Who's Marge?

Cittadina del mondo, ventenne, pacifista ormai più che convinta, scrittrice, aspirante medico, Guccini dipendente nonchè Baricco, Benni, Brizzi, Montale, Leopardi, Calvino, e così via, soddisfatta divoratrice. Occhi verdi sempre un po' rossi, insoddisfatta e inquieta e perennemente malinconica ma profondamente, carnalmente innamorata del vivere.

Quanto mi conosci?
Fai il test!

    Il mio tatuaggio - Febbraio 2004, sulla spalla destra


Altro su di me:
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Marge a UnoMattina il 14-02-'07

Layout

Minimalista ma dai bei colori (almeno, così la penso io). Per i brushes ringrazio Celestial Star.

Links & Leggo

Aperti:
Elisewin- Lloth- Benni- Yukinon- Juu- LuKa- Herm- Vanessa- Eriadan- Piterrei - Fiyero- JeJè- NadiaYume.

Speciali:
Manuale di Mari- Tatzebau bab.

Chiusi / On hiatus:
Noctis- Kykia- Pepola- Haya- Steve- Lux- Meggie- Nivis- Sonia- Fuxia- Fania- Ale- ChaDo- Yasu-

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- Settembre '02/Marzo '03

Libri

Gli ultimi letti sono in fondo; la lista è aggiornata dal settembre 2004. Quelli in verde sono linkati ad una recensione da me scritta.


Da settembre 2004
- L'insostenibile leggerezza dell'essere [M.Kundera]
- Comici spaventati guerrieri [S.Benni]
- La misteriosa fiamma della regina Loana [U.Eco]
- Novecento [A.Baricco]
- Germinale [Zola]
- Le Braci [S.Màrai]
- Le ore [M.Cunnigham]
- Le avventure di Tom Saywer [M.Twain]

2005
- Il Gattopardo [Tomasi di Lampedusa]
- Undici minuti [P.Coelho] - Arrivederci piccole donne [M.Serrano]
- La coscienza di Zeno [I.Svevo]
- Memorie delle mie puttane tristi [G.G.Marquez]
- Michael mio [A.Oz]
- Angeli da un'ala soltanto [S.Gastaldi]
- La signora Dalloway [V.Woolf]
- Ragazzi di vita [P.Pasolini]
- Piccoli uomini [L.M.Alcott]
- Il berretto a sonagli [L.Pirandello]
- Margherita Dolcevita [S.Benni]
- Il bar sotto il mare [S.Benni]
- Senza sangue [A.Baricco]
- Saltatempo [S.Benni]
- Castelli di rabbia [A.Baricco]
- Doppio sogno [A.Schnitzler]
- Il sentiero dei nidi di ragno [I.Calvino]
- Il mio paese inventato [I.Allende]
- Il signore delle mosche [W.Golding]
- Ultimo viene il falco [I.Calvino]
- Il visconte dimezzato [I.Calvino]
- La formica argentina [I.Calvino]
- L'entrata in guerra [I.Calvino]
- Il barone rampante [I.Calvino]
- Il dottor Niù [S.Benni]
- La speculazione edilizia [I.Calvino]
- La nuvola di smog [I.Calvino]
- Il cavaliere inesistente [I.Calvino]
- Marcovaldo [I.Calvino]
- Questa storia [A.Baricco]

2006
- Elianto [S.Benni]
- Cosmicomiche [I.Calvino]
- Gridare amore dal centro del mondo [Kyoichi Katayama]
- HP e il Principe Mezzosangue [J.K.Rowling]
- Stand by me - Il corpo [S. King]
- Alta fedeltà [N. Hornby]
- Donne [M. French]
- Zahir [P. Cohelo]
- L'amante di Lady Chatterley [Lawrence]
- La ragazza che non era lei [T. Pincio]
- Croniche epifaniche [F. Guccini]
- L'amore di uno sciocco [J. Tanizaki]
- Tre metri sopra il cielo [F.Moccia]
- Una casa alla fine del mondo [M.Cunnigham]
- Il Maestro e Margherita [Bulgakov]
- Il Codice da Vinci [D. Brown]
- Carne e sangue [M.Cunnigham]
- L'amore ai tempi del colera [G. Garcia Marquez]
- Ho voglia di te [F.Moccia]
- Cuore di cane [Bulkagov]
- Il tempo di Blanca [M.Serrano]
- Vergogna [Coetzee]
- Vacanze all'Isola dei Gabbiani [L.Astrid]
- Racconti d'amore [G.D.Maupassant]

