= STIG DAGERMANN =


L'UOMO CHE AMA

L'uomo che ama trova una conchiglia sulla spiagga. Quando laporta all'orecchio non sente nč il mare nč il vento nč gli angeli, ma la sua stessa voce che canta: Ti amo. Non ha mai udito niente di cosė bello.
Su un'altra spiaggia giacciono tutti gli uomini addormentati. Qualcuno cammina lentamente sulla spiaggia, li solleva uno per uno, se li porta all'orecchio e rimane in ascolto. In alcuno uomini-conchiglia sente un abbaiare di cani, in altri un lontano ruggire di tigri o colpi di martello, in altri ancora un pesante rombare di macchine. Ma in una conchiglia eccheggia il grido di un pesce. e' questo il suono dell'uomo che ama quando qualcuno se lo porta all'orecchio.
Se i pianeti potessero amare ucirebbero dalle loro orbite e sarebbe il caos. La sopravvivenza dell'universo č garantita dal fatto che l'amore č impossibile. Anche l'uomo che ama ha il presentimento che l'amore sia fratello della morte. Ma questo non gli impedisce, lui prigioniero della sua orbita, di aprirsi una breccia fino alla cella del vicino, gridando di gioia: Sono libero!

Stig Dagermann (postumo/ morto suicida a trent'anni)


Un breve raccontino che mi č stato presentato dal professore di Filosofia. Ci sarebbero tantissime cose da dire, pensieri da far uscire, ma credo anche che si possa interpretare in modo molto soggettivo: per me, ha significato poco quando un mese fa ce l'ha consegnato in classe: bellino, si, niente di particolare. Ora, mentre lo ricopiavo, mi č quasi venuto da piangere.

Chi č che dice Ti amo? L'uomo all'uomo stesso? E quindi? Io amo me stessa e basta? Felicitā nella solitudine?
E gli altri uomini conchiglia? Esseri morti, o ognuno č conchiglia per se stessi o gli altri? E quei rumori, tutti cosė angoscianti e contrastanti?
L'amore č fratello della morte, l'universo vive perchč non ama. Il non-amore č il contrario dell'amore, non l'odio, vero?
Sono libero?!!?? Ma non facciamoci illudere...libertā del cavolo, amare...

Grazie a Dondolone (il prof) per questo testo bellissimo.