Who's Marge?

Cittadina del mondo, ventenne, pacifista ormai più che convinta, scrittrice, aspirante medico, Guccini dipendente nonchè Baricco, Benni, Brizzi, Montale, Leopardi, Calvino, e così via, soddisfatta divoratrice. Occhi verdi sempre un po' rossi, insoddisfatta e inquieta e perennemente malinconica ma profondamente, carnalmente innamorata del vivere.

Quanto mi conosci?
Fai il test!

    Il mio tatuaggio - Febbraio 2004, sulla spalla destra


Altro su di me:
-Momento speciale
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Marge a UnoMattina il 14-02-'07

Layout

Minimalista ma dai bei colori (almeno, così la penso io). Per i brushes ringrazio Celestial Star.

Links & Leggo

Aperti:
Elisewin- Lloth- Benni- Yukinon- Haya- Juu- LuKa- Pepola- Herm- Kykia- Vanessa- Eriadan- Piterrei - Noctis- Fiyero's Arts- Fiyero.

Speciali:
Manuale di Mari- Tatzebau bab.

Chiusi / On hiatus:
Steve- Lux- Meggie- Nivis- Sonia- Fuxia- Fania- Ale- ChaDo- Yasu- Jerosy.

Archivio

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- 7/30 Aprile '03
- Settembre '02/Marzo '03

Libri

Gli ultimi letti sono in fondo; la lista è aggiornata dal settembre 2004. Quelli in verde sono linkati ad una recensione da me scritta.


Da settembre 2004
- L'insostenibile leggerezza dell'essere [M.Kundera]
- Comici spaventati guerrieri [S.Benni]
- La misteriosa fiamma della regina Loana [U.Eco]
- Novecento [A.Baricco]
- Germinale [Zola]
- Le Braci [S.Màrai]
- Le ore [M.Cunnigham]
- Le avventure di Tom Saywer [M.Twain]

2005
- Il Gattopardo [Tomasi di Lampedusa]
- Undici minuti [P.Coelho] - Arrivederci piccole donne [M.Serrano]
- La coscienza di Zeno [I.Svevo]
- Memorie delle mie puttane tristi [G.G.Marquez]
- Michael mio [A.Oz]
- Angeli da un'ala soltanto [S.Gastaldi]
- La signora Dalloway [V.Woolf]
- Ragazzi di vita [P.Pasolini]
- Piccoli uomini [L.M.Alcott]
- Il berretto a sonagli [L.Pirandello]
- Margherita Dolcevita [S.Benni]
- Il bar sotto il mare [S.Benni]
- Senza sangue [A.Baricco]
- Saltatempo [S.Benni]
- Castelli di rabbia [A.Baricco]
- Doppio sogno [A.Schnitzler]
- Il sentiero dei nidi di ragno [I.Calvino]
- Il mio paese inventato [I.Allende]
- Il signore delle mosche [W.Golding]
- Ultimo viene il falco [I.Calvino]
- Il visconte dimezzato [I.Calvino]
- La formica argentina [I.Calvino]
- L'entrata in guerra [I.Calvino]
- Il barone rampante [I.Calvino]
- Il dottor Niù [S.Benni]
- La speculazione edilizia [I.Calvino]
- La nuvola di smog [I.Calvino]
- Il cavaliere inesistente [I.Calvino]
- Marcovaldo [I.Calvino]
- Questa storia [A.Baricco]

2006
- Elianto [S.Benni]
- Cosmicomiche [I.Calvino]
- Gridare amore dal centro del mondo [Kyoichi Katayama]
- HP e il Principe Mezzosangue [J.K.Rowling]
- Stand by me - Il corpo [S. King]
- Alta fedeltà [N. Hornby]
- Donne [M. French]
- Zahir [P. Cohelo]
- L'amante di Lady Chatterley [Lawrence]
- La ragazza che non era lei [T. Pincio]
- Croniche epifaniche [F. Guccini]
- L'amore di uno sciocco [J. Tanizaki]
- Tre metri sopra il cielo [F.Moccia]
- Una casa alla fine del mondo [M.Cunnigham]
- Il Maestro e Margherita [Bulgakov]
- Il Codice da Vinci [D. Brown]
- Carne e sangue [M.Cunnigham]
- L'amore ai tempi del colera [G. Garcia Marquez]
- Ho voglia di te [F.Moccia]
- Cuore di cane [Bulkagov]
- Il tempo di Blanca [M.Serrano]
- Vergogna [Coetzee]
- Vacanze all'Isola dei Gabbiani [L.Astrid]
- Racconti d'amore [G.D.Maupassant]