2007
- L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello [O.Sacks]
- Tre cavalli [E. De Luca]
- Una nuvola come tappeto [E. De Luca]
- Ballo di famiglia [D. Leavitt]
- La storia [E.Morante]
- La lingua perduta delle gru [D. Leavitt]
- La piccola Fadette [G.Sand]
- L'isola dei senza colore [O.Sacks]
- Franny e Zooey [Salinger]
- HP e l'Ordine della fenice [JK Rowling]
- Metello [V.Pratolini]
- Vedere voci [O.Sacks]
- La Fata Carabina [D.Pennac]
- Cime Tempestose [E.Bronte]
- La prosivendola [D.Pennac]
- Il paradiso degli orchi [D.Pennac]
- Signor Malaussène [D.Pennac]
- Twilight [S. Meyer]
- La trapunta di marmo [D. Leavitt]
- La lunga notte del dottor Galvàn [D. Pennac]
- Signori Bambini [D. Pennac]
- Kamo. L'agenzia Babele [D. Pennac]
- La spiaggia del lupo [Lagorio Gina]
- Giorni memorabili [M.Cunningham]

Cose Scritte Ultimamente

Gli ultimi scritti sono in fondo; la lista è aggiornata dal settembre 2004.


- Terminata la prima parte di Briganta.
- "Io conducente di un autobus" Novembre 2004 per il concorso di HoldenLab.
- Pezzi vari di racconti vari.
- "La fuga del tempo" - Maggio Giugno 2005
- Poesiola idiota ed estremamente "ermetica" (il commento non è mio!)
- "Dialogo notturno di un barbone" - 26 Febbraio 2006
- Racconto senza titolo autobiografico
- "Bambina" - Giugno Luglio 2006
- "Verso Nord" - 30 Ottobre '06.

- "Sabato sera a teatro" - Febbraio '07.

Della serie, scrivo poco ma scrivo!

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  birmania

Con le mie dita fra i capelli di Esmeralda...

16.11.2007 - 22:24
Leggo: Il petalo cremisi e il bianco [M.Faber]
Ascolto: Bella [Notre Dame de Paris]


Costretta in casa da una fastidiosissima micosi e con la sindrome dell'orso in gabbia, passando le giornate tra letto e divano, tra libri, pc e televisione, sono incappata in un romanzo esemplare, "Il petalo cremisi e il bianco", un gioiello di mille pagine ambientato nella Londra del 1875; protagonista è Sugar, prostituta diciannovenne che, tra un cliente e l'altro, scrive un romanzo; intorno a lei, una sequela di personaggi profondi e mai banali, tutti ben approfonditi ed al centro della vicenda, mai semplici spalle di Sugar. Devo ancora finirlo, ma è così realistico, doloroso e pieno di vita che già mi ha conquistata. Ed il fatto che a scriverlo sia un uomo, mi immette un po' di speranza verso l'altra parte del mondo!

Quando leggo romanzi così belli, mi viene una voglia matta di fiondarmi a scrivere e consumarmi le dita in belle storie; peccato che non a tutti il Mondo delle Idee regala grandi storie e grandi personaggi da riportare, e non sempre a me capita questa fortuna. Mi diletto con racconti, al momento.

[...] Sente la pioggia scorrere come tanti torrentelli tra i suoi vestiti leggeri, nell’incavo tra collo e clavicola, in mezzo ai piccoli seni, sulla pancia, dentro l’ombelico, seguendo la linea dell’inguine fino alle gambe, le caviglie. Scorre su di lei come se il suo corpo fosse la terra, immensa e verde, immacolata, ancora piena solo di vita pulsante monocellulare, indipendente dalla morte e dalla nascita, un unico guazzabuglio fangoso e fremente; vuole pensare che sono solo cellule, immagina dentro di sé i globuli rossi caricare e scaricare ossigeno e tutte le altre distinte vite che sta studiando, si concentra per sentirne il formicolio dentro e basta, e cancellare i moti dell’anima sua che sbatte furiosamente contro gli atomi che la formano, per farla impazzire, senz’altro. [...]

