HARRY POTTER E IL SEGRETO DI DIAGON ALLEY
by Church
Era estate, mancavano ancora due mesi all'inizio della scuola, ma Harry, Ron ed Hermione avevano deciso di ritrovarsi insieme a Diagon Alley per stare un po' insieme e parlare dell'anno appena passato. Harry ed Hermione non ebbero problemi ad andare da soli ma Ron fu accompagnato da suo fratello Percy, che era riuscito a farsi dare un giorno libero dal Ministero della Magia su ordine di sua madre.
L'appuntamento era per le due e mezza del pomeriggio di un giorno particolarmente sereno; come luogo di ritrovo era stato fissato Il Ghirigoro, ovvero la libreria di Diagon Alley. Arrivarono tutti in orario ma Hermione era già lì prima che arrivassero gli altri: "Ciao Harry" disse quando lo vide, la stessa cosa la fecero loro due quando arrivarono Ron e Percy. Ron non era molto felice che Percy fosse con lui, perché voleva essere libero di divertirsi e non obbedire a quello che gli diceva. Si diressero verso un bar dove ognuno prese un gelato a tutti i gusti +1 e una bibita fresca; Harry era ancora abbastanza sconvolto dalla brutta esperienza che aveva vissuto prima di lasciare Hogwarts, cioè vedere la rinascita di Voldemort, ma soprattutto vedere morire davanti ai suoi occhi Cedric Diggory, suo rivale nel torneo Tremaghi. Nessuno ebbe il coraggio di parlare di quest'argomento, così Percy iniziò a raccontare di tutti i problemi che c'erano al Ministero della Magia. Ron, Hermione e Harry avevano già sperimentato i racconti di Percy, ma purtroppo dovettero starlo ad ascoltare per una buona mezz'ora prima che finisse e prontamente Ron propose di andare al negozio di accessori di prima qualità per il Quidditch prima che suo fratello ricominciasse a parlare.
Nella vetrina del negozio era esposta la mitica Firebolt che era calata leggermente di prezzo dall'ultima volta che l'avevano vista lì. Harry decise di entrare per dare un'occhiata e gli altri lo seguirono. All'interno c'era un forte odore di legno, emanato dai numerosi manici di scopa appesi alle pareti; il commesso era dietro il bancone e si rivolse a Harry: " Posso aiutarti giovanotto?" gli chiese con un sorriso che evidenziava le rughe sulla sua faccia: "No grazie, stiamo solo guardando" rispose Harry in tono gentile. Iniziò a girare tra gli scaffali cercando qualcosa di interessante, mentre Ron fissava intensamente il prezzo della Fireblot come se stesse per calare da un momento all'altro e Hermione consultava i libri sulla storia del Quidditch. Girato l'anglo di uno scaffale, Harry si trovò faccia a faccia con una persona che conosceva molto bene, era Neville Paciock suo compagno a Hogwarts: "Ciao Neville- disse Harry un po' imbarazzato -che cosa fai da queste parti?" gli chiese: "Cerco manuali per giocare bene a Quidditch, il prossimo anno ho intenzione di entrare nella squadra dei Grifondoro!" gli rispose Neville: "Bè se vuoi dei buon manuali ti consiglio di chiedere con Hermione, lei conosce tutti i libri del mondo, guarda è laggiù." disse indicando Hermione intenta a cercare tra gli scaffali : "Grazie Harry, glielo chiedo subito, ciao." e si diresse verso la ragazza urlando: "Ciao Hermione!".
Nessuno trovò qualcosa di interessante, a parte Neville che uscì dal negozio tutto felice e con un libro in mano: "Gli hai consigliato bene?" chiese Harry a Hermione: "Sì, quello è il miglior libro su come giocare a Quidditch che io conosca.". Detto questo lasciarono il negozio seguiti da Percy un po' annoiato. Fecero in tempo a vedere Neville lasciare Diagon Alley insieme a sua nonna. Percy era stufo di girare e allora disse che si sarebbe fermato al bar e che gli avrebbe aspettati lì entro le sette. I tre amici finalmente soli, fecero un giro completo di Diagon Alley senza nemmeno fermarsi. Arrivati alla fine della via videro la stradina che conduceva a Notturn Alley e subito nella mente di Harry balzarono i ricordi di quella terribile esperienza che aveva vissuto due anni prima; se la ricordava piena di persone e negozi strani, ma si ricordava anche che non l'aveva vista poi così tanto bene e propose allora a Ron ed Hermione di andarla a visitare: "Ma sei pazzo?!- gli disse Hermione -Non lo sai che è un posto pericoloso?" riprese infuriata: "Non era così pericoloso quando ci sono stato, sì forse era un po' pauroso, ma non pericoloso. " Ribatte Harry: "Ma perché ti vuoi andare sempre a cacciare nei guai?" chiese Hermione; Ron invece sembrava favorevole all'idea di Harry anche se di solito non lo era mai. "Allora andremo io e Ron se tu non vuoi venire- rispose Harry dopo un po' -vieni Ron." E prese a tirare per un braccio l'amico dirigendosi verso Notturn Alley: " E va bene vengo, ma non sono responsabile di quello che ci potrà succedere." Disse Hermione in un tono rassegnato, e scomparve nell'oscurità dietro Harry e Ron.