2007
- L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello [O.Sacks]
- Tre cavalli [E. De Luca]
- Una nuvola come tappeto [E. De Luca]
- Ballo di famiglia [D. Leavitt]
- La storia [E.Morante]
- La lingua perduta delle gru [D. Leavitt]

Cose Scritte Ultimamente

Gli ultimi scritti sono in fondo; la lista è aggiornata dal settembre 2004.


- Terminata la prima parte di Briganta.
- "Io conducente di un autobus" Novembre 2004 per il concorso di HoldenLab.
- Pezzi vari di racconti vari.
- "La fuga del tempo" - Maggio Giugno 2005
- Poesiola idiota ed estremamente "ermetica" (il commento non è mio!)
- "Dialogo notturno di un barbone" - 26 Febbraio 2006
- Racconto senza titolo autobiografico
- "Bambina" - Giugno Luglio 2006
- "Verso Nord" - 30 Ottobre '06.

- "Sabato sera a teatro" - Febbraio '07.

Della serie, scrivo poco ma scrivo!

Ultimi commenti



           

   

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Il leone e la giungla

24.05.2007 - 13:33
Leggo: Biochimica [Siliprandi]
Ascolto: /


Quando avevo circa tredici anni, e mi è balzata in mente l’idea che non avrei voluto concentrare qui la mia vita ma partirmene per l’assolata Africa a curar neri bimbi, credevo ingenuamente che si potesse fare solo facendosi suora o prete. Ora, suora proprio non me la sentivo, ma, guardando fedelmente ER ogni lunedì sera con la mamy, mi ripetevo: “No, non puoi fare il medico. C’è troppo da studiare. Non puoi chiuderti così…”
Avessi dato ascolto a quella vocina infantile e piena di verità!

L’altro giorno ho avuto una bellissima visione.
L’antefatto è che, ogni due minuti, qualsiasi professore di qualsiasi materia tira fuori la storia del leone; cioè, noi abbiamo come sistemi nervosi autonomi, sia il parasimpatico, che detto con semplicità è quello che ci fa stare calmi e buoni, sia l’ortosimpatico, che invece produce adrenalina ed è quello che ci permette di attivarci, che si è sviluppato nel tempo per rispondere a situazioni di pericolo, tipo incontrare un leone nella giungla e dover difendersi o scappare (infatti si chiama anche “fly or fight” cioè dattela a gambe o combatti!).
Noi scherziamo sempre su questo leone, che è onnipresente nelle nostre lezioni, dicendo: “Sì, come no, io ogni giorno per strada incontro un leone”.
L’altro giorno, nella lezione sui fluidi corporei, la professoressa di fisiologia ha detto che è conoscenza comune che diminuire l’area del tubo fa aumentare la velocità del fluido, come succede quando mettiamo il dito davanti al tubo per innaffiare, per andare più lontano. Allora la mia collega ha esclamato: “Sì, come no, io annaffio sempre, la grande giungla che ho sul balcone. Quella dove tengo il leone quando non è in giro”.

Ed io ho avuto questa bellissima immagine di un piccolo terrazzo assolato, pieno di piante, liane, fiori tropicali grandi e bellissimi, tutto quel verde luccicante, ed in mezzo un biondo leone, dalla criniera folta ed arancione, dormire, placido, contento, e sullo sfondo, ma fuori da quel paradiso terrestre, Roma assolata a fumante.


Marge.     

Alibi bendetto per i pedofili

15.05.2007 - 14:09
Leggo: Biochimica [Siliprandi]
Ascolto: Remedios [G.Ferri]


Documentario choc della Bbc: Ratzinger rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi. Ma in Italia non lo trasmette nessuno.