Nel frattempo, mi sono anche fissata con la canzone "Bella" dal musical "Notre Dame de Paris". Voglio andare a vederlo!


Marge.     

Doctor Marge

08.11.2007 - 21:32
Leggo: Cristo si è fermato a Eboli [C.Levi]
Ascolto: /


Oggi sono un po' più serena - l'affaticamento fisico, nonchè mentale, mi dà questi risultati. Sono stata, di mattina, al Servizio Clinico, chiacchierare con le signore ricoverate è sempre divertente e piacevole, sono ricche di aneddoti e strafalcioni delizioni, e di beata ignoranza perchè spesso non sanno bene cosa accadrà loro, nel bene e nel male. Ad un certo punto una signora ha avuto una piccola crisi, e io mi sono fatta prendere dal panico e ho pensato che sarei stata malissimo, davanti al dolore di quella signora, e che ho sbagliato tutto, e tutto questo dolore non potrò mai sopportarlo, di tutte le persone che visiterò. Ma poi mi sono ripresa, se non altro per non influire ancora sulla povera signora, e alla fine della giornta (lunga e stancante), mi ritrovo un po' più piena di voglia di studiare, di fare, vedere e toccare. Per diventare brava. E così ho deciso che sì, farò l'Internato a Ginecologia. Domani vado a chiedere!


Marge.     

Vuota

05.11.2007 - 19:29
Leggo: Cristo si è fermato a Eboli [C.Levi]
Ascolto: /


Oggi mi sento un po' vuota.
Come se mancasse un pezzo.
E lo so che sono forte, che arriverò dove voglio, che sono testarda come un mulo, che ho le forze per superare qualsiasi cosa. Però oggi proprio mi sento come se mancasse un pezzetto, e ho bisogno fisico di coccole.


Marge.     

Faber

15.10.2007 - 18:56
Leggo: La spiaggia del lupo [Lagorio Gina]
Ascolto: In direzione ostinata e contraria - 2


Quando ascolto i cd di De Andrè e mi rendo conto che, in realtà, lui non potrà mai più scrivere niente di nuovo, nè tantomeno prestare la sua voce bassa e roca a vecchie ballate popolari magistralmente reinterpretate, penso che sono stata una grande idiota ad ignorarlo per così tanto tempo, o almeno a non ascoltarlo con coscienza (e poco importa che alla sua morte avevo tredici anni). Ma tanto, come dice mia madre, prima o poi ci rivedremo tutti ad un grande concerto di De Andrè, e a me pare un modo molto bello di considerare la morte.


Marge.     

...

03.10.2007 - 13:46
Leggo: La lunga notte del dottor Galvàn [Daniel Pennac]
Ascolto: /


Non credo di essere una persona egoista; al contrario, spesso mi capita di sentirmi male per cose che mi sono molto lontane; si chiama "patosensibilità", non è voglia di tirarsela o chissà cosa.

Non sono una persona che chiacchiera e basta, ho fatto tanto volontariato nella mia vita e continuo a farlo, sento mie cause anche lontane perchè non sopporto le ingiustizie.

Non sono un monaco birmano ma mi indigno se un esercito spara ad altezza persona in una folla di manifestanti pacifici.

Non sono del tutto comunista, appoggio alcune idee ma ripudio la violenza e con essa anche la rivoluzione comunista, quindi casomai sei tu che parli senza sapere di cosa, perchè più che comunista mi piace definirmi nonviolenta e pacifista. Inoltre credo nell'autoaffermazione personale, e nella possibilità, per chi se lo merita, di poter guadagnare di più ed avere di più, cosa che nel comunismo non esiste. Ciò che appoggio del comunismo è solo l'assicurazione di un tenore di vita degno a chiunque, a prescindere da qualsiasi sua caratteristica sociale, razziale, di provenienza, sesso, etc.

Non c'entra nulla tirarsela o altro, io mi sento MALE quando sento alcune notizie, quando approfondisco i temi delle grandi violenze, quando scopro che all'orrore non c'è mai fine. So che se comincio a contare fino a otto, ogni otto secondi un bambino muore nel Terzo Mondo per cause di povertà o guerra o malattie.

Non credo che, tra noi, sia io quella che sta zitta, e tu quella che urla. Io ho un blog perchè mi piace scambiare idee, confrontarmi, e anche farmi leggere, sì, ma non per egocentrismo, perchè mi piace scrivere da sempre e sogno di fare la scrittrice e pubblicare. Tutti gli scrittori sono egocentrici secondo te?

