FANFIC

PER SOLITUDINE

NadiaYume




Nota dell’Autrice: la storia si svolge cinque anni dopo gli eventi attuali, perciò i nostri protagonisti hanno 22 e 12 anni. I flashback invece sono di due mesi prima gli avvenimenti. Una storia strana, nata da un abbozzo di disegno durante l’ora di Farmacologia all’università, e devo ammettere che non pensavo che avrei mai scritto niente del genere.

Aeroporto di Tokyo, 15 aprile 2014.

“Mi spiace Ran”
“Ho capito…”
“Non posso fare altro!”
“Lo so…” l’ho sempre saputo.

Sei finalmente atterrato all’aeroporto di Tokyo. Qui inizierà la tua nuova vita, Heiji Hattori. Da quel fatidico giorno, sapevi che non potevi fare altro. Non potevi certo rimanere ad Osaka, tutto ti avrebbe ricordato lei: il viale per arrivare a scuola, la scuola, le vostre case. Sospiri mentre vai a prendere il taxi, dopotutto non hai detto a nessuno che ti saresti trasferito li, nemmeno a Kudo. Tantomeno a Kudo. Ne a me. Cosa proveresti rivedendomi? Ti ricorderei troppo Kazuha, forse. La tua Kazuha. Tua madre non era molto d’accordo della tua partenza, ma dopo aver parlato con Heizo Hattori si è convinta. Dopotutto è per il tuo bene, Heiji. Per la tua sanità mentale. Per la tua felicità futura, perché continuando a vivere li, non saresti mai riuscito a ricostruirti una vita. Ce la farai, io lo so. Perché anche io sto come te Heiji. Mi sento vuota come te. Per cause diverse certo, ma vuota. Forse è per questo che tua madre mi ha chiamata. Ed è per questo che ora mi trovo all’uscita dell’aeroporto.

“Da quanto lo sai?”
“So cosa, Conan?”
“Che sono Shinichi”
“Quando eri lui,
hai guardato Ai nello stesso
modo in cui la guardi ora…”
“Scusami Ran… scusami!”
“Basta con queste scuse!”

Esci finalmente fuori, ma non mi vedi subito. Ti chiamo e nel giro di tre secondi vedo la tua pelle scura sbiancare. Non avevi proprio voglia di vedermi, eh? Nonostante tutto, sorrido: so quanto può essere difficile vedere un viso simile al suo, vedere l’ombra del suo volto dietro il mio, perché io vedo la sua ombra dietro il tuo.

“Che ci fai qua?” mormori: mi sembri in pessima forma, davvero. Questa faccenda ti ha davvero distrutto. Mi sembra anche di vedere un’espressione vagamente stupita. Sorriderai?

“Tua madre mi ha chiamata!” io sorrido. Dopotutto io posso farlo. Mi guardi, e il tuo sguardo viene passato da un velo di tristezza. Vedi forse il suo sorriso nel mio?

Lui lo sa?” che voce piatta. Mi fa venire i brividi.

“No… lo so solamente io. Non lo vuoi proprio più vedere, Hattori?” ti guardo: possibile che tu ancora non l’abbia perdonato? Infondo non è colpa sua.

“E tu, Mouri? Come fai a vederlo tutti i giorni, nonostante quello che ti ha fatto. Quello che ti sta facendo”. Abbasso lo sguardo, incapace quasi di trovare una risposta.

“Vive con noi, lo sai. Ha fatto la sua scelta, e io posso solo accettarla”

“Rimarrò Conan”
“…”
“Devo starle accanto”
“E a me? Chi starà accanto a me?!”
“Troverai chi potrà, Ran!
Lei ha bisogno di me”
“E io no?! Ho appena perso la mia migliore amica!”
E ora ho perso anche te.

La mia auto si ferma davanti alla tua nuova casa, un piccolo appartamento non lontano dalla tua università; spengo la macchina e ti aiuto portare giù i bagagli. Non ci siamo più rivolti parola dopo che abbiamo nominato tra le righe lui. ti accompagno di sopra e finalmente ti decidi a rivolgermi parola.

“Ha proprio deciso di rimanere Conan, eh?” pugnalata al cuore.

