RECENSIONE - TRAMA - CENSURE
Yuko è una ragazzina di dodici-tredici anni, che frequenta la prima media (in Giappone corrisponde alla nostra seconda media). Suo amico da sempre è Hiroshi, figlio dei vicini. E sarà lui a portare il primo scompiglio nella vita di Yuko, a farla accorgere di essere ormai un'"adolescente", con tutti i problemi che questo comporta. Infatti, alla domanda "c'è già una ragazza che ti piace?" che Yuko gli pone per conto della sua amica Takako, Hiroshi inaspettatamente risponde: "Sei tu". E qui cominciano i guai: Yuko, dopo aver fatto pace con Takako che si era sentita tradita, deve infatti capire se anche lei è innamorata di Hiroshi, e dargli una risposta. E quale migliore occasione se non la prima gita scolastica? Anche perché, nonostante Hiroshi sembri un altro, anche ora che è l'idolo delle compagne di Yuko, in realtà è sempre lo stesso, e solo quando lui indossa di nuovo gli occhiali, che aveva abbandonato alle medie per le lenti a contatto, Yuko ritrova il suo amico di sempre, e con un timido bacio suggella l'inizio di qualcosa di più…
"Temi d'amore tra i banchi di scuola" è uno shojo anime, cioè è stato pensato e prodotto per le ragazzine. Infatti la protagonista assoluta è Yuko, nonostante vengano affrontati anche i problemi dei ragazzi. Tra l'altro, è anche abbastanza catastrofico: non c'è una puntata in cui Yuko non si metta a piangere, o se non lei, chi è il o la protagonista di quell'episodio. Verso la fine, spesso, i ruoli si invertono, e abbiamo l'occasione di vedere le vicende dall'altra parte: bellissima ad esempio la puntata in cui un amico di Yuko fa di tutto per conquistarla, ed invece assiste proprio alla scena del primo bacio, capendo che Yuko è di Hiroshi e lui potrà solo aspettare, o mettersi il cuore in pace.
Diciamola tutta, in realtà Yuko è una schizofrenica che si crea un sacco di problemi inutili, e a volte fa venire proprio rabbia vedere come tratta quel povero Hiroshi, che da parte sua è un santo (la puntata in cui studiano insieme in camera sua, la ricordate?!), però in realtà, forse, è tutta colpa delle traduzioni non proprio esatte e dei tagli e censure apportate dalla tv italiana…dal manga tutta questa pazzia non traspare molto…
Il titolo originale è: Mizuiro Jidai (letteralmente, "L'età color acquamarina"), di Yuu Yabuuchi. A settembre è uscito il manga (Planet Manga), composto di quattordici volumetti da sette originali che erano. Ecco le differenze: la storia parte dall'ultimo anno delle elementari, e si capisce che già da lì Hiroshi è innamorati di Yuko. La storia procede quasi uguale, ma c'è un fatto che mi ha lasciata perplessa: il quinto capitolo si intitola "Le prime mestruazioni". Io non ricordavo un episodio del genere, e solo dopo un po' ho capito: vi ricordate la puntata in cui Yuko ha un brutto sogno, e Takako le regala un talismano, che lei, durante la lezione di ginnastica, non porta con sé, cosicché sviene e finisce in Infermeria? Bhè, c'era da aspettarselo, vista l'abitudine di Mediaset di censurare, praticamente riscrivere ogni anime che comprano dal Giappone…comunque, ecco svelato il mistero!
Inoltre, alla fine del secondo volume c'è una piccola storia che l'autrice disegnò quando aveva quindici anni, intitolata "Storie di fantasmi all'ora zero", dallo stile molto simile, e qua e là compaiono delle strisce autobiografiche sull'infanzia della Yabuuchi e sul suo lavoro attuale, e qualche altra breve storia. Nel complesso, per quanto semplice, è molto carino e piacevole.