Io dico le mie idee, le scrivo in un blog, ne parlo nella mia vita, ho un nome e un cognome che non nascondo. Io sono qui, Margherita Pace. Tu sei solo un nick senza email nè indirizzo, sei vigliacca.

Se non cercassi il confronto, bensì esclusivamente persone consensienti, forse parlerei solo alla mia famiglia, evitando di espormi in un blog che chiunque può leggere, non credi?

Io credo, invece, che tu sia una di quelle persone che vuole assolutamente essere diversa, da tutti: diversa da chi dice una cosa, e diversa da chi dice il contrario; critichi chi si fa i cazzi suoi, guardando solo al proprio orticello, e critichi chi come me non ha perso l'indignazione per la sofferenza di un qualsiasi essere umano, e mi accusi di (mi pare di aver capito) superficialità. Non mi considero una persona superficiale, affatto.

E poi, scusami: mi credevi migliore, ma rispetto a cosa o chi? Ci conosciamo? Sei forse una persona che conosco realmente che si nasconde dietro il web? Avevi un'idea di me, costruita intorno a cosa? Altri miei post? E allora perchè quelli li giudichi "bene" e questo "male"?

Ieri ho avuto modo di approfondire altri temi strazianti, come gli avvenimenti della Birmania (ieri era la giornata della nonviolenza, in occasione della ricorrenza della nascita del Mahatma Gandhi, il 2 ottobre 1869); siamo andati in alcuni licei a parlare ai ragazzi di nonviolenza e di una delle forme più gravi di violenza, l'uso dei bambini come soldati nei conflitti armati. Io non riesco a rimanere impassibile di fronte a questi argomenti, e dal momento che sono ancora piccola, ho solo ventuno anni, cerco di darmi da fare come posso: indignandomi, urlando a tutti, con qualsiasi mezzo, anche il blog, scrivendo articoli su giornali di controinformazione, e dandomi da fare. Non sono una qualunquista, nè una ciarlatana, nè una che parla a vuoto.

E qui lo urlo: voglio andare in Birmania, in Darfur, in Sierra Leone, in Sudan, in Israele, in Iraq e in Afghanistan, e in tutti questi altri paesi dove basta contare fino a otto, tirare un sospiro di sollievo, e poi ricominciare perchè ogni otto secondi potresti essere tu. Ma forse è questo che a te non interessa: non potresti essere tu, in ogni caso, perchè sei nata e vivi in Italia (e solo per una gran botta di culo, ricorda).

La capacità di indignarsi, e far propri i dolori degli altri, è alla base di una crescita spirituale mondiale, che potrà essere l'unica strada per evitare nuovi conflitti, sofferenze, soprusi, violenze. E parte dalla singola persona; e a far la differenza, è proprio il volersi interessare a darsi da fare per persone che soffrono dall'altra parte del globo, o invece, spegnere la tv, spegnere il proprio cervello e il proprio cuore, ed ignorare. E' una questione di coscienza: puoi far finta di nulla con tutti, mai con lei. Evidentemente, ho un problema di sensi di colpa, che dire. Io non potrei mai infischiarmene.


Marge.     

Andiamo

27.09.2007 - 14:45
Leggo: /
Ascolto: /


Andiamo, andiamo,
ventiquattro piedi siamo
andiamo, andiamo,
con un solo cuore andiamo
[...]
Andiamo, andiamo,
figli della strada siamo
[...]
Andiamo, andiamo,
per la nostra strada andiamo.

Voglio andare in Birmania a manifestare vestita d'arancione.

Nel frattempo, ho finito Pennac e ho letto Twilight. Alla prossima per qualche recensione.


Marge.     

Non è possibile!

06.09.2007 - 13:32
Leggo: Il paradiso degli orchi [Daniel Pennac]
Ascolto: /


Ho capito che non riuscirò mai più a studiare -nè a fare niente altro- con la dovuta concentrazione, se esisteranno al mondo ancora libri di Daniel Pennac che io non ho letto! E per una che ne ha letti solo tre, diciamo che posso star fresca, mi laureerò con sei anni di ritardo! Come ho fatto ad ignorare Pennac per così tanti anni?!