Qui il video

E' molto interessante. Mostra come esista un documentario emanato dal Vaticano nel 1962 e poi ratificato nel 2001 da papa Ratzinger, dove si danno le linee generali per affrontare casi di abusi sui minori; esiste addirittura un fondo con i quali questi vescovi e preti possono pagare le famiglie delle vittime affinchè non parlino; l'unico scopo del Vaticano è nascondere questi casi, fare finta che non avvengano spostando i preti incriminati da una diocesi all'altra, da un paese all'altro. Infine, se scoperti e con processi aperti, nonostante vi siano mandati internazionali di arresto e richieste di estradizioni, sono riuniti a Roma, nel Vaticano, dove vivono nascosti.
Qui, a qualche chilometro dalla mia scrivania, dalla quale sto scrivendo.
Guardatelo, perchè apre gli occhi.

Io, continuo a procedere sempre più convinta lungo la mia personale via spirituale, e a disprezzare, al pari di un Hitler, un Mussolini, un Pinochet, questo schifo di dittatore che si ammanta di portare su di sè i bellissimi principi di uguaglianza e fraternità che duemila anni fa un uomo ci ha insegnato.


Marge.     

Studiando...

09.05.2007 - 19:49
Leggo: Biochimica [Siliprandi]
Ascolto: Mentre tutto scorre [Negramaro]


Questo semestre il programma di Metodologia comprende Bioetica, Medicina Legale, Evidence Based Medicine, e introduzione alla Chirurgia Generale.
Parlare di Bioetica non è semplice; ci hanno detto a lezione che l'uomo, quando guarda a se stesso, razionalmente, come elemento naturale, riconosce alcuni "principi" fondamentali che gli derivano dall'essere un essere naturale, e da questo derivano alcuni principi morali di base per la medicina. Questo è, per me, discutibile: io non credo in principi innati ma in verità acquisite nel tempo con i denti, con la lotta. Per me siamo prodotti socio-culturali, e basta. Ma non è questo, il problema.
Qualche giorno fa è venuto a farci lezione un docente; avrebbe dovuto parlare di eutanasia, suppongo in modo accademico, e cioè indicandoci la legislatura italiana in merito, quella americana e le linee guida internazionali, e fare qualche esempio su casi passati (Piergiorgio Welby, Terry Schiavo, e gli altri). Invece ha cominciato a sparare sentenze, tra cui, ricordo:
- Nonostante in Italia ci sia il rifiuto di cure (Art.32 Costituzione), Welby non poteva permettersi di volere prima il respiratore, e poi volersene disfare; invece il papa Giovanni Paolo II ha fatto bene perchè l'ha rifiutato all'inizio. Questo è estremamente discutibile perchè, per legge, il consenso alle cure è in qualsiasi momento revocabile dal soggetto.
- Se Welby si fosse staccato il respiratore da sè, andava bene, ma dato che era paralizzato, non poteva obbligare un terzo a farlo. E questo è una discriminazione, a mio parere: vuol dire che ci sono malati di serie A, quelli autonomi, e quelli di serie B, la cui volontà non può essere soddisfatta.
- Ci ha chiesto per quale motivo fossimo iscritti a medicina, se per ammazzare la gente, e mi sono sentita profondamente offesa.
- Ha detto: "E allora ammazziamoli tutti!", come se chi, come me, è favorevole all'eutanasia, volesse uccidere tutti i malati terminali. Io sono semplicemente per il rispetto della libertà personale, e se una persona, per un qualsiasi motivo X, volesse rimanere in vita anche attaccato ad un respiratore, io farei di tutto per mantenerlo tale.
- Ha concluso dicendo: "E meno male che esiste la obiezione di coscienza!", dimostrando anche qui di non capire nulla, dal momento che, se non ci fosse, e un medico fosse obbligato a compiere operazioni quali l'aborto, io sarei la prima a combattere affinchè possa invece decidere autonomamente.
Oggi un gruppo di studenti, me in primis, ha esposto delle perplessità riguardo questa lezione alla coordinatrice. Ma subito, un gruppetto di altri colleghi si è avvicinato dicendo che loro volevano prendere le distanze dalla nostra posizione, dal momento che un professore, in quanto tale, può dire quello che vuole, che è inutile mettersi a fare polemica sennò poi si incattivisce all'esame, e così via. Sono rimasta senza parole.
Io non condanno affatto la posizione personale, pur non condividendola. Sono per la libertà personale d'azione (qualora non danneggi un'altra persona) e di pensiero, quindi, figuriamoci, chiunque può credere in ciò che vuole. Ma mi sembra allucinante che un professore universitario utilizzi la sua ora di lezione per sbandierare le sue posizioni personali come fossero verità assolute, sentendosi in diritto di farlo perchè noi, pavidi studenti, non osiamo opporci.
In tutto ciò, sabato c'è il Family Day, questo schifo dal sapore internazionale, quando è un problema esclusivamente italiano, il bigottismo e l'imposizione politica di ideali religiosi cattolici. A Piazza Navona ci sarà la contro-manifestazione, di chi è a favore delle diverse espressioni di famiglia, e non solo quella eterosessuale-matrimoniale.