“Già… vuole stare vicino a lei” trattengo una lacrima. Mi fa così male. E non ho mai potuto parlarne con la persona che più mi avrebbe capita, l’unica che tu abbia mai desiderato.

“Non la ama” mi dici di botto e alzo lo sguardo.

“Ma ha scelto comunque di stare con lei, Heiji” ti chiamo per nome. Mi sembrano così stupide le formalità in questo momento “Sono così debole…”

“Non mi sembra, Mouri” tu non mi chiami per nome. So benissimo perché lo fai. “Tu hai un carattere deciso. Proprio come…” ti fermi non riuscendo a pronunciare quel nome.

“Kazuha non ti avrebbe mai permesso di fare una cosa del genere. Ti avrebbe fermato con tutta se stessa!” affermo con convinzione, guardandoti ora in volto, davanti al portone della tua casa. “Io non ne sono stata capace! L’ho fatto andare via… non ho avuto il coraggio di lottare per il mio amore”

“Non nominarla più per favore”

“Odio tutto questo!”
“Ran, calmati…”
“NO! Come puoi farmi questo, Shinichi!”
Lo guardo negli occhi
cercando il mio amico d’infanzia.
“Ti amo”
“…”
“Ma amo anche lei”
“Sei un egoista, lo sei sempre stato!”
Non lo trovo più.

Ti guardo, cercando le giuste parole per scusarmi. Non so cosa mi abbia portato a pronunciare il suo nome, non l’avevo ancora fatto dopo quello che è successo, non mi ero neanche accorta di averlo fatto con tanta naturalezza. Forse è perché tu provi il mio stesso dolore. Inizio a piangere, ma non mi vedi. Tu vedevi solo le lacrime di Kazuha.

“Tu hai lottato diverse volte invece. Tutte le volte che lo hai aspettato senza dire nulla, tutte le volte che ti ha mentito e lo sapevi. Ma questa volta è stato diverso. Non potevi sopportare di essere messa in secondo piano” stringi i pugni. So che stai pensando a tutte le volte in cui non ti sei presentato ad un appuntamento.

“Mi manca, Heiji!” ora mi vedi piangere, forse perché i miei singhiozzi sono fin troppo rumorosi. Entriamo finalmente in casa, non vuoi che i vicini si spaventino: bella presentazione.

“Lo so” tornerai mai a sorridere? “Ma lo vedi tutti i giorni, anche se diverso, è sempre lui

“Parlo di lei” un altro singhiozzo “mi capiva così bene. La rivoglio indietro! Perché?! Perché?!” posi una mano sulla mia spalla.

“Ran…” sentirti pronunciare il mio nome mi da un senso di liberazione.

“Perché è dovuta morire proprio lei?”


Shinichi arriva a passo lento, il volto rigato dalle lacrime, tra le braccia tiene il corpo di una persona. Le gambe esili e slanciate rimangono a penzoloni, come la testa ed una coda di cavallo scompigliata e quasi del tutto disfatta. Si avvicina a noi due e vedo Heiji spalancare gli occhi dal terrore, il mio cuore si è fermato, mentre prego che sia ferita o svenuta.
Ma il volto dell’uomo che amo cancella ogni mio dubbio: è contratto dal dolore. Non mi guarda, fissa solo Heiji, non so se per chiedergli scusa, o per fargli capire.
Kazuha è morta. Ed Heiji parte verso di lui con un solo scatto.

“Avevi promesso! Avevi promesso, Kudo!”

“Hattori… Hattori io…” niente, non riesce a dire altro. Io li guardo mentre la voglia di urlare mi assale.

“TU cosa, Kudo?!” il suo sguardo è terribile. Rabbia. Dolore. Amarezza. Amore.

“Non sono riuscito a salvarla… È stata lei a salvare me”

Siamo seduti sul divano e non mi guardi più da diversi minuti. Forse stai piangendo ancora. Quante volte hai pianto da quando è successo? Sei arrivato ad odiare il tuo migliore amico tanto è il dolore che provi. Non la dimenticherai mai vero? Non riuscirai mai ad amare un’altra. E rimpiangerai per sempre di non averglielo detto. Non ho ancora smesso di piangere e mi sento distrutta: è il primo pianto veramente liberatorio. Forse è dovuto al fatto che lui sta provando i miei stessi sentimenti, abbiamo perso le stesse cose. Le stesse persone. Ma quelle emozioni maledette rimangono li.