E così, mentre una Parigi invernale e notturna scorre ai lati della nostra piroga, zia Julia espone il corpo sontuoso della sua teoria. Secondo lei, solo i rivoluzionari all'indomani della vittoria e i grandi primitivi sanno scopare come si deve. Gli uni e gli altri hanno l'eternità in testa, scopano al presente dell'indicativo, come se dovesse durare per sempre. In qualsiasi altro posto al mondo, si fotte al passato o al futuro, si commemora o si costruisce, ci si perpetua o ci si moltiplica, ma nessuno si occupa di se stesso. La sua voce è diventata estremamente convincente.
Il paradiso degli orchi [Daniel Pennac]



Marge.     

Interrogativi

27.08.2007 - 14:23
Leggo: Microbiologia Medica [La Placa]
Ascolto: /


Stanotte, alle due, ho terminato di leggere Cime Tempestose, divorato in sole 48 ore. Che bello! Descrizioni accurate di personaggi malvagi per i quali non c'è redenzione, solo pace nella morte, o nella follia. Personaggi che non hanno modo di uscire dal loro percorso maligno, che non riescono a fare altro che istillare dolore e cattiveria in ciò e in coloro che li circonda; e tutto, solo per Amore.
Ha ragione mamma, quando dice che sono un'ingenua credulona; fino all'ultima pagina, ho aspettato la redenzione, la catarsi, il lieto fine; ma non c'è perchè non può esistere, per un uomo come Heatcliff. Ho voluto poi credere che fosse così malvagio solo per come era stato cresciuto, poi, però, sono anche fermamente convinta che io sarei buona in qualsiasi ambiente fossi cresciuta. Come quando, in IV ginnasio, discutevo con i miei compagni ed asserivo che sì, sarei sempre stata di sinistra, anche se cresciuta da genitori berlusconiani (per fortuna non sono stata messa alla prova). Ma chi può dirlo?

Nel frattempo mi si affollano interrogativi nella mente, dei più svariati: devo ancora tenere questo blog? Ha ancora senso, od ormai è rovinato, dal momento che mi sento legata nello scrivere rispetto alle persone che so, lo leggono? E cosa devo fare l'anno prossimo? Certo, studiare meglio e con più costanza. E poi? Il corso di scrittura, gli Umanisti, il corso di Giaponese, i linguaggio dei Segni? E il lavoro? Devo continuare? E i siti? Ogni giorno mi viene in mente un nuovo sito che vorrei aprire. E poi? E quando esco? E gli amici? E l'internato a Neurologia? E Chirurgia? Ed io? E che libri leggere? E..e..e..




Marge.     

Quando si è lontani

26.07.2007 - 16:37
Leggo: Il libro nero [?]
Ascolto: /


"Mi soprendo a ridere pensando a te, di fronte alle cose più sceme. Quando guardo i bambini sulla spiaggia, penso a te in Portogallo che giocavi con quei bambini tutti intorno, o quando la sera a cena vedo tutte quelle cose buone al buffet, mi viene da ridere pensando a te che t'ingozzi...e allora rido da solo come uno scemo pensando a te."


Marge.     

Vacanze!

20.07.2007 - 01:35
Leggo: Il libro nero [?]
Ascolto: Starless Night [Olivia inspi' Reira]


Vacanza!
Non mi pare vero. Finalmente posso aprire gli occhi la mattina senza pensare a dover studiare (anche se poi studiare mi piace e già sto pensando al prossimo esame di settembre...)
Ora mi attende la lista, fatta sulla lavagnetta comprata per preparare Biochimica, con le cose da fare assolutamente.
Si tratta, principalmente, di preparare ciò che mi porterò in Spagna, riportare libri alla biblioteca e prenderne altri che voglio leggere da mesi (voglio finire il ciclo di Salinger sulla famiglia di Franny e Zooey), finire di scrivere un duecento racconti che mi attendono da tempo immemorabile, riposarmi, diventare almeno rosea (ora sono bianco-trasparente, mi si vedono i polmoni in controluce), lavorare un po' di più al ristorante (se capita), aggiornare i siti, uscire, fare bucati, sistemare le mie camere che somigliano entrambe ad un accampamento di russi, leggermi qualcosa in latino che non lo faccio da mesi, vedere tantissimi episodi e film che mi sono scaricata e mi attendono da parecchio...e così via.