Entrarono a Notturn Alley: un luogo buio, lugubre e con un'atmosfera che non ispirava certo fiducia. "Ma non c'era il sole prima?" chiese Ron perplesso. Nessuno gli rispose, erano tutti intenti a guardarsi in giro per vedere se c'era qualcosa di pericoloso; Harry scorse in fondo alla via il negozio in cui era capitato per sbaglio quando aveva usato la polvere magica e aveva visto Lucius Malfoy e suo figlio Draco parlare col negoziante. I tre avanzarono per la via guardando dentro ad ogni negozio cercando di capire che cosa vendesse perché le insegne erano tutte rovinate; naturalmente non si azzardarono ad entrare in nessun posto, ora avevano tutti paura, solo per aver visto quell'orribile posto. Più avanti videro una vecchietta seduta ad un bancone pieno di cianfrusaglie, sembrava che stesse dormendo e speravano che al loro passaggio non si sarebbe accorta di niente, ma non fu così: "Giovani maghi!- gridò, come poteva, la vecchia mentre Ron saltò dalla paura -Voi che siete giovani e colti, conoscete il più terribile dei segreti?" chiese con due occhi che quasi le schizzavano fuori dalla testa. Harry, Ron ed Hermione cercarono di allontanarsi credendo che fosse matta ma lei riprese: " Voi non potete capire, il male è passato di qui tanto tempo fa!" in mente a Harry crebbe il pensiero che si trattasse di Voldemord ma Hermione lo precedette: "Si tratta di Lei-Sa-Chi?" chiese prima che Harry potesse aprire bocca: "O no, è qualcuno di molto più potente di Voi-Sapete-Chi!" rispose la vecchietta. I tre amici rimasero paralizzati dal terrore.
"Dovete sapere che questo posto è stato creato da un mago molto malvagio e molto potente!" disse la signora con un tono di voce piuttosto basso rispetto a prima: "Sono tutte sciocchezze. - ribatté Hermione -Lei sta farneticando, non ho mai letto nulla che parli di questo." Ora la vecchia era impallidita e disse: "Mia cara, non tutto è scritto sui libri, quello che non si vuole ricordare non viene mai scritto e questa è una di quelle cose." Ron aveva sempre più paura, Hermione era rimasta senza parole, ma Harry era sempre più curioso: "E come si chiama questo mago?" chiese: "Pochi sanno il suo nome, ma da queste parti lo chiamano Igor Graff." Harry proseguì con le domande: "E' ancora vivo? Dove vive?" chiese senza un attimo di tregua: "Certo che è ancora vivo, è la sua magia a tenerlo in vita, e se volete ho una mappa per trovare la sua dimora, però non sono mai riuscita a capirla. La volete?- Harry rispose subito- Si!- disse impaziente, mentre Hermione lo guardava male -Allora fanno cinque Galeoni- disse la vecchia: "Vedi Harry è solo un modo per rubarti dei soldi, ti sta imbrogliando!" urlò Hermione mentre Harry porgeva i soldi: "Grazie mille giovanotto e buona fortuna." I tre si diressero verso Diagon Alley. Hermione era furibonda perché Harry non l' aveva ascoltata, Ron era molto perplesso e allo stesso tempo impaurito perché sapeva che Harry lo avrebbe trascinato in una nuova avventura; Harry intanto stava esaminando la mappa cercando di capire cosa fosse il luogo rappresentato e ad un tratto esclamò: "Ho capito!".