“Quanto vorrei che fosse morto lui” pronunci improvvisamente, e una parte di me è totalmente d’accordo “do la colpa a lui, ma in realtà è successo tutto a causa mia”

“Co…?! Ma che dici? Perché?” lo guardo sconvolta, alzando finalmente il volto dalle mie mani ormai totalmente bagnate.

“Avevo promesso di proteggerla, e l’ho lasciata andare insieme a lui!” batti un pugno sul bracciolo del divano. “Maledizione! Questo rimpianto mi perseguiterà per tutta la vita!” stringi il pugno con tutta la forza che hai. Il tuo stesso dolore ti distrugge.

“Ma non è l’unico vero, Heiji?” sussurro e tu ti giri verso di me, sconvolto.


Il detective di Osaka guarda ora il volto di Kazuha, così pallido. Non riesce a sopportare che il suo corpo sia ancora tra le braccia di colui che l’ha lasciata morire e l’afferra delicatamente stringendola a se. Lo guardo con infinita tenerezza mentre finalmente mi accorgo di piangere. Da quanto? Non lo so. Guardo ora Shinichi che inizia a cercare con gli occhi qualcuno, e solo quando la nota sul suo volto compare un po’ di serenità. Ai è poco distante da loro e parla con il Prof. Agasa. Il mio cuore va in mille pezzi e il mio pianto aumenta. Li ho persi.

“Kazuha… Kazuha…” sento la voce di Heiji mormorare e mi avvicino a lui, raggiunta subito dopo dal mio amico d’infanzia.

“Hattori… non ho potuto fare niente”

Heiji non risponde.

“Mi avevano puntato la pistola contro”

Una carezza sul volto della ragazza. Io rimango inerme.

“Lei si è parata davanti un secondo prima che premessero il grilletto…”

“SMETTILA!” urla.

“Mi ha chiesto di dirti che ti ama”


Mi guardi ancora e la tua mano va a posarsi sulla mia guancia per asciugare un’altra lacrima. Il tuo volto esprime una tenerezza infinita ed il mio primo pensiero è quello dell’espressione di Heiji di fronte al corpo di Kazuha. Rivede nuovamente lei in me. E io vedo lui in te. Quante volte l’ho rivisto nel tuo sguardo, quando avevo ancora una speranza di averlo per me. Mi rendo conto che sei l’unica persona di cui ho bisogno in questo momento, l’unico che può capirmi veramente. Proprio come io sono l’unica persona che può capire te. Ma questo non significa che anche tu abbia bisogno della mia vicinanza.

“No” sospiri prendendoti una lunga pausa “Non è l’unico rimpianto!” alzi la voce. “Rimpiango di averle fatto aspettare tante volte il mio ritorno. Rimpiango di non esserle stato più vicino. Rimpiango di non averle detto che l’amo! Perché l’amo, Ran. Non ci sarà mai un’altra, se non per solitudine. Mai per amore.” Abbassi lo sguardo. “Ma non rimpiangerò mai di averla incontrata. Ogni giorno passato con lei è stato il giorno più bello” solo ora che l’hai persa riesci a tirare il tuo lato tenero. E mi scappa un sorriso.

“Lo capisco, Heiji. Lo capisco benissimo” pronuncio a bassa voce fissandoti “perché anche per me è lo stesso. Nonostante tutto io amo lui”

“Che coppia di idioti”


“Il suo ultimo pensiero è stato per lui” mi dico mentre li osservo litigare, mentre osservo Heiji guardare Kazuha con tutto l’amore di questo mondo. Ora guardo la mia migliore amica e ancora calde lacrime scivolano sulle mie guance. Perché l’hai fatto? Mi chiedo in continuazione, e non mi aspettavo una risposta del genere proprio da Shinichi.

“L’ha fatto per Ran. Voleva che tornassi da lei sano e salvo”

“NON SCARICARE LE TUE COLPE SU DI LEI!” non mi ero mai accorta di quanto la voce di Heiji fosse profonda.