Stasera comincia il corso di volontariato! Sono così contenta!


Marge.     

De Fecondazione Assistita

02.05.2007 - 21:04
Leggo: /
Ascolto: /


Codice Dentologico dei Medici
Art. 42: E' fatto divieto al medico di attuare forme di fecondazione assistita al di fuori di coppie eterosessuali stabili.

Costituzione italiana
Art. 29: La Repubblica riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Legge n°40/2004
Art. 5: Possono accedere alle tecniche coppie maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi.

Meno male che sono nata donna! Così quando vorrò avere un figlio, anche se sarò senza compagno eteroessuale o non sarò in coppia stabile (orrore di espressione) mi basterà aprire le gambe!
E poi c'è qualcuno che già si è proposto per farmi da controparte. Non te lo scordare, abbiamo un accordo su questo punto, io e te! Sarà una famigliola bellissima!


Marge.     

Bloom

26.04.2007 - 23:15
Leggo: /
Ascolto: Caresse sur l'océan [Les Coristes]


Quando è morto Adriano, fra le mille cose che ho pensato e che mi hanno attanagliato per mesi e mesi, una è stata anche: "Chi sarà il primo di noi a morire?". Qualche mese dopo è morto il più caro compagno di classe del liceo di mia madre. Chissà quando riceverò una telefonata di quel tipo. Chissà se invece sarà una telefonata su di me, fra loro.
Che brutti pensieri.


Marge.     

Bloom

11.04.2007 - 19:23
Leggo: La storia [E.Morante]
Ascolto: Remedios [G.Ferri]


Stamattina mi sono svegliata in uno stato di grazia.
Quando è suonata la sveglia, Tom è rimasto a letto un altro po' e io ho avuto paura che non si alzasse neanche lui, per andare dove avrebbe dovuto andare. La solita sensazione amara ed ansiogena, ma mi sono affidata alla mia sveglia che ogni dieci minuti suona nuovamente, con la sua vocetta stridula: "E' ora di alzarsi! Sono le otto e ventiquattro. E' ora di alzarsi!"
Poi ovviamente, tutto è andato bene; Tom non ha fatto tardi ed io ho sprecato un po' della mia ansia giornaliera in inutili attorcigliamenti intestinali.
Si è seduto nuovamente sul letto con la sua tazza di cereali, per fare colazione, ed io ho continuato a dormire, con addosso tanta voglia di assaggiarli, ma non posso, per via della dieta.
Mi sono alzata con comodo due ore e mezza più tardi, ho fatto colazione e mentre aspettavo che il thè si raffreddasse, ho continuato a leggere il libro di Leavitt che ho preso ieri in biblioteca, e che oggi, alle quattro, ho terminato. Poi ho lavato le due tazze della colazione, la mia con scritto sopra "Bloom", bocciolo. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto rimanere lì ad aspettarlo, ma avevo detto a mamma che sarei stata a casa per pranzo. Avrei voluto rimanere nella piccola casetta dove mi ero svegliata. Un posto dove c'è già una tazza per la colazione tutta tua, è un po' una casa, no?
A casa, ho continuato per tutto il giorno a leggere e dormicchiare. Ed ora devo pensare a scrivere un articolo, ed un racconto per un nuovo concorso, il cui tema è l'estate.


Marge.     

Bologna

07.04.2007 - 22:47
Leggo: La storia [E.Morante]
Ascolto: Remedios [G.Ferri]


E di nuovo, un video in mezzo, un po' di luce bluastra.
Con anche tante domande, e un po' di gelosia, o forse solo invidia per chi può sempre. E quel continuo chiedersi se potrebbe essere diverso, se fosse sempre così ravvicinato, ed immaginare che sarebbe perfetto, e forse no, forse è meglio così.
Questa cosa degli affetti a distanza io non la capirò mai.
Attanagliata dalla continua domanda, pendente come una spada di Damocle, se le situazioni sono belle perchè sono rare, o se potessero essere perfette se fossero sempre.
Meno male che posso scrivere.