"So come decifrare la mappa!" esclamò, in effetti sulla mappa erano disegnate delle linee che si spezzavano e ricominciavano da un'altra parte del foglio, come se fossero state mischiate: "Mi ricordo che a Hogwarts Piton mi sottrasse la Mappa del Malandrino e per far apparire quello che c'era disegnato pronuncio delle parole come Mostrati o Rivelati. Potremmo farlo anche noi!" disse Harry eccitato: "Ricordati Harry che non possiamo fare magie fuori da Hogwarts e questa ha tutta l'aria di esserla." Ribatté Hermione arrabbiata: "Allora dobbiamo chiedere a qualcuno di fare la magia per noi- propose Ron -però chi lo potrebbe fare senza avere sospetti? Di certo non mio fratello!" disse Ron in tono scherzoso: "Ma certo lo possiamo chiedere alla nonna di Neville" disse Harry. Così detto si diressero di corsa verso Diagon Alley, anche felici di lasciare quel postaccio. Arrivati là corsero verso il Paiolo Magico, camminando però quando passarono davanti a Percy che era ancora seduto al bar: "Andiamo a bere qualcosa al Paiolo Magico." Disse Harry a Percy che rispose con un cenno della testa. Alla fine della via aprirono il muro, che separa la via dalla locanda, con un tocco di bacchetta ed entrarono.
"Speriamo che ci siano ancora" disse Harry. "Eccoli" disse Ron puntando il dito verso un tavolo all'angolo. I tre si diressero verso quel tavolo e prima che arrivassero Neville disse: "Ciao ragazzi, nonna questi sono Ron, Hermione e Harry Potter, sono miei compagni a Hogwarts." La signora arrossì quando sentì il nome di Harry Potter e disse: "Piacere ragazzi prego sedetevi prendete qualcosa?" chiese in tono garbato: "Oh no, grazie. Volevamo solo chiederle un favore- chiese Harry cortesemente -abbiamo trovato questo foglio che crediamo sia da decifrare, lei potrebbe fare un'incantesimo per noi?" e porse il foglio alla signora: "Mmm, vediamo sì credo di potervi aiutare sono un'esperta in fogli magici. Componiti!" disse la signora e subito sulla mappa le righe cominciarono a muoversi e a disporsi in maniera differente fino a formare un'immagine. "Ecco a voi" disse la nonna di Neville porgendo la mappa a Ron che era rimasto a bocca aperta. "Grazie mille!" disse Harry: "Bè credo sia ora di andare Neville. - disse la signora che si alzò e si mise il mantello -Sono felice di esservi stata utile." "Ciao Neville" dissero i tre amici e si sedettero al tavolo per guardare la mappa. Ora il disegno mostrava qualcosa di strano con un sacco di simboli alcuni dei quali erano una bacchetta, un bicchiere, un soldo, dei vestiti ed erano disposti uno sopra l'altro sul disegno. Hermione ora aveva preso interesse per la mappa e ci stava sopra con la faccia per capire che cosa rappresentasse, come facevano anche Ron e Harry.
Ci furono molti minuti di silenzio, a parte quello che c'era nella taverna, poi Hermione prese a parlare: "Ma certo, come ho fatto a non capirlo subito! È evidente che questa è la mappa di Diagon Alley. - Harry e Ron furono sorpresi della affermazione di Hermione che spiegò- Vedete queste righe parallele al centro, sono la via, e intorno ci sono i negozi con un simbolo per riconoscerli: la bacchetta indica la bottega di Olivader, il libro rappresenta il Ghirigoro e così via." Ron intervenne e chiese: "Allora cos'è questo simbolo strano vicino alla Gringoot?" Hermione si grattò il mento e rispose: "Non lo so, ma credo sia quello che ci serve a noi per trovare Igor Graff." "Allora andiamo, che stiamo aspettando." Disse Harry e si diressero verso Diagon Alley. Passato il muro corsero per la via e come al solito si fermarono davanti a Percy facendo finta di niente e arrivarono davanti alla banca, andarono nel punto dove nella mappa c'era il simbolo, ma ci trovarono solo un grosso albero pieno di muschio. "Eccoci qua, ora che facciamo?" chiese Ron: "Cerchiamo." Disse Harry e tutti insieme iniziarono a frugare tra l'erba. Dopo alcuni minuti di ricerche Ron disse: "Qui non c'è niente! E' una mappa falsa!" ma Harry subito intervenne: "No, ti sbagli. Guardate qua." Infatti stava toccando la superficie muschiata dell' albero e piano piano la stava togliendo, sul tronco apparì un'incisione uguale al simbolo sulla mappa: "Bravo Harry!" esclamò Hermione. Il simbolo era circolare con al centro un cerchio più piccolo e lo spazio in mezzo tra i due era decorato con strisce che si intrecciavano fra di loro. "E ora che si fa?" chiese Ron: "La cosa più ovvia, lo premiamo." Detto questo Harry premé il marchio che sprofondò nel legno, come se fosse stato inghiottito e magicamente il retro dell'albero sparì formando una porta con delle scale che scendevano sotto terra. "Su, siamo arrivati fin qui e dobbiamo andare avanti." Disse Harry in tono incoraggiante ma allo stesso tempo impaurito: "Si!" dissero Ron ed Hermione contemporaneamente. Tutti e tre scesero per le scale buie, rimpiangendo l'incantesimo per illuminare la bacchetta che non potevano fare.