“Non lo sto facendo”

L’ha fatto per me. L’ha fatto per me?! Stupida Kazuha! Non doveva! NON DOVEVA! Sento il cuore andare in mille pezzi, so cosa ha pensato in quel momento: se c’era qualcuno che poteva realizzare il suo sogno d’amore quella ero io. Ma si sbagliava. Nel suo cuore c’è solo lei. O almeno in questo momento è lei che vuole.

“Io lei l’ho protetta”urla indicandomi. “Dovevi stare attento, solo questo!”

“Ho provato a salvarla! Ma Kazuha…”

“NON PRONUNCIARE IL SUO NOME!” da allora non ha voluto più sentire o pronunciare il suo nome.


Sei riuscito a smettere di piangere, al contrario di me e in un momento di tenerezza ti sei avvicinato e hai circondato le mie spalle con un braccio. Non so perché ma mi sento più forte in questo momento. Anche se ad entrambi fa male da morire anche solo guardarci in volto. Stringo il tuo braccio come se fosse quello di Shinichi. E tu carezzi i miei capelli come se fossero quelli di Kazuha.

“Mi manca Kazuha! mi manca da morire” sento i capelli bagnarsi al contatto con la tua guancia bagnata e forse è il freddo contatto che mi risveglia: ha pronunciato il suo nome.

“Anche a me… lei avrebbe dato di matto vedendoci così!” facciamo entrambi uno sbuffo che somiglia vagamente ad una risata.

“Grazie Ran. Quando sono con te le cose sembrano meno pesanti” pronunci all’improvviso, così mi scappa.

“Ho bisogno di te, Heiji” mi guardi stupito. “Vedo in te Shinichi. Avrò sempre bisogno di lui. non è carino da dire ma, ho bisogno di te per questo”

“In continuazione…”

“Come?” ora sono io a guardarti confusa.

“In continuazione vedo l’ombra del suo viso nel tuo. Rimani al mio fianco, Ran. Per una volta saremo noi gli egoisti, l’uno nei confronti dell’altra” il suo sguardo è serio e io annuisco solamente per poi riappoggiare la testa sulla sua spalla.

Rimaniamo così per parecchio. Ci vorrà tempo per rivederlo sorridere. Ci vorrà tempo per farci avvicinare un po’ di più. Un giorno forse faremo l’amore per solitudine, immaginando di essere ognuno con l’ombra del proprio passato. Io andrò a vivere con lui, e non vedrò più quello che mi rifiuto di chiamare Conan. Un giorno forse ci sposeremo, ma non avremo mai figli. Un figlio per solitudine non si può crescere. Perché sappiamo entrambi che i nostri cuori saranno altrove.

Heiji posa delicatamente le labbra su quelle gelide di Kazuha
“Ti amo”. Ma lei non si muove.


“Shinichi, io ti amo”
“Lo so. Scusa”
Maledette scuse.

*-._______.-*

Salve a tutti!
Devo dire di essere rimasta sconvolta da me stessa dopo aver scritto questa fic. E devo anche ammettere che in certi punti ho pianto come una fontana. Non è normale forse! XD sono rimasta sconvolta soprattutto dal fatto di aver fatto morire Kazuha che è il mio personaggio preferito. Ma non è da meno il fattore coppie che per me sono sempre state impossibili °_° non ho mai scritto fic su coppie in cui non credevo. Anche se qui non è proprio una storia d’amore, l’amore vero rimane.
ho fatto fare una brutta figura a Shinichi, ma penso che se dovesse finire con Ai, potrebbe succedere solo in questo modo (Scusate fan della coppia XD non ho niente in contrario, sia ben chiaro!) e se mai dovessero finire insieme Heiji e Ran è solo per la morte di Kazuha e l’abbandono di Shinichi. Anche perché lei non rinuncerebbe mai al nostro detective di Osaka XD

Spero che comunque vi sia piaciuta, nonostante la strana trama e gli strani accadimenti. Naturalmente i flashback in grassetto sono quelli che avvengono subito dopo la morte di Kazuha, mentre quelli sottolineati riguardano il dialogo tra Shinichi e Ran, quando lui le dice che non possono stare insieme. Non hanno un ordine cronologico, e sono organizzati appositamente in questo modo. Spero che commentiate, anche in senso negativo! ^^

 

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