7.ottobre.2004
E' un mese che non scrivo; un piccolo incidente al computer ha interpretato la mia voglia di silenzio in seguito ai fatti di inizio settembre, e così, grazie a questa scusa, ho evitato per un po' di parlare di me, secondo i miei desideri.
Sono successe molte cose in questo mese, come fosse passato un anno di vita. Ripensandoci, quest'ultimo anno, da settembre scorso, sembra molto più lungo, mi è cambiato tutto: la famiglia, l'assetto in casa, il mio rapporto con gli amici, la scuola, l'approccio al leggere e allo scrivere; ci sono stati vari incontri del terzo tipo che mi hanno lasciata più o meno allibita, amara, ma anche piena di bei ricordi, e l'ultimo, finito proprio quando credevo si sarebbe concretizzato, mi ha riempito di stranissime sensazioni e mi ha fatto vivere stranissimi momenti; la disperazione è passata in secondo piano forse proprio grazie alla meraviglia del mio comportamento e di chi mi stava intorno. Ma tornata a casa, una sola cosa mi ha salvata, nell'ultimo mese: Briganta. Ovvero, ciò che io scrivo da circa quattro anni.
Briganta era il mio riscatto, era il mio modo per "fare qualcosa di assoluto, di grande e di importante, qualcosa di compiuto, quid summi", almeno per me; il mio antitodo alla tristezza è sempre stato aspirare all'assoluto. E Briganta lo era, almeno per me. E poi mi piaceva, tanto. E nell'ultimo mese, sull'ondata della marea di emozioni provate, avevo terminato la prima parte, scritto il capitolo più importante, reso il tutto sotto una forma che mi rendeva soddisfatta.
Sabato scorso, per un danno al computer, ho perso tutto. Non avevo fatto copie, solo una cartacea, alla quale mancavano molti capitoli ed era inoltre non revisionata. E tutti i miei racconti, e le mie foto e i filmini. Del sito non me è importato niente; potrei chiuderli ora tutti e starei benissimo; ma Briganta no. Lei e i miei racconti. Ho pianto parecchio. Mi ero persa la possibilità di riscattarmi, come diceva il sassarese.
Ieri, grazie a mio cugino e a un programma di recupero dati, si è salvata. E' ancora qui, la mia Briganta, mancano parole, formattazione, corsivi, ma ci si può lavorare. Mi sento come se un mio figlio si fosse risvegliato improvvisamente da un coma lungo e senza speranza. Ho di nuovo il mio riscatto.
Questa versione è temporanea; già prima di perdere tutto, avevo realizzato una bella grafica nuova per l'autunno; appena mi riprende voglia di scrivere qui, appena sistemo Briganta e mi rendo conto appieno che è al sicuro, la metto e torno. See you soon space cowgirls and boys.
Marge
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Un ultimo saluto a Mary che (crediamo) se ne sia andata definitivamente.