Marge.     

Nottambula

17.07.2007 - 00:02
Leggo: Fisiologia Medica [Conti]
Ascolto: A Little Pain [Olivia inspi' Reira]


Capitano quelle notti malinconiche in cui sento la pesantezza di questi -ormai- ventuno anni come se fossero cento, e guardo alle cose del passato, successe nell'arco di cinque anni che a me sembrano un'eternità, come se già fosse successo tutto, come se non ci fosse ormai più nulla da fare e nulla da scoprire e per cui meravigliarsi. Come se ormai, quello che di strano e diverso poteva accadere, sia già passato e non ci fosse che strascinarsi avanti, con passività, finchè non mi ritroverò, non so neanche come, da un'altra parte, forse in quel posto assolato che tanto decanto quando mi chiedono cosa farò da grande.
Ieri una chitarra e un buon vino rosso gelato hanno fatto in modo che una grandissima scout-nostalgia mi salisse dentro, insieme ad un po' di rabbia e grande senso di stupidità ed inferiorità perchè Lei si sposa.
A volte sento un grande vuoto, come se mi stessi perdendo moltissimo; come mi disse Lei un giorno, alcune notti se dormi, ti perdi gran parte della tua vita.
Poi ci sono io, il mio studio che è unico perno sicuro contro le caducità quotidiane, le parole senza peso dette che possono far male, i gesti passati con finta noncuranza al di là della soglia del volontario, ma intrisi di richieste d'aiuto; il peso delle cose di tutti i giorni, la difficoltà nel voler capire perchè mi sento, a volte, così incompresa. Io, che cammino, sassolini e buche permettendo.
C'è meno ispirazione, meno contatto con il Mondo delle Idee, in questi due ultimi anni di studi scientifici; sento meno idee frullarmi nella mente, mi sento meno Emotiva. Devo trovarvi rimedio.

Non vedo l'ora di finire gli esami di questa sessione e dedicarmi, per un po', alla Margherita quindicenne in giro per biblioteche e librerie nell'assolata Roma di Luglio, leggendo libri ai piedi dell'obelisco di Piazza del Popolo. Ho bisogno di ricollegarmi a quella Margherita.


Marge.     

La triste storia dell'uccellino

01.07.2007 - 12:45
Leggo: Fisiologia Medica [Conti]
Ascolto: /


Ieri mattina, appena sveglia, papà mi ha mostrato un piccolo uccellino che aveva raccolto da poco; piccolo, ma già piumato, immobile e teso come fosso morto, ma con l'occhietto aperto. L'aveva messo in alto, per non farlo prendere alla gatta. L'ho preso, e sono stata tutta la mattinata ed il primo pomeriggio a convincerlo a mangiare un po', prima mollica di pane e poi con più successo, un pezzetto di susina presa dal mio albero. Quando ha capito che era dolce e succosa, mi ha spalancato la gola in faccia e ho continuato per un po' a infilargli listarelle di polpa in gola. S'è risvegliato, ha cominciato a cantare come un matto, si assopiva e poi appena mi allontanavo cominciava nuovamente a cantare come un pazzo; poi, pian piano, ha deciso di cominciare muoversi, girava la testa qua e là e zompettava, piano piano. Poi ha spalancato le ali e si è pulito il piumaggio. Allora ho deciso di insegnargli a volare, con la tecnica che usano le mamme passerotte e cioè, lanciarlo per aria per spingerlo, d'istinto, ad aprire e sbattere le ali. Un po' svolacchiava, dalla mia mano alla spalla, o dalle mani al divano; un paio di volte s'è schiantato contro il televisore ed è piombato a terra: non sa proprio planare dolcemente! E non comincia mai lui, il volo: dovevo lanciarlo io.

Alle cinque e mezza sono dovuta andare a lavoro; così l'ho messo su un ramo alto di un albero del bosco, dietro casa. Stamattina, quando mi sono alzata, era ancora lì...
Che fine farai, uccellino mio?

Passer, deliciae meae puellae,
quicum ludere, quem in sinu tenere

Chissà cosa sta facendo ora...se ha deciso di spiccare lui per primo il volo, senza che sia io a lanciarlo per aria!
Ciao uccellino!


Marge.     

Sante Parole.