Marge.     

...

02.04.2007 - 11:54
Leggo: La storia [E.Morante]
Ascolto: Remedios [G.Ferri]


"In mezzo a questo troiaio nazionale quotidiano e dilagante di vip e vippesse svaccati, di celebrita' ricattate perche' ricattabili, di puttanieri e puttane, di principi magnaccia, di donne che la danno via per una velinata in tv spinte dalle loro mammine, di pezzi grossi con moglie e figli che pretendono il droit de culage, come i signorotti feudali, per farle lavorare, di giornalisti e intellettuali che si vendono l'anima, parte presumibilmente piu' importante del sedere, per un pezzetto di potere, di coca come se nevicasse, di politicanti sepolcri imbiancati che convivono, divorziano, si risposano e fottono come conigli mentre invocano i Santi Evangeli, di preti pedofili che hanno ferito a morte il cattolicesimo americano, io dovrei preoccuparmi per il futuro della famiglia e della civilta' occidentale perche' le due vecchie lesbiche del piano di sopra sognano di firmare un patto civile? Qui si e' davvero perso il comune senso del pudore, ma quello serio, il pudore morale."

V. Zucconi, La Repubblica, 13.03.07

E meno male che qualcuno se ne rende conto.


Marge.     

...

31.03.2007 - 12:06
Leggo: La storia [E.Morante]
Ascolto: Animal Istinct [Cranberries]


Difficile credere che possa andare peggio, ma è stata una delle settimane peggiori, queste. Faticosa.
Sono stanca di dover chiedere qualcosa. Sono stanca di dover pensare prima a come chiedere e in che circostanza, perchè so che tanto riceverò un NO, e cerchi di trovare l'occasione che ha un minimo di speranza in più. Stanca di dover mendicare sempre un po' di attenzione.
Oppure sono io, che non riesco a rendermi conto delle cose, e credo che il mondo ce l'abbia con me?

Come al solito, ciò che mi salva, è alzarmi ogni mattina e andare all'uni. Mi sembra di esser tornata diciassettenne, quando andavo a scuola anche con la febbre, pur di non rimanere a casa.

el sol en tu frente y en la sonrisa
blanca orquidea, alma y paloma
y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios



Marge.     

Dolore

20.03.2007 - 19:55
Leggo: Solo andata [E.De Luca]
Ascolto: /


Lo sguardo di Qohèlet, libro detto Ecclesiaste, riconosce un tempo per piangere e un tempo per ridere. Elihu sa che il tempo delle lacrime non è un tratto perduto, da far pasare in attesa dei giorni di risarcimento. Salvarsi dal dolore implica per lui salvare il dolore, scandirne il tempo stando senza attesa. Aggràppati ad esso, Giobbe, apprendi la voce che corre un rigo sotto lacrime ed è per te. Non invocare tregua, apri l'udito, taci.
Una nuvola come tappeto, Erri De Luca.

Mi viene in mente quel libro di Peter Hoeg, I quasi adatti, quando diceva che bisogna dirigere verso il dolore la giusta luce dell'attenzione.




Marge.     

Dicotomie

27.02.2007 - 12:06
Leggo: L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello [O.Sacks]
Ascolto: We are one [The Lion King II]


Weekend in Umbria con la redazione

Abbiamo parlato un po' di contraddizione. Loro chiamano così un modo di sentirsi, dentro, per il quale avverti che c'è qualcosa che non va per cui vedi il futuro come un "solido labirinto senza uscita"; una condizione che funziona come un "buco d'energia" e toglie vitalità a qualsiasi altra attività. Il contrario della contraddizione è l'unità interna.
Abbiamo avuto un'ora di tempo, circa, per pensare a questo.

Io mi sento come se in me ci fossero due diverse persone.

