciso ad ammettere il suo amore.
Affacciato alla finestra, vide Misty che si accingeva ad
immergersi nelle acque scure del mare... Era la sua occasione.
In un lampo infilò il costume ed una T-shirt, precipitandosi
poi sulla spiaggia.
Misty, impegnata nell’eseguire qualche verticale, non lo
sentì e non lo vide arrivare, avvertì però, una volta riemersa, una mano sulla
spalla.
<< Misty...>>
Trasalì. Ma si
voltò.
<< Ash...>>
L’acqua era tiepida... non trovava nulla a cui paragonarla,
nervoso com’era, ma l’allenatore di Pallet Town si fece coraggio. Circondò per
la seconda volta la vita della ragazza, il viso a pochissima distanza dal suo.
Così vicini... allo stesso tempo così lontani... tutta colpa di due parole che
non volevano essere pronunciate... ma che contemporaneamente tentavano di
uscire, dibattendosi nelle menti di due ragazzi innamorati che per troppo tempo
avevano deciso di tenerle segrete...
<< Ieri...io... io avevo iniziato a dirti una cosa...
una cosa importante... molto importante... troppo importante perché io possa
ancora tenermela dentro...>>
“ Ti scongiuro, Ash, ti scongiuro...” supplicò lei, nei
suoi pensieri
<<... io...>>
“ Dillo...”
<<... io...>>
“ Dillo...”
<<... io ti...>>
“ TI PREGO...”
<<... ti...>>
“ TI PREGO...”
<<... ti amo...>>.
Misty sorrise...
<< Io... no...>>
“ Oh no, Misty, ti scongiuro”
<<... io...>>
“ NO!”
<<... ti adoro... Ash Ketchum...>>.
Sorrisero.
L’acqua era tiepida. Come quel bacio.
FINE
Juuhachi Go
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* Baka significa stupido