Le scale terminavano con un muro, sul quale Harry stava per sbattere la testa: "Accidenti è un vicolo cieco." Disse Hermione: "Harry guarda la tua tasca!" esclamò Ron. La tasca di Harry era illuminata da una luce fortissima, soffocata però dai vestiti; Harry tolse la mappa che ci era dentro e questa illuminò tutte le scale e il muro. "Accidenti che luce!- disse Harry -Guardate, dietro alla mappa sta apparendo un altro disegno!" il nuovo disegno mostrava una serie di rettangoli disposti sul foglio, e uno di questi era laminato d'oro. "Che significa?" chiese Ron sbalordito: "Credo sia un altro enigma, fammi vedere." Harry porse la mappa a Hermione che l' analizzò accuratamente: "Questi rettangoli potrebbero rappresentare dei tasselli di qualcosa." Propose Hermione: "Oppure dei mattoni." Disse Ron senza nemmeno pensare a quello che diceva: "Bravo Ron! Possono essere i mattoni di quel muro!- esclamò Harry -Potrebbe essere come il muro di Diagon Alley che si apre toccando un mattone con la bacchetta. Il difficile è capire da che parte si deve guardare il disegno." Continuò Harry: "Basta provare tutte le combinazioni. Tocca a te Ron!" disse Hermione e subito Ron, felice per la sua scoperta, provò tutte le combinazioni possibili toccando ogni volta un mattone diverso con la bacchetta. Non accadde niente: "Accidenti non funziona!" disse arrabbiato: "Dammi qua- disse Hermione che prese la mappa -fammi vedere. Se noi facciamo finta di vedere il foglio allo specchio, allora il mattone giusto diventa questo." E dicendo queste parole appoggiò la bacchetta su un mattone e il muro si aprì.
Davanti a loro apparve una cosa che non si sarebbero mai aspettai: Diagon Alley. Era proprio Diagon Alley il posto che si celava dietro il muro, ma non era come al solito, era molto più bella e piena di vita. I muri dei negozi erano fatti con mattoni che sembravano nuovi, la strada era lucida e pulita come se non ci fosse mai passato nessuno, anche se era piena di maghi che entravano e uscivano dai negozi. Non potevano credere ai loro occhi, erano tutti e tre rimasti a bocca aperta e Harry disse: "Ma che posto è questo, non può essere Diagon Alley." Ron non ebbe la forza di dire niente ma Hermione iniziò a fare supposizioni: "Forse siamo sotto il potere di un' incantesimo, oppure questo è un luogo stregato,oppure…" "Oppure è un luogo nascosto." Disse finalmente Ron. Uno di fianco all'altro avanzarono lentamente, guardando dentro ad ogni negozio, passarono davanti a Olivander e videro un giovane mago che vendeva bacchette, anche nel negozio di Articoli di Prima Qualità per il Quidditch videro un giovane commesso. Tutti i negozi erano uguali a quelli di Diagon Alley eccetto uno, che di fatto non era un negozio ma una banca, la Gringott. La videro in fondo alla via tutta lucida ma l'insegna diceva "Hotel Serpeverde" : "Hotel Serpeverde? Ma che diavolo è?" chiese Ron: "Io non ci capisco più niente." Disse Harry: "Aspettate un attimo, la mappa non doveva indicare l'abitazione di Igor Graff? Quindi questo è il posto dove vive, quindi siamo in grave pericolo!" disse Hermione sempre più velocemente. Non ebbe il tempo di avere una risposta che la porta dell' hotel s'aprì. Ne uscì un uomo alto con i capelli grigi e un pizzetto bianco: "Oh che piacere avervi qui signor Potter!" esclamò l'uomo appena vide Harry: "Ma lei chi è?" chiese Harry: "Il mio nome è Sam Serpeverde. - Rispose -Propropronipote del famoso Salazar Serpeverde, uno dei fondatori di Hogwarts." Spiegò in tono imperativo: "Davvero? - disse