Una è ansiosa, patologicamente sensibile alla sofferenza altrui che sente come propria e soprattutto inguaribile. Non credo di poter dare qualcosa per gli altri, non posso davvero farcela e sono per questo incosolabile, non vedo strada davanti a me da percorrere se non quella della sofferenza sopportata in silenzio. Non trovo modo di comunicare adeguatamente questo mio sentimento a qualcun altro, perchè non voglio affatto che questo "qualcun altro" risolva questi miei dubbi, e dolori, o ci provi o dica: "Io non so che farci"; voglio solo COMUNICARLO e sapere che vengo capita; vorrei in qualche modo trovare un'altra persona che prova questa stessa sofferenza inguaribile e che dica: "Sì, anche io mi sento così dilaniato". Solo questo. Questa è la mia parte "in contraddizione", è il mio "labirinto".

L'altra Margherita che è in me, è, invece, un'unità. Mi piace ciò che faccio nella vita, e cioè studiare, uscire per fare cose belle, scrivere, leggere, interessarmi. Sono estremamente convinta che la mia vita sia BELLA, che io sto facendo la cosa giusta e le giuste scelte, sono felice perchè mi sento SINCERA, COERENTE e LEALE. Sono felice perchè vedo un punto d'arrivo, per me, che io "scherzosamente" chiamo "in Africa a riattaccar gambe a bambini saltati sulle mine"; forse non sarà così ma sarà simile. Questa Margherita sicura di sè vede questo pezzo della sua vita come un passaggio per arrivare lì; qui non c'è labirinto senza uscita nè buco nero che risucchia. Qui c'è unità interna.

Queste due Margherite non sono fasi, non si alternano. Loro convivono in ogni esatto momento dentro di me. Io sono così, bi-esistente e pur sempre una sola. Sono in ogni esatto secondo estremamente felice ed estremamente disperata. E non è uno scherzo o qualcosa che riguarda solo questi momenti riflessivi: è sempre sotto la patina superficiale di ciò che normalmente riempie la mia mente.


Marge.     

Se graffianti.

16.02.2007 - 22:50
Leggo: Anatomia Umana [Balboni] - Antologia di Spoon River [Edgar Lee Masters]
Ascolto: Baby mine [Alison Krauss]


Nel sonno che i miei occhi implorano alla luce, trovo tanta confusione sugli avvenimenti degli ultimi giorni, e in quest'ultima settimana pseudo-perfetta, che di perfetto, lo so, c'è ben poco al mondo ma quando sguazzi nel fango da tempo, anche una pozza leggermente sporca ti sembra un fiume paradisiaco. Se mi guardo intorno vedo tantissimi libri, nelle mie case, e forse è da qui che tutto è cominciato, sempre.

Mercoledì sono andata in onda ad UnoMattina, una giornata tutto sommato particolare e divertente, anche se non è decisamente il mio ideale di apparizione al mondo. Le domande erano abbastanza sceme e scontate e il tempo davvero ristretto per poter parlare veramente di cosa significhi per me scrivere, e così, dato che già sapevo le domande, sono stata indecisa fino all'ultimo se giocarmi la carta dei ritratti (ritrarre le persone con le parole, così come le vedo per la strada, e strada ha qui un'accezione molto più vasta che non semplice gettata di asfalto), oppure gettarmi nel complicatissimo discorso del Mondo delle Parole che mi chiamano per farmi scrivere storie già esistenti. Ma non credo che l'intervistratrice avrebbe capito (già quando ho detto "prosa" non ha capito, e per tutta l'intervista ha ripetuto: "Ma che bello, scrivi poesie!"). Dopo, ho conosciuto (diciamo intravisto e salutato) Ennio Morricone, e perfino quel poverello di Federico Moccia, che è ancora convinto di essere uno scrittore ed ha pubblicato, guarda caso proprio a S.Valentino, il suo nuovo libro dal titolo accalappia-adolescenti, una profondissima storia tra una ragazzina ed un trentasettenne. Voglio proprio vedere se, con gli anni, ha imparato ad utilizzare i pronomi femminili ed i congiuntivi!
A parte questo (ed un altro preziosissimo incontro e chiacchierata con Filippo La Porta), è stata un'esperienza che mi ha lasciata davvero strana. Perchè alla fin fine non è cambiato nulla, eppure mi sembra di aver fatto un grande passo avanti. Forse perchè ho superato il blocco del "chiudere nel cassetto a chiave qualsiasi cosa scritta", ho letto un pezzo di un mio racconto che, quando l'ho scritto, ormai più di tre anni fa, era destinato esclusivamente al suddetto cassetto. Forse perchè mi sono sentita importante, anche se non è stato niente di che e non è davvero cambiato nulla.

