TRAMA
Ahiru è una ragazzina energica e vivace, non molto brava nella danza, che vive nella città di Kinkan. Non ricorda nulla del suo passat, ed è innamorata di Mito, un ballerino molto bravo, dagli occhi tristi; Mito è fidanzato con Rue, anch'essa una bravissima ballerina, e si accompagna sempre a Fakir, altro ragazzo, molto misterioso, dai modi bruschi, che sembra esercitare uno strano ascendente su Mito.
Ben presto, Ahiru scopre di essere solamente una papera (in giapponese, Ahiru vuol dire appunto papera), che grazie ad un mago, ed al suo grande desiderio di veder sorridere un triste principe, divenne umana; Ahiru può essere una ragazza solamente finchè porta al collo il pendaglio rosso, ma quando, per collera o distrazione, dice "Quack!", torna ad essere un volatile, e solo l'acqua può farla tornare umana; grazie al pensaglio, inoltre, Ahiru può traformarsi in Princess Tutu, una ballerina eccezionale e con poteri magici; ed è in questa forma, che Ahiru decide di ritrovare i frammenti del cuore di Mito, il principe, che si sacrificò per sconfiggere il Mostro-Corvo. Rue non accetta il cambiamento di Mito, man mano che riacquista i frammenti, e decide di ostacolare Tutu traformandosi nella Princess Krahehe; e Fakir, dal canto suo, amico d'infanzia e quasi fratello di Mito, teme per lui, e crede che sarbebe meglio che non avesse mai un cuore indietro.
Tutta questa strana vicenda è retta Drosselmeyer, antico scrittore di favole, deceduto a metà di un racconto; poichè tutte le storie hanno bisogno di una fine, i personaggi da lui inventati hanno preso vita, cercando il proprio destivo nella realtà; e realtà e favola continuano a mescolarsi, all'infinito, in questa vicenda. E' Drosselmeyer che gira le ruote del destino, che può far trasformare Ahiru in Tutu, che le ha donato il ciondolo magico; ed è lui che, probabilmente, ha fatto apparire Mito davanti casa di Fakir bambino. Non è buono, però, Drosselmeyer: è il più grande nemico di Ahiru, dal momento che, decisamente, non ama i lieto fine...