Il romanzo
Il romanzo de "Il castello magico di Howl", di Diane Wynne Jones, è stato scritto nel 1986. L'autrice racconta che l'idea le è venuta da uno studente, che le ha appunto suggerito dis crivere un romanzo dal titolo "The Moving Castle".
Ambientato nelle terre di Ingary, narra la vicenda di Sophie, prima di tre sorelle, e per questo destinata ad essere sfortunata; morto il padre, le tre sorelle si dividono, per cercare di guadagnare qualcosa, e Sophie rimane nella cappelleria paterna, a confezionare cappelli. Nel frattempo, nelle colline intorno alla cittadina, compare il castello mobile del mago Howl, che si dice, mangi il cuore delle povere fanciulle. Sophie è sempre più triste e sconsolata, perchè si sente poco adatta alla vita semplice e monotona che conduce, come se fosse una vecchia; quasi come se l'avesse ascoltata, la Strega delle Lande le fa una maledizione, trasformandola in una vecchia grinzosa e dolorante. E qui cominciano le avventure di Sophie: non potendo sopportare che la matrigna e le sorelle la vedano in questo stato, se ne va di casa, e alla fine di una lunga e stancante giornata, trova ricovero proprio nel castello di Howl. Qui conosce Chistopher, quindicenne apprendista del mago, e Calcifer, il demone del fuoco che sembra mandare avanti l'intera baracca. Poco dopo giunge anche Howl stesso, un bellissimo quanto vanitoso ed egoista mago. La vita di Sophie si mescola così immancabilmente alle vicende magiche ed intricate di Howl, anch'egli afflitto da una maledizione della Strega.
Questa è la vicenda da cui Miyazaki ha preso ispirazione per il suo film; per quanto l'inizio sia essenzialmente lo stesso, lo svolgersi della vicenda, la sua conclusione e le motivazioni della maledizione di Howl sono però profondamente diversi. Nel romanzo non c'è alcuna guerra, che invece il regista giapponese ha inserito (è uno degli elementi suoi preferiti e che ricorre in ogni film, quasi) nello sfondo; e la Strega delle Lande rimanse sempre cattiva, ed anzi è il nemico principale, nel romanzo, mentre nel film si rivela alla fine solo per una vecchietta docile ed indifesa (altro tema caro a Miyazaki è infatti il dualismo insito nelle persone cattive: c'è sempre qualcosa di buono anche in loro che alla fine può prevalere). La vicenda del romanzo è, per così dire, ristretta a ciò che succede ad Howl, e alle maledizioni che la Strega ha lanciato ogni dove per diventare più potente; mentre nel film c'è la guerra, teatro di scontri e violenze, che prescinde dalla volntà di Howl, e per la quale neanche un potente mago può fare molto. Inoltre, nel libro si scopre che anche Sophie ha un po' di poteri magici latenti, mentre ciò non è affatto menzionato nel film.
Ad ogni modo, il romanzo è molto più ricco di vicende, più lungo e forse anche più intricato (bellissimi e geniali gli episodi che si svolgono ai nostri giorni, e svelano la provenienza di Howl). Al contrario, forse il film è comunque più ricco di contenuti profondi, anche se condensati. La peculiarità del film è ovviamente il trasformare in immagini situazioni magiche che leggendo il libro possono essere solo immaginate, e questo Miyazaki lo fa in maniera eccezionale, con movimenti fluidi, sfondi e macchine (come il Castello stesso) davvero sorprendenti.
Del libro è stato scritto anche un seguito, intitolato "Il Castello in aria".