Forse perchè ho risentito Una Persona. E' incredibile come, quando un avvenimento grande e complicato è ormai lontano nel tempo, di questo mi tornino alla mente solo momenti felici. La prima lettera, la prima telefonata, il Ti Voglio Bene Ma Detto Meglio, tutte le frasi e le cose non dette con cui ho convissuto per mesi, il Buonanotte Fiorellino al telefono: mi tornano alla mente mille piccoli particolari scemi. Per me era davver Tutto, e non lo sa. Non immagina neanche quante volte, dopo, un mio gesto, o parola, siano stati dettati da qualcosa che lui mi aveva detto. I continui paragoni. E lo so che è stato tutto solo nella mia mente e nel mio cuore, lo so. Che non esisteva nulla, in realtà. Ma non credo che tante cose, ora, siano diverse. E il non esistere che nel mio cuore, non rende il tutto meno importante. E quel "Pronto" con quell'accento, l'altra sera, mi ha scombussolata. C'è un Tutto diverso ora nella mia vita. Ma quel Tutto passato torna con prepotenza e graffia con i suoi "Se" mai risolti, inabissati nello scuro delle acque dove non arriva un raggio di sole, ed ora, improvvisamente, prossimi alla luce. Se quel giorno, se quel momento, se quella mano e quel viso...

Ed ora, è sempre più difficile mettersi a ripetere i mezzi di fissità del rene nella cavità retroperitoneale, concentrarsi sul libro, ritrovare un equilibrio dopo questi cinque non-giorni, questa pausa, un salto avanti nel mio futuro di scrittrice (perchè lo sarò!), e caduta all'indietro nel mondo di Margherita quindicenne inquieta.


Marge.     

Marge in TV!

12.02.2007 - 19:10
Leggo: Anatomia Umana [Balboni] - Antologia di Spoon River [Edgar Lee Masters]
Ascolto: nulla.


Marge, mercoledì mattina alle 6.45 (eh lo, un po' prestino), sarà ospite da Uno Mattina, intervistata come giovane scrittrice! Non perdetevi la sua perfomance sicuramente impeccabile, e soprattutto il suo stile very fashon ("Vieni un'ora prima per la prova trucco"; trucco? prova? Alle sei di mattina??).

Da non perdere perchè leggeranno in diretta un pezzetto di un mio racconto. Poi per chi vuole, gli mando il seguito!

Inoltre, vorrei segnalare questa iniziativa, che avevo in mente di fare da un po' di tempo:



Ok, ora qualcuno dirà che sono arrivata decisamente al limite. Ebbene, me ne vanto!


Marge.     

Diventare.

09.02.2007 - 23:56
Leggo: Anatomia Umana [Balboni] - Antologia di Spoon River [Edgar Lee Masters]
Ascolto: nulla.


Valore

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che .
Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual'e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca, Da Opera sull'acqua e altre poesie, Einaudi, 2002

Ho appena sentito l'intervista di Erri De Luca a "Le invasioni barbariche". Ho letto un paio dei suoi libri, e mi hanno molto colpito. La memoria come dolore. Ha detto: "Sono andato via di casa, a diciassette anni, perchè mi sono espluso, come viene espulso un dente da una mascella, senza speranza di impiantarlo su un'altra". E poi: "Io vivo nella lingua italiana. In Italia mi sento soltanto di passaggio. Ma sono un patriota della lingua italiana".
Infine, ha letto questa poesia.
Ho pensato che voglio diventare così. Se diventerò come Erri De Luca, sarò felice.

Oggi, camminando di ritorno dalla palestra, ho alzato gli occhi al cielo bigio e piovoso e saturo dei gas cittadini, e ho pensato, forte, aggrappandomi con tutta me stessa a quel sottile pensiero, che forse, piano piano, ci arriverò, in quel luogo ideale, quella zona neutra che a quindici anni, ingenuamente, identificavo in una capanna piena di libri nell'assolata Africa.

Ci arriverò, vero?
Ed è a questo che devo pensare, quando la tristezza mi assale?


Marge.