Ron stupito -Per fortuna non è Igor Graff!." "Ah, avete incontrato quella vecchiaccia? Lei mi chiama così." Dicendo queste parole Harry, Ron ed Hermione impallidirono dalla paura: "Ma non dovete preoccuparvi, non sono pericoloso come Voi-Sapete-Chi, lei dice così per vendetta." Disse: "Come per vendetta?" chiese Hermione: "Come forse avrete intuito, questo posto è stato creato da me, a causa di una serie di circostanze, e ho scelto delle persone che venissero a viverci, persone che se lo meritavano, lei è rimasta fuori, allora le diedi la mappa e le dissi che se fosse riuscita a trovare l'entrata sarebbe potuta rimanere. Non l' ha mai risolta e allora per vendetta cerca persone a cui raccontare delle cose brutte sul mio conto. Probabilmente vi ha dato la mappa perché credeva che poi l'avreste portata con voi, ma avete fatto bene a non dirgli il nascondiglio." Spiegò Sam: "Mi scusi, ma di quali circostanze stava parlando?" chiese Harry ormai non più spaventato: "Creai questo posto poco dopo che fu creata la vera Diagon Alley, che a quei tempi andò a sostituire un' altra Diagon Alley che era diventata bruttissima. " Disse Sam: "Allora è vero che lei è un mago molto potente?" chiese Ron: "Molti dicono così, ma prima di creare una copia perfetta ho fatto uno sbaglio che forse conoscete." Disse: "Come, che tipo di errore?" chiese Hermione: "Per sbaglio ho creato Notturn Alley!" rispose Sam: "Che cosa?" chiesero i tre amici insieme: "Si avete capito bene, ho creato Notturn Alley." La conversazione stava diventando sempre più interessante e Harry chiese: "E' per questo che è così brutta?" "Sì, fu un grande sbaglio. Non sono riuscito a rimediare e allora è rimasta lì. Volete fare un giro?" chiese gentilmente: "Oh si grazie, sarebbe magnifico." Rispose Hermione. Sam si avviò e i tre amici lo seguirono. "Mi scusi ma quello là dentro è Olivander?" chiese Ron indicando il giovane ragazzo nella bottega: "Oh sì, è lui da giovane, quando duplicai Diagon Alley, comunque non è tanto giovane come sembra." Rispose Sam. "Ma qui non invecchia nessuno?" domandò Hermione: "Oh no, ho fatto un incantesimo anti invecchiamento."Fecero un lunghissimo giro per tutti i negozi della via e infine arrivarono all'entrata. "Che simbolo era quello all'entrata?" chiese Harry: "E' lo stemma della mia famiglia, vi piace?" i tre amici risposero di si con la testa. "Ora ragazzi purtroppo dovrò farvi scordare tutto perché non raccontiate in giro quello che avete visto." Disse Sam cupo: "No aspetti non diremo niente a nessuno, la prego!" gridò Harry ma era troppo tardi: "Nessuno può sapere il segreto di Diagon Alley senza che glielo abbia concesso io, mi dispiace. Oblivion!" e così Harry, Ron, Hermione ricevettero l'incantesimo della memoria.
Si svegliarono sdraiati sul prato della Gringrott con il sole in faccia: "Ma che è successo?" chiese Ron: "Ci siamo addormentati, forse." Rispose Harry. "Accidenti come è tardi, dobbiamo andare a casa. Presto, Percy ci starà cercando!" disse Hermione e tutti e tre corsero verso il bar dove Percy li stava aspettando: "Allora avete finito?" chiese Percy: "Sì" risposero in coro e si diressero verso casa.
Si alzò un venticello che dall'erba del prato fece alzare la mappa, che volò via. Fu portata dal vento fino a Notturn Alley ai piedi della vecchia signora: "Accidenti! Non ci si può più fidare dei giovani!" esclamò la vecchia appena vide il foglio e lo raccolse da terra con un ghigno di disprezzo.
FINE
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