18.06.2007 - 23:59
Leggo: Fisiologia Medica [Conti]
Ascolto: /


Bombing for Peace is like Fucking for Virginity.



Marge.     

Una Casa alla Fine del Mondo /2

16.06.2007 - 17:12
Leggo: Fisiologia Medica [Conti] - La piccola Fadette [G.Sand]
Ascolto: A little pain [Olivia inspi' Reira]


Ho realizzato che io sono decisamente una persona portata per le Comuni.
A questa parola, molte persone pensano a sesso libero, droga, niente responsabilità, sporcizia...
Io vedo solo un posto con tante persone che vivono insieme non perchè sposate, o a causa di vincoli di sangue o legali, ma perchè hanno scelto così.
Quando sento la gente parlare delle case, dei condomini, le maggiori preoccupazioni sono per i vicini rumorosi, i bambini che urlano e piangono tutto il giorno, i problemi con il riscaldamento centralizzato, come pagare il filippino che lava le scale ogni mattina...sono tutti molto preoccupati di sentirsi il più possibile isolati pur avendo otto piani sopra e otto piani sotto.
Io invece ho molta paura che vivrò da sola, che non avrò un posto pieno di persone da chiamare casa. Io voglio vivere in un posto con tantissme stanze e tanti colori e tanti stili, pieno pienissimo di cose anche inutili, vecchie e nuove, e magari anche aggiustate con lo skotch, con tante, tante persone, e sempre musica e un po' di vino, e una tovaglia a quadretti rossi e le sedie gialle di legno e un orologio a forma di gallo. Un posto in cui farò crescere mio figlio, senza fargli(le) credere che si possa chiamare famiglia solo una coppia di persone di diverso sesso e sposate con la benedizione del papa (che poi, alla benedizione divina ci credo ma credo anche non coincida affatto con quella che ci impogono quaggiù). Ho provato, seriamente, con un'amica, a fare una lista delle famiglie normali che conosciamo, quelle in cui i rapporti fra le persone siano sani e sereni. Non ne ho trovata una. Io non voglio finire così.
Io avrò la mia Casa alla Fine del Mondo!

Ed ora, vado al Pride!



Marge.     

Mondo Selvaggio

13.06.2007 - 20:49
Leggo: Biochimica [Siliprandi] - La piccola Fadette [G.Sand]
Ascolto: Wild World [Cat Stevens]


Ora che ho perso ogni cosa per te
Tu dici che vuoi cominciare qualcosa di nuovo
E mentre parti, il mio cuore si spezza
Baby, sono pieno di dolore
Ma se vuoi partire, abbi cura di te
Spero che avrai molte belle cose da portare
Ma anche molte cose cattive da svuotare fuori di qui
O baby, baby, è un mondo selvaggio
E' difficile andare avanti solo con un sorriso
O baby, baby, è un mondo selvaggio
Io ti ricorderò per sempre di te come una bambina



Marge.     

Una casa alla fine del mondo

10.06.2007 - 23:34
Leggo: Biochimica [Siliprandi] - La piccola Fadette [G.Sand]
Ascolto: /


L'altra sera ho realizzato una cosa, che in realtà sogno incosciamente da un po' di tempo.
E' solo un piccolo sogno, qualcosa in cui mi cullo, qualcosa che vorrei accadesse un giorno, ma credo che non sarà così.
Ci sono delle persone con cui sogno di condividere qualcosa di più. Ci sono notti in cui mi addormento sognando una casetta colorata con queste persone dentro, cene tutti insieme, risa, musica, discorsi seri e scemi. Vorrei avere qualcosa di giornaliero da condividere con queste persone.
So che è solo una fantasia. Se provassi a parlarne ad alcune delle persone che sono vicine, riderebbero, direbbero che non sono cose fattibili per una miriade di motivi. La maggior parte della gente ride e non mi prende sul serio, quando parlo di ciò che mi aspetto dal mio futuro.
E' solo un piccolo sogno in cui mi cullo. Qualcosa che immagino prima di andare a dormire, questa bella casa colorata sempre piena di persone e di cose vere. Ma quelle vere sul serio, non la pasta Barilla, il videofonino, gli sms dona un euro ai bambini del Darfur così ti metti a posto la coscienza.

Oggi ho visto Lei. L'ho osservata incantata per due ore, e Lei non sa quanto è stata importante per me!


Marge.